OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti per entrare, attraverso un segno, una dinamica e un video, nel vivo della settima beatitudine:
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9).
Il riferimento completo è alla rubrica Celebrazioni sul Dossier Ragazzi&Dintorni della rivista di formazione catechistica Catechisti Parrocchialin. 4 – Aprile 2015.
OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti per entrare, attraverso un segno, una dinamica e un video, nel vivo della sesta beatitudine:
Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio (Mt 5,8).
Il riferimento completo è alla rubrica Celebrazioni sul Dossier Ragazzi&Dintorni della rivista di formazione catechistica Catechisti Parrocchialin. 3 – Marzo 2015.
INDICAZIONI PER UN INCONTRO: AL TRIBUNALE DELLA RAGIONE
OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti per entrare, attraverso un segno, una dinamica e un video, nel vivo della quarta beatitudine:
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5,7).
APPUNTI PER UN INCONTRO
Prima di vivere il momento celebrativo come indicato nella rubrica Celebrazioni sul Dossier Ragazzi & Dintorni di Febbraio, vi propongo di vivere un incontro propedeutico in cui affrontare il tema della misericordia e delle sue opere.
Qualche breve spunto:
Il termine misericordia >>> deriva dal latino misericordia, derivato di miserĭcors-cordis ‘misericorde’. L’enciclopedia Treccani ne dà questa definizione:
Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla; anche, sentimento di pietà che muove a soccorrere, a perdonare, a desistere da una punizione…
OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti per entrare, attraverso un segno, una dinamica e un video, nel vivo della quarta beatitudine:
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati (Mt 5,6)
Il riferimento completo è alla rubrica Celebrazioni sul Dossier Ragazzi&Dintorni della rivista di formazione catechistica Catechisti Parrocchialin.1 – Gennaio 2015.
APPROFONDIAMO Facciamo zoom su Giuseppe. Nel Vangelo di Matteo (Mt 1,18-21) leggiamo:
“Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto”.
L’essere “promessa sposa” per gli ebrei costituiva un vero e proprio vincolo giuridico; la sua violazione era considerata adulterio pertanto, agli occhi del popolo e per la legge ebraica, Maria doveva essere lapidata. L’evangelista però ci presenta Giuseppe come “uomo giusto”:
giusto perchè in quanto ebreo, segue la giustizia, non riconosce il bambino che Maria porta in grembo come suo figlio;
giusto anche perchè, convinto della virtù di Maria, pur non comprendendo questo enorme mistero, non l’espone a diffamazione;
giusto perchè accetta il progetto divino, che un angelo gli rivela in sogno. Accetta di prendersi cura di Maria e del salvatore Gesù (in ebraico Jehoshu’a = Jahve salva = Dio salva)
Vale la pena di iniziare con un classico, per intraprendere il percorso sulle Beatitudini: un classico dei classici come il Canto di Natale di Dickens (A Christmas Carol, 1842), che è stato portato sullo schermo cinematografico molte volte. La versione più recente è della Disney che, nel 2009, ne ha affidato la realizzazione a Robert Zemeckis, una garanzia sul piano tematico-letterario e sul fronte dello spettacolo. Il regista ha rispettato la lettera del racconto e ha scelto la tecnica della motion-capture, già utilizzata con successo in Polar Express (2004). Unendo la ripresa in live action (con attori veri) e il disegno animato in 3D, ottiene un’immagine fantastica e realistica insieme, antica come la più classica illustrazione del libro pubblicato a metà Ottocento, e contemporanea, moderna e vertiginosa. Un ossimoro, a ben vedere. Adatto a introdurre la prima delle Beatitudini – «felici i poveri» – che suona anch’essa contraddittoria. Lo era ieri, tanto più oggi in un contesto materialista e consumista, percepito da tutti, e in particolare dai ragazzi, come naturale e scontato.
OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti sul segno e sul video (Beati voi – II parte) proposti sul Dossier Ragazzi&Dintorni di Novembre (Catechisti Parrocchiali n.7/2014). Entriamo nel vivo della seconda beatitudine:
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
IL SEGNO: Nell’articolo è stato presentato Bartimeo, il cieco dalla nascita a cui Gesù dona la vista. Bartimeo è solo, in un angolo, non può vedere cosa c’è intorno a lui e chi è colui che si sta avvicinando. Probabilmente aveva sentito parlare di Gesù, probabilmente immaginava e sperava che fossero proprio i suoi i passi della persona che sentiva procedere verso lui e a cui permetterà di toccare i suoi occhi! Continua a leggere Okki aperti! 😉 – II tappa di Tour of happiness – da Ragazzi & Dintorni Novembre 2014→
Il Padre vostro… fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni…
Dal vangelo di Matteo (Mt 5,45) VII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A
Gesù ama i paradossi. Punta in alto, osa, sposta in alto l’assicella perché sa bene che noi uomini tendiamo sempre ad attenuare, ad annacquare, ad essere molto esigenti con gli altri e troppo condiscendenti con noi stessi. No, non è venuto a cambiare la strada che conduce al Dio di Israele, ma a portarla a compimento. Le beatitudini sono la pienezza della Torah. Stolto chi cambia anche solo un tratto di quanto egli dice. Non vivere la radicalità del vangelo è come usare un sale scipito, come mettere la lucerna sotto allo sgabello: un’idiozia. Nell’impegnativo discorso della montagna Gesù, con coraggio e autorevolezza inaudite, mette in discussione alcuni capisaldi della fede. Tradizioni umane spacciate per divine, temi molto sensibili che andavano a coinvolgere la sensibilità spirituale ma, ancora di più la vita concreta. L’orizzonte è quello descritto dalla prima lettura: siamo chiamati a condividere la santità del Dio di Israele che non è una divinità separata dal mondo ma un amico che desidera la felicità degli uomini e si adopera perché essi la raggiungano… Domenica scorsa abbiamo preso quattro questioni fondamentali: l’omicidio che non è solo quello fisico, il perdono che vale più del culto, l’adulterio come tradimento al sogno di Dio e il giuramento come visione pagana di Dio e del fratello. A chiudere il cerchio, oggi, due questioni delicate: la giustizia e l’uso della violenza.
Dal libro del Siràcide (Sir 15,17) VI DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A
Se non lasciamo che la pagina delle Beatitudini ci illumini, dia sapore alla nostra vita, ci faccia diventare come una città sul monte a cosa serve dirsi cristiani? E ancora per qualche settimana Gesù insiste su questa sua rivoluzione interiore. Non è un anarchico che abolisce le norme, o un pacioccone che dice “liberi tutti” come vorrebbero alcuni adolescenti cresciuti che confondono l’amore con i propri appetiti e piegano Dio alle proprie teorie. Non vuole gettare alle ortiche la Torah, ma riportarla alla sua origine, al suo cuore. Perché la parola stessa impropriamente tradotta come Legge, in realtà deriva dalla radice iaràh, che descrive il volo della freccia. La Torah, quindi, è stata data da Dio come indicazione per la felicità dell’uomo. E la norma diventa la veste dell’amore, la forma dell’impegno, la struttura che sorregge e rende credibile l’emozione. E Gesù, con le Beatitudini, è venuto a completare quella indicazione. Guai a chi si permette di cambiare anche solo una virgola di quelle indicazioni, guai a trasgredire anche un solo precetto del discorso della montagna, anche solo minimo. Significa diventare minimo davanti a Dio. Solo che, siamo, sinceri, nemmeno ci ricordiamo quali siano le beatitudini. Ahia.
MEMENTO
Gesù, tanto per non essere frainteso, affronta sei questioni specifiche, sei interpretazioni della Legge che, dal suo punto di vista, sono state ampiamente tradite. Quattro le affrontiamo oggi, due la prossima domenica. Accusato di non voler rispettare le prescrizioni, Gesù ribalta le accuse mostrando come sono proprio i suoi avversari a non volerci avere nulla a che fare. E allora rilegge la Scrittura e la riporta all’origine. Prende le leggi fatte dagli uomini per tentare (ingenui!) di proteggere la Legge di Dio e le smonta. Quel ma io vi dico, perentorio, folle, inconcepibile perché pronunciato da un falegname fattosi profeta, ci dicono Continua a leggere Buona domenica! – VI del Tempo Ordinario→
“Beati gli operatori di pace, perchè saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perchè di essi è il Regno dei cieli”. Si può leggere una frase del genere e continuare a far finta di nulla? Si può semplicemente pensare che sia solo una questione di metafore? E’ davvero così radicale la proposta? O non è forse semplicemente Vangelo? Già… Vangelo allo stato puro!!! Continuiamo a invocare la pace su territori lontani eppur la cronaca ci sta paurosamente riportando al centro di noi stessi, al cuore delle nostre scelte dove, al di là di ogni intenzione o ipocrisia, decidiamo liberamente chi essere e come vivere.
La Beatitudine che ci accompagnerà in questo ultimo scorcio di tempo pasquale, verso la Pentecoste e oltre, è la beatitudine dei puri di cuore: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” Mt 5,8. Due saranno i compagni di viaggio: Giovanni, il discepolo amato, e Tommaso... che non definisco perché preferisco proporvi in una nuova prospettiva.
Chi sono coloro che possono vedere Dio? Oggi Gesù, a noi, riproporrebbe questa beatitudine? Perchè qualcuno dice di vedere Dio e altri non lo vedono, pur desiderandolo? La beatitudine dei puri di cuore sembra dare una soluzione per uno dei desideri e delle domande che abita, da sempre, ogni cuore umano: vedere Dio…
Ma si può?
E’ importante che il tuo cammino sia scandito da questi due passaggi. Ascoltare il video potrebbe non bastare. Sottolinea quei passaggi della catechesi per te importanti trasformandoli in esercizi concreti da vivere personalmente perché la fede diventi vita vissuta. Vivere poi un momento di preghiera è la tua possibilità più preziosa e feconda per incontrare Dio e metterti in suo ascolto.
Il percorso può essere vissuto personalmente o condiviso con amici, familiari o in parrocchia.
Ricorda che per una migliore proiezione, puoi scaricare il video sul tuo pc.
I tuoi strumenti di viaggio:
la Bibbia per seguire direttamente il testo, ampliandone il contesto
un quaderno per appuntare quei passaggi che ogni step ti chiede di vivere e che può diventare un’importante memoria del tuo percorso con Dio.
La fede diventi una risposta di vita piena e felice.
Buon cammino!
Video – catechesi
Maria donna dello Spirito Preghiera conclusiva
Maria, donna dello Spirito, in te l’amore di Dio ha trovato casa, nella tua docilità ha fatto germogliare la vita e nel tuo Sì incondizionato ha dischiuso per noi il mistero di Dio.
Entra con noi, madre del Signore, nel mistero dell’amore totale che si è fatto dono. Cammina con noi, madre dell’umanità lungo le vie della felicità che il Vangelo ci propone. Fermati con noi, sorella nel credere, quando le nostre paure ci rallentano e spingici oltre ogni umano limite quando la voce del Signore ci chiama a percorre nuove e inaudite vie di dono.
Madre in cui lo Spirito ha trovato casa: prega con noi. Madre in cui lo Spirito ha generato l’impossibile: prega su di noi. Madre in cui lo Spirito ha fatto nuova ogni cosa: prega per noi.
Invocando Maria, ognuno senta di essere in comunione ecclesiale, con tutti i fratelli e sorelle che in ogni parte del mondo, lodano e danno gloria al Padre, in Gesù Cristo nostro Signore. Lo Spirito inondi la nostra vita di Dio!
Felicità e Vangelo
sono un connubio esplosivo e rivoluzionario
che ancora in molti preferiscono tenere disinnescato.
L’unico vero pericolo nell’innescarlo è di essere travolti
da radiazioni di amore e solidarietà universale,
che riconoscono nell’altro,
null’altro se non riflessi intensi del volto di Dio.
Potrai trovare aggiornamenti in tempo reale e condividi i link sulle pagine di amici e conoscenti che a tuo parere potrebbero essere interessati dall’annuncio di gioia con cui il Vangelo ci raggiunge.
Inoltre se hai meno di 30 anni ti proponiamo il gruppo facebook:
Se desideri vivere momenti di preghiera ti consigliamo il libro:Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline