Archivi tag: misericordia

Calendario della Quaresima – Anno della Misericordia

Cari catechisti, insegnanti, animatori… vi suggeriamo questo simpatico calendario di Quaresima, adatto per piccoli e grandi; è speciale perché siamo in un anno speciale: l’Anno della Misericordia. E’ proposto dal vignettista Fano e può essere costruito, o anche semplicemente colorato, settimana dopo settimana (quello originale era in spagnolo e noi di cantalavita lo abbiamo tradotto per voi in italiano)!     Continua a leggere Calendario della Quaresima – Anno della Misericordia

Voce di Dio – Buona domenica! – II domenica di Avvento – anno C

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri![Lc 3,4]

La parola di Dio venne… «su Giovanni, figlio di Zaccaria», leggiamo nel Vangelo di Luca (Lc 3,2); come già nei tempi passati era accaduto con i profeti.    Continua a leggere Voce di Dio – Buona domenica! – II domenica di Avvento – anno C

Dov’è il nostro cuore? – Buona domenica! – I Domenica Avvento – anno C

«Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». (Lc 21,36)    

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Abituarsi fa male!

Era il 4 ottobre 2013.
Sulle nostre pagine non ci fu nessun commento, nessun messaggio, nulla… se non una frase e una foto:
“Silenzio, lutto e dissenso, perché ciò che è stato non sia più!”.
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Ora tocca a te! ;-) – V tappa di Tour of happiness – da Ragazzi & Dintorni Febbraio 2015

Tour of happiness

V tappa: Ora tocca a te! 😉

di Dalia Mariniello

OBIETTIVO: offrire ai catechisti indicazioni e suggerimenti per entrare, attraverso un segno, una dinamica e un video, nel vivo della quarta beatitudine:

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5,7).

APPUNTI PER UN INCONTRO

Prima di vivere il momento celebrativo come indicato nella rubrica Celebrazioni sul Dossier indifferenza-1Ragazzi & Dintorni di Febbraio, vi propongo di vivere un incontro propedeutico in cui affrontare il tema della misericordia e delle sue opere.

Qualche breve spunto:

Il termine misericordia >>> deriva dal latino misericordia, derivato di miserĭcors-cordis ‘misericorde’. L’enciclopedia Treccani ne dà questa definizione:

Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla; anche, sentimento di pietà che muove a soccorrere, a perdonare, a desistere da una punizione…

In modo esemplificativo dunque Chi è il misericordioso? >>> Misericordioso è colui che mosso da un sentimento di pietas AGISCE per aiutare gli altri, se ne prende cura e PERDONA coloro che peccano.    Continua a leggere Ora tocca a te! 😉 – V tappa di Tour of happiness – da Ragazzi & Dintorni Febbraio 2015

Il BACIO – allenandosi per imparare a perdonarsi – Step5 di “Training di misericordia”

LuceUn BACIO

Siamo nel pieno della quinta tappa dell’itinerario training di misericordia. L’esercizio su cui dovremmo esercitarci è forse uno dei più difficile e quasi certamente dei più trascurati: perdonarsi!

Non è questione di banalizzare il male generato attorno a noi, o nella nostra stessa vita, o di una possibilità di bene trascurata per superficialità o comodità. Non è questione di far finta di niente, tutt’altro! Solo chi è consapevole di un male compiuto, solo chi vive uno stato di reale sofferenza interiore, può perdonare, anche a se stesso.

Il perdono non punta sulla nostra bravura, sulle nostre capacità personali, su una potenziale perfezione. Il perdono è consapevole della precarietà, della fragilità, degli errori, dei limiti, di tutto ciò che ci vive dentro, anche oltre i nostri desideri. Ma proprio in questa consapevolezza del limite, il perdono diventa possibile perché al centro non ci siamo noi stessi e la nostra perfezione o le nostre cadute, ma Dio e il suo amore.
La sua vita, il suo dono, il suo sì, la croce vissuta fino in fondo per amore, dicono a ognuno di noi quanto siamo preziosi e amati, quanto siamo unici, quanto sia importante che ognuno scopra, custodisca e doni se stesso, la sua storia, le sue esperienze, la sua capacità e possibilità di amare.

Per questo dobbiamo imparare ad amare noi stessi, le nostre povertà, ciò che siamo! Dobbiamo amarci con semplicità e tenerezza, riconoscendo i doni, ma ancheTatuaggio_di_una_farfalla accarezzando con la forza del perdono quelle ferite che portiamo dentro. Dentro tutto ciò che è stato c’è sempre un bene da riconoscere, ma non nel silenzio del proprio cuore. Riconoscerci come un Bene che il Signore ha donato al mondo, non è contrario all’umiltà, anzi! Essere consapevoli di chi siamo e cosa il Signore ci ha affidato è alimentare in noi la forza e i coraggio di perdonarci, di non lasciarci uccidere dalle tante forme di senso di colpa.

Il BACIO della RICONCILIAZIONE e del PERDONO

Vi propongo un segno da vivere, in questi giorni! Il BACIO del PERDONO e della riconciliazione

Il bacio è atto di amicizia profonda e intima, per questo quando è falso viene appellato come tradimento. Il bacio vero, quello in cui vibra qualcosa di noi non si dà a tutti, né si dà con superficialità. Il bacio che unisce la mente e il cuore fa uscire una strana forza vitale dalla nostra vita e la dona all’altro/a. Baciare è in questo senso, far vivere! 

Passi, allora, dalla disarmante forza del bacio il nostro perdono, il riconoscere il bene che abbiamo dentro di noi, che è presente nella nostra storia, nelle ferite e negli errori, bene che è presente anche in chi ci vive accanto. 

L’esercizio da vivere

Oggi, venerdì santo, la liturgia, come atto di adorazione ci chiederà di baciare la croce. Vi propongo di rendere questo gesto diffusivo.
Oggi, dopo aver baciato la croce, baciate anche le vostre mani e, tornando a casa, baciate le mani di chi ha fatto parte della vostra vita e storia – genitori, amici, marito/moglie, figli – baciate le mani di chi ha dato senso alla vostra vita.

Il gesto potete viverlo oggi o in un altro giorno, che ritenete essere più opportuno. Vivetelo dandogli profondità e forza, coinvolgendo la vostra memoria e facendo emergere gratitudine per un bene che continua a esistere, anche quando è sommerso da varie forme di male.  

La preghiera per ritmare l’allenamento

Ogni giorno, ti suggerisco di trovare qualche minuto per rimetterti alla presenza del Signore:

Abbracciati nell’amore

Un abbraccio, Padre, non ti chiedo altro.
Un abbraccio forte e deciso, come il tuo amore.
Un abbraccio che sa sollevarmi dalla morte,
che sa farmi assaporare l’amore. 

Un abbraccio, Padre Dio,
capace di stringere le mie paure,
e di convincermi di quanto
immenso e paziente sia l’amore.
Non torno a te con promesse,
so di non riuscirle a mantenere;
ma ho fame, Padre,
e questo mi spinge a cercarti.
Ho fame di verità, di vita, di felicità.
Ho fame, ma nessuno riesce a saziarmi. 

Questo abbraccio, inatteso e insperato
mi stupisce e mi travolge.
Mi guardi da lontano, mi aspetti
e, in un istante, azzeri le distanze
e l’amore, il tuo amore, mi fa sentire
vivo, amato… felice. 

Stringimi, Padre, e insegnami
a credere nel tuo amore, sempre. Amen

Ti aspettiamo ogni lunedì ONLINE per dare ritmo al nostro allenamento e far diventare vita la liturgia domenicale!

Il nostro obiettivo finale è

…imparare a pensare e scegliere alla luce del Vangelo. Vietato dimenticarlo!

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>>> *Scarica la TRACCIA COMPLETA: Perdonarsi scheda dello step 5

Il nostro obiettivo finale è

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Step successivo

  • lunedì 28 AprileMISERICORDIA è RISURREZIONEStep 6

Appuntamenti precedenti…


TI ASPETTIAMO ONLINE ogni LUNEDì con riflessioni, approfondimenti, suggerimenti… per DARE RITMO AL NOSTRO ALLENAMENTO!

Se desideri vivere momenti di preghiera personali o da condividere in parrocchia ti consigliamo i libri:

  • Non temere! Io sono con te – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline
  • Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline

Allenarsi nel PERDONARSI – Step5 di “Training di misericordia”

Step5

allenarsi nel

PERDONARSI

perdonarmi

Scheda a cura di
Sr Mariangela Tassielli,fsp

(Scaricabile in fondo al post)

L’ESERCIZIO su cui allenarsi in APRILE è: PERDONARSI!

Il brano biblico che ci accompagna in questo breve tratto di strada, fino alla Pasqua, è uno dei brani, forse in assoluto più conosciuti: il brano del padre misericordioso, che ritroviamo nel vangelo di Luca al capitolo 15.

Diversamente da come di solito siamo abituati a farlo, vi chiederei di fermarvi solo su 4 versetti. Il brano della parabola è di per sé lungo, ricco, pregno di spunti. Questa volta, però ci è chiesto di concentrare l’attenzione solo sul padre, sul suo atteggiamento nei confronti del figlio minore. Atteggiamento che però, di fatto, possiamo riscontrare, anche semplicemente notando alcuni passaggi, verso il figlio maggiore. 

In ascolto della Parola                                                     Lc 15, 20 – 24

 [Il più giovane dei figli, si alzò e tornò da suo padre, [poiché pensò: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!”].

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

La forza di un abbraccio

Quanta forza disarmante c’è in un abbraccio? Quante vittorie è riuscito a ottenere un abbraccio… quante volte ha frenato la rabbia, la violenza… quante volte ha abbattuto preconcetti e distanze, quante volte ha aperto inaspettate prospettive…abbraccio_1

L’abbraccio: questo è il gesto che quel padre, raccontato da Gesù, compie. Questo è ciò che fa Dio. Qualcuno dice che questo padre ci racconta Dio in modo rivoluzionario. Qualcuno afferma che tra il padre misericordioso e il Dio degli eserciti dell’antico testamento ci sia un incolmabile e contradditorio abisso. Di solito lo si fa limitandosi a citazioni sporadiche e sciolte. Il famigerato Dio degli eserciti sembra non aver nulla a che fare con il padre che attende sulla soglia di casa che il figlio torni, saltandogli poi al collo solo per il fatto di essere tornato, a prescindere dal fatto che sia tornato perché pentito o perché affamato.

Eppure gli esegeti ci dicono di andare a fondo, perché il nome di Dio, e quindi la sua natura intima, rivelata a Mosè è: misericordia […]     Continua a leggere Allenarsi nel PERDONARSI – Step5 di “Training di misericordia”

Celebriamo la tenerezza di Dio


Celebriamo la tenerezza di Dio!

E facciamolo con un momento di incontro personale con il Signore.

Liturgicamente ci accompagnano due significativi incontri fatti da Gesù e che, in queste settimane di Quaresima, risuonano in modo forte. Il primo è in Samaria, con una donna; il secondo a Gerusalemme, con un uomo cieco dalla nascita.
Chi lo incontra vede! Chi lo incontra vive! Non c’è sete, non c’è cecità, non c’è ferita, non c’è peccato, non c’è norma che tenga rispetto al suo amore.

Lui incontra, tocca e guarisce e la sua non è una guarigione destinata a passare! Non guarisce il fisico, ma il cuore, non guarisce da una malattia, ma dalle più subdole forme di male: l’individualismo, la solitudine, la disperazione, lo scoraggiamento, il proprio tornaconto.

Il Signore Gesù oggi ci incontra ed è disposto a gettare acqua fresca sulle ferite rinsecchite dal tempo, ma ancora doloranti; pronto e disposto a ridonare luce negli spazi del nostro cuore e della nostra memoria che le delusioni, la tristezza, la paura di amare, la sfiducia, hanno reso bui.     Continua a leggere Celebriamo la tenerezza di Dio

Amore come acqua che disseta – preparandoci a domenica 23 marzo 2014

AMORE
come acqua che disseta

mani acqua

Dal Vangelo della III Domenica di Quaresima, piccoli suggerimenti per mantenere il ritmo per scoprire la concretezza di Dio e della sua tenerezza nella nostra vita.

Frammenti dal brano biblico di riferimento

Gv 4, 5-52

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.

Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi acqua nel desertoè colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».

Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». […] 

 AMORE COME ACQUA CHE DISSETA

Fermarsi a un pozzo e attendere!
fermarsiFermarsi a un pozzo in una delle ore più calde del giorno… fermarsi e attendere…

Le donne di norma non vanno a prendere l’acqua quando il sole picchia alto nel cielo. Portare l’acqua a casa è faticoso e le ore migliori sono le prime al mattino. Eppure questo giovane viandante, ebreo, si ferma in territorio straniero e attende di essere dissetato… vive in prima persona un disagio, una difficoltà, un bisogno e lo trasforma in opportunità… rompendo etichette e norme religiose.

Nell’incontro tra Gesù e la samaritana si incontrano due mondi, due religioni, due culture, due differenze, due distanze.      Continua a leggere Amore come acqua che disseta – preparandoci a domenica 23 marzo 2014