
Quello che dico a voi,
lo dico a tutti voi: vegliate! (Mc 13,37)
«Se tu, Signore, squarciassi i cieli e scendessi…». È una sorta di invocazione che dal profeta Isaia attraversa i secoli, che instancabilmente unisce il cielo e la terra, che si muove dal cuore dei deboli e, con la sola forza della fede, arriva a Dio.
Tutto questo, però, per quanto umanamente intenso e immenso, lascia l’amaro in bocca, perché PER noi, con la nascita di Gesù di Nazaret, il cielo è
stato già squarciato e ogni distanza già colmata. La nostra preghiera allora non può continuare a essere richiesta di ciò che abbiamo già ottenuto, sarebbe assurdo… e noi non abbiamo bisogno di svegliare Dio, lui è già sveglio… da sempre! In Gesù, nella sua nascita, nella sua inspiegabile incarnazione, si è fatto vicino, tanto vicino a noi, da diventare uno di noi.
Che fare allora? Svegliarci! Aprire gli occhi, spalancarli su Dio, accorgerci della sua discreta presenza, sempre decisamente all’opera.
Questo sia il nostro avvento, perché ciò che ci stiamo preparando a celebrare non sia solo un ricordo, ma l’attualità di un evento che può ancora cambiarci.
UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE Continua a leggere Accorgerci di te – Buona domenica! – I domenica di Avvento – anno B →
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