Quello che dico a voi, lo dico a tutti voi: vegliate! (Mc 13,37)
«Se tu, Signore, squarciassi i cieli e scendessi…». È una sorta di invocazione che dal profeta Isaia attraversa i secoli, che instancabilmente unisce il cielo e la terra, che si muove dal cuore dei deboli e, con la sola forza della fede, arriva a Dio.
Tutto questo, però, per quanto umanamente intenso e immenso, lascia l’amaro in bocca, perché PER noi, con la nascita di Gesù di Nazaret, il cielo è stato già squarciato e ogni distanza già colmata. La nostra preghiera allora non può continuare a essere richiesta di ciò che abbiamo già ottenuto, sarebbe assurdo… e noi non abbiamo bisogno di svegliare Dio, lui è già sveglio… da sempre! In Gesù, nella sua nascita, nella sua inspiegabile incarnazione, si è fatto vicino, tanto vicino a noi, da diventare uno di noi.
Che fare allora? Svegliarci! Aprire gli occhi, spalancarli su Dio, accorgerci della sua discreta presenza, sempre decisamente all’opera.
Questo sia il nostro avvento, perché ciò che ci stiamo preparando a celebrare non sia solo un ricordo, ma l’attualità di un evento che può ancora cambiarci.
UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE
Svegliaci, Signore,
dal torpore accomodante che ci impedisce
di accorgerci della tua presenza,
del tuo instancabile agire
nella nostra vita e nella vita del mondo.
Svegliaci, e aiutaci a scoprire
la delicatezza dei tuoi gesti
e la tua voglia di salvezza.
Sei vicino, Signore,
più di quanto immaginiamo;
molto più di quanto riusciamo a esserlo
per noi stessi e per i nostri fratelli.
Ma occorrono occhi che guardino, cuore che scruti,
orecchi che ascoltino e una vita libera
dalle mille forme di miopia e pregiudizio.
Attenderti, Signore Gesù,
ci aiuti a capire e vivere questa sconvolgente verità.
Amen
UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):
Attendere ossia accorgerci di Dio, della sua delicata presenza nella nostra vita, scoprirlo andando oltre e dentro ogni apparenza. Questo sia il nostro avvento!
DAL VANGELO della domenica [Mc 13,33-37]
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social
Suor Mariangela Tassielli, fsp