Rimanere – BUONA DOMENICA! V Domenica di Pasqua – ANNO B

«Rimanete in me e io in voi»
Gv 15,5

Rimanere: voce del verbo non scappare, come la maggioranza dei discepoli sotto la croce. Perché solo chi rimane può vedere il compiersi di ogni storia e scoprirne il senso.

Rimanere: voce del verbo ancorarsi, perché a volte per non scappare serve coraggio. Per non scappare occorre forza, la forza di chi si aggrappa tenacemente a ciò in cui crede, a colui in cui crede. Una forza che è dono da chiedere. Un forza che non è auto-convincimento, ma grazia, dono. È la tenerezza di una parola, è lo stupore di una mano tesa, è un sorriso quando non ce lo saremmo più aspettato.

Rimanere: voce del verbo sostare, come la Madre e il discepolo amato ai piedi della croce. Sostare, facendo tacere tutte quelle voci che in noi scuotono con lo stesso impeto delle tempeste, che travolgono e distruggono, togliendo spazio alla luce che pur flebile brilla in noi anche nelle notti, e indica nuove vie.

Rimanere: voce del verbo fidarsi, perché proprio quando la sofferenza, le difficoltà, l’incomprensione, il non-senso ci potano, proprio allora possiamo diventare fecondi. E quella vita che gli eventi hanno frustrato, colpito, offeso, può trovare ancora la forza di germogliare, di non morire, di portare frutti buoni.

Rimanere: voce del verbo amare.

Perché questo è amore: volto di chi nella notte costruisce, mani di chi nella nuda terra semina, piedi di chi nel deserto apre vie, cuore di chi, tradito, ama.

L’amore sa portare vita sempre, la sa far sgorgare in ogni istante; ha il coraggio di potare e di legare nuovi lembi permettendo alla vita di rinascere diversa.

Ecco, tutto questo è il Vangelo nella nostra vita. Tutto questo è possibile quando le sue Parole rimangono in noi e, pur come flebile luce, continuano a portare luce, a essere luce. Le sue Parole sono linfa, sono acqua, sono fuoco, sono vita.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Con linfa nel tralcio

Signore Risorto, vogliamo rimanere in te;
vogliamo rimanere nel tuo amore,
nella tua Parola, nei tuoi gesti.
Vogliamo rimanere nella tua presenza
che, pur invisibile ai nostri occhi,
ci avvolge e ci sostiene.

Il tuo Spirito ci insegni a rimanere,
a non avere fretta di mollare tutto,
ci doni la determinazione del bene.

La vita del Padre possa allora scorrere in noi,
come la linfa nel tralcio, per portare frutto,
per essere frutto. Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA (Gv 15,1-8)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

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La PREGHIERA e le COVER in formato da scaricare e condividere sui social

Classificazione: 5 su 5.

3 pensieri riguardo “Rimanere – BUONA DOMENICA! V Domenica di Pasqua – ANNO B”

  1. Grazie, Mariangela, per questa riflessione che davvero sostiene e vitalizza il RIMANERE. Il Signore ti benedica💓

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