«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Mt 4,4
Continua a leggere Non pane, ma Dio – Buona domenica! – I Quaresima – Anno A
«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Mt 4,4
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«Guardate gli uccelli del cielo: ...il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? ». Mt 6,26
Continua a leggere Preoccupati o affidati? – Buona domenica! – VIII Tempo Ordinario – Anno A
Oggi parliamo di musica e di fede, raccontiamo la storia di un grande artista italiano: Giovanni Lindo Ferretti.
La rivista periodica Il mucchio selvaggio ha scritto di lui:
è una persona speciale, Ferretti, diversa da ogni altra. Di quelle che, non sembri esagerato, possono cambiare la vita di quanti ne incontrano il percorso”.
Continua a leggere Testimoni ieri e oggi_Giovanni Lindo Ferretti: tra musica e fede!
Animatrici: Sr. Mariangela (Milano), sr. Teresa (Reggio Calabria), sr. Cettina (Messina), sr. Veronica (Palermo) – Figlie di San Paolo
Sede: Alloggeremo a Napoli e a Roma, presso comunità delle Figlie di San Paolo
Porta con te:
Il nostro andare sarà un po’ a piedi e un po’ con mezzi pubblici (come fu per san Paolo 😉 )
Contributo per il soggiorno: 100 euro
Info e contatti per adesioni:
Scarica la locandina:
Sui passi di san Paolo (fronte) (retro)
di Maria Grazia Meloni
Rosaria, Giastin e Cosimo hanno saputo riconoscere l’Amore, e lo hanno vissuto pienamente. Hanno amato davvero! Nella fierezza della loro bellezza!
Ma chi sono?
Rosaria, Giastin e Cosimo sono tre fratelli della provincia di Foggia. Ragazzi speciali! Che hanno vissuto una vita semplice, normale. Seppure con le difficoltà di una malattia complessa. Tutti e tre erano affetti da amiotrofia spinale, o atrofia muscolare spinale (SMA) che appartiene a un gruppo di patologie dovute alla degenerazione delle cellule cosiddette “corna anteriori del midollo spinale”, cellule deputate all’innervazione motoria della muscolatura scheletrica. Inoltre, erano affetti da un grosso deficit immunitario, per cui erano costretti a vivere in casa per molti mesi, per evitare di essere attaccati da qualunque piccolo virus. E paradossalmente, sono proprio i lunghi periodi chiusi in casa a donare loro la gioia di vivere. Infatti, attraverso l’armonia del tempo che passa e dello scorrere delle sue stagioni, i ragazzi si sono sempre lasciati guidare nel cammino delle loro giornate dai colori che scorgevano dalla finestra. Giastin, la pittrice poetessa dei tre, parla in prosa delle emozioni date dai colori visti da fuori, gli stessi che descrivevano con fiera limpidezza anche i suoi bellissimi quadri.
Nei sogni di questi ragazzi, nati come abbiamo detto da dietro la finestra, Giastin e i suoi fratelli hanno osservato e raccontato la vita attraverso gli occhi della Fede, affidandosi a Dio in tutto. Nella gioia! Rosaria, Cosimo e Giastin l’hanno espressa con la stessa passione e allegria con cui quest’ultima manifestava il suo desiderio di danzare e toccare la neve, cosa molto difficile, e nel sogno di diventare una pittrice “non dico famosa, ma almeno conosciuta”. Ecco questa è Giastin, una ragazza piena di ironia, capace di disarmare chiunque le si avvicini con l’orgoglio di chi si crede migliore.
“Giastin adorava sognare, per lei il sogno era la vita, era innamorata della vita nonostante quest’ultima non le avesse reso le cose tanto facili. Lei però non ha mai fatto della sua malattia un limite perché con la sua mente e la sua spiccata fantasia riusciva a realizzare, anche se non fisicamente, ogni piccolo desiderio che le passava per la testa. Ad esempio a Giastin sarebbe tanto piaciuto danzare ma le gambe non la reggevano in piedi, non erano le gambe di una ballerina. A lei non importava però perché diceva ‘a volte vorremmo essere migliori per gli altri, ma basta procurarsi un paio di ali e siamo perfetti per Dio, questa è l’unica cosa che conta’. Ecco come Giastin rendeva realizzabile anche l’impossibile. Il giorno del suo volo è salita dal suo Dio con un paio di scarpette da ballerina e così ha continuato il suo sogno anche dinanzi al suo grande Amore”.
Giastin e prima di lei Rosaria e poi anche Cosimo sono volati tutti via… Hanno raggiunto l’Amore tanto desiderato. Lasciando a noi un esempio e una bellezza straordinaria. Per la loro mamma e il loro papà, due persone eccezionali nella loro normalità, sono stati come un triplice atto di donazione d’amore a Dio. E seppure con dolore li hanno lasciati andare via, li hanno condotti in pace verso la pienezza della vita.
“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande
è la vostra ricompensa nei cieli”.
(Matteo 5, 3-12)
Clikka “mi piace” sulla pagina facebook dedicata ai tre fratelli Gravina >>> Rosaria, Giastin e Cosimo Gravina
Da leggere in ricordo della bellezza espressa da Giastin!
—> “… e continua a volare…”, Giastin Gravina, Claudio Grenzi Editore, Foggia 2003 (http://giastin.altervista.org/poesie.html)
Per conoscere meglio Giastin e i suoi fratelli vi suggeriamo di guardare i loro video!!!
- Un inno alla vita: la storia di Rosaria, Giastin e Cosimo >>>http://youtu.be/QYRpoTiRLdo
- GIASTIN- Sorriso di Dio >>>http://youtu.be/7-ho8TwNMc4
- Auguri di Buon Natale da Cosimo!!! >>>http://youtu.be/wRpx3aJAclI
ALTRI TESTIMONI DI FEDE SULLA PAGINA —> TESTIMONI IERI E OGGI
di Maria Grazia Meloni
È proprio vero, a volte accade che un incontro ci cambia per sempre, un incontro che non possiamo dimenticare. Accade sicuramente in amore, ma può succedere anche in amicizia. Questo avviene quando quell’amico o quell’amica speciale ci aiuta a scoprire cosa è meglio per noi, laddove da soli non saremmo riusciti a capirlo.
Questa è la storia di due amici: Carlo e Alberto.
Carlo Grisolia è un ventenne di origini bolognese, ma è a Genova che incontra un gruppo di giovani del Movimento dei Focolari. Alberto Michelotti è uno dei responsabili del suo gruppo. Si conoscono e da allora si incontrano ogni giorno. Condividono il gioco e la ricerca del senso profondo della vita. Ma è durante una gita in montagna, il 20 agosto del 1980, che la loro esistenza cambia per sempre. Quel giorno Alberto cade da un dirupo durante la scalata e muore sul colpo. Continua a leggere Testimoni ieri e oggi_Carlo e Alberto: un’amicizia in Dio
Sulle vie del Vangelo sono miriadi le persone e le situazioni che si possono incontrare, così come sono infinite le strade che si possono percorrere. Vogliamo dare il via alla settimana delle 100 piazze per il Vangelo, proposta dalla famiglia paolina di Napoli, percorrendo una delle tante vie di Vangelo: il web. Non vogliamo farlo da soli però, perché una sola voce non arriva lontano, ma se siamo in tanti a unire le nostre voci, allora ci saranno più possibilità di essere ascoltati!
Non tacere, unisciti a noi!
Diventa anche tu evangelizzatore per una notte!
Il tuo compito:
Se desideri condividere con noi, suore Paoline, questa esperienza:
Chi si gioca da evangelizzatore, sa di diventare responsabile di un annuncio fatto con coerenza, non per suscitare o provocare volontariamente scherno, irrisione o simile.
Come paoline, nello stile dell’apostolo Paolo, tendiamo a raggiungere i più lontani e pertanto ogni forma di proselitismo aggressivo, fondamentalismo, non rispetto di valori ecumenici e interreligiosi, sarà segnalato e bloccato come non coerente all’esperienza proposta.
Non saranno pubblicati, come materiale proprio dell’animazione, eventuali link, foto o post pervenuti quella sera, se non previa, se possibile, valutazione.
Chiediamo a chi desidera vivere l’esperienza di evangelizzazione di far proprio lo stile proposto. La proposta è aperta a tutti: laici, religiosi/e, sacerdoti, giovani e adulti… tutti coloro che, da credenti, vogliono “darsi” perchè il Vangelo corra e sia glorificato.
INSIEME, con Paolo, PER LE VIE DEL MONDO:
Io Paolo ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo e questi crocifisso. La mia parola e la mia predicazione, non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perchè la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana ma sulla potenza di Dio”
1Cor 2,2.4-5
Carissime/i catechiste e catechisti,
davanti a noi un nuovo anno, nuove programmazioni e, sono certa, una più convinta e appassionata voglia di annunciare Gesù Cristo ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, a tutti coloro a cui il Signore ci manderà per essere comunicatori del suo amore.
L’impresa è bella, ma allo stesso tempo difficile. Sappiamo che spesso gli sforzi non pagano, ma siamo altrettanto certi che accompagnare qualcuno nella fede è come far nascere, generare alla vita nuova dello Spirito, partorire. E allora dobbiamo prepararci bene, armarci di fede certa in Colui che sarà nostra guida e nostro sostegno, caricare le batterie della speranza e dare acqua fresca alle radici del nostro rapporto con Dio.
Quest’anno però HO UNA PROPOSTA PER VOI: non restate soli!
Guardatevi intorno, certamente nella vostra parrocchia ci sarà stato un gruppo di cresimandi ormai cresimati, o quasi sicuramente ci saranno adolescenti o giovani che conoscete… bene, con una buona dose di ottimismo nel cuore, provate a chiedere a qualcuno di loro di affiancarvi, di sperimentarsi nella catechesi.
A loro potreste affidare per esempio il canto, da fare durante l’incontro o come momento introduttivo. Potrebbero aiutarvi a realizzare dei poster, a fare o cercare dei videoclip in internet per arricchire l’incontro… insomma la creatività potrebbe non avere confini.
Nelle nostre realtà ecclesiali, non ci sono solo catechisti soli e preoccupati, ma ci sono anche molti giovani e adolescenti che non aspettano altro che essere coinvolti.
Ci state? Loro vi aspettano!
E io aspetto vostre news!
Suor Mariangela Tassielli, fsp
di Maria Grazia Meloni
Nel cuore dell’Umbria, a Spello, c’è la casa di Maddalena, una donna speciale, gioiosa e piena di vita. Il suo impegno è quello di accogliere chiunque abbia desiderio di pregare o abbia bisogno di un posto dove dormire e mangiare. Perché ciò che conta per lei è: l’adorazione di Gesù e l’accoglienza del povero che diventa Cristo.
Maddalena Lowit è arrivata dalla Francia fino in Umbria agli inizi degli anni Settanta. E’ stato il richiamo di San Francesco a portarla ad Assisi e poi nella vicina Spello, dove, «obbedendo ad una richiesta precisa del suo Gesù», ha scelto di vivere prendendo in affitto una casa in «Via della Povera Vita», al numero 14. Una casa, come abbiamo accennato, che è sempre aperta sia ai poveri sia a coloro che desiderano vivere un tempo di preghiera, ed è qui che è nata la “Casa della Povera Gente”. Con Maddalena vivono una delle sue due figlie, il marito Alessandro, Claudia ed Ester, due sorelle consacrate secolari, e Roberta, una professoressa di Napoli. La loro è una bella e vivace comunità di laici. Normalmente, la loro casa ha una maggiore richiesta di accoglienza nel periodo estivo, vuoi per il caldo, vuoi per le ferie, vuoi perché i colori dell’Umbria sono allettanti e vivaci ma, soprattutto, perché sempre più spesso le persone riscoprono un grande desiderio di pace. Maddalena, col suo bellissimo accento francese, racconta così la sua esperienza: Continua a leggere Testimoni ieri e oggi_ Un’ora per Dio giorno dopo giorno – Maddalena Lowit
di Maria Grazia Meloni
La storia di Chiara Corbello Petrillo e della sua famiglia ha stupito migliaia di persone. Chiara è solo una sposa e una mamma. E tuttavia la sua vita è straordinaria, sebbene nella sua ordinaria esistenza.
Chiara ed Enrico si sono conosciuti durante un pellegrinaggio a Medjugorje, nell’estate del 2002. Lui ha ventitre anni e lei diciotto. Tornati a Roma, da quella semplice amicizia è nata una storia d’amore che tra alti e bassi li ha portati al matrimonio nel 2008. Appena un mese dopo Chiara rimane incinta, ma già dalla prima ecografia la diagnosi è fatale. Purtroppo la bambina che porta in grembo è affetta da “anencefalia”, una malformazione congenita grave che non dà speranze di vita. Ciò nonostante i due coniugi decidono di dare alla luce la figlia, e così nasce Maria Grazia Letizia. La piccola viene subito battezzata e dopo appena mezz’ora di vita muore tra le braccia amorevoli dei giovani sposi. La vita dei due prosegue nell’abbandono alla volontà di Dio. Chiara rimane incinta per la seconda volta. Ma anche questa gravidanza ha un risvolto amaro. Il bambino ha due gravi malformazioni che lo porteranno a condurre una vita di disabilità. Continua a leggere Testimoni ieri e oggi_ L’amore chiede grandi passi