Preoccupati o affidati? – Buona domenica! – VIII Tempo Ordinario – Anno A

«Guardate gli uccelli del cielo: ...il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? ». Mt 6,26 

Prendiamo il Vangelo della domenica tra le mani, leggiamolo con attenzione e poi chiediamoci: «Nella vita di tutti i giorni siamo più preoccupati o più affidati?». Diciamocelo con onestà: cosa predomina nei nostri atteggiamenti? Cosa ci orienta nelle scelte? Qual è il nostro atteggiamento verso il futuro? «Indagare» sinceramente cosa spera e cosa preoccupa il nostro cuore ci dirà anche la verità del nostro rapporto con Dio. Perché? Beh… se viviamo come persone profondamente credenti, cioè affidate a lui, alla sua cura, alla sua attenzione, al suo amore, allora nel nostro cuore abiterà una grande certezza: qualsiasi cosa capiti nella vita, Dio ci terrà sulle sue mani, ci custodirà, sarà per noi provvidenza.uccellino-in-mano
Ma provvidenza non significa esenzione da qualsiasi forma di male; non significa che Dio ci farà da scudo da ogni problema. La nostra fiducia non può fondarsi su questo pericoloso fraintendimento. Dio provvede a noi come qualsiasi padre e madre provvedono ai propri figli. Ma provvedere non significa evitare. Significa mettere l’altro nelle condizioni di farcela, di continuare a camminare sulle proprie gambe anche quando tutto crolla, anche dentro. Provvedere significa continuare a credere, a sostenere, ad accompagnare. E questo fa Dio per noi. Per questo non dobbiamo temere. Per questo non possiamo permetterci di ridurre la vita a una serie infinita di preoccupazioni.
Dobbiamo fidarci e affidarci! Lui è dalla nostra parte… sempre e comunque.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Ci affidiamo a te, Signore

Guardiamo il cielo e ci affidiamo a te, Signore.
Contempliamo l’eterno scorrere del tempo,
il sorgere del sole, il nascere di ogni creatura
e ci affidiamo a te, Dio del cielo e della terra.

Sappiamo di essere nelle tue mani
come perla preziosa che tu custodisci.
Siamo sul palmo della tua mano, Signore,
e nulla ci spaventa: né il presente né il futuro
perché tu sei con noi e ci ami. Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI PER BAMBINI

Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.
Leggi il testo e scarica il pdf >>> Preghiere dei fedeli – VIII domenica del Tempo Ordinario

GUIDA O CELEBRANTE: Gesù ci parla di Dio e ci fa scoprire il suo volto, il suo amore, la sua cura e attenzione per la nostra vita. È Dio che si preoccupa di noi e di ciò di cui abbiamo bisogno. Dio ci vuole sereni e capaci di affidarci a lui. Diciamogli allora, tutti insieme: Signore, insegnaci ad affidarci a te.

LETTORE: Signore Gesù, ti preghiamo per la nostra Chiesa, per il Papa e per ogni cristiano: abbiamo bisogno tutti di imparare a fidarci di te, ad affidarci al tuo amore, ad essere certi che tu ci aiuterai in ogni momento della vita. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per tutti coloro che hanno bisogno di pane, di cibo, di beni materiali e spirituali per vivere e far vivere anche i propri figli. Insegnaci ad accorgerci di loro. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per tutti gli adulti che, preoccupati dalle tante cose da fare e desiderosi di trovare nei soldi la giusta sicurezza, si sono allontanati e vivono solo per il lavoro e i soldi. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per i nostri genitori, ti affidiamo tutte le loro preoccupazioni, l’ansia di fare le scelte giuste, la loro paura per il futuro nostro e della nostra famiglia. Noi ti preghiamo. Rit.

TUTTI I BAMBINI INSIEME:
Signore Gesù, anche noi, tutti noi abbiamo bisogno del tuo aiuto, di imparare da te a vivere fidandoci di Dio Padre e del suo amore. Tante volte anche noi ci dimentichiamo di te perché cerchiamo le cose che ci fanno stare bene; chiediamo ai nostri genitori tutto. Invece abbiamo bisogno solo di fidarci di loro e di Dio. Aiutaci! Tu puoi, Gesù!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA (Mt 6,24-34)

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
gigli uccelli del campo«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
uccellino girasole fioreE per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

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