Testimoni ieri e oggi_Carlo e Alberto: un’amicizia in Dio

Carlo e Alberto: un’amicizia in Dio

di Maria Grazia Meloni 

È proprio vero, a volte accade che un incontro ci cambia per sempre, un incontro che non possiamo dimenticare. Accade sicuramente in amore, ma può succedere anche in amicizia. Questo avviene quando quell’amico o quell’amica speciale ci aiuta a scoprire cosa è meglio per noi, laddove da soli non saremmo riusciti a capirlo.

Questa è la storia di due amici: Carlo e Alberto.

Carlo Grisolia è un ventenne di origini bolognese, ma è a Genova che incontra un gruppo di giovani del Movimento dei Focolari. AlbertoMichelottiAlberto Michelotti è uno dei responsabili del suo gruppo. Si conoscono e da allora si incontrano ogni giorno. Condividono il gioco e la ricerca del senso profondo della vita. Ma è durante una gita in montagna, il 20 agosto del 1980, che la loro esistenza cambia per sempre. Quel giorno Alberto cade da un dirupo durante la scalata e muore sul colpo.   

Il giorno dopo questo evento doloroso Carlo scopre di essere affetto da un tumore maligno galoppante, tra i più difficili da curare. Inizia così il suo cammino, durato solo 40 giorni, in cui Carlo investe il suo tempo nell’attesa dell’incontro con Gesù. Incontro che avviene il 29 settembre successivo. In quei 40 giorni Carlo afferma più volte che Alberto è lì con lui a sostenerlo, come aveva sempre fatto!

Durante questo tempo di attesa il gruppo dei GEN di Carlo e Alberto pregano. Sostengono così il loro amico. Così come avevano affidato a Dio la vita di Alberto, fanno lo stesso per Carlo. Ed a questa preghiera incessante Carlo risponde con un biglietto:

“Carissimi GEN,

di colpo Gesù mi da la possibilità di unirmi a voi in modo più stretto. È sempre un bel gioco quello di vivere l’Attimo Presente, perché mi accorgo sempre di più che è l’unica realtà che si può vivere in un ospedale, come dovunque, al di là della bella esperienza di ieri in cui mi crogiuolerei, del vuoto di questa mattina in cui mi perderei, e la paura di domani in cui mi lascerei andare.

Vi saluto… Teniamo Gesù in mezzo!”.

Sono parole di amore, di affidamento, di accettazione. Questa è la storia di quei giovani che sono capaci di vivere davvero, fino in fondo. E di vivere un’amicizia sincera, vissuta nell’amore di Dio. Perché il loro desiderio è quello di mettere Dio al centro della vita. Condividendo i problemi e le difficoltà di ogni giorno,CarloGrisolia senza lasciarsi abbattere. E di amici come loro non è possibile parlare al passato, come qualcosa che non c’è più. Perché la loro è un’amicizia talmente viva da essere reale ancora oggi. Chi ha conosciuto Carlo e Alberto ne è rimasto profondamente segnato indelebilmente. E Chi non li ha conosciuti di persona, ma solo attraverso le parole o i racconti, scopre di aver incontrato un modello di amicizia. Un modello da seguire. Un modello che ci conduce anche verso il Mistero, verso l’Infinito. Ed è bello riscontrare anche un altro primato in questa amicizia, perché se nella storia della Chiesa esistono persone elevate all’altare della santità che hanno visto l’unione di un vescovo e del suo vicario, di un parroco e del suo chierichetto, del fondatore di un istituto e i dei suoi figli spirituali, di una mamma e di una figlia, di due fratelli o due sorelle, di un marito e di una moglie, possiamo affermare che mai prima di ora era accaduto a due amici. Questo primato spetta a loro, spetta a Carlo ed Alberto. E speriamo accada presto! Infatti, dal 2008, per la prima volta nella storia della Chiesa, è iniziata la causa “congiunta” per la beatificazione di questi due amici, morti 30 anni fa, a 40 giorni di distanza l’uno dell’altro. Un fatto che giunge quasi a legittimare l’amicizia spirituale come via che conduce alla santità.

Ed è bello concludere questo breve pensiero con una poesia, anzi con una canzone scritta proprio da Carlo:

E luce sia

Seguendo con lo sguardo la luce
che si diffonde intorno a me,
in questo giorno che nasce e che vive
di verità e che mai morirà
e che senti crescere dentro di te.

Rit. E respira nell’aria l’amore che ti dona
questo nuovo sole che nasce su di te.

E ancora mille fiamme
risplendono in questo specchio di azzurro
che staglia in un dolce infinito sopra di te
e che si riflette
espandendosi in questo immenso amore.

Rit. E respira nell’aria l’amore che ti dona
questo nuovo sole che nasce su di te.

Ma che ti succede…cosa pensi…
Il ricordo della notte con le luci artificiali
che facevano spazio a guerre, sangue, odio, violenza…
senza fine…
e ancora la paura, il terrore, le angosce, gli incubi.
Via! Corri nel buio… cadere nel vuoto…nulla…
Svegliati, tutto è finito.
E il sole, il sole lo senti, è già alto su di te.
Ed il suo calore ti infonde gioia e felicità,
perché mai t’abbandonerà.
Questo sole vivo sarà sempre con te!

Rit. E respira nell’aria l’amore che ti dona
questo nuovo sole che nasce su di te.

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