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Chiamati ad annunciare: in cammino con Paolo Apostolo

Scheda e spunti per la riflessione di
sr. Mariangela Tassielli, fsp

Premessa: Fai precedere la riflessione con la lettura e la meditazione del brano tratto da 1Cor 1,22-2,5. È Paolo che scrive di sé, della sua predicazione, della potenza scandalosa della croce, di una fede non difesa da parole sapienti e discorsi convincenti, ma dalla debolezza del dono, dalla fragilità dell’essere nulla, che ognuno di noi, può infondo riconoscere anche in se stesso. Dopo aver meditato i brano, sottolinea la parola o le parole, le frasi che senti più vicine o che in qualche modo ti colpiscono in profondità

Nell’esperienza di Paolo

san paolo caduto da cavallo_sulla_via_di_damasco_imagelargePaolo, l’apostolo che forse più di ogni altro ha fatto parlare di sé, è di fatto l’apostolo che più di ogni altro è vicino alla nostra esperienza. Di nessuno si legge tanto quanto di lui (basti pensare a quanto le sue lettere siano presenti nella liturgia) eppure paradossalmente è tra i più sconosciuti. Di lui spesso si parla per sentito dire, ma poco si pensa a quanto vicina alla sua, sia la nostra esperienza di Cristo.

Lui lo ha conosciuto nello stesso modo in cui ognuno di noi, oggi, potrebbe conoscerlo. Non lo ha visto percorrere le strade della Palestina, né ha visto i suoi miracoli, né ha toccato le sue mani o ascoltato la sua voce di uomo. Paolo ha conosciuto Gesù Risorto, lo stesso Gesù che oggi parla a noi.

Paolo ha sentito la sua voce: la stessa voce che oggi parla a noi.

Paolo è stato disarcionato dalle sue certezze, sconvolto dall’incontro con Lui, folgorato da colui che è la luce del mondo e che ha fatto brillare la sua vita di luce nuova… tutto questo allo stesso modo con cui, oggi, ognuno di noi può essere disarcionato da Dio, incontrato da Cristo, amato nelle imperfezioni e negli errori, nelle fatiche e nella fragilità.

«Io sono Gesù, colui che tu perseguiti». È questa la voce nuova, inaspettata, imprevista che azzera tutti i progetti del giovane e intraprendete Saulo/Paolo, aprendolo a una nuova e inaudita proposta di vita: «Alzati, vai, ti sarà detto ciò che devi fare». E Paolo va. Non più fiero e orgoglioso difensore di Dio… Paolo va, cieco: non c’è san-paolo-apostolo-tangipiù luce. Scalzo: non c’è più certezza. Indifeso, debole, povero, piccolo ma decisamente nuovo.

Paolo ha creduto a quell’incontro, non lo ha archiviato come una delle tante esperienze intense della vita. Paolo ha vissuto e creduto: questa è stata la sua forza. Ha preso sul serio quelle parole, si è lasciato accompagnare verso il nuovo, imprevisto e indecifrabile futuro da Gesù Cristo e da quei messaggeri che, passo dopo passo, lui gli avrebbe inviato.

Oggi

Oggi Paolo, l’apostolo dell’annuncio universale ci viene incontro, ci spalanca le braccia e ci propone di imparare da lui lo stile di una risposta davvero libera e audace, che non misura, non tentenna, non risparmia. Ci propone di imparare da lui a essere

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  • testimoni del Vangelo, di quel Vangelo che è Cristo stesso, sapienza e potenza di Dio;
  • testimoni di quel Vangelo che non vuole essere detto con parole sapienti, né con forza e prestigio;
  • testimoni di quel Cristo e del suo stile di vita che continua a essere scandalo per i credenti e follia per chi non crede;
  • testimoni di quella vita e di quella morte di Gesù Cristo, che scardinano ogni umana misura;
  • testimoni del dono infinito di Dio, che nel suo Figlio Gesù Cristo, dona se stesso.

Per questo non possiamo tacere, perché chi di noi crede in Gesù Cristo e in quel Dio giovani_missione_gmg_2013_chiamati_annunciare_paolinePadre che Gesù ci ha rivelato non può tacere, non può attendere, non può mercanteggiare la Parola, né può trasformare la salvezza in dono per pochi.

La rivoluzione dell’amore, che Cristo ha rivelato in tutta la sua pienezza, attraverso il Sì di Paolo e di ogni apostolo nella storia, varca i confini del tempo e raggiunge ogni cuore, fino a oggi.

La rivoluzione dell’amore comunicata da Cristo fino alla follia, attraversa oggi la nostra storia personale, continua a darsi nei nostri “sì”, a fermarsi nei nostri “forse” e a morire nei nostri “no”. Passa attraverso di noi, da sempre amati per quello che siamo e oggi chiamati ad andare per annunciare l’Amore.

Da san Paolo a noi

Lasciarsi avvolgere dalla presenza di Dio, lasciarsi sconvolgere dalla sua proposta di vita, rispondere subito, senza temporeggiare, senza rimandare, senza aspettare un domani che potrebbe non esserci. L’oggi è il tempo della risposta.

Tu, come Paolo, sei disposto a dare il tutto che Dio, per la vita del mondo, chiede? Non guardarti in giro, perché c’è un Sì che solo a te è chiesto e che solo tu puoi dire.

Dalla Parola, la preghiera

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Piccole indicazioni

  • Se hai domande, voglia di chiarimenti o confronto puoi contattarci direttamente o via facebook. Proveremo a rispondere o a cercare con te risposte opportune, scrivendo sulla pagina Giovani & Vangelo
  • Ti proponiamo di trovare del tempo per vivere un momento di preghiera in Chiesa, davanti a Gesù Eucaristia.
  • Prega avendo con te la Bibbia, da cui attingere direttamente il testo indicato e un quaderno personale su cui appuntare annotazioni personali, dubbi, preghiere, riflessioni.

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PERDONO E MISERICORDIA – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

Catechisti Novembre 2013PERDONO E MISERICORDIA

di Renato De Zan

Dopo essersi adirato contro gli Ebrei a causa del vitello d’oro e aver spezzato le tavole della Legge (Es 32,15-20) che Dio aveva scritto con il dito della sua mano (Es 31,18), Mosè si rivolse al Signore, chiedendo perdono per il popolo (Es 32,31-32). Successivamente Dio ordinò a Mosè di tagliare due tavole di pietra sui cui avrebbe riscritto le dieci parole. Mosè obbedì e salì sul monte Sinai. Dio scese dalla nube e disse: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà… che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione…» (Es 34,6-7).

  • È strana l’associazione perdono-punizione, ma così era la teologia veterotestamentaria della prima alleanza. Al peccato succede il perdono-amorecastigo.
  • Si tratta, dirà il Libro della Sapienza, di un castigo che non vuole punire, ma correggere (Sap 12,2).
  • Al castigo succede l’invocazione del popolo e a questa il perdono di Dio.

DIO DELLE MISERICORDIE E DEI PERDONI     Continua a leggere PERDONO E MISERICORDIA – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

Ciao ti presento la mia famiglia – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

Catechisti Novembre 2013

CIAO, TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA!

di Franca Feliziani Kannheiser

Se Donald Winnicott, il grande psicoterapeuta dell’infanzia, scriveva che non c’è un bambino senza una mamma, nel senso che non possiamo comprenderefamiglia3 ciò che vive e pensa un bambino, prescindendo dalla sua relazione con la prima persona di riferimento, allo stesso modo possiamo affermare che non c’è un bambino senza la sua famiglia.
Essa costituisce il suo primo ambiente di crescita che favorisce e condiziona il suo modo di sentire, pensare e agire. Questa influenza è di fondamentale importanza anche per quanto riguarda lo sviluppo religioso del bambino e il suo modo di recepire ciò che, nel la catechesi parrocchiale, annunciamo come «notizia buona», capace di dare alla vita senso e speranza.
Quale spazio – interiore (nella nostra mente) ed esteriore (attraverso iniziative di partecipazione) – possiamo, allora, offrire ai genitori, spesso alleati preziosi, ma non raramente anche controparti faticose, a volte ostili, che sembrano intralciare la nostra azione educativa?famiglia2
Come favorire la loro partecipazione al cammino di fede del figlio di cui sono, per natura e vocazione, «i primi educatori»?
Quale funzione di sostegno, di accompagnamento cordiale e generoso, possiamo svolgere nei confronti dell’intero nucleo familiare?

La conoscenza delle famiglie inizia a piccoli passi. Già dal primo incontro con i bambini appaiono sulla scena le loro famiglie: spesso sono le mamme ad accompagnare i figli, ancor più spesso sono i nonni, meno frequentemente i papà. Questi brevi momenti di contatto sono preziosi, non tanto per quello che possiamo dire – spesso ben poco –, ma per l’impressione che possiamo dare.     Continua a leggere Ciao ti presento la mia famiglia – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

UNA PAROLA AL GIORNO – Il libro pop-up di Avvento – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

Catechisti Novembre 2013

UNA PAROLA AL GIORNO – Il libro pop-up di Avvento

di Fabrizio Carletti – Mirella Spedito

Tempo di Avvento: siamo in attesa della Parola che si fa carne in Gesù, che viene costantemente fra noi e ci vuole incontrare. Questa Parola «viva» è anche custodita in un libro, la Bibbia, ed è proprio la Parola scritta che vogliamo valorizzare in questo percorso.
UN LIBRO… UN CAMMINO!
Un libro da «costruire» settimana per settimana, che ci accompagnerà nel cammino di Avvento fino al giorno della festa della nascita di Gesù, Parola che si fa uomo. Le immagini illustreranno, più che le parole, la realizzazione del nostro particolare libro di Avvento.

avventoMateriale: Cartoncino resistente, fogli A3, pennarelli, forbici, colla, due nastrini.

Al lavoro
• Realizziamo la copertina, utilizzando un foglio A3 di grammatura 140-200.
• Inserire i fogli A3 piegati a mo’ di libro da spil lare insieme.
• Il pop-up si realizza così: si piega il foglio in due e si eseguono due tagli orizzontali a partire dalla piega (o più tagli), della misura necessaria. Non si dovrà togliere nessun frammento ma, si apre il foglio, spingendo in avanti la parte tagliata fino al limite del taglio; si richiude, poi, il foglio ottenendo pieghe diverse dalla piega iniziale. Su queste parti, sul lato interno del foglio, si incollano le sagome che ci interessano. È consigliabile incollare prima i due fogli ma solo all’estremità.   Continua a leggere UNA PAROLA AL GIORNO – Il libro pop-up di Avvento – CATECHISTI PARROCCHIALI Novembre 2013

Dolcetto o scherzetto? Dolcetti della felicità per un All Hallows Eve luminoso!

Dolcetto o scherzetto? è la dinamica che proponiamo per vivere un halloween davvero alternativo, un halloween che possa halloween caramellavalorizzare il significato originario del termine: All Hallows Eve – vigilia della festa di Ognissanti! Una festa è sempre un
momento di gioia e la gioia va a braccetto con la luce, con l’allegria, con la speranza! La dinamica che suggeriamo quindi, suggerisce proprio di organizzare una “festa” da vivere in gruppo o con l’intera comunità parrocchiale, preparando un banchetto di “dolcetti” che possano però contenere un messaggio di luce!   
Continua a leggere Dolcetto o scherzetto? Dolcetti della felicità per un All Hallows Eve luminoso!

Buona domenica! – XXX del Tempo Ordinario – Anno C

presunzione cv…l’intima presunzione di essere giusti…

Dal Vangelo di Luca (Lc 18,9)
XXX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno C

Siamo tutti lebbrosi e tutti chiediamo la compassione che troppo spesso il mondo ci rifiuta. La crisi che addenta l’Occidente ha fatto una prima vittima: la speranza.  La lotta quotidiana per andare avanti rischia di inaridire il nostro cuore, di renderlo indurito e rabbioso. Come accade nella nostra Italia sempre più schierata, sempre più aggressiva. Siamo tutti lebbrosi e Cristo ci guarisce. Non andando al tempio, non rifugiandoci in una religiosità della cerimonia e della devozione, ma andando direttamente a Cristo la Parola incarnata. Allora diventiamo capaci di ringraziare (letteralmente eucaristizzare, di scoprire in Cristo lo sposo dell’umanità). Ma per tornare indietro, per convertirci, dobbiamo fare spazio nel cuore. Riconoscere l’abisso che ci abita. Non ditelo al fariseo.

IL FARISEO E L’INGOMBRO DEL CUORE
I farisei erano devoti alla legge, cercavano di contrastare il generale rilassamento del popolo di Israele, osservando con scrupolo ogni piccolissima direttiva della legge di Dio.  Bella gente, poche storie. Certo, il fariseo ci sembra arrogante ma, in realtà, è solo pieno di zelo. L’elenco che il fariseo fa, di fronte a Dio, è corretto: Continua a leggere Buona domenica! – XXX del Tempo Ordinario – Anno C

Non temere! Io sono te – Adorazioni Eucaristiche tra le nostre mani

Non temere - ore di adorazione

Cos’è la fede? E chi è Dio? Esiste un posto in cui poterlo incontrare? Esiste qualcuno che ci permetta di scoprire il suo volto?

Tra mille opinioni, trattati, ricerche e soluzioni, la risposta è un nome… semplicemente un nome: Gesù di Nazareth.

È lui la nostra possibilità di incontrare Dio, è lui la visibilità di quel Dio che i cieli dei cieli non possono contenere.

Gesù di Nazareth ha permesso all’umanità di ogni tempo di riscoprire se stessa, e permette, oggi come ieri, all’uomo e alla donna di ogni lingua e di ogni cultura di penetrare il mistero della vita e di scoprirne il senso.

Gesù: i suoi gesti e le sue parole, la sua vita e la sua morte, la sua risurrezione diventano tappe da vivere, vie da percorrere, mistero d’amore da penetrare, logiche paradossali da assumere, stile di vita e di dono da imparare.

La preghiera, carissimi amici e amiche, diventa allora quel luogo privilegiato in cui lasciarsi raggiungere da Dio, in cui aprirsi e accogliere la sua presenza, in cui lodare e intercedere. È il dinamismo dell’amore fiducioso e fedele che ci fa abitare lo spazio della preghiera come tempo fecondo in cui nulla resta come prima, come spazio privilegiato in cui Dio si fa incontro vitale, proposta audace, amore trasformante, fedeltà tenace.

La preghiera ci insegna a credere, perché la Parola nel silenzio può parlare e, parlando, rivela al nostro cuore l’infinito mistero di Dio Padre che, per noi e per la nostra salvezza, si è fatto carne, volto, nome, storia.

Le tracce di adorazione arrivano tra le nostre mani come un itinerario che, lungo l’anno liturgico, può aiutarci a entrare, sempre più progressivamente, nel misteroNon temere - tracce di adorazione dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo si è fatto storia. A ognuno è chiesto di entrare, per crescere nella consapevolezza di essere figli amati, scelti da sempre e, per sempre, accolti nell’immenso e immeritato abbraccio della misericordia e della tenerezza di Dio.

Nella mia vita sono nate come esperienza di Dio, forte e personale, accolta come dono e donata a voi perché diventi nella vita di ognuno, quello che è stato anche per me: ricchezza unica, luce intramontabile, senso nelle scelte personali, familiari, comunitarie.

 suor Mariangela fsp

Preghiera di adorazione

Il testo è disponibile in tutte le librerie: M. Tassielli, Non temere! Io sono con te, adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno, Paoline Editoriale Libri, 2013 – €8.50

Buona domenica! – XXIX del Tempo Ordinario – Anno C

statua cv«Quando tornerò,
troverò ancora la fede sulla terra?»

Cfr. Vangelo di Luca (Lc 18, 8)
XXIX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno C

Amo la preghiera, ne ho bisogno. Sento una forza straordinaria che mi proviene dalla meditazione orante della Parola. Ma prego male e distratto, come tutti. Non sempre al mattino, prima dell’alba, riesco ad alzarmi per ritagliarmi dieci minuti e alla sera, spesso, è la stanchezza a prevalere sul desiderio. Ho la fortuna immensa di fare della Parola il mio “lavoro” e, questo sì, la frequentazione della Parola mi allarga il cuore. È faticoso pregare, per tutti: amici monaci, loro che pregano sei, otto ore ogni giorno, mi raccontano – sorridendo – della loro fatica a pregare. Che buffo. Convincere alla preghiera è impossibile. Far smettere chi, pregando, monaco in preghiera cvha scoperto il volto di Dio è altrettanto difficile. Dovrei parlarvi della preghiera ma so che è un’esperienza unica e personale, che i libri per insegnare a pregare servono solo a chi li ha scritti.

CONFIDENZE
La preghiera è il santuario in cui scopriamo il vero volto di Dio, il luogo dove l’anima incontra la nostra vita frammentata e sconclusionata. Conservare e coltivare una vita interiore in questo tempo feroce, in un occidente che ha smarrito l’anima, ha un che di eroico. Come ho già avuto modo di scrivere, ho pregato tanto ma Dio non mi ha mai dato ciò che ho chiesto. Ma tutto ciò che desideravo, senza saperlo. Ora, superata la metà della mia vita, ho scoperto il senso profondo di quel “bussate e vi sarà aperto”. Continua a leggere Buona domenica! – XXIX del Tempo Ordinario – Anno C

Benvenuti in parrocchia – CATECHISTI PARROCCHIALI Settembre/Ottobre 2013

catechisti settembre/ottobre 2013

BENVENUTI IN PARROCCHIA – La famiglia di Dio

di Fabrizio Carletti

Incamminarsi nel percorso d’iniziazione cristiana è inserirsi gradualmente nella «nuova famiglia».
La parrocchia non sempre è percepita come «famiglia di famiglie»; è vista al più come un ente che eroga sacramenti. Sarà, quindi, importante aiutare a riscoprire questo nuovo legame di appartenenza, orientando:
• i fanciulli a riscoprire il battesimo come ingresso nella famiglia di Gesù;
• genitori e fanciulli a percepire la parrocchia come grande famiglia nella quale ognuno può incontrare Dio, nostro Padre.

abbraccio famigliaInserire i fanciulli e i loro genitori in un clima di accoglienza festosa e di conoscenza reciproca. Far cogliere come Gesù che ci ha chiamati, nel battesimo, ad appartenere alla sua famiglia, ora ci invita a conoscerlo di più.
Si sistema la stanza non come un aula fredda e anonima, ma come luogo familiare e bello in cui stare insieme. Il luogo, di per sé, deve parlare e comunicare un festoso «benvenuto» a tutti.
Il percorso è da realizzare, nei diversi incontri, durante il mese.

Materiale: Cartoncini bristol, spille da balia, pennarelli.   Continua a leggere Benvenuti in parrocchia – CATECHISTI PARROCCHIALI Settembre/Ottobre 2013

Consacrazione a Maria – preghiera e suggerimenti per un incontro con i ragazzi

Madonna di FatimaCarissimi catechisti e animatori, vi raggiungiamo con una proposta da vivere con i vostri ragazzi, nei percorsi di catechesi.

Maria è una presenza importante nel cammino di fede dei nostri ragazzi. E’ colei che, più di ogni altro, è per tutti noi un punto di riferimento nel cammino: è immagine della Chiesa, è icona di docilità, è la madre che supplica e intercede per i suoi figli. La sua vita, nella storia della salvezza, ci dice la determinazione di Dio, la sua passione per l’umanità, il suo vivere nella creatura, facendo della fragile umanità uno straordinario canale di salvezza.

Dobbiamo, con coraggio, riconsegnare ai nostri ragazzi Maria, come sorella e madre nella fede. E dobbiamo consegnare a Maria i nostri ragazzi, perché, da madre, li custodisca e difenda. L’atto di affidamento di Papa Francesco po’ essere un’importante occasione per fare questo.

Vi proponiamo un testo pregato e proposto tempo fa da papa Francesco: potreste pregarlo con i vostri ragazzi.  Continua a leggere Consacrazione a Maria – preghiera e suggerimenti per un incontro con i ragazzi