BENVENUTI IN PARROCCHIA – La famiglia di Dio
di Fabrizio Carletti
Incamminarsi nel percorso d’iniziazione cristiana è inserirsi gradualmente nella «nuova famiglia».
La parrocchia non sempre è percepita come «famiglia di famiglie»; è vista al più come un ente che eroga sacramenti. Sarà, quindi, importante aiutare a riscoprire questo nuovo legame di appartenenza, orientando:
• i fanciulli a riscoprire il battesimo come ingresso nella famiglia di Gesù;
• genitori e fanciulli a percepire la parrocchia come grande famiglia nella quale ognuno può incontrare Dio, nostro Padre.
Inserire i fanciulli e i loro genitori in un clima di accoglienza festosa e di conoscenza reciproca. Far cogliere come Gesù che ci ha chiamati, nel battesimo, ad appartenere alla sua famiglia, ora ci invita a conoscerlo di più.
Si sistema la stanza non come un aula fredda e anonima, ma come luogo familiare e bello in cui stare insieme. Il luogo, di per sé, deve parlare e comunicare un festoso «benvenuto» a tutti.
Il percorso è da realizzare, nei diversi incontri, durante il mese.
Materiale: Cartoncini bristol, spille da balia, pennarelli.
Svolgimento: Si consegna a ognuno dei presenti un cartoncino, con una spilla da balia ivi infilata. Sono da realizzare badge personalizzati dove scrivere il proprio nome e realizzare con un disegno un simbolo che ci rappresenti (vedi immagine).
Terminato il proprio badge ognuno mostra il suo, spiegando il perché del simbolo scelto. Poi si raccolgono tutti e si mischiano, consegnandone a caso uno a ognuno dei presenti.
In base al numero dei partecipanti, si dà un tempo per ritrovare il proprio badge.
Il gioco si fa in silenzio: ognuno va da un altro fanciullo, saluta, mostra il cartoncino e, se è il suo, lo consegna e continua a cercare il proprio; chi recupera il suo consegna quello che aveva in possesso e si fa aiutare da una catechista a inserire la spilla nella maglia.
Riflessione: «Il nome che avete scritto sul petto è lo stesso che i vostri genitori hanno ripetuto davanti al sacerdote il giorno del vostro battesimo. Quel nome è scolpito nelle mura di questa chiesa in quanto, da quel giorno, ne siete parte. Ognuno ha anche un cognome che indica la propria famiglia; sul cartoncino è riportato pure un cognome: la denominazione della parrocchia.
Ciò indica che la parrocchia è una famiglia grande, la famiglia di Dio, che ci chiama a riunirci e a condividere, come veri fratelli e sorelle di Gesù e fra noi. Questa famiglia ha un padre visibile, il nostro parroco, che rappresenta, per noi, Dio Padre».
Il catechista presenta il brano di Mt 9,9-13, e poi prepara con i ragazzi una seconda attività.
Materiale: Cartoncino bristol, colla stick, forbici, nastro di velcro.
Svolgimento: Si realizza una foto di gruppo, con i fanciulli, i genitori e i catechisti presenti, magari invitando anche il parroco.
La foto si stampa in più copie per darne una a ogni fanciullo.
Con il bristol colorato si può realizzare una cornice da attaccare intorno alla foto e sulla quale scrivere:
Si attacca dietro la foto un quadratino di velcro in modo da poter affiggere l’immagine in casa.
A questo punto il catechista riprende i badge realizzati dai fanciulli.
Essi si siedono attorno alla Bibbia con una candela accesa e si proclama la Parola del Vangelo di Matteo (9,9-13).
Il catechista, leggendo i badge, chiama ogni fanciullo vicino a sé con la formula: «Nome, seguimi». Il fanciullo, alzandosi, gli andrà incontro; il catechista gli appunterà il badge e gli darà un abbraccio di benvenuto.
Segno: Si consegna «L’abbraccio» con una preghiera (vedi pp. 12-13 di catechisti parrocchiali).
A questo punto si propone ai ragazzi un impegno: Dire ogni giorno, in famiglia, la preghiera di fronte a un’immagine di Gesù e alla foto di gruppo.
Questi e molti altri suggerimenti per la catechesi dei ragazzi nel numero di Settembre/Ottobre 2013 di Catechisti Parrocchiali
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meraviglioso
La riflessione sul significato del nome e del cognome è molto bella. Da poter utilizzare attraverso un altro approccio con i gruppi di ragazzi più grandi.