Archivi categoria: Eucaristia

Non temere! Io sono te – Adorazioni Eucaristiche tra le nostre mani

Non temere - ore di adorazione

Cos’è la fede? E chi è Dio? Esiste un posto in cui poterlo incontrare? Esiste qualcuno che ci permetta di scoprire il suo volto?

Tra mille opinioni, trattati, ricerche e soluzioni, la risposta è un nome… semplicemente un nome: Gesù di Nazareth.

È lui la nostra possibilità di incontrare Dio, è lui la visibilità di quel Dio che i cieli dei cieli non possono contenere.

Gesù di Nazareth ha permesso all’umanità di ogni tempo di riscoprire se stessa, e permette, oggi come ieri, all’uomo e alla donna di ogni lingua e di ogni cultura di penetrare il mistero della vita e di scoprirne il senso.

Gesù: i suoi gesti e le sue parole, la sua vita e la sua morte, la sua risurrezione diventano tappe da vivere, vie da percorrere, mistero d’amore da penetrare, logiche paradossali da assumere, stile di vita e di dono da imparare.

La preghiera, carissimi amici e amiche, diventa allora quel luogo privilegiato in cui lasciarsi raggiungere da Dio, in cui aprirsi e accogliere la sua presenza, in cui lodare e intercedere. È il dinamismo dell’amore fiducioso e fedele che ci fa abitare lo spazio della preghiera come tempo fecondo in cui nulla resta come prima, come spazio privilegiato in cui Dio si fa incontro vitale, proposta audace, amore trasformante, fedeltà tenace.

La preghiera ci insegna a credere, perché la Parola nel silenzio può parlare e, parlando, rivela al nostro cuore l’infinito mistero di Dio Padre che, per noi e per la nostra salvezza, si è fatto carne, volto, nome, storia.

Le tracce di adorazione arrivano tra le nostre mani come un itinerario che, lungo l’anno liturgico, può aiutarci a entrare, sempre più progressivamente, nel misteroNon temere - tracce di adorazione dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo si è fatto storia. A ognuno è chiesto di entrare, per crescere nella consapevolezza di essere figli amati, scelti da sempre e, per sempre, accolti nell’immenso e immeritato abbraccio della misericordia e della tenerezza di Dio.

Nella mia vita sono nate come esperienza di Dio, forte e personale, accolta come dono e donata a voi perché diventi nella vita di ognuno, quello che è stato anche per me: ricchezza unica, luce intramontabile, senso nelle scelte personali, familiari, comunitarie.

 suor Mariangela fsp

Preghiera di adorazione

Il testo è disponibile in tutte le librerie: M. Tassielli, Non temere! Io sono con te, adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno, Paoline Editoriale Libri, 2013 – €8.50

Buona domenica! – SS. Corpo e Sangue di Cristo – Anno C

eucaristia cv«Questo è il mio corpo, che è per voi;
fate questo in memoria di me»

Dalla Prima Lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 11, 23-26)
SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno C

Lo Spirito ci sostiene. Per diventare discepoli che annunciano, per capire chi è veramente Dio, per capire chi è la Chiesa. In questa opera di ri-comprensione di ciò che siamo e facciamo oggi celebriamo la solennità del Corpus Domini: è l’Eucarestia che mettiamo al centro della nostra riflessione. Se ciò accade è per cercare di arginare l’abitudine, per smuovere e risvegliare le nostre stanche e assonnate comunità, per chiederci – infine – cosa ne abbiamo fatto del dono del Risorto ai credenti. Ancora oggi la partecipazione alla Messa domenicale segna l’argine fra “praticanti” e no, fra chi crede e chi, credendo, si raduna in obbedienza al Signore. Ma la messa domenicale rischia, ahimè, di restare l’unico, fragile segno di appartenenza, un obbligo da assolvere, una scipita appartenenza che non converte il nostro cuore. Quando i preti si incontrano in giro per l’Italia le tre domande d’obbligo sono: quante parrocchie hai? Quanti abitanti ci sono? Che percentuale di partecipazione alla messa festiva? E se anche avessimo il 100% della popolazione che partecipa alla Messa? Ciò significa che il Regno di Dio avanza? Non mi importa quanta gente partecipa alla Messa. Mi importa di più quanti escono convertiti e consolati, discepoli capaci di calare nella quotidianità il mistero che hanno appena celebrato.

MELCHISEDEK
Abramo è uscito da Ur dei Caldei. Lo ha fatto per ascoltare un’intuizione, una voce interiore che gli ha detto leck leckà, sbrigativamente tradotto con “esci dalla tua terra” ma che, in realtà, significa “vai a te stesso” o “và: ti conviene”. Tutti lo prendono per pazzo: suo padre Terach, secondo la tradizione rabbinica costruttore di idoli, i suoi concittadini. cercatori di dio cvAbramo è nel pieno della vita, nell’età in cui si raccolgono i frutti, perché inoltrarsi verso l’ignoto? E invece parte, esce, se ne va, lascia tutto per cercare Tutto. Non lo sa ancora, ma questo gesto gli farà incontrare Dio. Questo gesto lo farà diventare padre di una moltitudine: i cercatori di Dio. Nel suo difficile percorso Abramo ha lasciato a suo nipote Lot le terre migliori, ha affrontato l’ostilità dei re del luogo e, infine, incrocia Melchisedek che offre per lui un sacrificio e lo benedice.
Melchisedek è re di Salem, re della futura Gerusalemme, re di shalom, di pace, come interpreta la lettera agli Ebrei (Eb 6, 20). I Padri cristiani hanno visto in lui una prefigurazione di Cristo, in quel pane offerto l’immagine dell’eucarestia, il pane del cammino. Nel percorso interiore anche noi, come Abramo, come Elia (1 Re 19, 5-6), incontriamo un pane del cammino che ci accompagna alla scoperta del vero volto di Dio alla cui luce scopriamo il nostro vero volto. L’eucarestia è come la manna donata da Dio al popolo in fuga: un cibo che ci permette di camminare verso la pienezza, verso l’altrove.

L’ESSENZIALE
Paolo scrive una delle sue lettere alla comunità di Corinto, città cosmopolita in cui ha annunciato il vangelo. Non sono ancora passati vent’anni dalla resurrezione di Gesù e Paolo raccomanda alla comunità di andare all’essenziale, di distinguere bene le cose importanti dalle cose accessorie per superare le tante incomprensioni e gli sbandamenti morali che stanno straziando la nascente Chiesa. Paolo ripete ai Corinzi, con precisione, le parole del Maestro, il gesto che egli ha compiuto durante quell’ultima, tragica Pasqua. Paolo ha ricevuto il dono dell’eucarestia e chiede alle sue cattolici cinesi cvcomunità di ripetere la Cena del Signore, in obbedienza, in attesa che il Signore Gesù venga per ritrovare il senso di ciò che sono. Il fatto che ogni domenica milioni di comunità cristiane, dal caos delle grandi città europee alle sperdute missioni africane o asiatiche, si radunino per ascoltare la Parola e per ripetere la Cena è, in fondo, una questione di obbedienza. Noi facciamo la Cena in sua memoria, perché egli sia presente, perché riviviamo la sua passione, morte e resurrezione e, da quell’incontro, possiamo camminare durante la settimana.

SINTONIA
Gesù, nel momento più difficile della sua vita, nel momento dell’abbandono e dell’incomprensione, compie un gesto definitivo: si dona, si consegna, non offre pane e vino, come Melchisedek, ma la sua stessa vita sull’altare della croce. Non è il pane che diventa Cristo, ma Cristo che si fa pane, per potere essere assimilato, per nutrire, per indicare un nuovo percorso, una nuova logica, quella del totale dono di sé. La Cena pasquale che egli celebra nell’indifferenza e nella distonia totale con gli apostoli ci dona la misura della solitudine e dell’amore di Dio. catechista cvQuel gesto, gesto d’amore assoluto, è celebrato e ripetuto ogni volta che una comunità di credenti si raduna insieme ad un prete. Ma non può essere un gesto auto-celebrativo, un gesto isolato, un gesto neutro. O l’Eucarestia contagia la nostra vita, la riempie, la modella, la plasma, la informa o resta sterile, morta, inutile. La Messa inizia proprio nel momento in cui usciamo dalla porta della chiesa. E dura un’intera settimana. Quel pane ricevuto ci aiuta a sfamare la folla, ad accorgerci della fame insaziata di chi incontreremo durante la settimana e a mettere a disposizione quel poco che siamo per sfamare ogni uomo, nel corpo e nell’anima.

ALLORA
ragazze cvL’Eucarestia, il pane di Dio, il pane del cammino, è il dono prezioso che ci fa diventare credenti, che ci sostiene e costruisce comunità. Questo è l’essenziale. Il resto: chi celebra, come, quando, chi anima, chi legge, chi canta e cosa, è tutto dopo, per cortesia. I preti sono chiamati a diventare trasparenza, a lasciare che sia la Parola a fluire nelle (brevi) omelie (Quanta poca Parola nelle nostre parole!), che siano eucarestie, cioè ringraziamenti, non luoghi da cui bacchettare le persone o occasioni per far sfoggio della pirotecnica cultura teologica.
Ai discepoli, a coloro che amano il Signore, auguro che l’Eucarestia torni ad essere ciò che è: incontro col Risorto, pane del cammino, farmaco e consolazione, luogo di accoglienza e di conversione, di fraternità e di perdono.

(PAOLO CURTAZ)

Mistero della Fede di F. Massimillo – A. M. Galliano (Paoline 2012)

Canti per l’Eucaristia
ASCOLTA tutti i 10 canti su iTunes

Sommario Febbraio 2013 – Catechisti Parrocchiali

box_CPfebbraio

Un pozzo d’acqua viva

Il cuore di ogni catechista inizia già a proiettarsi verso la Quaresima, tempo da vivere in prima persona e da far vivere a tutti coloro che più direttamente ognuno segue da vicino. Lasciamoci illuminare dal Messaggio finale del «Sinodo sulla nuova evangelizzazione». Esso ci orienta a una rinnovata consapevolezza della nostra fede e a una rinnovata adesione a Gesù, per diventarne testimoni e annunciatori. È un ritrovarci insieme, attorno al pozzo della storia e della vita, come la Samaritana, senza nasconderci nulla. Anche noi, oggi, come lei quel giorno, abbiamo bisogno di «quell’incontro» che, solo, può cambiare la vita. E il Figlio di Dio, Gesù, continua a farsi presente. C’è una luce che parte dall’interno e che illumina anche gli angoli più nascosti. A quel pozzo, siamo chiamati ad andare, portando con noi altri, ogni povertà ogni situazione, ogni diversità e peccato. Buon cammino!

Nel numero di FEBBRAIO:

Editoriale Un pozzo d’acqua viva di M. Rosaria Attanasio

Spazio dialogoSOS confrontiamoci di Tonino Lasconi – sos su Religioni a confronto e l’Efficacia della preghiera

Icone della fedeIl pentimento di Pietro di Emilio Salvatore – il testo biblico in cui si penetra è tratto da Lc 22,54-62. Questa volta è saggiata la fedeltà del discepolo, in particolare di Pietro, chiamato a rispondere della propria fede di fronte alle accusa della gente. Storia di rinnegamento, pentimento, fedeltà.Catechisti Febbraio 2013

Itinerario per genitoriTradire e ritrovarsi di Emilio Salvatore – Da Pietro a noi, e in particolare alle famiglie. Perchè Pietro lo ha fatto? Come si può tradire una persona amica? Come si può tradire chi si ama? Come sempre, seguono indicazioni per la lettura dell’immagine di copertina, come strumento per entrare maggiormente nell’esperienza di Pietro.

Itinerario Io sono con voiMi fido di chi mi aiuta con misericordia di Fabrizio Carletti – Percorso e attività per i bambini 6-7 anni. Obiettivo: orientare i bambini a entrare nel tempo di Quaresima e riconoscere la misericordia di Dio che supera le nostre fragilità. Gioco: I maghi gelanti.

Itinerario Venite con meTi chiedo perdono di Anna Teresa Borrelli – Percorso e attività per i ragazzi 8-10 anni. Obiettivo: orientare i ragazzi a riconoscere nella loro vita i momenti in cui, come Pietro, hanno tradito il Signore; comprendere la necessità di un percorso di conversione; imparare a chiedere perdono e a gioire del dono della riconciliazione. Attività: la lettera a Pietro.

Dinamiche e attività La croce dell’amore di Fabrizio Carletti [LEGGI L’ARTICOLO!!!] – Costruire la Croce dalla I domenica di Quaresima fino alla domenica delle Palme. Con il polisterolo per ricostruire i simboli di ogni domenica. (LEGGI L’ARTICOLO)

Parole della fedeSapienza e verità di Renato De Zan – Sussidi liturgici e pastorali – Percorso penitenziale con le famiglie di Giovanna e Giuseppe Galasso – Proposta di un itinerario per coinvolgere le FAMIGLIE nella preparazione al sacramento della Riconciliazione ed Eucaristia dei propri figli.

Itinerario post-battesimaleUn angelo speciale a cura dell’Azione Cattolica dei Ragazzi – Far conoscere al bambino la figura dell’angelo custode; pregarlo e “costruirlo” attraverso una concreta attività da far fare ai bambini.

Ascolto e seguo GesùIl Vangelo della domenica di Roberto Laurita – Input, riflessioni e preghiere dalla IV Domenica del Tempo Ordinario – C fino alla II Domenica di Quaresima

Ascolto e seguo Gesù Il Vangelo nella vita di Barbara Corsano – Dinamiche e attività dalla IV Domenica del Tempo Ordinario – C fino alla II Domenica di Quaresima

Il bambino nel gruppo di catechesi Il bambino DEMOTIVATO di Franca Feliziani Kannheiser – Strategie educative e stili da imparare e da evitare

Comunicazione multimedialeQuaresima tra simboli e memi di Marco Sanavio (LEGGI L’ARTICOLO)

Catechisti protagonisti12 + 72 giovani per un popolo in missione di Fernando Faiella – L’esperienza della Diocesi di Nocera-Sarno: un consiglio episcopale dei giovani, con i 12 giovani scelti dalle diverse foranie della Diocesi, altri 72 chiamati non per andare in missione, ma per essere un popolo in missione.

Per te, catechistaLa Chiesa da “società” a “popolo di Dio” di Filippa Castronovo – Per conoscere la Costituzione Dogmatica Lumen Gentium

Box_R&D_Febb2013

Noi, figli amati, mai da soli. È una delle più grandi certezze che la comunione dei santi ci mette nel cuore. Cielo e terra uniti in un’unica grande famiglia; fratelli che sono chiamati a costruire solidarietà in nome di un amore da cui già si sono sentiti raggiunti e amati. La musica, l’attualità, il web, il cinema e, con rinnovata forza, la Bibbia e la liturgia ci aiutano a far entrare i ragazzi in questa immensa e spesso troppo sconosciuta realtà, più vicina a noi, di quanto possiamo immaginare.

Nel dossier di FEBBRAIO:

Focus – Santi grandi e piccoli di Tonino Lasconi

Bibbia nella vita – Credi la comunione dei santi di Tonino Lasconi

Idoli e Dio – Festa dei santi… o delle zucche? di Fausto Negri

In rete- Santi in rete di Alessia Cambi

Musica e fede – Mani unite tra cielo e terra! di Mariangela Tassielli

Ciak, si gira – Siamo una grande famiglia di Cecilia Salizzoni (LEGGI L’ARTICOLO)

Colori dell’arte – Tutti uniti in Cristo di Fausto Negri

Test – Vicini o lontani…insieme! di Maria Teresa Panico

Celebrazione – Donaci, Signore, la comunione di Veronica Bernasconi

Testimoni – Silvana Morelli e Rita Coluzzi a cura della Redazione – Due donne colpite da handicap fisici, dalla cui testimonianza traspare la forza della fede cristiana

Ti aspettiamo su facebook per seguire e condividere le novità, gli input, le segnalazioni, i post e per scaricare foto-preghiere, o cover per facebook da usare anche con i vostri destinatari, pubblicati sulle nostre pagine:

—> Paoline Centro Catechistico

—> Riviste Catechistiche

Sommario Settembre 2012 – Catechisti Parrocchiali

Dossier Ragazzi e dintorni
Carissimi catechiste e catechisti, mentre ci prepariamo a entrare nell’Anno della fede, consideriamo che «porta della fede» è la stessa esistenza umana nella sua concretezza di relazioni, di lavoro, di studio, di svago, di eventi positivi o negativi. Ogni realtà di vita è da visitare con uno sguardo di fede, per far scoprire in essa Gesù crocifisso e risorto, sempre presente.
La nostra rivista quest’anno vi accompagnerà con itinerari improntati alla nascita e allo sviluppo della fede, perché possiate orientare i vostri interlocutori in percorsi significativi, «tenendo fisso lo sguardo su Gesù Cristo, “colui che dà origine alla fede e la porta a compimento”».
Fin dall’immagine di copertina si evidenzia la fede come risposta che nasce dalla dinamica della relazione stabilitasi tra Pietro e il Maestro Gesù.

Nel numero di SETTEMBRE:

Editoriale – Cammini di fede di M. Rosaria Attanasio

Spazio dialogo – SOS confrontiamoci di Tonino Lasconi

Icone della fede – La chiamata alla fede di Emilio Salvatore

Itinerario per genitori – Imparare a fidarsi di Emilio Salvatore. La famiglia è primo modello nella fede: solo lavorando sulla fiducia umana si può imparare la fede/fiducia in Dio.

Itinerario Io sono con voiGesù, mi fido di te di Fabrizio Carletti. Il percorso mira a far conoscere sempre più Gesù, l’amico fedele che vuole la nostra felicità.

Itinerario Venite con me – Un cammino nuovo con Gesù di Anna Teresa Borrelli. Imparare a fidarsi di Gesù, per aderire a lui e seguirlo nelle scelte quotidiane: questo è l’obiettivo!

Dinamiche e attività – Un simbolo della fede di F. Carletti – A.M. D’Angelo. Il segno proposto è una collanina con il pesce, simbolo di Cristo, da valorizzare anche per la preghiera in famiglia.

Parole della fede – Ascoltare e vedere di Renato De Zan. «ascoltare e vedere» come i due termini esplorati che ruotano attorno alla parola fede.

Sussidi liturgici e pastorali – Celebrazione di accoglienza di M. Rosaria Attanasio. Per iniziare l’Anno della fede, con Maria la Madre del Signore.

Itinerario post-battesimale – Preghiera, dialogo con Dio a cura dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. L’itinerario per i più piccoli aiuta a scoprire il dono della fede e della preghiera come dialogo con Dio.

Liturgia – Un nuovo anno liturgico di R. Laurita – B. Corsano. Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo della domenica di Roberto Laurita. Input, riflessioni e preghiere dalla XXV e XXVI Domenica del Tempo Ordinario – B

Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo nella vita di Barbara Corsano. Dinamiche e attività su Mc 9,30-37 e Mc 9,38-48

Il bambino nel gruppo di catechesi – Il prodigio della diversità di Franca Feliziani Kannheiser. Estroversi o introversi? Il rischio dell’incasellamento. Comportamenti, cause e strategie d’intervento per far sì che il bambino sviluppi risposte positive verso l’educatore. [LEGGI L’ARTICOLO!]

Comunicazione multimediale – Tag cloud, la nuvola di parole di Marco Sanavio

Catechisti protagonisti – Rinnovare l’iniziazione cristiana a cura della Redazione. Le Chiese locali e i convegni catechistici regionali promossi dall’Ufficio Catechistico Nazionale: alcune esperienze.

Per te, catechista – Vivere di te di Tonino Bello

Per i ragazzi di oggi quali sono gli scogli del credere, del fidarsi di Dio, nella nostra società? Con il dossier monografico di Catechisti Parrocchiali, Ragazzi & Dintorni, per preadolescenti, adolescenti e perché no?! anche per giovani, grazie alle sue proposte attuali e provocanti, si può dare voce alle domande dei ragazzi e individuare possibili risposte di vita e di fede.

Nel dossier di SETTEMBRE:

Focus – Gli scogli del Credo di Tonino Lasconi

Bibbia nella vita – La professione della fede di Tonino Lasconi

Idoli e Dio – La fede, questa sconosciuta di Fausto Negri

In rete – La fede viaggia su internet di Alessia Cambi

Musica e fede – Credere: un’avventura! di Mariangela Tassielli

Ciak, si gira – Là fuori c’è un mondo di Cecilia Salizzoni [LEGGI L’ARTICOLO!]

Colori dell’arte – L’albero della vita di Fausto Negri

Test – Un salto nel buio? di Maria Teresa Panico

Celebrazione – Mio Signore e mio Dio di Veronica Bernasconi

Testimoni – Gabriele, il santo dei giovani a cura della Redazione

Ti aspettiamo su facebook per seguire e condividere le novità, gli input, le segnalazioni, i post e per scaricare foto-preghiere, o cover per facebook da usare anche con i vostri destinatari, pubblicati sulle nostre pagine:

Sommario Ottobre 2012 – Catechisti Parrocchiali

Carissimi catechiste e catechisti, ottobre è un mese particolarmente ricco di eventi: il Sinodo su “La nuova evangelizzazione” per la trasmissione della fede, l’inizio dell’Anno della fede e la non meno importante, dimensione missionaria, che lOttobre Missionario, appunto, ci stimola a riscoprire sempre più, come irrinunciabile.

Siamo universalmente interpellati a giocarci in quelle sfide che il Vangelo e la storia contemporanea, oggi, ci rivolgono. Nel desiderio di comunicare il Signore Gesù e far sperimentare l’amore e la gioia che dalla relazione con lui scaturiscono, assumiamo «uno stile più missionario dentro il tessuto sociale» e, «interpretando le domande e la sete di felicità degli adulti di oggi», proponiamo «il primo annuncio della fede» dentro le realtà esistenziali (Instrumentum Laboris 138-142)

«Una nuvola di testimoni» (guarda l’immagine di copertina), ci conduce a scoprire la testimonianza di numerosi personaggi della Scrittura che diventano compagni nel cammino di fede.

Nel numero di OTTOBRE: 

Editoriale In stile missionario di M. Rosaria Attanasio

Spazio dialogo – SOS confrontiamoci di Tonino Lasconi
Questa volta è don Tonino a porre una questione “amara e dolorosa” sul tavolo e ad aspettare i VOSTRI commenti, questione che tocca sempre più catechisti e catechiste. Vi aspetta!

Icone della fede – Una nuvola di testimoni di Emilio Salvatore

Itinerario per genitori – La testimonianza della fede di Emilio Salvatore
La sfida, in questa nostra tappa: imparare a essere padri e madri nella fede, che facciano entrare i propri figli nella catena di tutti quei testimoni della fede che testimonianza la bellezza di un credere che riempie la vita.

Itinerario Io sono con voi – Mi fido di chi mi ha preceduto di Fabrizio Carletti
Ascoltare e credere ai testimoni per diventare come loro, luci accese che illuminano il mondo – nell’articolo puoi trovare anche una dinamica da vivere con i bambini

Itinerario Venite con me – Per fede ti hanno seguito di Anna Teresa Borrelli
Percorso e attività per i ragazzi. Obiettivo: fidarsi di Dio, sempre!

Dinamiche e attività – L’ancora della speranza di F. Carletti – A.M. D’Angelo [LEGGI L’ARTICOLO!!!]
Strumenti in mano per creare l’ancora e una traccia di preghiera da vivere in famiglia

Parole della fede – Credere e dubitare di Renato De Zan

Sussidi liturgici e pastorali – Mandato ai catechisti e ROSARIO MISSIONARIO di M. Rosaria Attanasio

Itinerario post-battesimale – Nel nome del Signore a cura dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
Obiettivo: aiutare i bambini a conoscere le persone della Trinità, a vivere il segno della croce, incontrando il Signore, nella preghiera.

Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo della domenica di Roberto Laurita
Input, riflessioni e preghiere dalla XXVII e XXX Domenica del Tempo Ordinario – B

Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo nella vita di Barbara Corsano
Dinamiche e attività su Mc 10, 2-16; Mc 10,17-30; Mc 10,35-45; Mc 10,46-52

Il bambino nel gruppo di catechesi – Il bambino OPPOSITIVO di Franca Feliziani Kannheiser
Strategie educative e stili da imparare e da evitare

Comunicazione multimediale La tecnologia legame o solco? di Marco Sanavio [LEGGI L’ARTICOLO!!!]

Catechisti protagonisti – Rinnovare l’iniziazione cristiana a cura della Redazione
Questa volta andiamo nel Triveneto, Emilia Romagna, Calabria, Lazio e Puglia

Per te, catechista – Giornata Missionaria Mondiale dal Messaggio di Benedetto XVI

Dossier Ragazzi e dintorni

Dio… semplicemente Padre! Eppure lo sappiamo, per i nostri ragazzi, soprattutto se adolescenti, tale semplicità si complica, fino a diventare, spesse volte, dubbio, distanza, allontanamento e, nei casi più estremi, ateismo. Avvicinare Dio al loro mondo, aiutarli a dare profondità e verità a quella relazione che già da tempo hanno iniziato a costruire. La musica, l’attualità, il web, il cinema e, con rinnovata forza, la Bibbia e la liturgia ci aiutano ad accompagnare i ragazzi a scoprire in Dio il volto di un padre, capace di amare fino alla follia.

Nel dossier di OTTOBRE:

Focus – Credo in te, sennò a chi? di Tonino Lasconi

Bibbia nella vita – Dio Creatore di Tonino Lasconi

Idoli e Dio – Dio Padre o magia e stelle? di Fausto Negri [LEGGI L’ARTICOLO]

In rete – Dio Padre nel web di Alessia Cambi

Musica e fede – Un Padre lontano eppure vicino di Mariangela Tassielli

Ciak, si gira – Un Dio onnipotente nell’amore di Cecilia Salizzoni

Colori dell’arte – Creazione di Adamo di Fausto Negri

Test – Uno sguardo nuovo di Maria Teresa Panico

Celebrazione – Dio, Padre nostro di Veronica Bernasconi [LEGGI L’ARTICOLO!!!]

Testimoni – Dorothy Stang – la terra è di Dio a cura della Redazione

Ti aspettiamo su facebook per seguire e condividere le novità, gli input, le segnalazioni, i post e per scaricare foto-preghiere, o cover per facebook da usare anche con i vostri destinatari, pubblicati sulle nostre pagine:

SS. Corpo e Sangue di Cristo – Anno B

«Dov’è la mia stanza, in cui io possa
mangiare la Pasqua con i miei discepoli?»

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 14,12-16.22-26)
  SS. Corpo e Sangue di Cristo – Anno B

Di quanto Spirito abbiamo bisogno per potere capire che Dio è comunione?
Di quanto Spirito abbiamo bisogno per smetterla di litigare e imitare la Trinità?
Di quanto Spirito abbiamo bisogno per superare questo momento tragico, lo spettacolo che diamo al mondo di un gruppo di discepoli che si fanno la guerra, che imitano i corvi invece di invocare la colomba?
Scenda il fuoco e ci purifichi, ci sostenga, ci incoraggi.

Il mite Pietro chiede di uscire dalla Babele a partire da chi gli sta attorno e ha assorbito la logica del mondo. Anche noi siamo chiamati a convertire il nostro cuore, a far diventare le nostre comunità l’anti-babele, il pallido riflesso della Trinità. Difficile, lo so, non ditelo a me. Dio ci dona l’esempio, facendosi pane. E ogni comunità, ogni domenica, si stringe a lui e ripete, come il popolo dell’alleanza: quanto il Signore ha detto noi lo faremo.

LA STANZA
“Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Sta per essere arrestato e ucciso il Maestro. I suoi non lo sanno, non se ne accorgono, sono troppo concentrati su loro stessi e sui loro limiti per vedere ciò che sta per succedere. Gesù, invece, ha ormai piena consapevolezza che tutto volge al termine, che sta per compiere il dono più grande, il dono della sua stessa vita. Servirà? Capirà, l’uomo, che Dio lo ama liberamente, senza condizioni? Saprà l’uomo, infine, arrendersi all’evidenza di un Dio donato?
Si avvicina la Pasqua: Gesù sa che non riuscirà a celebrarla con i discepoli. Decide di anticiparla, chiede ospitalità ad uno sconosciuto, in quella stanza al primo piano, sul monte Sion che sovrasta la città, di fronte al Tempio, Gesù sta per dare l’addio ai suoi discepoli, facendo loro il regalo più grande: la sua presenza eterna.
“Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.

PARTECIPI
Non sappiamo neppure il nome del tale il cui servo sceso ad attingere acqua incrocia in città i discepoli del Nazareno che lo seguono per chiedere al proprietario una stanza per celebrare la Pasqua. Gesù, però, considera sua quella stanza. Sua, perché vi resterà per sempre. Sua, perché chi accoglie il Maestro, anche senza saperlo, anche senza consapevolezza, si vede trasformare la vita. Proprio come accade nelle nostre spente assemblee domenicali.

TIEPIDEZZE
Dio, il misericordioso, mi ha dato molte gioie nella vita. Una di queste è il potere conoscere molte comunità, sparse nei quattro angoli dell’Italia, e di pregare con loro. Ho partecipato ad assemblee di comunità vivaci, coraggiose, a veglie di preghiera intense, a messe piene di gioia e di emozione. Raramente.
Più spesso, partecipo a delle messe fiacche, tiepide, distratte, spente, esasperanti.
Quante volte incontro degli amici che, avvicinatisi al Signore, convertiti alla e dalla Parola, faticano a nutrire la propria spiritualità in grandi città piene di chiese e povere di fede! Quante volte, io stesso, in vacanza, ho partecipato con dolore e insofferenza a celebrazioni raffazzonate, frettolose, senza preghiera! Gesù, però, sceglie di fare “sue” anche quelle stanze. Non ha la puzza sotto il naso, il Signore, si adatta. Ha voluto con sé, nel momento più faticoso della sua vita, i suoi dodici poveri apostoli. Poveri e fragili come noi, instabili e lunatici come noi. “Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.

CONVERSIONI
Partecipiamo con costanza e forza alle nostre celebrazioni, anche se sbiadite. Se possibile, mettiamoci in gioco per cambiarle, per renderle più gioiose, accoglienti, oranti. Addobbiamola, la stanza alta, rendiamola accogliente al meglio delle nostre forze e delle nostre possibilità. Ma se ciò non è possibile, pazienza. Se si adatta Gesù, noi non ci adatteremo? Viviamo tempi difficili, tempi in cui la fede è messa a dura prova. Penso al dolore di tanti sacerdoti che si ritrovano a donare la loro intera vita per annunciare il vangelo e si ritrovano a fare i funzionari davanti a comunità pagane nei fatti, se non nelle abitudini!
Oggi celebriamo il Mistero della presenza reale, concreta, attuale, salvifica di Cristo nell’Eucarestia: il Rabbì si rende accessibile, incontrabile, si fa pane del cammino, diventa cibo per l’uomo stremato. Rabbrividisco di fronte alla poca fede mia e delle nostre comunità.

POCA FEDE
Il problema è semplice: la nostra fede è poca, ridotta al lumicino.
E allora la Messa è peso, fatica, incomprensione. Ma se crediamo che il Maestro è presente, al di là della povertà del luogo e delle persone, tutto cambia. L’Eucarestia diventa il centro della settimana, la Parola celebrata ritornerà in mente durante il lavoro e lo studio. Da quel pane donato, ripartiamo. Perché la “sua” stanza torni ad essere addobbata.

(PAOLO CURTAZ)


GP2 GenerAzioni – Corpus Domini!

Al di fuori della celebrazione eucaristica, la Chiesa si prende cura di venerare l’Eucaristia che deve essere “conservata… come il centro spirituale della comunità religiosa e parrocchiale“.
La contemplazione prolunga la comunione e permette di incontrare durevolmente Cristo, vero Dio e vero uomo, di lasciarsi guardare da lui e di fare esperienza della sua presenza.
Quando lo contempliamo presente nel Santissimo Sacramento dell’altare, Cristo si avvicina a noi e diventa intimo con noi più di quanto lo siamo noi stessi; ci rende partecipi della sua vita divina in un’unione che trasforma e, mediante lo Spirito, ci apre la porta che conduce al Padre, come egli stesso disse a Filippo: “Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 14,9).
La contemplazione, che è anche una comunione di desiderio, ci associa intimamente a Cristo e associa in modo particolare coloro che sono impossibilitati a riceverlo. Rimanendo in silenzio dinanzi al santissimo sacramento, è Cristo, totalmente e realmente presente, che noi scopriamo, che noi adoriamo e con il quale stiamo in rapporto.
Non è quindi attraverso i sensi che lo percepiamo e gli siamo vicini. Sotto le specie del pane e del vino, è la fede e l’amore che ci portano a riconoscere il Signore, lui ci comunica pienamente “i benefici di questa redenzione che ha compiuto, lui, il Maestro, il Buon Pastore, il mediatore più gradito al Padre“.

Tratto dal libro
365 giorni con Giovanni Paolo II

Buona domenica! – Corpus Domini

Poiché vi è un solo pane,
noi siamo, benché molti, un solo corpo:
tutti infatti partecipiamo all’unico pane.

Dalla prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor 10,16-17)
SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno A

Penso capiti a tutti, quando si va a mangiare in qualche ristorante o pizzeria, di osservare la disposizione dei clienti. Da come sono disposti i tavoli e da come sono sedute le persone, è abbastanza immediato capire i legami che ci sono e il grado di conoscenza reciproca. Se si va dove di solito a mezzogiorno si recano a mangiare, nella pausa pranzo, i lavoratori, può capitare benissimo di vedere persone che mangiano da sole oppure piccoli gruppi di colleghi che si mettono vicino e si scambiano qualche chiacchiera, anche se hanno poco tempo. La sera e nei giorni di festa invece è possibile veder mangiare insieme grossi gruppi. Quando si esce in compagnie numerose si cerca il più possibile di unire i tavoli per far in modo che ci sia un unico punto di aggregazione. E anche se con molta probabilità molti dei commensali del gruppo non riusciranno a parlarsi perché troppo distanti, non si vuole mangiare in tavoli divisi, ma in un unico tavolone, cosa che mette sempre un po’ in crisi i camerieri… E la riuscita di una cena di gruppo (una famiglia, un gruppo di amici…) non è solo nelle cose che si mangiano, ma prima di tutto è nella qualità del gruppo stesso. Anche i piatti più gustosi e raffinati non riescono a fare bella una festa, se il gruppo è diviso e ci sono tensioni e freddezze.
Quando pensiamo all’Eucaristia, ci fermiamo sempre molto sulle parole che Gesù ha pronunciato (“Questo è il mio corpo…”, “Questo è il mio sangue…”) e poca attenzione mettiamo a tutto quello che succede attorno. Per comprendere bene le parole di Gesù sul pane e sul vino, che ancora oggi sono al centro delle nostre celebrazioni domenicali e feriali, non possiamo non tener presente cosa il Signore vuole dai suoi discepoli. Gesù parla di comunione tra i suoi amici. Insegna loro ad essere un corpo solo e a distinguersi dagli altri nella capacità di volersi bene, perdonandosi e sostenendosi nelle difficoltà. Quando pensiamo al Corpo di Cristo e al suo Sangue, non possiamo pensare solo al contenuto del Tabernacolo e al vino dentro il Calice. Questi due elementi sono il segno sacramentale della presenza di Gesù che non si esaurisce li, ma si realizza nel Corpo di Cristo che è la comunità dei cristiani e anche di tutti gli uomini. Sottolineo questo perché tante volte la nostra preoccupazione riguardo la Messa domenicale sembra cadere tutta sul Pane e sul Vino consacrati come Corpo e Sangue di Cristo, mentre poca attenzione viene data al Corpo di Cristo che è la comunità che sta celebrando.
Il Corpo di Cristo prima di tutto è la comunità che celebra il Signore. Come sono attento a venerare il Pane consacrato, così devo porre attenzione al mio fratello e alla mia sorella che ho vicino, o anche al fratello e sorella che non ho vicini fisicamente, ma che come me fanno parte della stessa fede e della stessa umanità, anche se sono dall’altra parte della terra.
Ritornando al paragone con il ristorante, mi chiedo se le nostre Messe non assomiglino più a dei pranzi veloci di lavoro, dove si cerca di mangiare soli e senza troppi legami con chi sta accanto… Come sono le nostre messe? Fast-food individuali e veloci, oppure sono una Cena di famiglia, dove attorno all’unica tavola si celebra la comunione con Dio e tra di noi?

(DON GIOVANNI BERTI)

…e per continuare la riflessione guarda il power-point:
Credere
= = = CLIKKA SULL’IMMAGINE = = =

«Buona domenica!» è una newsletter che puoi ricevere, ogni settimana, direttamente nella tua casella di posta elettronica: Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative… 
Scrivi a buonadomenica_fsp@yahoo.it e la riceverai…