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3. Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

Fabio Baggio, Vi annuncio la gioia
in Gloria all’Emmanuele (Paoline 2001)

Sì, Gloria a Dio nell’alto dei cieli / e pace in terra agli uomini; / oggi nasce per noi il Signore, / il Messia, il “Dio con noi” e quello che è accaduto una volta e per sempre nella storia viene riproposto alla nostra contemplazione: Dio si fa uomo perché l’uomo possa diventare Dio. bambino Gesù cvUno scambio che è il principio stesso della Chiesa e attraverso il quale tutto viene ricapitolato e reintegrato nel progetto iniziale del Padre.

Tempo di Natale
Come animare musicalmente le feste natalizie? Le tematiche liturgiche sono estremamente ricche e varie e anche se partono doverosamente dalla nascita di Gesù, si snodano poi attraverso la divina maternità di Maria, la festa della Sacra Famiglia e la solennità dell’Epifania fino ad arrivare alla festa del Battesimo del Signore. In pratica una rivisitazione memoriale di tutto il mistero della rivelazione di Dio all’uomo.    Continua a leggere 3. Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

IL SOLE CHE SORGE – La gioia che rinasce – Itinerari musicali di catechesi/2_GIOIA

Per le premesse clikka qui 🙂

LA SECONDA TAPPA DEL PERCORSO: 2° frutto? LA GIOIA!
[Di volta in volta, trascriviamo nel post solo qualche riga ;-), perché troverete l’articolo completo, da scaricare e stampare, in fondo alla pagina]

Gioia! E niente dovrebbe essere più facile da rintracciare, o almeno così saremmo portati a credere! E invece no, non tra le canzoni. Voi a cosa abbinereste la gioia? Molti tra i cantautori la legano a istanti d’amore rubato, a rapporti immediati ma intensi, a un ritrovarsi l’uno tra le braccia dell’altro per una relazione che, forse, non andrà oltre la semplice notte. Ho cercato, ascoltato e sinceramente credevo si potesse trovare di più. E in fondo c’è poco di che stupirsi. I nostri stessi ragazzi la gioia la associano spesso al successo, alle griffé, alle varie forme di gratificazione affettiva e spesso sessuale… un po’ come i loro cari beniamini della musica insegnano. Ma noi vogliamo puntare più in alto, a valori che spingano la loro vita oltre il loro naso, o oltre il loro ombelico.    Continua a leggere IL SOLE CHE SORGE – La gioia che rinasce – Itinerari musicali di catechesi/2_GIOIA

2. Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

Iniziamo con un piccolo gioco. Immaginate per un momento (e mi scuso in anticipo per l’improbabilità della cosa) di non ricordare più in quale periodo liturgico dell’anno siamo, è domenica e partecipiamo alla Messa. Il coretto parrocchiale all’inizio della celebrazione intona questo canto:

***
Viene il Signore e non tarderà
, dobbiamo rinnovare l’attesa, annunciare con gioia e nuovo vigore il Vangelo, la Parola di Dio nascerà in mezzo a noi… in quale tempo liturgico ci troviamo? Ovviamente l’Avvento!

Avvento
La Chiesa pellegrina sulla terra continua il suo cammino verso il Regno tornando a celebrare in maniera nuova anche se apparentemente uguale – circolarità del tempo liturgico abbinata alla linearità del tempo dell’uomo e del mondo – il nuovo anno liturgico, e lo fa con un tempo che ha una doppia caratteristica: preparazione alla solennità del Natale e contemporaneamente attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. Questo vuol dire che il tempo di Avvento corona d'avventoè molto più profondo e impegnativo della semplice “attesa di Gesù bambino”. Una comunità che perde di vista l’orizzonte escatologico di questo tempo “ricorda” ma non fa “memoriale” del Signore che è venuto, che è presente e che ritornerà. Solo vivendo pienamente le due caratteristiche si capisce il cammino di purificazione a cui ci invita la liturgia che in questo periodo, come in Quaresima, tinge di viola i paramenti e ci priva del Gloria. Una purificazione che ovviamente non è la mortificazione quaresimale ma è l’atteggiamento di coloro che accogliendo l’invito del Battista si impegnano a preparare la via al Signore raddrizzando i sentieri in loro stessi e nel mondo.
La scelta dei canti in questo periodo deve quindi esprimere questo colore di attesa, purificazione e missionarietà: i testi devono essere scelti con cura e i canti devono segnare un certo distacco rispetto al quotidiano. Importantissimo diventa il canto d’ingresso che “colora” tutta la celebrazione e anche il canto di comunione e/o ringraziamento che può portare a far riflettere sul legame profondo tra Eucaristia ed eschaton, fra il già e il non ancora su cui gioca tutta la liturgia di Avvento.    Continua a leggere 2. Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

RIPARTIRE AMANDO – Itinerari musicali di catechesi/1_AMORE

Qualche premessa: 

Carissimi catechisti, ripartiamo! 

E quest’anno lo facciamo con i frutti dello Spirito! Di tappa in tappa, di incontro in incontro, attraverso nove incontri, da ottobre a maggio, la musica batterà il tempo della nostra catechesi, dei nostri incontri con i ragazzi, delle nostre riflessioni.

I destinatari dei post sono i catechisti, i parroci, gli insegnanti, gli educatori, insegnanti di religione…
I destinatari degli incontri da realizzare: cresimandi, adolescenti e giovani.

L’itinerario ci permetterà di entrare nel dinamismo vivo e irrefrenabile dello Spirito santo, instancabile vita di Dio che lavorando in noi, ci tocca, ci trasforma e produce frutti straordinari. Riusciremo a farli scoprire ai nostri ragazzi? Riusciremo a far esplodere la vita dello Spirito nella quotidianità dei nostri ragazzi?

Non ci resta che camminare, insieme e scoprirlo!

LA PRIMA TAPPA DEL PERCORSO: 1° frutto? L’AMORE!
[Di volta in volta, trascriviamo nel post solo qualche riga ;-), perché troverete l’articolo completo, da scaricare e stampare, in fondo alla pagina]

Il frutto dei frutti, prodotti dall’azione dello Spirito in noi, è l’amore. Ma per andare oltre lo scontato o il sottinteso, provate a chiedere ai ragazzi di rispondere a questa domanda: “Amare vuol dire…?”.  […]

Vi propongo di ascoltare con i ragazzi due canzoni: Tutto l’amore che ho di Jovanotti, e L’amore va oltre di Gatto Panceri.amore

Quindi, invitateli a vivere una dinamica, ponendo loro due domande:
– la PRIMA: “senza l’amore che cosa siamo?”.
Dal testo di Jovanotti, far emergere quelle immagini-simbolo che potrebbero essere di risposta a questa domanda: grande vuoto, cavaliere pazzo, prigioniero dentro un carcere infinito…

– la SECONDA: “se la vita fosse una corsa a ostacoli, l’amore che cosa dovrebbe fare?”. Aiutate i ragazzi a non fermarsi al semplice titolo: “Cosa significa andare oltre? Concretamente cosa succede? L’amore cosa riesce a superare?”.
Spingete poi la provocazione oltre: “Forse davanti a Dio, anche noi potremmo essere un po’ Marino con la sua carrozzella, anche noi potremmo non riuscire a camminare sulle sue vie e allora? Che cosa fa Dio? Se lui è amore che cosa succede?”. [Continua scaricando il pdf]

Suor Mariangela Tassielli, fsp

Scarica l’intero articolo:
—>>>Ripartire amando – Amore <<<—

L’intero itinerario è tratto dalla rivista Catechisti Parrocchiali, itinerario annuale settembre-maggio, I frutti dello Spirito. Estratto per la rubrica Itinerari musicali di Catechesi su http://www.cantalavita.com.

ARCHIVIO “I FRUTTI DELLO SPIRITO”

  • 1° incontro – Ripartire amando – Amore
  • 2° incontro – Il sole che sorge, la gioia che rinasce – Gioia
  • 3° incontro – Noi: in guerra o in pace? – Pace
  • 4° incontro – I confini dell’amore – Magnanimità
  • 5° incontro – Metti in circolo l’amore – Benevolenza
  • 6° incontro Tutto passa, cogli l’attimo! – Fedeltà
  • 7° incontro – Venite e imparate da me, dice Gesù – Mitezza
  • 8° incontro – Né troppo, né troppo poco! – Domino di 
  • 9° incontro – Come una creazione nuova – La fonte è lo Spirito!

Per richiedere l’annata 2011 completa, con tutto l’itinerario, scrivere a: abb.riviste@paoline.it

Annata 2014-15 le beatitudini

Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

Musica & Liturgia, una nuova rubrica rivolta a tutti gli operatori pastorali che sono alla ricerca di spunti e idee concrete ed immediate per celebrare sempre meglio la fede anche con il canto. Già, perché cantare è proprio dei cristiani e non c’è parrocchia o comunità, per quanto piccola e povera di risorse, che non abbia il suo bel libro o foglietto dei canti. Noi cantiamo per lodare Dio, per ringraziarlo, per ricordare quello che ha fatto per noi e in questo modo il canto diventa segno concreto della nostra fede. Noi, letteralmente, “cantiamo la nostra fede”.

TEMPO ORDINARIO
animatore liturgico cvNel mese di ottobre, in cui nella maggior parte delle nostre comunità si apre il nuovo anno pastorale, ci troviamo nel Tempo Ordinario. E l’aggettivo “ordinario” non deve farci pensare a qualcosa di dimesso, di secondario, a una specie insomma di intervallo poco importante tra un tempo “forte” (definizione molto infelice) e l’altro. Il Tempo Ordinario infatti, al pari di ogni altro periodo dell’anno liturgico è un tempo pieno di Cristo e del suo mistero, attuato nel tempo in cui viviamo e celebrato sacramentalmente ogni giorno, e ogni domenica in particolare, come “memoria”, “presenza” e “profezia”. Memoria di quello che il Signore ha fatto, sua presenza reale nella storia di ogni giorno e profezia della sua venuta finale.

IL CANTO D’INGRESSO   
Nelle celebrazioni tutto ha inizio con un canto che ha quattro funzioni ben precise (OGMR* 47): Continua a leggere Musica & Liturgia: idee e suggerimenti per cantare la fede

Cantando il nostro sì – Itinerari musicali di catechesi/9_Il sigillo dello Spirito

Qualche premessa: 

INTRO:
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cresima

Ed eccoci arrivati al traguardo e pronti…, o quasi, per celebrare. Abbiamo, però, ancora alcune realtà in sospeso: la celebrazione della confermazione e il diario di bordo. Il diario è stato il pentagramma su cui ognuno ha scritto le note che Dio ha consegnato passo dopo passo; la celebrazione significherà accogliere i doni che lo Spirito ci farà, per viverli. Il momento è importante: ci prepariamo a ritmo di musica? La proposta è duplice, relativa ai due livelli:
1. preparare con i ragazzi alcuni canti per la celebrazione, così da rendere il momento liturgico coinvolgente, attivo e comunicativo anche in relazione alla comunità parrocchiale;
2. attraverso l’ascolto di alcuni canti, quelli che si canteranno alla celebrazione, vivere con il gruppo un momento di preparazione dinamico e interattivo che conduca a fare sintesi, poi, sul diario di bordo.
LA CELEBRAZIONE
Sono significativi i canti dalla raccolta Vieni Soffio di Dio di D. Scarpa – F. Buttazzo: un repertorio per le Messe in cui si celebra «la confermazione », in «toni» giovanili, e di cui potreste valorizzare nello specificodonispiritosanto

  • Vieni santo Spirito di Dio: canto d’ingresso. Solenne e dinamico nel ritmo. È un canto che ben introduce i cresimandi e la comunità nel clima consono alla celebrazione del sacramento: l’attesa e l’invocazione; la consapevolezza di essere chiamati a vivere nella Chiesa come testimoni del Signore risorto.
  • Signore, pietà di noi: rito penitenziale da valorizzare opportunamente… I ragazzi sono chiamati a chiedere perdono al Signore, nella consapevolezza del grande dono che stanno per ricevere. 
  • Accendi in me: canto di invocazione, suggerito dopo l’omelia, prima del rito della confermazione. Esso si ispira alla sequenza di Pentecoste, riproposta in una formula ritmicamente giovanile e nuova. Collocato a questo punto della celebrazione, ha un significato liturgico diverso: mentre il canto d’ingresso esprimeva l’entrare dei ragazzi, insieme con la comunità nella celebrazione, diffondecome popolo, come figli; questo, come preghiera di invocazione, è un chiedere allo Spirito di «entrare» in noi, di abitarci, toccare, guarire, santificare ogni parte di noi, con i suoi doni… Questo canto è in Una terra buona di F. Cioffi.
  • Prenderemo il largo: canto finale. Molto espressivo per tutta la comunità, può essere un canto-testimonianza eseguito dai ragazzi, come gruppo, alla comunità. Sarebbe una risposta significativa che i ragazzi, in prima persona, danno a Dio, pubblicamente… Il testo, riproponendo la metafora della navigazione che, con tutti i suoi addentellati, ci ha accompagnato in questo percorso, fa da sintesi di tutto il cammino.

cresimaIL MANDATOmandato
Un momento importante, infine, si potrebbe far vivere agli ormai cresimati.
In una Eucaristia successiva, magari a una settimana di distanza dal dalla «celebrazione della confermazione», potrebbero essere chiamati per nome dal parroco il quale, davanti alla comunità, affida loro un mandato, cioè un impegno da vivere concretamente in parrocchia. Chiaramente questo è da prepararsi con lungimiranza. Per questo, verso la fine del percorso, si può prevedere una forma di contatto tra i ragazzi e i diversi gruppi di animazione presenti in parrocchia (coro, liturgia, catechesi, caritas, accoglienza, festa e animazione, oratorio, comunicazione… e chi più ne ha più ne metta!), una sorta di orientamento come si fa tra la scuola superiore e l’università, dando la possibilità di scegliere (confrontandosi con voi) in quale gruppo inserirsi. Il mandato ufficiale da parte del parroco dà ai ragazzi e alla comunità un chiaro segno di progressività e di non interruzione del cammino.

Buon cammino a tutti, allora!

 [Continua…]  

Sr.   Mariangela Tassielli, fsp

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L’intero itinerario è tratto dalla rivista Catechisti Parrocchiali, itinerario annuale settembre – maggio: i doni dello Spirito. Estratto per la rubrica Itinerari musicale di Catechesi su www.canatalavita.com. Destinatari cresimandi, adolescenti, giovani. Per richiedere l’annata 2010 completa scrivere a: abb.riviste@paoline.it

ARCHIVIO POST “I DONI DELLO SPIRITO”

Noi: una vela, tu: il soffio che ci spinge verso il bene. – Itinerari musicali di catechesi/8_Il timor di Dio

Timor di Dio

INTRO:
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Difficile, devo ammetterlo! Tecnicamente difficile esplorare il timor di Dio attraverso la musica. Sarebbe molto interessante, forse molto più di altre volte, far partire i ragazzi… e magari questa volta imparare da loro. Io ci ho provato. Ho chiesto a un piccolo gruppo di quindicenni, non tanto esperti di timor di Dio, di suggerirmi canzoni su questo dono. Il risultato è stato brillante: un numero cospicuo di canzoni, ottimo per costruire più di tre rubriche. Peccato però che a unirle fosse un’unica parola chiave: paura. Un po’ lontani dal timor di Dio vero? I vostri ragazzi sicuramente, potrebbero arrivare al nucleo della questione, ma chiaramente sarebbe interessante verificarlo, attraverso un lavoro assegnato personalmente.

NOI: LA VELA. TU: IL SOFFIO

Al di là di questo resta, però, tutta la difficoltà reale, perché il timor di Dio va decisamente oltre la paura; avrebbe a che fare per lo più con la conoscenza, l’ascolto, la fiducia, l’obbedienza; con un Dio incontrato realmente, scoperto in tutta la sua immensità e desiderato. E il timore diventa ciò che senti quando sulla vetta di un monte guardi tutta l’immensità che ti sta davanti, o quando, sugli scogli, senti tutta la forza del mare in tempesta. Timore e terrore? No! Timore e immensità! Mi vengono in mente le parole di Jovanotti «la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare… mi fido di te!». Sperimentare, infatti, l’immensità di Dio dovrebbe portarci alla consapevolezza di essere quei figli cari che lui ama di un amore immenso, tanto immenso da non lasciarci indifferenti.

Timor di DioMi permetto di proporvi una zoomata, una sorta di primo piano su due dimensioni fondamentali del timor di Dio: l’ascolto e la fiducia, dimensioni che questo specifico dono aiuta a rafforzare. Zoom da una parte e simbologia dall’altra. Pensate di costruire un parallelismo: noi, la nostra vita come una vela e il timor di Dio come soffio che, gonfiando la vela, spinge tutto/i verso una nuova terra, una nuova vita, una nuova relazione, con Dio in primis. Fate sintesi di tutto questo: usate tre specifiche canzoni e potrete dar vita a un nuovo percorso che ci insegni ad ascoltare e scoprire Dio dentro e oltre la nostra realtà e a fidarci di lui.
1. Partite dall’ascolto di una lettera. Più volte i ragazzi le hanno ricevute e scritte. Questa volta ne potranno ascoltare una in diretta. Lettera a Dio è una canzone scritta da Cuore afflitto. È descrizione reale di ciò che i ragazzi respirano: sono le loro domande. 
2. Dove abitano le risposte? Dove capire come la pensa Dio? L’ascolto successivo che vi propongo è il canto Se tudomande ascolterai l’immenso di Sandro Stacchiotti. Dove si può trovare la libertà? A quale fonte cercare di dissetare la sete di tante domande? Come si può ascoltare l’immenso? E Dio? Rivolgete ai ragazzi queste domande. «L’anima che ha sete», leggiamo nel testo, «quale fonte cercherà?». Dove i ragazzi cercano? Dove trovano le loro risposte? Cosa scoprono? E Dio? È veramente immenso per loro o credono di conoscerlo sufficientemente? L’ascolto mi permette di scoprire Dio. La vela per essere spiegata al vento deve essere sciolta. Per trovare risposte bisogna volerle e saperle ascoltare: quanto ci metto di mio? Mi apro al vento o resto ammainato per non essere portato troppo oltre me stesso e i miei progetti?
verso l'infinito3. Lasciarsi riempire, lasciarsi spingere oltre, è fiducia: totale, decisa e appassionata. La canzone è I will trust you di Steven Curtis Chapman (Mi fiderò di te, letteralmente). Il testo fa riferimento esplicito a Dio e all’esperienza di fede.  «E mi fiderò di te, fiducia in te, Dio, avrò. Anche quando non capisco, anche allora lo ripeterò: Tu sei il mio Dio e io mi fiderò di te». Questo è il traguardo per poter ricevere il sigillo dello Spirito. Fidarsi, anche quando non tutto potrà avere risposta. Fidarsi, lasciandosi sospingere in avanti verso mete, forse non chiare. Fiducia non è procedere a tentoni, ma percorrere un sentiero accettando di porre ogni fiducia in colui che conosce la meta. Fiducia è consapevolezza. Il timore è consapevolezza della vela e del vento, dell’uomo e di Dio, della fragilità e dell’amore, della ricerca e della risposta. 
SPINTI DALLO SPIRITO
Il tempo stringe e anche l’ultimo tra i doni è consegnato. Ormai abbiamo tra le mani tutto il necessario per arrivare verso nuovi traguardi, nuove mete, nuove terre. Serve un ultimo passo: sciogliere le vele e lasciare che il vento dello Spirito le gonfi. Ai ragazzi potrebbe venire in mente la navigazione verso la linea d’ombra, proposta qualche tempo fa, quell’orizzonte oltre il quale eravamo tutti invitare ad andare. E la fortezza era il timone tra le mani della nostra libertà. Timone, mappe di navigazione, orizzonti, bussole, cannocchiali a nulla servono se il vento non soffia e se le vele non si dispiegano. Vento forte, vele spiegate e avanti tutta: così la meta diventa non un’utopia, ma un sogno.vele

LA MIA STORIA
• Bene allora. Diario alla mano, scriviamo una storia: «La vela dell’albero maestro». L’inizio della storia verrà consegnato ai ragazzi su un foglio, a loro toccherà continuarla. • Incipit: «“Tutto è pronto capitano! Si parte? L’albero maestro è stato rafforzato, i danni provocati dalla tempesta riparati. Tutto è pronto! Pronto per affrontare il viaggio! Attendiamo ordini, signore!”. E il capitano silenziosamente si allontanò. Mancava una cosa. Ma di quella se ne voleva occupare personalmente. Diede all’equipaggio un’ora di break e lui, solo sulla grande nave, andò vicino all’albero maestro. Ai piedi dell’imponente albero, c’era lei… la vela. Era ammainata, sembrava un tessuto vecchio e inutile, ma se potesse, quante storie racconterebbe… “Parla vela!”, urlò il capitano! “Raccontami la tua storia, le tue paure. Dimmi le tue ferite… cosa pensi? Guarirai?…”».

 [Continua…]  

Sr.   Mariangela Tassielli, fsp

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Una cintura di salvataggio per aggrapparsi a Dio – Itinerari musicali di catechesi/7_La Pietà

Qualche premessa: 

INTRO:
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Pietà

Pietà, cinture di salvataggio e doni dello Spirito: qualcuno mi sa dire che cosa li tiene insieme? Le cinture e i giubbotti di salvataggio intervengono in situazioni di pericolo; ma tutto questo cosa ha a che fare con la pietà e i doni dello Spirito? Vi anticipo che se, per gli altri itinerari, avete potuto definire il numero degli incontri, questa volta la proposta richiede, di per sé, almeno due incontri.
LA PIETÀ È CINTURA DI SALVATAGGIO?
Viviamo la prima dinamica a tema:
• collocate nella sala dell’incontro un poster abbastanza grande sul quale avrete precedentemente attaccato, da un lato, l’immagine di una cintura/giubbotto di salvataggio e, dall’altro, la parola pietà.
• Chiedete ai ragazzi di scrivere sul cartellone che cosa potrebbe collegare i due elementi, di individuare il motivo per cui voi li avete messi insieme.
• Il percorso lungo il quale accompagnare i ragazzi: nel rapporto con Dio, lo Spirito Santo, donandoci la pietà, ci offre la possibilità/capacità di entrare in una relazione con il Signore fatta di fiducia e abbandono. Il dono della pietà ci permette di fidarci di lui anche nei momenti difficili, di confidare nel suo aiuto, di aggrapparci a Dio e di trovare in lui il nostro vero, solo ed efficace giubbotto di salvataggio nelle tante tempeste della vita. aggrapparsi

Il percorso, più di ogni altra volta, sarà segnato da tre canzoni di impostazione decisamente cristiana: A braccia aperte, Soltanto te e Per sempre canteremo
PietàLA LETTERA A DIO
• Vi suggerisco di consegnare ai ragazzi il testo della canzone di Jovanotti A te e di ascoltarla insieme. Il cantante dedica questo testo a colei che ama, a colei di cui si fida. Ma, concretamente, che cosa ha fatto lei per lui di così importante da far nascere un significativo rapporto di coppia?
«Se noi dovessimo riscrivere la canzone A te, e se il destinatario fosse Dio, che cosa scriveremmo?»
SEI UNO DI CUI FIDARSI?
Nell’incontro successivo, accanto al primo cartellone, collocatene un secondo sul quale avrete trascritto tutti i loro A te, rivolti a Dio. Ripartite leggendone uno decisamente particolare: l’A te che Dio avrà loro dedicato. Leggetelo e successivamente consegnatelo a ciascuno, chiedendo di inserirlo nel diario di bordo.
 «“A te che sei uno di cui ci si può fidare”, possiamo dirlo a Dio?». Questa domanda deve fungere da provocazione, pertanto non accettate dai ragazzi né lapidari sì, né no! Incalzate con altre domande: «Dove sta Dio nel dolore? Se di lui ci si può fidare perché le chiese sono vuote? Come ci si fida concretamente di lui?».
A BRACCIA APERTE
Testo alla mano, i passi da vivere sono questi:
• Primo passo, con A braccia aperte di Valerio Antonioni: il testo ripropone la riscoperta del ritorno a Dio come ritorno tra le braccia di un Padre che ama anche nell’errore, nella lontananza, nelle distanze che noi creiamo.
• Secondo passo, con Soltanto te di Sandro Stacchiotti: scegliere Dio dopo averne sperimentato la vicinanza, sceglierlo come adesione personale, sceglierlo come nuovo orizzonte di vita.
Terzo passo, con Per sempre canteremo di  Sandro Stacchiotti:  in Dio ci scopriamo Chiesa, fratelli, comunità. L’invito allora è alla lode, a cantare, nella gioia, ciò che di lui possiamo vivere e sentire.

 [Continua…]  

Sr.   Mariangela Tassielli, fsp

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ARCHIVIO POST “I DONI DELLO SPIRITO”

CATECHISTI PARROCCHIALI – Aprile 2013 – I DONI DEL RISORTO

Catechisti Aprile 2013

NOTE DELLO SPIRITO

di Marco Sanavio

Pentecoste è l’evento della comprensione, dell’unità, della non dispersione. Ci suggerisce l’immagine di chi apre gli occhi di fronte a una realtà che, sino a poco prima, era apparsa nebulosa, poco intellegibile. Le lingue, che a Babele si erano unionedifferenziate creando divisione tra gli uomini, ora possono ricongiungersi grazie a un evento che le riunifica nel processo di comprensione.
Stavolta, per aiutare i ragazzi a preparare l’evento, potremmo partire dalla musica, un linguaggio universale che attraversa culture e continenti, riuscendo ad arrivare dritto al cuore.
L’obiettivo non sarà quello di proporvi solamente un’attività pronta e preconfezionata, ma un percorso di riflessione che saprete adattare alla vostra situazione particolare.

Ricordate i dischi di vinile? I 33 giri, i cosiddetti «long playing» e i 45 giri per i brani singoli, registrati sul lato A e sul lato B? Qualcuno conserva ancora dischi a 78 giri. Oggi sono reperti storici, utilizzati dai nostalgici e dai collezionisti, eppure è passata soltanto una manciata di lustri da quando li utilizzavamo come supporto normale per la nostra musica.disco
Potremmo iniziare da qui, analizzando insieme ai ragazzi alcuni supporti fisici per la riproduzione di brani musicali: dischi, audiocassette (stereo 8, compact cassette), compact disc, lettori mp3. Potrebbe essere divertente, per i ragazzi, raccogliere una serie di aneddoti e racconti su come si ascoltava la musica negli anni passati.
Sarà interessante far notare come il supporto si è progressivamente trasformato da un oggetto materiale a una fruizione multicanale.
Se prima l’ascolto della musica era legato a un supporto fisico e a un apparato che poteva riprodurre i suoni registrati, oggi la musica è quanto mai «liquida», può transitare in pochi secondi da un computer a una chiavetta usb, a un cellulare.

State certi che qui si aprirà un dibattito acceso. Gran parte dei ragazzi scarica programmi e musica in modo illegale dalla rete, adducendo come giustificazione il fatto che l’industria discografica internazionale guadagna già ab-bastanza e non ha bisogno dei loro spiccioli. Anzi «la musica dovrebbe essere patrimonio di tutti e, quindi, risorsa libera» sentenzierà più di qualcuno. Al di là delle opinioni personali che possiamo condividere o meno, resta un fatto: la legge italiana tutela i diritti di autore e pertanto rende illegale lo scaricamento di contenuti protetti, senza il regolare acquisto. Scaricare contenuti multimediali senza pagarli equivale a rubare un disco in un negozio.
Su questo potremmo iniziare a riflettere con i ragazzi, consapevoli che una remusicatta coscienza in questo ambito non si crea semplicemente con una discussione di gruppo, ma necessita un lavoro lungo e costante.

Il primo percorso da intraprendere è quello sui diversi generi musicali. In un grande foglio possiamo scrivere, al centro, in caratteri cubitali, la parola «MUSICA» e, collegandoli con segni o frecce, i generi che i ragazzi ci suggeriscono. Scopo dell’indagine empirica, che qui si propone, è quello di elencare non solo i generi che si ascoltano, ma tutti i tipi di musica che possono venire in mente. Se volete un supporto che vi aiuti a comprendere come possa essere, in parte, catalogata la musica, visitate l’enciclopedia libera di internet, Wikipedia, all’indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Generi_musicali.
La varietà suggerisce un grande lavoro di fantasia e creatività che soggiace alla produzione musicale che conosciamo. E stiamo facendo riferimento alla scala cromatica, composta dai dodici toni del sistema temperato, che utilizziamo noi occidentali. La varietà delle espressioni musicali suggerisce l’idea dei doni dello Spirito che, pur essendo molteplici, sortiscono tutti un effetto vitale e rivitalizzante in ogni persona attenta allo Spirito Santo.

A proposito di musica e Spirito, prendiamo in considerazione l’etimologia di questa parola. È il soffio, l’alito d’aria, il respiro. Spiritus è il soffio, che all’interno dello strumento a fiato, diventa musica. Se qualcuno dei ragazzi suona uno strumento a fiato o se a scuola utilizzano il flauto per l’educazione musicale, potremmo chiedere dsoffioi suonare qualcosa durante il nostro incontro.
Magari ci sarà da portare pazienza per la confusione che potrà generare una proposta di questo tipo, ma l’aggancio tra ciò che lo Spirito di Dio può fare dentro di noi e ciò che avviene con gli strumenti a fiato è molto potente: dare suono e «forma» al soffio di Dio. Questa può essere la condizione dell’uomo abitato dallo Spirito.

Passiamo, ora, a descrivere l’attività vera e propria, utile per il cammino di preparazione alla solennità della Pentecoste. L’elettronica consente ai ragazzi di reperire e produrre musica con grande facilità. Sarebbe interessante anche stimolarli a produrre qualcosa di originale, utilizzando computer e tablet, ma richiederebbe tempi dilatati e competenze specifiche.
Utilizziamo un prodotto già pronto: i ragazzi, che accompagniamo nel percorso di catechesi, possono scaricare un brano a loro piacimento da sitimp3 che offrono musica libera da diritti d’autore (Royalties free) come, ad esempio, opsound.org, freemusicarchive.org, dig.ccmixter.org. Questo aiuta a restare nella legalità.
I brani dovranno essere scaricati su lettori mp3 o cellulari che abbiano un’uscita jack da 3,5 mm.
Si ascoltano, poi, insieme, utilizzando semplicemente un paio di diffusori acustici da computer.
Fra i brani selezionati dai ragazzi se ne potranno scegliere tre, a larga maggioranza; ma il numero può variare a seconda di come si vuole impostare l’ultima parte di questa attività che consiste nell’ascoltare i brani a occhi chiusi e poi schizzare o disegnare in un foglio ciò che la musica suggerisce.
I segni tracciati o i colori stesi riveleranno la creatività di ciascuno e ci daranno occasione per parlare della presenza dello Spirito Santo nella vita, dei suoi doni, delle azioni concrete che può guidare e orientare, dei linguaggi che sa riunire. «Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3,8).

Questi e molti altri suggerimenti per la catechesi dei ragazzi nel numero di Aprile di Catechisti Parrocchiali

Per info, abbonamenti e novità:

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Sommario Marzo 2013 – Catechisti Parrocchiali

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Una Pasqua d’amore 

Carissimi catechisti e catechiste, stiamo vivendo, con i ragazzi e le famiglie, il Tempo di Quaresima che ci immette nel più grande evento della storia, quello della morte e risurrezione di Gesù. Dio Padre nel Figlio crocifisso, non svela solo il suo infinito amore, ma da se stesso! 

Fin dall’ immagine di copertina siamo condotti nel cuore della fede e del «primo annuncio» che Pietro fa ai non cristiani: quel Gesù che era morto, ora è risorto. 

La Chiesa è chiamata oggi a realizzare e annunciare l’amore di Dio Padre che si compie in Gesù, per risollevare gli sfiduciati, consolare gli afflitti, rivitalizzare i disperati. Così, allo stesso modo, ogni catechista ed educatore è chiamato a essere testimone di quello stesso amore.

Buona Pasqua di amore a tutti! 

Nel numero di MARZO: 

Editoriale – Una Pasqua d’amore di M. Rosaria AttanasioCatechisti Marzo 2013

Spazio dialogo – SOS confrontiamoci di Tonino Lasconi. Classi o gruppi? Un incontro può sostituire una messa? Quale valore per il giorno del Signore?

Icone della fede – Il cuore della fede – morto e risorto per noi di Emilio Salvatore. Pietro, il peccatore, per la forza dello Spirito si trasforma in predicatore. La fede sperimentata nella Risurrezione diventa mistero da proclamare a tutte le genti

Itinerario per genitori – Educare allo stile pasquale di Emilio Salvatore. Un compito per i catechisti, chiamati a far riflettere i genitori su nucleo fondamentale della nostra fede e su come, la Risurrezione, tocchi e trasformi la loro e nostra vita

Itinerario Io sono con voi – Mi fido di chi ha visto Gesù di Fabrizio Carletti. Percorso e attività per i bambini 6-7 anni. Obiettivo: orientare i bambini a vivere la Pasqua come vittoria dell’amore sul male, come segno dell’amore di Dio. Gioco: Dal buio alla vita

Itinerario Venite con me – Ti racconto Gesù Risorto di Anna Teresa Borrelli [LEGGI L’ARTICOLO!!!]Percorso e attività per i ragazzi 8-10 anni. Obiettivo: orientare i ragazzi a conoscere i segni d’amore che Gesù ha compiuto per noi, credere che non ci lascia soli, riscoprire lo Spirito.Attività: Giornale in edizione straordinaria

Dinamiche e attività – Il cero Pasquale di Fabrizio Carletti

Parole della fede – Timore e amore di Renato De Zan

Sussidi liturgici e pastorali – Crediamo all’amore di Dio in Gesù di M.Rosaria Attanasio. Proposta per una via crucis costruita con i ragazzi

Itinerario post-battesimale – La lode del mattino a cura dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. I bambini, in compagnia dei loro genitori, possono essere accompagnati a iniziare il nuovo giorno pregando Gesù

Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo della domenica di Roberto Laurita. Input, riflessioni e preghiere dalla III Domenica di Quaresima – C fino alla Domenica di Pasqua

Ascolto e seguo Gesù – Il Vangelo nella vita di Barbara Corsano. Dinamiche e attività dalla III Domenica di Quaresima – C fino alla Domenica di Pasqua

Il bambino nel gruppo di catechesi – Il bambino AGGRESSIVO di Franca Feliziani Kannheiser. Strategie educative e stili da imparare e da evitare

Comunicazione multimediale – Ritmi di vita di Marco Sanavio [LEGGI L’ARTICOLO]Quando il ritmo assume, nel percorso di fede, un significato pregnante, tanto da migliorare la partecipazione dei ragazzi alle liturgie domenicali

Per te, catechista  – Le prospettive per la catechesi in Italia a cura della redazione

50 anni dal Concilio – Da “assistere” a “partecipare” di Filippa Castronovo. Alla scoperta della Costituzione Dogmatica Sacrosactum Concilium

 

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Tutti i sacramenti sono difficili, perché segni piccoli e umili di una realtà immensa: l’incontro con Gesù Risorto. Un salto enorme che può essere superato soltanto con la fede. La Confessione però, ha un tasso di difficoltà in più!

Dalla Bibbia al webdal cinema alla musical’artel’attualità, il percorso accompagna i ragazzi alla  consapevolezza dell’amore di Dio, luce vera, che sola può aiutare a comprendere la distanza tra noi e Dio e, quindi, il senso peccato.

Nel dossier di MARZO:

Focus – Il Sacramento difficile di Tonino LasconiDossier Marzo 2013

Bibbia nella vita – Credo la remissione dei peccati di Tonino Lasconi

Idoli e Dio – Tra demonio e santità non è lo stesso di Fausto Negri

In rete – La riconciliazione sul web di Alessia Cambi [LEGGI L’ARTICOLO]

Musica e fede – Il perdono: tra senso di vuoto e fiducia di Mariangela Tassielli

Ciak, si gira – Un mondo nuovo di Cecilia Salizzoni

Colori dell’arte – “Padre, ho peccato…” di Fausto Negri

Test – Il cuore più grande di Maria Teresa Panico

Celebrazione – Il Signore vince il male di Veronica Bernasconi [LEGGI L’ARTICOLO]

Testimoni – Il buttafuori di Dio a cura della Redazione

PROSSIMAMENTE ONLINE IL SOMMARIO DI APRILE 2013 SU —> WWW.PAOLINE.IT