Archivi categoria: dono

CATECHISTI PARROCCHIALI – Gennaio 2013 – L’AMORE HA PRESO DIMORA FRA NOI

Catechisti Gen13

EPIFANIA DEL SIGNORE
6 gennaio 2013

di Roberto Laurita

Il racconto è avvolto dal mistemagiro. Non sappiamo da dove venissero i Magi, né quanti fossero, né la loro età… Ma la loro avventura è quella di ogni discepolo di Gesù.
Tutto comincia con una stella, un segno nuovo nel cielo, che annuncia la nascita di un re.
Il desiderio è l’anima segreta del loro viaggio, per questo si mettono in cammino e affrontano i disagi. Una cosa è chiara: la domanda che si portano dentro e la pongono, appena arrivati a Gerusalemme: «Dov’è colui chstella-cometae è nato, il re dei Giudei?».
Un’indicazione preziosa viene dalla Bibbia e invita a guardare a Betlemme…
Arrivano alla meta e provano una grande gioia nel vedere il Bambino con Maria, sua madre, si prostrano e lo adorano.
La luce della fede fa riconoscere in lui quel «re» che cercavano.
I regali che offrono esprimono la loro convinzione.
Quello che hanno davanti non è un figlio d’uomo qualsiasi, ma il Salvatore, il Signore, l’Eterno. Dopo questo incontro tutto cambia. La strada del ritorno è un percorso nuovo.

E TU?natività_betlemme

Non devi fare molta strada per partecipare all’Eucaristia e, poi, hai la parola di Gesù a portata di mano, nel Vangelo.
Ma, se non avverti il desiderio di aprire il libro, di incontrare Gesù, non accade nulla. Egli ci viene incontro, ma anche tu devi fare la tua parte di percorso.

Nei Magi ci riconosciamo.

Essi ci ricordano che Gesù non è venuto soltanto per il popolo ebreo, ma per ogni uomo e ogni donna, di ogni tempo e di ogni luogo.

PREGHIERA
Signore Dio, tu hai fatto brillare
su tutti i popoli della terra la tua luce,
il tuo Figlio Gesù, sole di giustizia.
Manda il tuo Spirito in questo mondo
ancora immerso nelle tenebre,
perché tutti si lascino illuminare
dalla sua luce, sperimentino
il suo sostegno in ogni avversità
e conoscano la tua gloria,
per contemplarla in eterno.
Amen.

Questi e molti altri suggerimenti per la catechesi dei ragazzi nel numero di Gennaio 2013 di Catechisti Parrocchiali.

Per info, abbonamenti e novità:

—> Clikka sull’immagine <—

Testimoni ieri e oggi_ “Francesco e il presepe” – San Francesco D’Assisi

San Francesco e il lupoCiao ragazzi! Eccoci di nuovo a parlare di santità. E in questo periodo di Avvento che ci prepara al Natale di Gesù, il pensiero non può che andare a Betlemme e alla mangiatoia che ha accolto l’incarnazione del Figlio di Dio. Se penso a questo evento straordinario, mi viene in mente la figura di Francesco d’Assisi e il suo desiderio di ricreare la scena di Betlemme.

Francesco nato ad Assisi nel 1181 da una ricca famiglia, dopo una giovinezza sregolata, nel 1205 si era convertito al messaggio di Cristo, tanto da rinunciare a tutte le sue ricchezze, dando vita, assieme ad alcuni amici, allOrdine dei Frati Minori e assieme a Chiara, la sua “pianticella”, il secondo ordine delle Clarisse.

La sua fu una vita dedicata al Vangelo, e il suo un messaggio di gioia che coinvolse la natura tutta. Tanto che alla fine della sua vita, il suo amore per il creato lo portò a comporre:il Cantico delle creature”, perché Francesco,San Francesco_1 nonostante le molte rinunce e sofferenze, quasi completamente cieco, con le stigmate alle mani e ai piedi e ormai vicino alla morte, sentiva forte il desiderio di lodare Dio per il Suo infinito Amore e per le tante meraviglie da Lui create! Morì ad Assisi nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226. Canonizzato due anni dopo da Papa Gregorio IX venne tumulato nella basilica di Assisi a lui dedicata, dove è venerato come patrono d’Italia e d’Europa.

Come ci racconta il suo biografo Tommaso da Celano nella “Vita prima” (84-85; FF 467-469) per Francesco la festa del Natale era la più bella! Egli sentiva talmente forte questo evento che un giorno a mensa, ascoltando la rievocazione della povertà estrema provata dalla Madonna e da suo Figlio nella stalla di Betlemme, si alzò da tavola e finì il suo pasto per terra in onore della “regale povertà” di Maria e di Gesù. Ma Francesco desiderava che ogni credente a Natale gioisse nel Signore, anche per questo sentiva forte il desiderio di rievocare la natività. E per questo tornato da poco dal sultanato d’Egitto, ispirato dalla valle reatina e da Greccio, ritrovando in presepe ad Assisiquella zona rocciosa un po’ di Terra Santa, nella notte del 25 Dicembre 1223 diede vita al primo Presepe vivente! Tommaso racconta: “C’era in quella contrada un uomo di nome Giovanni… molto caro al beato Francesco… Circa due settimane prima della festa della Natività, il beato Francesco lo chiamò a sé e gli disse: ‘Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico, vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello’…”. Finalmente giunto il giorno della festa, tempo di esultante letizia, uomini e donne festanti arrivarono da tutta la regione, portando con sé ceri natività betlemmee fiaccole per illuminare quella notte, nella quale si è accesa splendente nel cielo la Stella che fa brillare tutti i giorni e i tempi! Giunto anche Francesco, vide che tutto era disposto secondo il suo desiderio. E quando venne posta la greppia col fieno e introdotti il bue e l’asinello, vide rispendere in quella scena commovente tutta la semplicità e la povertà evangelica. Greccio divenne così la nuova Betlemme. E Francesco estasiato di fronte alla scena, durante la celebrazione Eucaristica incorniciata nel Presepe, sperimentò una consolazione mai gustata prima!

Dunque anche noi, con questo spirito di festa, assieme a Santo Francesco, gioiamo assieme per il Santo Natale di Gesù!

 Maria Grazia Meloni

Vi suggeriamo: L’amore quello vero. Chiara e Francesco. Il Musical

…inoltre un piccolo ma significativo libricino:

“Il presepe di San Francesco”

di Tommaso da Celano

Paoline Editoriale libri, Milano 2009

Il presepe di San Francesco

Clikka sull’immagine 🙂

ALTRI TESTIMONI DI FEDE SULLA PAGINA —> TESTIMONI IERI E OGGI

Freccia puntata per scoprire se stessi – Itinerari musicali di catechesi/4_Il Consiglio

Qualche premessa: 

INTRO:
Clikka sull’immagine

dossier consiglioConsiglio… consigliare, dare buoni consigli, suggerimenti opportuni, scelte ottimali, valutare, discernere, direzioni, cambiamenti, opportunità, bussola, orientamento…
Il percorso che vi propongo per questo dono non è finalizzato alla scoperta, ma all’applicazione del dono nella vita concreta, in quelle piccole o grandi situazioni in cui i ragazzi, prima o dopo, potrebbero trovarsi. Vi indico sette canzoni; ognuna permetterà di costruire un intero percorso di carattere esistenziale: dalla ricerca di risposte, alla voglia di cambiare direzione nella propria vita, fino al «beccare» la giusta direzione. I ragazzi scopriranno dove e come, nella quotidianità, sia possibile fare esperienza del consiglio, straordinaria bussola nel mare della vita.
Le canzoni sono:
1. Ci sono anch’io di Max Pezzalikeyword (parola chiave) connessa: cercare. La canzone dà voce alla ricerca di senso, di risposte, di una stella da seguire. In essa i ragazzi potrebbero riscontrare ciò che vivono normalmente: domande e dubbi posti tra i sogni e i grandi ideali, tra la determinazione e la paura. Ci sono anch’io, in sintesi: io al mondo, io nel cercare, io nello scegliere, io nel credere.
2. Un’altra direzione di Nekkeyword: delusione. Che cosa ci orienta quando le cose, le persone, le situazioni, la rabbia ci convincono a cambiare direzione? Quale sarà quella giusta? Voglia di emozioni nuove, di giuste dimensioni per ritrovare un po’ di ossigeno: ecco cosa sperimentano tante volte i nostri ragazzi. E alla fine la domanda: esisterà una freccia capace di indicarmi la direzione della felicità?
3. Lontano dal tuo sole di Neffakeyword: ricominciare. Quando tutto sembra pronto per ricominciare, ciò che realmente ci muove è il desiderio di andare, di ritrovare le cose e le sensazioni belle, le relazioni positive. La consapevolezza di ciò che si è, di ciò che non si possiede più e che si è perso camminando (esperienza con cui anche i ragazzi si misureranno), e la questione di fondo: ricominciare per avere quella pace, luce, direzione che ancora non si è riusciti ad avere… Ma dove cercare le risposte e le frecce giuste?
4. Ascolta il tuo cuore di Laura Pausinikeyword: bussola. E qui è il centro di tutto. È il canto a cui si collegano le attività. La canzone ci mette di fronte alla vita, così com’è. Ma propone anche una soluzione al mare di domande che ognuno porta dentro. Ascoltarsi, tentare con ogni forza di arrivare al centro del cuore che, come un pianeta o come un grande castello medievale, conserva, nella parte più interna, il vero tesoro. È nel cuore che abitano le risposte e, direbbero i grandi santi, nel cuore del cuore (nel suo centro più profondo) abita Dio. È lì che si può sentire in azione il dono del consiglio. Lì si può vedere la bussola di Dio in azione e si può scoprire la direzione giusta verso cui punta la freccia dello Spirito Santo. Ma si sa, al cuore non si arriva con un bisturi, né con uno sforzo di concentrazione. Abbiamo alleati per arrivare al cuore e sentirlo parlare, risuonare, vibrare. Chi sono? La risposta sta nelle successive tre canzoni.
5. L’angelo di Syria; Il maestro di Renato Zero; Un amico è così di Laura Pausini keyword unica: giusta direzione. I nostri alleati sono proprio loro: gli amici sinceri e non opportunisti,  capaci di ascoltare e di battersi per noi senza chiedere il contraccambio; i maestri disinteressati che si preoccupano del nostro vero bene; i genitori che ci insegnano la stima e la fiducia in noi stessi, e ci insegnano a vivere; e, in ultimo, il nostro angelo di cui mai nessuno parla e nel quale possiamo credere, con la stessa forza con cui crediamo in Dio. Sono loro la voce, il volto, le mani con cui la bussola dello Spirito, il consiglio, ci può aiutare a vivere senza perderci! 

[Continua…]  

Sr.   Mariangela Tassielli, fsp

Scarica l’intero articolo:

—>>> Musica & fede_consiglio <<<—

L’intero itinerario è tratto dalla rivista Catechisti Parrocchiali, itinerario annuale settembre – maggio: i doni dello Spirito. Estratto per la rubrica Itinerari musicale di Catechesi su www.canatalavita.com. Destinatari cresimandi, adolescenti, giovani. Per richiedere l’annata 2010 completa scrivere a: abb.riviste@paoline.it

ARCHIVIO POST “I DONI DELLO SPIRITO”

Felice se attendi – Step2 – incontri online/avvento 2012

Benvenuti, cari amici, al nostro secondo incontro

Felice se attendi

La Beatitudine che ci accompagnerà in questo tempo di Avvento è la seconda che l’evangelista Matteo propone: “Beati coloro che sono nel pianto”.
La sfida della felicità continua a cavalcare l’onda del paradosso, rivestendo sempre di più gli abiti dell’impossibile e della contraddizione rispetto alle nostre logiche.

Come sempre il materiale a tua disposizione è:

  • una video-catechesi
  • una traccia di adorazione che potrai ricevere richiedendola via mail.

E’ importante che il tuo cammino sia scandito da questi due passaggi. Ascoltare il video potrebbe non bastare. Sottolinea quei passaggi della catechesi per te importanti trasformandoli in esercizi concreti da vivere personalmente perché la fede diventi vita vissuta. Vivere poi un momento di preghiera è la tua possibilità più preziosa e feconda per incontrare Dio e metterti in suo ascolto.

Il percorso può essere vissuto personalmente o condiviso con amici, familiari o in parrocchia.

Ricorda che per una migliore proiezione, puoi scaricare il video sul tuo pc.

I tuoi strumenti di viaggio:

  • la Bibbia per seguire direttamente il testo, ampliandone il contesto
  • un quaderno per appuntare quei passaggi che ogni step ti chiede di vivere e che può diventare un’importante memoria del tuo percorso con Dio.

L’avvento diventi tempo in cui costruire scelte di speranza. Buon cammino!

Video – catechesi

Maria donna dell’attesa
Preghiera conclusiva

Maria, donna dell’attesa fiduciosa,
aiutaci a spalancare le porte del cuore
per permettere alla luce di Dio di entrare
nel nostro dubbio, buio, paura, dolore.

Maria, donna in cui Dio si è fatto presenza,
invoca con noi e per noi lo Spirito
perché ogni angolo della nostra vita
e ogni istante del tempo che viviamo
diventino casa in cui Dio può abitare.

Maria, creatura in cui il Creatore si fatto figlio,
rendici capaci di stupore,
dona alla nostra fede il coraggio della meraviglia
che sa lasciarsi destabilizzare,
che non conosce certezze, né le pretende.

Maria, figlia amata,
come la tua, anche la nostra storia
sia uno spazio di incontro con Dio,
segnato dalla fiducia, dall’attesa,
dall’entusiasmo, dalla docilità, dal dono. Amen

Invocando Maria, ognuno senta di essere in comunione ecclesiale, con tutti i fratelli e sorelle che in ogni parte del mondo, lodano e danno gloria al Padre, in Gesù Cristo nostro Signore. Lo Spirito inondi la nostra vita di Dio!

 

Felicità e Vangelo
sono un connubio esplosivo e rivoluzionario
che ancora in molti preferiscono tenere disinnescato.
L’unico vero pericolo nell’innescarlo è di essere essere travolti
da radiazioni di amore e solidarietà universale,
che riconoscono nell’altro,
null’altro se non riflessi intensi del volto di Dio.

STEP PRECEDENTE: Step1 –  E Gesù disse: «Beati voi» – Mt 5,1-3

CALENDARIO COMPLETO DEGLI INCONTRI SU: Incontri online

 

Per saperne di più scrivi a:

Sr Mariangela: m.tassielli@paoline.it

Per condividere riflessioni, mettere in campo domande, dubbi, voglia di saperne di più, seguici anche su

Facebook: Giovani & Vangelo
su Tw: Cantalavita

Potrai trovare aggiornamenti in tempo reale e condividi i link sulle pagine di amici e conoscenti che a tuo parere potrebbero essere interessati dall’annuncio di gioia con cui il Vangelo ci raggiunge.

Inoltre se hai meno di 30 anni ti proponiamo il gruppo facebook:

GEP – Giovani Evangelizzatori Paolini

Se desideri vivere momenti di preghiera ti consigliamo il libro: Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline

Ti auguriamo buon cammino e buon tutto!

 

Testimoni ieri e oggi_ “Una vita per il Vangelo” – Maestra Tecla Merlo

Santità… è una “realtà” che dobbiamo comprendere come una “chiamata” a cui l’uomo può e deve rispondere, “semplicemente”, perché sceglie di vivere la propria vita lasciandosi ammaliare dal mistero dell’infinito, in una continua meraviglia nella scoperta della bellezza dell’umanità, sebbene nelle sue piccolezze. In questa realtà l’essere umano gioisce pienamente della propria storia e può lasciare al mondo, seppure solo come un piccolo granello o una goccia nel mare, il meglio di sé che può donare agli altri affinché fiorisca una sempre nuova umanità.

In questa prospettiva oggi vogliamo entrare nella vita di una grande donna: Maestra Tecla Merlo. Lei, che nella sua statura profetica ha lasciato nel panorama dello scorso novecento un ideale femminile a cui ispirarsi fino ai nostri giorni,  è colei che accanto a don Giacomo Alberione, fondatore e padre della Famiglia Paolina, di cui il prossimo 26 novembre ricorre la festa, è diventata  “madre” della congregazione delle Figlie di San Paolo. Ed è in questo legame incrociato tra due vite donate all’umanità che vogliamo addentrarci nella straordinaria e tuttavia ordinaria vita di Teresa che in Cristo diventerà Tecla, per conoscerla nella sua grandezza celata nel totale abbandono all’amore di Dio.

La prima volta che sono entrata nella stanza/studio di Maestra Tecla a Roma, nel quartiere San Paolo, dove tutto è rimasto come un tempo, ho provato una forte emozione nel riconoscere la semplicità che le apparteneva come donna fattasi dono agli altri, ma in una efficace cornice rappresentata da tutti gli strumenti della comunicazione di cui poteva usufruire all’epoca e che testimonia l’importanza della sua chiamata all’annuncio evangelico, proprio attraverso la comunicazione. Ricordo che in quella stanza ho letto una sua frase che porto sempre nel mio cuore e che cerco di concretizzare ogni giorno: “il Signore non ti dà ciò che chiedi, ma ciò che credi”. Ogni volta che ripeto questa frase nella mia mente e nel mio cuore ne sento la profondità, il suo senso più grande, la sua onestà. Non è così scontato chiedere qualcosa credendoci davvero, figuriamoci chiederlo a Dio. Infatti, a volte, o forse spesso, lo facciamo senza esserne davvero motivati. Maestra Tecla, con l’esempio della sua vita, mi ha insegnato a crederci con più consapevolezza, a crederci davvero! E in queste poche righe, raccontare a tanti giovani di una suora, ma anzitutto di una donna, che ha vissuto tra il 1894 e il 1964 una vita donata al Vangelo, non può essere scontato. Perché la sua vita è stata vissuta in un modo “nuovo” per il suo tempo, anche rispetto al mondo dei religiosi, giacché la sua vita è stata espressione del suo rapporto con la madre e nel profondo legame con don Alberione, in un’evidente relazione tra il maschile e il femminile, anche rispetto ad una famiglia religiosa, cosa che nel suo tempo non era certamente scontata. Dunque, Maestra Tecla è stata anzitutto una comunicatrice eccellente e una viaggiatrice inesauribile, ma soprattutto una donna innamorata di Cristo.

“Imprestiamo i piedi al Vangelo: che corra e si estenda. Vorrei avere mille vite per dedicarle a questo nobile apostolato”.

È questa Maestra Tecla. Queste parole la raccontano. Parlano della sua sete di comunicare a tutti, anche ai più lontani, la meraviglia della parola di Dio.

Maria Grazia Meloni

A conclusione del post vi consigliamo di cuore il seguente video, un ricordo di sr. Tecla Merlo: Donne nuove sui passi di Tecla

Per conoscere meglio Maestra Tecla Merlo:

“Il mio nome è Tecla”

di Maria Luisa Di Blasi

Paoline Editoriale libri, Milano 2008

Clikka sull’immagine 🙂

ALTRI TESTIMONI DI FEDE SULLA PAGINA —> TESTIMONI IERI E OGGI

Ciak, si gira!_Innamorarsi a Manhattan

SCHEDA TECNICA 

Titolo originale: Little Manhattan – Innamorarsi a Manhattan
Genere: Commedia
Regia: Mark Levin
Interpreti: Josh Hutcherson: Gabe; Charlie Ray: Rosemary; Bradley Whitford: Adam; Cynthia Nixon: Leslie; Willie Garson: Ralph; Josh Pais: Ronny; Tonye Patano: Birdie; Mike Chat: se stesso.
Nazionalità: Stati Uniti
Distribuzione: 20th Century Fox
Anno di uscita: 2005
Sceneggiatura: Jennifer Flackett
Fotografia: Tim Orr
Musiche: Chad Fisher
Montaggio: Alan Edward Bell
Durata: 90 min
Tematiche: Amore, Avventura, Bullismo
Adatto a: famiglie, ragazzi

QUALCHE PREMESSA

Nell’ accostarci al film ricordiamo di:

  • Non anticipare mai la trama
  • Se qualcuno dei ragazzi ha già visto il film invitarlo a non dare anticipazioni ai compagni
  • Prevedere almeno due incontri: il primo per la visione del film e le prime “riflessioni ad alta voce”, il secondo per trattare la tematica del film in modo approfondito, prevedendo qualche attività da far vivere ai ragazzi
  • Subito dopo la visione del film  avviare un brainstorming in modo che i ragazzi possano a caldo esprimere:
    • La tematica del film in una sola parola
    • Ciò che li ha colpiti di più
    • Ciò che invece non gli è piaciuto

—> Può essere utile riportare su un cartellone tutte le parole dette dai ragazzi in modo da poterle avere “sott’occhio” nell’incontro successivo.

ENTRIAMO NEL FILM 😉

TRAMA

New York. Manhattan. Gabe ha quasi 11 anni e si è sempre interessato solo di basket e videogiochi. Per lui e per i suoi compagni le ragazze sono da tenere lontane perchè il solo contatto basta per far “venire i pidocchi”. Poi, improvvisamente, al corso di karate Gabe incontra Rosemary, ragazzina vispa e vivace che in realtà conosce dai tempi dell’asilo, ma è proprio durante gli allenamenti che, per la prima volta, inizia a guardare l’altro sesso con occhi diversi e interessati. Da qui inizierà a capire e scoprire le gioie e le ansie della prima cotta della vita.

FOCUS ON

Il film ci invita a riflettere non solo sulla tematica dell’amore, ma soprattutto sui cambiamenti psicologici e fisici, che i ragazzi vivono durante la preadolescenza. Gabe potrebbe essere Alessio, Luigi, Massimo, insomma uno dei ragazzi del gruppo che seguiamo. Proviamo perciò a guardare la storia di Gabe e Rosmary come se a viverla fosse uno dei “nostri” ragazzi.

Focalizziamo l’attenzione su alcuni elementi mettendo in parallelo ciò che vivono i protagonisti con ciò che possiamo far vivere ai nostri ragazzi.

—> CAMBIAMENTI ESTERIORI

Gabe conosce Rosmary da quando frequentava l’asilo nido, ma solo dopo i 10 anni quando è con lei, inizia a sentire degli “strani rumori allo stomaco”; non è più abile nelle sue solite attività fisiche (giocare a basket, calciare il pallone, andare in monopattino…); cambia taglio di capelli; si guarda allo specchio; si interessa del suo aspetto fisico.

Invitiamo i ragazzi a cogliere i propri cambiamenti fisici! Non serve andare tanto dietro nel tempo, intorno i 10/11 anni i ragazzi, e soprattutto le ragazze, cambiano velocemente. Invitiamoli allora a pensare se stessi  prima e dopo l’estate, l’anno prima e l’anno dopo. Ognuno, avendo un foglio e una penna a disposizione può dividere il foglio in due, nel senso verticale e su una colonna scrivere PRIMA, su un’altra DOPO, così da elencare almeno tre elementi del proprio fisico di cui hanno notato il cambiamento. (Es. PRIMA: più basso, senza peli, seno piatto… ; DOPO: più alto, la prima peluria, il seno inizia a crescere…).

—> CAMBIAMENTI INTERIORI

Gabe inizia a sentirsi diverso, non capisce le strane sensazioni che prova quando è con Rosmary, non gli interessano più solo i videogiochi, lo sport, gli amici “maschi”. Inizia ad avere divergenze di opinioni coi genitori; dice  qualche bugia pur di stare con Rosmary; vuole un taglio di capelli “da grande”  non fatto dalla mamma. Non sa gestire quello che prova, vorrebbe dichiararsi ma ha paura.  

Sullo stesso foglio invitiamo i ragazzi a scrivere tre cambiamenti legati al carattere, riportando magari degli esempi pratici per facilitarli. (Es. PRIMA: la mamma sceglieva i vestiti per me secondo i suoi gusti; raccontavo ai miei genitori ogni cosa; non parlavo mai…; DOPO: decido cosa indossare, ho i miei gusti; sono diventato più silenzioso; sono diventato meno timido…).

—> DIFFERENZE RAGAZZO/RAGAZZA

Gabe e Rosmary pur essendo coetanei hanno un modo diverso di vedere le cose.

Portiamo il gruppo a cogliere le
differenze tra i due sessi: il modo di vivere il rapporto ragazzo/ragazza; il maturare prima delle ragazze (è vero? siamo d’accordo?…).

—> SEGNALI NON PAROLE

Gabe non riesce a esprimere a parole i sentimenti che prova, capisce di essere innamorato leggendo i segnali che il suo corpo lancia.

Incoraggiamo i ragazzi a leggere i segnali del proprio corpo; invitiamoli a esprimere in parole quello che provano in determinate situazioni, per esempio quando vedono la persona che gli piace o semplicemente quando ascoltano il loro cantante preferito o, ancora, quando si incontrano con il proprio migliore amico. Questo è un modo utile per educare i ragazzi a esprimersi, a dar voce a quello che provano. Gli altri non sempre riescono a leggerci nel pensiero e questo può creare incomprensioni (come accade ai due protagonisti del film ma anche ai genitori di Gabe).

—> SOTTOLINEARE IL POSITIVO

Il film non ha propriamente un lieto fine, le strade di Gabe e Rosmary si separeranno e Gabe sostiene che “l’amore è una cosa orrenda a cui credono solo gli stupidi… e alla fine cosa ti resta? nient’altro che una manciata di MAGNIFICI ricordi, ricordi INCANCELLABILI. Ricordi che però Gabe non può che definire MAGNIFICI, ricordi che porterà dentro, ricordi che hanno segnato la sua vita. Nonostante le loro strade si separeranno il film si conclude sottolineando il positivo della storia tra i due protagonisti attraverso una carrellata dei momenti che hanno trascorso insieme.

I ragazzi del gruppo hanno già vissuto il loro primo amore? Sì? Come l’hanno vissuto? No? Come lo immaginano? Sia che i ragazzi siano o non siano stati innamorati, aiutiamoli a riflettere sul fatto che
ogni esperienza anche se non ha un lieto fine, arricchisce la nostra vita, ci aiuta a crescere, ci dona qualcosa che resterà sempre nostra. Proprio a tal fine proviamo, almeno per un attimo, a spostare l’attenzione dei ragazzi dalla storia di Gabe e Rosmary, a quella dei genitori di Gabe. Per tutto il film vivono separati in casa eppure conservano in sé il ricordo di tanti bei momenti vissuti insieme tanto che il riparlarne, seduti sul letto, riaccende quella fiamma d’amore che negli anni sembrava essersi spenta.

TEMATICHE COLLATERALI

Dal film emergono una serie di altre tematiche che seppur messe in secondo piano, in realtà influenzano la vita di Gabe: la separazione dei genitori; l’importanza del dialogo (Gabe capirà dagli errori dei genitori che è importante esprimere quanto si prova, pur rischiando di non ottenere ciò che si vuole e, proprio grazie al dialogo, si intuisce che i genitori cominceranno a riavere un rapporto); il bullismo subito dal compagno più grande; la solitudine di Rosmary, che pur vivendo in una famiglia per Gabe “perfetta”, in realtà passa tutto il tempo tra una lezione di ballo e una di musica insieme alla tata.

IN PRATICA: L’IDENTIKIT!

Una semplice attività per aiutare i ragazzi a riflettere ulteriormente su se stessi e sui cambiamenti propri e dell’altro sesso,  attraverso la collaborazione con gli altri componenti del gruppo!

A partire dalle riflessioni emerse durante l’incontro, utilizziamo i tanti foglietti compilati dai ragazzi per ricavare 4 identikit:

  1. bambino di 7/8 anni
  2. ragazzo di 11/12 anni
  3. bambina di 7/8 anni
  4. ragazza di 11/12 anni

Possiamo invitare i ragazzi a lavorare in gruppi di circa 4/5 membri (misti di ragazzi e ragazze) in modo che tutti possano essere coinvolti e ogni gruppo possa elaborare uno dei 4 identikit attraverso un disegno o  una sagoma, costruita ritagliando cartoncini o una carta d’identità o una piccola rappresentazione scenica… I ragazzi hanno una grande creatività che va incoraggiata ma è sempre buono avere delle modalità da poter suggerire lì dove i ragazzi dovessero trovarsi a corto d’ idee. Ogni gruppetto a fine lavoro presenterà il proprio identikit che fungerà da sintesi per la tematica affrontata e magari da spunto per un ulteriore dibattito 😉

Ricordate ai ragazzi che dagli identikit devono emergere le caratteristiche che sono emerse durante il dibattito e le riflessioni che hanno seguito il film!

OKKIO!

  • Non dimentichiamo che pur conoscendo i ragazzi da un paio di anni, i cambiamenti avvengono spesso in modo repentino perciò guardiamo sempre con occhi “nuovi” i ragazzi pronti a conoscerli in ogni loro cambiamento
  • Non tutti i ragazzi hanno già avuto la loro prima cotta perciò attenzione a non farli sentire dei “diversi”, come se fosse impossibile che ancora non gli piaccia una ragazzina
  • Non sminuire e non ritenere esagerato quanto provano i ragazzi! Per loro tutto è amplificato: i sentimenti, il tempo… (per Gabe 2 settimane e mezzo sono un’eternità così pure due giorni senza vedere Rosmary)
  • Sebbene Gabe sia un ragazzo, per le ragazze il modo di vivere la prima cotta non è molto diverso

Dalia Mariniello

Scarica l’intero articolo da poter leggere comodamente su file, fotocopiare, consegnare agli animatori in parrocchia o agli insegnanti

—> Scheda del film Innamorarsi a Manhattan<—

Puoi trovare il dvd di Innamorarsi a Manhattan —> QUI 😉 <—

Uno scandaglio per scoprire se stessi – Itinerari musicali di catechesi/3_L’Intelletto

Qualche premessa: 

INTRO:
Clikka sull’immagine

Intelletto e scandaglio, scoprire e dare senso: questi sono i binari su cui mi piace orientare il nostro percorso. Un itinerario, quello che stiamo per affrontare, che potrebbe condurre i ragazzi a rientrare in se stessi e a dare senso, valore, scoprire innanzi tutto le ricchezze che ciascuno porta dentro, il proprio cuore con tutte le lotte che deve sostenere, e ciò che odia e che ama.
Senza dare troppe spiegazioni, l’incontro lo si potrebbe iniziare facendo ascoltare
 –Scava un po’più a fondo, brano tratto dal film di animazione La principessa e il ranocchio; o, se possibile, si potrebbe far vedere la sequenza del film collegata al brano musicale.[…]
I ragazzi che cosa credono riguardo al dono dell’intelletto? A cosa potrebbe servire? Ad essere più intelligenti? Soltanto a questo? Se intelletto significa intus-legere (leggere dentro), che collegamento esiste tra il dono dello Spirito e la risposta data da Mama Odie nel film/canzone? «Se scaverai un po’ più a fondo, scoprirai chi sei, ti sentirai ok! Cerca di conoscere chi sia il vero te, sarai felice, altroché! Tu credi che la felicità dipenda da ciò che hai, ma finora questa strana idea ti ha portato solo guai, guarda bene dentro te, cogli l’opportunità!». Passare dal fuori al dentro; da ciò che gli altri vedono di me a ciò che sono e sento: questo è necessario.
L’intelletto è la capacità/possibilità di scavare dentro se stessi, per scoprire il valore e il senso di ciò che c’è, di tutte quelle ricchezze interiori, di quegli ostacoli, di quelle esperienze che ci rendono unici. […]
Successivamente si fa ascoltare
– Gli ostacoli del cuore, di Elisa-Ligabue.[…]
Gli amici, le delusioni, le paure, i sogni… sono presenti o sono ancora da scoprire? Come camminare tra gli ostacoli del cuore, se proprio nel cuore dobbiamo arrivare?
Si propone a questo punto la terza canzone del percorso, la conclusiva. 
È uno straordinario testo di Mariah Carey, cantante statunitense: Hero.
«There’s a hero… (C’è un eroe)», afferma l’autrice, «C’è un eroe se guardi nel tuo cuore, non devi avere paura di quello che sei; c’è una risposta se cerchi nella tua anima e il dolore che conosci si scioglierà…».Hero è colui che arriva da lontano e dà la forza di non mollare, di mettere da parte ogni paura, di guardare dentro se stessi e trovare la verità. Hero potrebbe essere il nostro scandaglio? Il nostro eroe, che ci fa scoprire il senso di tutto, leggere ciò che è dentro di noi, senza lasciarsi frenare, bloccare, arrestare sulla porta del nostro cuore? Hero potrebbe, allora, essere l’intelletto: quel dono così particolare dello Spirito che, solo, può spingerci fino alla verità di noi stessi, per guardare e dare voce e senso al bello e al brutto, al buono e al difficile, al duro e al possibile.  [Continua…]  

Sr.   Mariangela Tassielli, fsp

Scarica l’intero articolo:

—>>> Scoprire se stessi – Intelletto<<<—

L’intero itinerario è tratto dalla rivista Catechisti Parrocchiali, itinerario annuale settembre – maggio: i doni dello Spirito. Estratto per la rubrica Itinerari musicale di Catechesi su www.canatalavita.com. Destinatari cresimandi, adolescenti, giovani. Per richiedere l’annata 2010 completa scrivere a: abb.riviste@paoline.it

ARCHIVIO POST “I DONI DELLO SPIRITO”

E Gesù disse: “Beati voi!” – incontri online/ottobre 2012_Step1

Benvenuti, cari amici, al primo dei nostri incontri:

E Gesù disse: “Beati voi!”

L’anno della fede si è aperto davanti a noi, invitandoci a percorrere, con rinnovata convinzione e più certa consapevolezza i sentieri della fede in Gesù Cristo… sentieri lastricati di salvezza, di pienezza, di gioia e felicità. Eppure spesso la via dell’amore per eccellenza viene coperta da uno spesso strato di apatia, di noia, di dovere, di senso di colpa.

Noi crediamo che la fede sia un’esperienza personale di fiducia in colui che da sempre ci ama e che, per amore ci ha salvato. Non vogliamo ridurla e elenco di doveri. Non crediamo sia lecito fare della fede in Gesù Cristo una bandiera di privilegio. Quei sentieri di fiducia, vogliamo percorrerli insieme, per far risuonare, con tutto il suo carico di novità, l’annuncio del Vangelo, come annuncio di una felicità possibile.

Cristiano non è colui che sopporta in funzione di un premio, ma è colui che fa della fede uno stile di vita, della fiducia in Dio una certezza… per questo è beato, per questo la felicità, è possibile.

Maria, donna della gioia diventi per noi il grande modello cui riferirci… lei che più di ogni altro ha ascoltato l’annuncio nuovo della pienezza e lo ha custodito nella propria vita.

Buon cammino a tutti voi, cari amici, e che le parole di Gesù Cristo, Signore della nostra vita, diventino in noi, ogni giorno più vere !

Video – catechesi

Maria donna della gioia
Preghiera conclusiva

Maria, donna della gioia,
testimone fedele di una felicità nuova,
fa’ risuonare in noi il Vangelo, Gesù Cristo,
come annuncio di vita e di pienezza.

Aiutaci a sentirci parte di un progetto d’amore
che, in Gesù ci raggiunge e ci apre
a proposte di felicità inaudite.
Rendici consapevoli di non essere al mondo per caso;
rendici certi di abitare nel cuore di Dio,
per permettere a lui di abitare in noi.

Invoca per noi lo Spirito di Dio
perché ci renda poveri di certezze,
determinati nel credere,
audaci nel togliere ogni maschera
per fidarci di colui che, da sempre e per sempre,
ci custodisce come perle preziose. Amen

Invocando Maria, ognuno senta di essere in comunione ecclesiale, con tutti i fratelli e sorelle che in ogni parte del mondo, lodano e danno gloria al Padre, in Gesù Cristo nostro Signore. Lo Spirito sia per noi fortezza nel cammino!

Felicità e Vangelo
sono un connubio esplosivo e rivoluzionario
che ancora in molti preferiscono tenere disinnescato.
L’unico vero pericolo nell’innescarlo è di essere essere travolti
da radiazioni di amore e solidarietà universale, che riconoscono nell’altro,
null’altro se non riflessi intensi del volto di Dio.

Per saperne di più scrivi a:

Sr Mariangela: m.tassielli@paoline.it

Per condividere riflessioni, mettere in campo domande, dubbi, voglia di saperne di più, seguici anche su

Facebook: Giovani & Vangelo
su Tw: Cantalavita

Potrai trovare aggiornamenti in tempo reale e condividi i link sulle pagine di amici e conoscenti che a tuo parere potrebbero essere interessati dall’annuncio di gioia con cui il Vangelo ci raggiunge.

Inoltre se hai meno di 30 anni ti proponiamo il gruppo facebook:

GEP – Giovani Evangelizzatori Paolini

Se desideri vivere momenti di preghiera ti consigliamo il libro: Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline

Ti auguriamo buon cammino e buon tutto!

 

Testimoni ieri e oggi_ “Vivere è agire, Yalla!” – Suor Emmanuelle del Cairo

Lo scorso 11 ottobre il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto un anno della fede che si concluderà il 24 novembre 2013. La scelta di questa riflessione sulla fede non è assolutamente scontata e tanto meno voluta come se fosse un compito a casa per noi tutti. La fede è una grazia donata da Dio che accompagna ogni sua creatura lungo il cammino della vita e ne testimonia la vigoria. Essere consapevolmente testimoni della fede in colui che è puro Amore è ciò che di più affascinante, bello, complesso e dunque mai scontato possa accadere ad un essere umano. Lungo i secoli il cristianesimo e le religioni tutte hanno testimoniato, attraverso la vita di uomini e donne di tutte le età, la forza della fede, che è capace di far cambiare rotta, di convertire, di dare una nuovo inizio senza limitazioni di colore, razza o condizione sociale e con una particolare predilezione di Dio verso gli ultimi. Perché la santità si trova nelle piccole cose, nelle vite comuni e semplici che in Dio diventano straordinarie.

In questa nuova rubrica di Cantalavita, “Testimoni ieri e oggi”,  diamo inizio ad una breve riflessione mensile sulla testimonianza di fede di persone “speciali” che non dobbiamo sentire “lontane da noi”, ma “come noi”, e che in Dio hanno compiuto grandi cose. Lasciamoci interrogare dalle loro vite, nella speranza di rileggere la nostra storia e il nostro incontro personale con Dio.

Ricordo bene l’emozione quando per la prima volta mi sono trovata di fronte sr Emmanuelle, una donna speciale che emanava luce e gioia e che con la sua lunghissima vita ha testimoniato al mondo l’Amore di Dio, sempre in un dialogo interreligioso e nel preciso intento di privilegiare “gli ultimi”.

Ribaltando una celebre frase di Sartre per cui l’inferno si trova nel prossimo, Madeleine Cinquin, conosciuta come Suor Emmanuelle del Cairo, ha affermato che “il paradiso sono gli altri” e questa sua certezza l’ha testimoniata attraverso una scelta difficile e definitiva, vivere la sua vecchiaia, dai 62 agli 83 anni, (è morta a 99 anni nel 2008) povera coi poveri nelle bidonville egiziane, perché in loro ella ha visto il volto di Cristo che echeggia nelle parole dell’Evangelista Matteo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, prigioniero e siete venuti a trovarmi” (25,36). Per Sr Emmanuelle, così come afferma San Paolo, l’amore è il dono più grande che ci possa capitare e che supera tutto e tutti. Un amore che Dio stesso ci manifesta chiedendoci di viverlo vicendevolmente e senza il quale non saremmo nulla. Sr Emmanuelle ha scelto di amare i poveri lasciando una vita agiata e sicura perché si era lasciata “aspirare”, come diceva lei, dalla sofferenza per la sollecitudine e la denuncia dell’ingiustizia del mondo verso i più deboli. Lei, professoressa di filosofia, laureata alla Sorbona, sentiva forte il richiamo dei suoi “straccivendoli” delle viuzze periferiche del Cairo, laddove ha trovato la sorgente dell’amore. E come diceva sempre, fissando gli occhi dei suoi interlocutori: “Vivere è agire, Yalla!” (Avanti! In arabo) Allora diciamo assieme Yalla! E lasciamoci interrogare da questa donna straordinaria e viviamo la nostra vita con intensità, facendo piccoli passi verso la sorgente dell’amore.

Maria Grazia Meloni

 Per conoscere meglio Sr Emmanuelle vi propongo

questo libro edito dalla san Paolo:

“Sono una delle donne più felici della terra”,
colloqui con Angela Silvestrini

Clikka qui :-)

Clikka sull’immagine 🙂

ALTRI TESTIMONI DI FEDE SULLA PAGINA —> TESTIMONI IERI E OGGI

Nell’amore… Dio!!! – per Giovani dal 4 al 9 settembre 2012

Nell’amore… Dio!

un dono,
una scoperta,
un Sì 

Negli incontri, nei volti, nei sorrisi, nei sospiri, nel cuore che batte all’impazzata… nei tanti volti dell’amore, Dio c’è!
Si offre a noi lasciandosi scoprire nelle semplici e quotidiane situazioni della vita e, per noi, il suo ESSERCI diventa  un dono, una scoperta sempre possibile e un Sì da pronunciare e vivere nelle scelte.

Nell’amore… Dio! è un’esperienza di spiritualità paolina che proponiamo a tutte le RAGAZZE fino a 30 anni  per camminare insieme, sui passi di Gesù.

Vieni! Ti aspettiamo!

Quando? —>Dal 4 al 9 settembre 2012

Dove? —> Figlie di San Paolo – via dei Cavalli Marini, 32 – 00040 Tor San Lorenzo – Ardea (RM)

Per Info e Contatti

sr Pina Riccieri, fsp 339.49.37.233 – pina.riccieri@gmail.com

sr Mariangela Tassielli, fsp 340.84.04.419 – m.tassielli@paoline.it

sr Silvia Mattolini, fsp 329.33.95.223 – suorsilvia@ymail.com

L’amore è il luogo preferito di Dio.
In un abbraccio gratuito e rassicurante…
In un sorriso donato, camminando…
in una mano tesa per donare…
in uno sguardo puro e riconciliato…
nell’amore di chi si fa dono per altro…
nella vita donata senza misura…

…in ogni piccolo gesto d’amore Dio c’è!

Fai della tua vita lo spazio dell’amore
ed essa diventerà casa di Dio. 

Scarica il depliant: Nell’amore… Dio!_depliant