
Rieccoci, cari amici!
Siamo ormai molto prossimi al Natale, ma non vorremmo che nulla fosse perso di quell’incredibile dono che stiamo per ricevere. Il tempo è gravido di attesa, il cielo e la terra in Gesù si congiungono per donare a noi la salvezza. Ma noi siamo pronti a riceverla? Siamo a pronti a metterci del nostro? Dio c’è… ma non basta! Il cammino di avvento, nell’ultima tappa del nostro cammino Fatti di Parola ci aveva chiesto di Fare attenzione!!!
Stare attenti a noi stessi, vegliare nella notte per riuscire a scorgere all’orizzonte il nuovo SOLE, il nuovo giorno della Grazia.
Vegliare e restare svegli per poter accogliere Dio in noi!
Eccoci, allora… siamo ormai alle soglie del grande evento che ha cambiato la storia e che cambierà anche la nostra vita.
Vi proponiamo di vivere insieme gli ultimi passi verso il Natale. Dal 22 al 24 dicembre, dalle ore 9.00 pubblicheremo
una breve video-preghiera che potrà dare il LA alla nostra giornata e che ognuno potrà condividere, scaricare, caricare sui propri media. Con la preghiera suggeriremo un atteggiamento su cui ci si potrà esercitare, ogni giorno, e arrivare a poter spalancare le porte della nostra vita e del nostro cuore al Signore.
Siamo oltre 1500 fratelli e sorelle ad aver condiviso le tappe di Fatti di Parola, insieme allora, sentendoci una piccola porzione di Chiesa in cammino, vogliamo continuare a vivere e condividere questi tre passi che ci aiuteranno a celebrare il Natale del Signore.
Vi aspettiamo con gioia!
suor Mariangela
Per saperne di più scrivi a:
Sr Mariangela: m.tassielli@paoline.it
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Potrai trovare aggiornamenti in tempo reale e condividi i link sulle pagine di amici e conoscenti che a tuo parere potrebbero essere interessati dall’annuncio di gioia con cui il Vangelo ci raggiunge.
Inoltre se hai meno di 30 anni ti proponiamo il gruppo facebook:
GEP – Giovani Evangelizzatori Paolini
Se desideri vivere momenti di preghiera ti consigliamo il libro: Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline
Ti auguriamo buon cammino e buon tutto!
Ti ricordiamo il cammino di incontri online 2012 -2013
Felici di vivere


sulla statuetta del bambino Gesù nel presepe, posta sulla mangiatoia, circondata da Maria e Giuseppe, oltre che dal bue e dall’asinello. Un Dio che si affida a persone umane, che appare fragile, che suscita in noi tenerezza, che ha bisogno di noi per realizzare il suo progetto di salvezza… e non lo compie mai senza l’uomo!
Possiamo accostarci al Figlio di Dio con questo atteggiamento di tenerezza e ammirazione, stupore e curiosità.
alizzare con i fanciulli la statuetta del bambino Gesù, usando sagome di polistirolo. La statuetta potrà essere posta, poi, sopra la mangiatoia e tenuta in camera o in altre parti della casa come simbolo del Natale, per vivere in famiglia brevi momenti di preghiera. Materiale: una pallina di polistirolo del diametro di 4 cm, un ovetto di polistirolo di 6 cm di altezza, stuzzicadenti, un pennellino, colori a tempera.
e con i colori a tempera come nella foto
azzi nella realizzazione di questi oggetti, è bene mostrare, prima d’iniziare l’attività, un esempio di prodotto finito. I fanciulli hanno bisogno di vedere, per entusiasmarsi e impegnarsi, cosa realizzeranno, altrimenti è più facile che si perdano d’animo o sbuffino prima ancora di mettersi all’opera.



essere operatori di pace, concordi e unanimi nella sua casa. Se siamo figli di Dio, rimaniamo nella pace di Dio. Coloro che hanno ricevuto un unico Spirito, abbiano un cuor solo e un’anima sola. Dio non accoglie il sacrificio di chi è in discordia, anzi comanda di lasciare l’altare e riconciliarsi prima con il fratello. Soltanto così le nostre preghiere saranno ispirate alla pace e gradite a Dio. Il sacrificio più grande da offrire a Dio è la nostra pace e la concordia fraterna».
o vivere, lasciano che le cose vadano come vadano.
n altro, conservano la comunione dove altri la infrangono, rinunciano all’affermazione di sé e tengono a freno l’odio e l’ingiustizia. Essendo coinvolti nell’opera di pace di Cristo, anch’essi saranno chiamati figli di Dio».
Avvento alla porte, o meglio alla porta…

uno che spesso passa inosservato: la mangiatoia. Ci sono Maria e Giuseppe in attesa di Gesù, i pastori che si avviano alla capanna, case e casette, angeli e greggi… e la mangiatoia resta nell’ombra della stalla di Betlemme.
cioè:
le restanti strisce sulla base così formata, creando il piano d’appoggio della mangiatoia;


uno dopo l’altro, con un filo di voce: «Con il mio lavoro, ho bisogno di tranquillità!» (il papà). «Il poco tempo libero che mi resta, dovrò dedicarlo a lei? E, poi, non abbiamo una camera libera!» (la mamma). «Io non voglio una vecchia malata tra i piedi! Sai che rompi!» (Teresa). «Nella mia cameretta posso fare spazio alla nonna!» (Giusy). Il giorno dopo, i genitori comunicarono alla nonna che sarebbero andati a prenderla in ospedale. Giusy si mette all’opera; raccoglie in uno scatolone le cose che ingombrano e con l’aiuto del papà fa spazio al letto della nonna. Con il suo arrivo la vita di Giusy è totalmente cambiata. Rinunzia ad alcuni impegni per stare con la nonna. In breve tempo è come ammaliata dai suoi racconti di vita e annota su un taccuino le brevi risposte che riceve alle sue tante domande. Non avrebbe mai pensato che rileggendole, dopo qualche anno, vi avrebbe trovato tanta saggezza e luce per la sua vita.“



Alcuni di voi possono esser tentati di rifuggire dalle responsabilità: negli illusori mondi dell’alcool e della droga, nelle fugaci relazioni sessuali senza impegno per il matrimonio e la famiglia, nell’indifferenza, nel cinismo e perfino nella violenza. State in guardia contro l’inganno di un mondo che vuole sfruttare o far deviare la vostra energica e potente ricerca della felicità e del senso della vita. Ma 




atechista che ha il compito di chiamare ogni ragazzo ripetendo due volte il suo nome (come è avvenuto per Mosè).



