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GP2 GenerAzioni – Non abbiate paura!_2a Parte

Non abbiate paura, forza, coraggio, sono con voi, ho fiducia in voi… 
Tante volte Giovanni Paolo II si è rivolto ai giovani con queste parole, esortandoli con amore a non avere paura di SPALANCARE LE PORTE A CRISTO, a non aver paura  di seguirlo, di metterlo al centro della propria vita, di annunciarlo senza vergogna nelle piazze, tra la gente, nei luoghi del vivere quotidiano!
Non abbiate paura: “di rispondere alla vostra vocazione“.
Non abbiate paura: “del futuro“.
Non abbiate paura: “della sofferenza e della morte“.
Non abbiate paura: “di proclamare il Vangelo“.

NON ABBIATE PAURA DI RISPONDERE ALLA VOSTRA VOCAZIONE!

Non abbiate paura di ritornare incessantemente a Cristo, fonte della Vita! […] Manifestando la sua fiducia, Gesù volge a voi il suo sguardo e vi invita a fare della vostra esistenza qualcosa di buono, facendo fruttificare i talenti che vi ha affidato, per il servizio alla Chiesa e ai vostri fratelli, come pure per l’edificazione di una società più solidale, più giusta e più pacifica.
Cristo vi invita a riporre la vostra speranza in lui e a seguirlo sulla via del matrimonio, del sacerdozio o della vita consacrata.
Nel silenzio del vostro cuore, non abbiate paura di ascoltare il Signore che vi parla!

GIOVANNI PAOLO II
Discorso ai giovani di Rouen, 4 Aprile 2000

NON ABBIATE PAURA DEL FUTURO!

In Cristo voi potete credere nel futuro, anche se non potete distinguerne i contorni.
Voi potete affidarvi al Signore del futuro, e superare così il vostro scoraggiamento di fronte alla grandezza del compito ed al prezzo da pagare. Ai discepoli sgomenti sulla via di Emmaus il Signore disse: «Non era necessario che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
Il Signore rivolge queste stesse parole a ciascuno di noi. 
Per questo, non abbiate paura di impegnare le vostre vite nella pace e nella giustizia, perché voi sapete che il Signore è con voi in tutte le vostre vie.

GIOVANNI PAOLO II
Messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della Pace

NON ABBIATE PAURA DELLA SOFFERENZA E DELLA MORTE!

Poiché la croce di Cristo è il segno d’amore e di salvezza, non deve sorprenderci che ogni amore autentico richiede sacrificio. Non abbiate paura allora quando l’amore è esigente.
Non abbiate paura quando l’amore richiede sacrificioNon abbiate paura della croce di Cristo.

La croce è l’Albero della Vita.

È sorgente di ogni gioia e di ogni pace.
Era l’unico modo per Gesù di arrivare alla risurrezione e al trionfo.
È l’unico modo per noi di partecipare alla sua vita, ora e sempre.

GIOVANNI PAOLO II
Discorso ai giovani di Auckland, 22 novembre 1986 

NON ABBIATE PAURA DI PROCLAMARE IL VANGELO!

Certamente il messaggio che la Croce comunica non è facile da comprendere nella nostra epoca, in cui il benessere materiale e le comodità sono proposti e ricercati come valori prioritari. Ma voi, cari giovani, non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce.

Non abbiate paura di andare controcorrente!

GIOVANNI PAOLO II
Omelia, 4 Aprile 2004

“Scrivo a voi giovani”!

“Scrivo a voi, giovani, perchè siete forti”… scriveva molti secoli fa l’apostolo Giovanni; e questa frase mi sta risuonando costantemente nel cuore. Ma purtroppo non riesco a pensare a voi, giovani amici, come a dei forti, come a chi ha conosciuto il Padre-Dio, come a chi ha vinto il Maligno.

Prima di scrivere questa lettera, ci ho pensato e pregato… mi sono chiesta quanto fosse giusto buttarla nel web, senza alcuna forma di mediazione, di ulteriore esplicitazione, di un confronto diretto… ma di fatto so che il web è il mondo che abitate, è il vostro spazio e, spesso, è l’unico mondo in cui riuscite a essere voi stessi.

E allora scrivere, e scrivere una lettera così, è urgente perchè è necessario che voci controcorrente possano risuonare anche lì dove di solito tuonano voci poco rispettose della vostra più intima identità, della vostra crescita, della vostra più preziosa umanità.

Cari amici, chi tra voi mi conosce, sa che non amo molto le mezze misure, sa che apprezzo la trasparenza e la chiarezza su tutti i fronti e allora, sollecitata da tante realtà contingenti, da confidenze di vostri giovani coetanei, da cammini di felicità vera stroncati solo dall’illusione di felicità apparenti e momentanee, decido di mettere mano alla tastiera e far rimbalzare qualcosa che da tanto porto nel cuore e che in certi momenti vorrei poter gridare a pieni polmoni… quando guardo, spesso impotente, molti di voi condannarsi alla morte interiore…

Giovani, ritornate a credere nella vita,
quella vera, quella che non finirà con la morte!

Giovani, imparate il sapore dolce e amaro del desiderio, del non avere tutto e subito. Chiedete, con CORAGGIO, ai vostri genitori di insegnarvi il valore del NO, chiedete loro di non viziarvi, di non concedervi tutto perchè quello che oggi vi sembra vincente, nel tempo vi renderà delle pappe molli incapaci di reggere l’urto che la vita, con le sue leggi, prima o poi causerà. SMETTETE di pretendere che tutto sia come  voi volete… potete illudervi di condizionare il piccolo mondo che vi circonda, potete, se avete un carettere forte, dominare sulle coscienze dei vostri amici… ma non illudetevi, non dominerete mai il mondo, nè il tempo, nè la vita…

E allora siate furbi, siate intelligenti, partite per tempo, imparate a vivere, ma non usurpando le coscienze, non costruendovi un mondo, delle relazioni, delle amicizie a vostra misura, perchè la misura di un uomo sarà sempre e comunque piccola.

  1. Alzate lo sguardo, guardate l’orizzonte, quello infinito!!
  2. Aprite le finestre della vostra coscienza e non abbiate paura della luce
  3. Non mentite, non costruite amicizie, mentendo a voi stessi e all’altro
  4. Puntate in alto
  5. Imparate il gusto del sacrificio
  6. Attendente
  7. Non mollate quando la strada si fa dura

Ho conosciuto persone, giovani e non solo, che hanno scelto di smettere… smettere cosa?
Smettere di camminare nella verità, di nutrirsi di confronti veri, fatti anche di scontro e di disapprovazione. Ho visto giovani, e non solo, scegliere relazioni di comodo dettate solo dalla voglia di stare bene… di sentirsi appagati…

Ho visto e vedo chi manipola anche l’affettività altrui, pur di far godere la propria…

C’è chi vi fa credere che quello che sentite sia la verità, che l’emozione vi possa governare e vi possa guidare in ogni scelta, che ogni cosa, e la vita stessa, debba essere costruita in funzione di ciò che vi fa sentire vincenti.
E allora accomodiamoci: la sessualità per esempio… “Beh dipende: uomo o donna fa lo stesso! Hai paura di stare con un uomo, beh che ti crei pippe mentali?! Stai con una donna… in fondo è anche fashion… il mondo non si stupirebbe più, o almeno, non più di tanto”. Film, pubblicità, reality, canzoni, news, opinionisti, ve lo fanno credere, no? E infondo non siete pochi a credeci… e non parlo per teorie.

“Non, sr. Ma’… non è così!”. Giusto, chiedo umilmente scusa… perchè effettivamente se vi piace l’altro sesso la situazione si ribalta, ma il risutlato no: “Ci sto perchè mi piace”; “Ci siamo lasciati, non so… mi ha deluso… e poi non lo amo più!” o ancora: “Scusa suor, che c’è di male, ci amiamo”… ok ma per quanto vi amerete? E poi? Ci riprovate? Con altri?

E vi chiedeo: “Esiste forse un cammino di crescita nell’identità sessuale? Nello scoprirsi uomini e donne?” No!!! Non esiste!!! Ha ragione chi dice che siete ciò che sentite… ha ragione chi dice che sono le vostre emozioni a rivelarvi la vostra identità… però se scegliete questa linea, il consiglio che vi do è quello che farvi trapiantare la ragione, anzi di farvela estirpare, perchè prima o poi la ragione si sveglia, interpellerà la coscienza e le cose inizieranno a non funzionare più come i tanti “Grande fratello” o “Amici” o “Uomini e donne” vi hanno insegnato…

Ma quello che ho appena detto rispetto alla sfera sessuale lo potrei dire per tante altre cose…
Dove siete quando si tratta di vivere e di decidere chi essere? Quanto siete in grado di sostenere la solitudine, la paura, il buio, la noia… qual è il segreto della felicità? Siamo proprio sicuri di poterlo trovare nelle tantissime forme di ecstasy che ogni giorno il mondo dei media ci propone? Tutto finisce, ogni rave party finisce… ogni sballo deve mettere, prima o poi, un punto! Ogni forma di stordimento dell’anima finirà… e vi lascerà soli davanti al foglio bianco che la vita vi chiederà di scrivere…

Dove siete, ragazzi? E dove state andando?
Chi sono gli altri per voi? Cari ragazzi! E chi siete voi per voi stessi?

Il mondo non è in funzione dei vostri bisogni, anche se mamma e papà continuano a realizzare i vostri desideri da 20enni adolescenti o da 30enni non ancora adulti. Il mondo non girerà mai al ritmo delle vostre emozioni, anche se la vostra amica o amico del cuore, non ha il coraggio di contraddirvi mai, e vi giustifica sempre e voi valutate i buoni e i cattivi in forza di chi vi fa stare bene…

Tutto questo, silenziosamente vi indebolisce… vi rende incapaci di resistere, di prendere di petto la vita, di scegliere, di andare fino in fondo, di mettere il cuore in tutto ciò che fate, di scegliere una strada e accettarne tutte le conseguenze.

Coraggio, cari Giovani!
Siete più grandi del mondo che gli altri vi stanno presentando.

Energia, passione, amore, sogni, futuro, perseveranza determinazione… tutto questo vi vive dentro… non lasciatevi uccidere da chi vi presenta l’orizzonte lontano come un’utopia e vi insegna a guardare il vostro ombellico come unico punto di orientamento…

Credete! Credete in voi stessi e trattate l’altro come ALTRO
che vive ed esiste nella sua singolarità.

E se potete… ricominciate a credete in un Oltre che questa storia ha cancellato dal vostro cuore. La stessa energia che vive in voi, ed eccede il vostro micro-mondo, vive anche nell’universo ed eccede l’universo stesso. In questo Oltre a cui, per fede, diamo un nome, ricominciate a credere… vi ricondurrà al centro di voi stessi, vi aiuterà a sentire quanta vita scorre dentro, vi permetterà di scoprire una luce infinita che vive nel cuore di ognuno di voi e in ogni Altro che vi si avvicina.

Buon tutto, cari giovani amici…e sia la vostra vita, VITA!!!!

Suor Mariangela, fsp

PS. Se qualcuno vorrà obiettare, scrivere o riflettere ad alta voce, i commenti o il contatto privato via mail è a vostra disposizione.

Tra note e realtà – Qualcosa che non c’è

Tutto questo tempo a chiedermi cos’è che non mi lascia in pace…
Tutti questi anni a chiedermi se vado veramente bene così…
Come sono… Così
Così un giorno, ho scritto sul quaderno:
«Io farò sognare il mondo con la musica!»
Non molto tempo dopo quando mi bastava fare un salto
per raggiungere la felicità… e la verità è che…
Ho aspettato a lungo qualcosa che non c’è,
invece di guardare il sole sorgere…
Questo è sempre stato un modo
per fermare il tempo e la velocità.
I passi svelti della gente, la disattenzione,
le parole dette senza umiltà, senza cuore così
solo per far rumore…

(Elisa, Qualcosa che non c’è)

Perché questo canto di Elisa mi abbia fatto pensare all’Avvento non lo so. Ma so con certezza che ascoltarlo e riascoltarlo ha riattivato nel cuore tanti volti, storie e desideri di persone che conosco bene, di gente che ho incontrato in quest’ultimo tempo, di tanti con cui ho solo scambiato qualche parola. In tutti, è tangibile la speranza di un qualcosa di diverso, di una possibilità nuova di vivere e amare; l’attesa di diventare qualcuno, di scoprire le vie della felicità vera; il desiderio di costruire un futuro in cui valga la pena esserci; la voglia di lasciare un segno nella storia.
Sogni e attese che tante volte si scontrano con l’illusione e con l’impossibilità di accadere; e non è questione di ideali irraggiungibili. Spesso è l’impegno, la passione, la perseveranza a cedere. L’attesa pretende il coraggio della pazienza e l’audacia della fiducia. Il tutto e subito distrugge i sogni e non permette al futuro di diventare presente. Non si costruiscono le strade battendo i piedi per terra, né si edificano ponti, scrivendo solo nel desiderio i propri sogni.
Attendere significa metterci del proprio… anzi, perdonate la schiettezza… è necessario rimetterci del proprio, perdere, lasciare, apparentemente arretrare. È il prezzo che il futuro chiede; è il prezzo di chi sceglie seriamente di diventare qualcuno, di esistere; è il prezzo di chi non declina mai ogni responsabilità sul mondo, ma lo cambia con la forza del silenzio e della pazienza.
È questo l’augurio che mi piacerebbe riempisse questi ultimi giorni di attesa.
È augurio per tutti coloro che in questo tempo camminano, credono, sperano, attendono…
E non si tratta di aspettare a lungo qualcosa che non arriverà mai. Ma non è neppure rinnovare, liricamente o sdolcinatamente, l’attesa di un Dio che in un modo o in un altro comunque arriverà, come ogni anno, da più di duemila anni.
Si tratta di accogliere Colui che c’è da sempre… quel sole che da sempre e per sempre ci illuminerà; che sarà la nostra luce e il senso stesso del nostro esistere… il Sole che ama sorgere rompendo schemi e finzioni, che ama andare molto al di là di ogni umana attesa e di ogni orizzonte troppo calcolato.

Il segreto
canta Elisa – è fare tutto come se vedessi solo il sole.
Il segreto
mi piace affermareè fare tutto guardando solo il Sole, prevenendolo nell’attesa delle nuove aurore che spalancherà all’orizzonte, lasciandosi sfiorare e penetrare da quei raggi che, Lui, non farà mai mancare nel tempo.

di suor Mariangela fsp

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GP2 GenerAzioni – Avvento!

“L’Avvento mantiene viva l’attesa di Cristo, che verrà a visitarci con la sua salvezza, realizzando appieno il suo Regno di giustizia e di pace.

L’annuale rievocazione della nascita del Messia a Betlemme rinnova nel cuore dei credenti la certezza che Dio tiene fede alle sue promesse.

L’Avvento è, pertanto, potente annuncio di speranza, che tocca in profondità la nostra esperienza personale e comunitaria.

Ogni uomo sogna un mondo più giusto e solidale, dove degne condizioni di vita e una pacifica convivenza rendano armoniose le relazioni tra individui e tra popoli.
Spesso, però, non è così. 
Ostacoli, contrasti e difficoltà di vario genere appesantiscono la nostra esistenza e talora quasi la opprimono. Le forze e il coraggio di impegnarsi per il bene rischiano di cedere al male che sembra a volte avere la meglio. 
E’ specialmente in questi momenti che ci viene in aiuto la speranza.

Il mistero del Natale, che fra pochi giorni rivivremo, ci assicura che Dio è l’Emmanuele  –  Dio con noi.

Per questo non dobbiamo mai sentirci soli.
Egli ci è vicino, si è fatto uno di noi nascendo nel grembo verginale di Maria.
Ha condiviso il nostro pellegrinaggio sulla terra, garantendoci il raggiungimento di quella gioia e pace, a cui aspiriamo dal profondo del nostro essere. […]

Potremmo, dunque, concludere che il senso della speranza cristiana, riproposta dall’Avvento, è quello dell’attesa fiduciosadella disponibilità operosa
dell’apertura gioiosa all’incontro con il Signore
.
A Betlemme Egli è venuto per rimanere con noi, per sempre. 
Alimentiamo, pertanto, questi giorni di immediata preparazione al Natale di Cristo con la luce ed il calore della speranza.

Giovanni Paolo II
Udienza Generale
Mercoledi, 17 Dicembre 2003
 

GP2 GenerAzioni – Solennità Cristo Re!

“Questa festa [di Cristo Re dell’universo] è stata opportunamente collocata nell’ultima domenica dell’anno liturgico, per evidenziare che Gesù Cristo è il Signore del tempo e che in lui trova compimento l’intero disegno della creazione e della redenzione
La figura del Re Messia prende forma, nella coscienza del popolo d’Israele, attraverso l’Antica Alleanza.
E’ Dio stesso che, specialmente mediante i profeti, rivela agli israeliti la sua volontà di radunarli come fa un pastore col gregge, perchè vivano liberi e in pace nella terra promessa.
A tal fine, egli invierà il suo Consacrato – il “Cristo” in lingua greca – a riscattare il popolo dal peccato e ad introdurlo nel regno.

Gesù Nazareno porta a compimento nel mistero pasquale questa missione. 

Egli non viene a regnare come i re di questo mondo, ma a stabilire, per così dire, nel cuore dell’uomo, della storia e del cosmo la potenza divina dell’Amore“.

Tratto dal libro
365 Giorni con Giovanni Paolo II 

Tra note e realtà – Qualcuno mi ha ucciso

Nonostante mi sono difeso sai
qualcuno mi ha ucciso
tentativo fallito altre volte e poi… riuscito
un’assurda inspiegabile volontà…
di far fuoco

ma chiunque dimostri genialità:
è fottuto!

…avevo una parola per tutti
non considerando che i matti, ci sono!
livore misto a gelosia, mamma mia,
non sei al sicuro mai…

e più ti spendi e più ti dai e più l’invidia tu scatenerai
conviene starsene a guardare vegetare
e non rischiare più..
…mille discorsi lasciati in sospeso …
(Renato Zero – Qualcuno mi ha ucciso)

…mille discorsi che vorremmo iniziare, mille spunti da cogliere, mille sollecitazioni da accogliere, eppure tempi e spazi ci costringono a scegliere e mai come questa volta, ve lo assicuro, mi dispiace frammentare un testo così pregno di significato.
Le poche righe, estrapolate dal canto, basterebbero a riprodurre uno schizzo, purtroppo fedele, della nostra esperienza personale, delle situazioni in cui ci troviamo, delle relazioni, a volte difficili che ci è chiesto (o magari offerto!) di vivere.
La morte, la violenza, la gelosia, le libertà negate, le coercizioni, i tradimenti… e la lista potrebbe allungarsi notevolmente.
Le possiamo cercare nella storia ufficiale, ma in fondo, non ci scomoderebbero più di tanto. Le possiamo ascoltare dalle anonime voci della radio o le possiamo vedere dalle crude immagini di reportage televisivi… ma tra noi e loro c’è una certa distanza psicologica: siamo ancora al sicuro!
Eppure prima o poi ci toccheranno! O forse ci hanno già toccato!
Qualcuno dirà di no! Altri, sicuri di sè, crederanno di essere spiriti superiori.
I saggi si affidano al tempo, i mistici lasciano tutto nelle mani di Dio!
Eppure qualcosa di noi soffre! Chiede di essere ascoltata. E’ la nostra umanità che ha bisogno di nuovo ossigeno per sperare, per ricominciare, per credere ancora nell’uomo, per continuare ad amare nonostante le ferite.
C’è una tentazione con cui fare i conti: il lasciar perdere tutto e continuare tranquilli per la propria strada. In fondo che c’è di sbagliato? Lo fanno in tanti!
Starsene a guardare, tenere le giuste distanze evita rischi inutili e compromessi scomodi.
Davanti all’ampio orizzonte del bene, cosa può la morte? Che forza hanno i tradimenti? Chi può toglierci la libertà?
La domanda è quella di sempre: amare o non amare la gente?
La risposta fa la differenza!

 di suor Mariangela fsp

Guarda il video

GP2 GenerAzioni – I talenti!_2° Sondaggio

“A voi giovani, che naturalmente e istintivamente fate della «voglia di vivere» l’orizzonte dei vostri sogni e l’arcobaleno delle vostre speranze, chiedo di diventare «profeti della vita». Siatelo con le parole e con i gesti, ribellandovi alla civiltà dell’egoismo che spesso considera la persona umana uno strumento anziché un fine, sacrificandone la dignità e i sentimenti in nome del mero profitto; fatelo aiutando concretamente chi ha bisogno di voi e che forse senza il vostro aiuto sarebbe tentato di rassegnarsi alla disperazione.

La vita è un talento (cfr Mt 25, 14-30) affidatoci perché lo trasformiamo e lo moltiplichiamo, facendone dono agli altri.
Nessun uomo è un «iceberg» alla deriva nell’oceano della storia; ognuno di noi fa parte di una grande famiglia, all’interno della quale ha un posto da occupare e un ruolo da svolgere. 

L’egoismo rende sordi e muti, l’amore spalanca gli occhi ed apre il cuore, rende capaci di arrecare quell’originale e insostituibile contributo che, accanto ai mille gesti di tanti fratelli, spesso lontani e sconosciuti, concorre a costituire il mosaico della carità, capace di cambiare le stagioni della storia“.

Messaggio di Giovanni Paolo II
in occasione della XI Giornata Mondiale della Gioventù


Venite a me tutti! 4a edizione!_Alla scuola di Cristo Parola_in libreria/Salerno

VENITE A ME TUTTI!

4A EDIZIONE 2011-2012!

Insieme in libreria per pregare la Parola alla scuola del Maestro!


PER CHI?

GIOVANI e ADULTI

DOVE

a SALERNO presso la LIBRERIA PAOLINE c.so VITTORIO EMANUELE, 115

QUANDO: nelle seguenti DOMENICHE ore 18:00

2011: 30 Ottobre4 Dicembre
2012: 8 Gennaio5 Febbraio4 Marzo22 Aprile 13 Maggio3 Giugno


Scarica la LOCANDINA da poter mettere in parrocchia o dove credi opportuno: Venite a me tutti!_locandina


Fatti di Parola! …o di Parole?! – incontri on line


Amore, pace, fraternità, odio, gioia, perdono, delusione, paura, coraggio, determinazione, scelta…. e ora…

STOP!!!

Prima di leggere altro, ognuno di voi rientri nella propria mente e vada a scoprire quali sono le parole che in questo momento stanno animando (o offuscando…) mente, cuore, desideri… e poi ancora una volta, prima di pensare ad altro tornate qui, tra queste righe.

Ci siete? Vi aspettavamo, perchè lo sappiamo tutti, i viaggi nella nostra mente sono lunghi e spesso poco lineari. Luce, buio, nebbia… tutto si sussegue e si interseca. Ma tra tutte le parole che vi abitano, vorremmo ce ne potesse essere una UNA in particolare. Una parola unica e dal potere enorme di poter cambiare  ciò che tocca, soprattutto se riesce a toccare una vita.

Questa Parola è Gesù Cristo e il suo vangelo, la sua notizia straordinariamente folle, consegnata all’umanità di tutti i tempi. Lui è la Parola che sola può renderci nuovi: nuova vita, nuova creatura, nuova mente, nuove idee, nuovo modo di credere e di scegliere come vivere.

Lui c’è… c’è sempre stato, ma noi? Dove siamo noi?

Ci sentiamo tutti, ancora una volta scelti, chiamati, attraverso quel sorriso, che facendoci sentire unici, ci dice:

Dai! Vieni! Che aspetti? Sono qui per te, sono con te,

cosa hai da temere?”

Vieni allora, vieni con noi, incontro alla Parola…ti proponiamo di vivere insieme un cammino di spiritualità e formazione.
Ogni mese andremo on line con riflessioni, tracce di preghiera e adorazioni, che potrai scaricare e valorizzare personalmente o, se sei educatore o catechista, anche con il tuo gruppo.

Dal 30 ottobre al 29 giugno ti aspetteremo con…

incontri paoline

Saremo on line:

  • 30 ottobre
  • 24 novembre
  • 22 dicembre
  • a Gennaio insieme verso il tempo ordinario
  • 23 febbraio
  • 15 marzo
  • in aprile Triduo Pasquale on line
  • 17 maggio
  • 29 giugno

Nella pagina INCONTRI ONLINE troverai di volta in volta i link aggiornati!

Gli incontri sono dedicati a tutti coloro che si ritengono giovani nella fede e desiderano vivere a ritmo del Vangelo, perchè la fede possa diventare vita e la vita possa essere impastata di fede.

Non c’è età, nè città, provienza che possa diventare un ostacolo. Chi desidera vivere con passione e serietà è e sarà il benvenuto.

A presto cari amici blogger, sarà una grande gioia condividere con voi questo cammino di Grazia.

Lasciatevi e lasciamoci stupire da Dio!!!

GP2 GenerAzioni – Memoria Liturgica della Beatificazione!

Il nostro tempo ci invita, ci spinge, ci obbliga a guardare il Signore e ad immergere in una umile e devota meditazione del mistero della suprema potestà dello stesso Cristo. […]
La potestà assoluta e pure dolce e soave del Signore risponde a tutto il profondo dell’uomo, alle sue più elevate aspirazioni di intelletto, di volontà, di cuore. Essa non parla con un linguaggio di forza, ma si esprime nella carità e nella verità.

Il nuovo Successore di Pietro nella Sede di Roma eleva oggi una fervente, umile, fiduciosa preghiera:

“O Cristo! Fa’ che io possa diventare ed essere servitore
della tua unica potestà!
Servitore della tua dolce potestà!
Servitore della tua potestà che non conosce il tramonto!
Fa’ che io possa essere un servo! Anzi, servo dei tuoi servi”.

Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!

Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. 
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna.

Omelia di Giovanni Paolo II
per l’inizio del Pontificato
Domenica 22 Ottobre  1978

http://www.youtube.com/watch?v=9DjtNqBwUcA&feature=related


Noi accogliendo il desiderio del nostro fratello Agostino Cardinale Vallini, nostro Vicario generale per la Diocesi di Roma, di molti altri fratelli dell’Episcopato e di molti fedeli; dopo aver avuto il parere della Congregazione delle cause dei Santi, con la nostra autorità Apostolica concediamo che il Venerabile servo di Dio Giovanni Paolo II Papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi secondo le regole stabilite dal diritto ogni anno il 22 Ottobre.