Dal Vangelo festa della Presentazione del Signore, piccoli suggerimenti per mantenere il ritmo e continuare ad allenarci per Vivere (VIVERE = parola chiave che ha dato il ritmo al mese di Gennaio)...
Pochi estratti dal brano biblico di riferimento – Lc 2,22-40 
[…] A Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». […]

UN GRAZIE PER LA VITA
La vita vera risplende nella storia e i poveri di spirito, coloro che non hanno barriere protettive, coloro che sono liberi da qualsiasi forma di autodifesa, sono capaci di riconoscerla e indicarla.
Accadde nel Tempio di Gerusalemme, con Anna e Simeone, ma continua ad accadere anche oggi.
La Vita risplende, l’Amore ci raggiunge, la Misericordia ci abbraccia, il Perdono ci rinnova… e noi? Continua a leggere un Grazie per la vita




impellente maternità.
Dal Vangelo della III Domenica del Tempo Ordinario,
enormemente anche la possibilità di entrare in rapporto con persone seccanti, insistenti, fastidiose, sgradevoli, irritanti, noiose…
certezze da sole neutralizzano, che le sicurezze a tutti i costi ci indeboliscono, che le risposte date per abitudine prima o poi ci svuotano, che il senso vero di un’ esistenza piena sta nel lasciarsi raggiungere, nel coraggio di cercare, nella capacità di restare aperti all’imprevedibile.
sempre ogni colpa sul legno della croce e ci ha salvato. E’ lui che dobbiamo cercare per non morire!
Roma si incontravano per la prima volta alla Chiesa Nuova per pregare. Sono passati più di quarant’anni da quel primo incontri che ha cambiato le loro vite e che ha portato a migliaia di persone solidarietà e amicizia. Perché da quel giorno, anche se i ragazzi ancora non lo sapevano, sarebbe nata la 

