Non è mai facile scrivere un articolo che verrà pubblicato sul web o inviato via mail… In questi ultimi tempi abbiamo cercato di raccontarvi con attenzione della bellissima esperienza vissuta mensilmente con i giovani di un liceo presso l’abitazione delle Figlie di San Paolo di Ferrara. Abbiamo tentato di descrivere quello che è stato fatto, di spiegare cosa si può condividere con i giovani, ma anche di mostrare il loro entusiasmo, la loro partecipazione. Oggi abbiamo deciso di scrivere qualche riga partendo dal cuore… Sì, perché per noi l’incontro del 27 maggio è stato l’ultimo con questi fantastici ragazzi e più di tante parole ci portiamo dentro l’affetto che ci hanno dimostrato e più di tutto il resto vorremmo che loro sentissero che gli abbiamo voluto bene, così semplicemente. In questo mondo dove spesso nessuno da niente per niente auguriamo loro la felicità, quella felicità che passa dai rapporti belli, profondo, sinceri con le persone che si incontrano, quella felicità che ha come fonte Gesù che è amore. Per tutto questo non potevamo non soffermarci, nell’ultimo appuntamento, su colei che più di tutti ci mostra il suo affetto, ci avvicina a Gesù, desidera la nostra felicità: Maria.
Chi è Maria per un giovane oggi? Siamo ancora in grado di comprendere il suo valore, di imitare la sua donazione totale a Dio, di sentire la sua materna vicinanza? Cosa dire di Maria? Maria, nostra madre ci è sempre vicina, ma noi la conosciamo? È importante allora cercare di capire quali sono i dogmi mariani che la Chiesa ci invita a credere e come ci presentano questa figura tanto importante di donna e madre. Ci siamo fatti accompagnare da un film: Nativity, le cui scene ripercorrono i vari momenti della vita di Maria di Nazaret.
Abbiamo visto con i giovani che Maria è Immacolata poiché è stata preservata dal peccato originale e non ha commesso nessun peccato, né mortale né veniale, in tutta la vita. Maria, soprattutto, è stata scelta da Dio per realizzare il suo progetto d’amore: venire nel mondo per salvare l’uomo. Lei con il suo sì diventa la Madre di Dio, che si fa uomo. Essere la madre di Gesù è il fatto centrale della vita di questa giovane donna, la sua vocazione. Su questo ci siamo un po’ fermati e interrogati: quali sensazioni deve aver avuto Maria all’annunciazione? Paura di dover all’improvviso cambiare i propri piani? Anche Lei come noi, sicuramente aveva, almeno idealmente, pianificato la Sua vita, una vita normale con le gioie e le sofferenze di ogni uomo. Eppure all’improvviso, tutto cambia. Abbiamo provato ad immaginarci al suo posto… “oggi, come tutti i giorni, mi sveglio, vado a Scuola, torno a casa, studio, ma all’improvviso, quando sto chiuso nella mia cameretta, all’improvviso, vedo una luce e sento una voce, che mi chiede di lasciar tutto”: chi di noi direbbe sì, senza aver almeno ottenuto le rassicurazioni del caso?
La madonna poi è la sempre Vergine: il concepimento di Gesù dallo Spirito Santo è indicato dalla verginità prima della nascita di Gesù; il parto naturale senza dolori e senza perdere l’integrità indica la verginità nel parto; la dedizione totale di Maria a Gesù ricorda la verginità dopo il parto.
Maria, infine, terminato il corso della vita terrena, fu Assunta nella gloria celeste in anima e corpo. L’assunzione non nega però che anche lei sia passata attraverso l’esperienza della morte ma afferma che essa partecipa già adesso, corporalmente, del mistero di Dio.
Il nostro allora vuole essere un GRAZIE sentito a tutti coloro che hanno reso possibili questi incontri: le Figlie di San Paolo di Ferrara che hanno messo a disposizione la loro comunità ma soprattutto il loro tempo e molte attenzioni perché questi momenti fossero possibili; e infine tutti i giovani che hanno dato spazio alla Parola di Dio con semplicità ma grande disponibilità.
(Veronica Bernasconi e Anne Dominique Ramos – Postulanti fsp)
e ci ami così come siamo. “
Il nostro cuore si riempie di gioia e di speranza nel sapere che sei “
logie hanno a loro disposizione possibilità senza precedenti per operare il bene, per diffondere la verità della nostra salvezza in Gesù Cristo e per promuovere l’armonia e la riconciliazione.
cipio etico fondamentale è il seguente: “La persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell’uso dei mezzi di comunicazione sociale“.







Dal 20 al 23 aprile, ovvero dal mercoledì santo al sabato santo, le Figlie di San Paolo hanno sperimentato per la seconda volta e in modo ancora più radicale un modo innovativo e interattivo di vivere un campo-scuola; questo nello specifico in preparazione alla Pasqua. Le animatrici sono state
oli.
testimonianze, o per meglio dire i quattro ritratti, desunti sempre dal Vangelo o dagli Atti degli Apostoli riguardavano quattro importanti personaggi: 
Sabato Santo siamo tornati a Trecase ma questa volta abbiamo incontrato i giovanissimi (14-18 anni) con i quali abbiamo fatto gruppo durante una dinamica che ci chiedeva, confrontandoci con le donne che si recano al sepolcro, di scrivere le nostre prospettive, i nostri progetti per il futuro. È stato molto divertente e stimolante entrare in un nuovo gruppo e subito avere coscienza di ciò che rende i suoi componenti uniti, di ciò che li interessa, delle loro aspirazioni e dei loro progetti… in fondo non molto diversi dai miei 😉 ».
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risurrezione. Costoro
della spiegazione “illustrata” è stata proposta una dinamica proprio sui nostri talenti ed è stata questa dinamica che mi ha colpita particolarmente.
Chi ci separerà dall’amore di Dio?
giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
sta grazia. Essa non sarà rifiutata alla tua preghiera umile e perseverante. Essa è l’espressione più concreta di una fede viva e di una carità ardente.

Nessun elemento deve mancare! Scegliere il pane come simbolo, significa scegliere con realismo la via del