Archivi categoria: catechisti parrocchiali

VISITA AGLI INFERMI – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Febbraio 2014

Dossier Feb14

VISITA AGLI INFERMI

di Tonino Lasconi

Proporre il visitare gli infermi ai bambini e ai ragazzi, può sembrare azzardato e inopportuno, dal momento che non possono entrare negli ospedali e, a volte, i genitori li tengono lontani anche dai nonni malati. Rinunciamo? No. Li educhiamo. Guarda caso! Ci aiutano le visite agli infermi di Gesù.

1. La donna curva che «non riusciva in nessun modo a stare dritta».
ammalati

Sono i compagni affetti da forte timidezza, dovuta al carattere o a una con dizione familiare, economica e sociale che li rende impacciati, e incapaci di difendersi da prese in giro e cattiverie dei compagni.
• Visitarli significa non prendere parte alle prese in giro e alle cattiverie dei bulletti; non escluderli da giochi e amicizie; e, per i più coraggiosi, prendere le loro difese.

2. L’uomo con una mano paralizzata.      Continua a leggere VISITA AGLI INFERMI – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Febbraio 2014

UNA COMUNITÀ ATTENTA AI «PICCOLI». Con le opere e la preghiera – CATECHISTI PARROCCHIALI – Gennaio 2014

Catechisti Gennaio 2014

UNA COMUNITÀ ATTENTA AI «PICCOLI». Con le opere e la preghiera

di Fabrizio Carletti

In una comunità ci sono tante persone che hanno bisogno di aiuto e di amore: poveri, ammalati, disoccupati, anziani… La comunità bambiniparrocchiale, se è una famiglia, non può disinteressarsene, ma è chiamata a educare per prendersene cura. Sono costoro «i piccoli», che Gesù incontrava e con i quali amava trascorrere del tempo, in quanto ascoltavano con speranza le sue parole di salvezza.

Gli obiettivi di questo incontro sono:
• individuare le persone bisognose, presenti in comunità;
• esercitarsi negli atteggiamenti di dono, gratuità, attenzione verso i sofferenti, per sviluppare comportamenti di prossimità.

Gesù è venuto per annunciare a tutti una bella notizia: «Il Signore è in mezzo a voi, è venuto a salvare il suo popolo». Ma non tutti lo ascoltano e lo seguono. Fra coloro che lo seguono, ci sono i più poveri, i sofferenti, le persone sole, e Gesù è felice di stare con loro.

Il percorso è da realizzare, nei diversi incontri, durante il mese.       Continua a leggere UNA COMUNITÀ ATTENTA AI «PICCOLI». Con le opere e la preghiera – CATECHISTI PARROCCHIALI – Gennaio 2014

PASSARE DALL’«OSTILE» ALLO «STILE» – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Gennaio 2014

Dossier Gen14

PASSARE DALL’«OSTILE» ALLO «STILE»

di Fausto Negri

Molesto è colui che è di peso, che risulta sgradevole, che con il suo comportamento o con il suo linguaggio dà sui nervi. Tutti i sociologi moderni sono d’accordo sul fatto che le relazioni sono, oggi, la maggiore fonte di ansia. Infatti, essendo più facili i contatti, è aumentatayell-for-help_8-self-defense-tips-every-woman-should-know enormemente anche la possibilità di entrare in rapporto con persone seccanti, insistenti, fastidiose, sgradevoli, irritanti, noiose…

Tutte le opere di misericordia sono attive e, quindi, praticare «la sopportazione» non significa subire tutto quanto. L’indicazione di Gesù: «Siate semplici come le colombe e furbi come i serpenti» (Mt 10,16) è il giusto equilibrio sempre da ricercare. Non significa cedere al buonismo, cioè tacere sul male altrui e rinunciare alla propria identità. L’obiettivo rimane, comunque, sempre l’amore, cioè il bene dell’altro. Talvolta è opportuno comunicare il proprio disappunto in modo schietto e produttivo; altre volte occorre prendere le distanze, proteggere la propria sfera privata; altre volte occorre farsi aiutare da chi ha l’autorevolezza di farlo. Altre, infine, è bene soprassedere… Il verbo «tollerare» significa infatti «sostenere, portare un peso». Pazienza e sopportazione sono collegate tra loro. Non è solo passività, ma esige una buona dose di resistenza, nutrita dalla speranza che anche nell’altro c’è del buono.    Continua a leggere PASSARE DALL’«OSTILE» ALLO «STILE» – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Gennaio 2014

Volto amico: Preghiera e dinamica – da Ragazzi & Dintorni Gennaio 2014

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Carissimi catechisti vi propongo una dinamica e una preghiera pensata per la catechesi con preadolescenti e adolescenti a partire dall’opera di misericordia “Sopportare pazientemente le persone moleste“.

OBIETTIVO:

Aiutare i ragazzi a non fermarsi alle differenze che allontanano, ma a scoprire l’altro come amico, fratello con cui fare la differenza, nel costruire relazioni più positive.

LA PROPOSTA:    Continua a leggere Volto amico: Preghiera e dinamica – da Ragazzi & Dintorni Gennaio 2014

UNA COMUNITÀ CHE CAMMINA AL PASSO DEI «PICCOLI» – CATECHISTI PARROCCHIALI – Gennaio 2014

Catechisti Gennaio 2014

UNA COMUNITÀ CHE CAMMINA AL PASSO DEI «PICCOLI»

di Fabrizio Carletti – Mirella Spedito

In ogni comunità, come al tempo di Gesù, ci sono «i piccoli» bisognosi di aiuto e conforto. Gesù si affianca a loro e invita tutti «gli affaticati e oppressi» a trovare in lui un ristoro alle loro sofferenze. Come cristiani non possiamo non seguire l’esempio di Gesù e sperimentare come la comunitàcarità sia, in realtà, un giogo dolce, leggero, in grado di allenare i nostri cuori a divenire sempre più miti e umili, come Gesù.

Il nostro cuore si plasma realmente non solo se meditiamo o riflettiamo sull’amore di Gesù, ma se mettiamo in atto gesti concreti di amore e di dono. La carità è, prima di tutto, una scuola del cuore, un tirocinio di fede. Del resto, come i sapienti ci hanno insegnato, a lungo termine non sono solo i pensieri a determinare le nostre azioni, ma anche i gesti che compiamo a definire e influenzare i nostri punti di vista. Perciò, in questo mese, proponiamo alle famiglie di compiere un gesto concreto di amo re e donazione verso i più piccoli, per allenare il loro cuore alla carità e a non dimenticare che vicino vivono persone bisognose di aiuto e di conforto.

UN SALVADANAIO PER I “PICCOLI”     Continua a leggere UNA COMUNITÀ CHE CAMMINA AL PASSO DEI «PICCOLI» – CATECHISTI PARROCCHIALI – Gennaio 2014

SUI SENTIERI DELLE SCARPE – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Dicembre 2013

Dossier Dic13SUI SENTIERI DELLE SCARPE

di Cecilia Salizzoni

Nel 1999 due ragazzi della Guinea, Yaguine Koita e Fodè Tounkara, scrissero una lettera ai governanti d’Europa, a nome di tutti i ragazzi africani. Chiedevano ascolto e aiuto: «Se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa…».
Chiedevano un progetto di sviluppo per la loro terra e, in primo luogo, istruzione. Volevano consegnare personalmente la lettera al Parlamento Europeo, per essere sicuri che fosse letta, così pensarono di nascondersi nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles, ma non tennero conto delle temperature e della pressione di un aereo in viaggio… Non arrivarono vivi al termine del viaggio. La lettera, però, arrivò: fu trovata nella tasca di uno dei ragazzi, quando i loro corpi furono scoperti, all’atterraggio.

IL FILM

Ora il regista Paolo Bianchini, ambasciatore Unicef dal 2002, raccoglie idealmente quella lettera e la rilancia a un’Europa che appare – per dirla con le parole del Papa – incapace di compassione di fronte all’immensa tragedia inil sole dentro_2 corso. Bianchini intreccia il viaggio verso l’Europa dei due ragazzi guineani – viaggio reale e tragico, di sola andata – con quello ideale che racconta il ritorno in Africa di un ragazzino portato in Italia dal miraggio del calcio e poi scaricato sull’autostrada, come un cane d’estate.

Thabo, questo il nome dell’aspirante calciatore, ripercorre a piedi, ma in senso contrario, uno dei cosiddetti «sentieri delle scarpe» che segnano in modo macabro il deserto africano. Con lui c’è Rocco, tredicenne italiano senza famiglia finito al Nord dalla natia Puglia, dentro lo stesso commercio sportivo. Anche Rocco, come Thabo, sceglie di «tornare a casa», ma dal momento che a Bari una vera casa non ce l’ha, prosegue il viaggio insieme con l’amico per aiutarlo nella ricerca del villaggio, di cui, non avendo mai frequentato scuole, lui conosce soltanto il nome. Quando, alla fine, arriveranno in quel villaggio, troveranno Chiara, volontaria Unicef belga, figlia di immigrati italiani, che si spende per dare assistenza ai ragazzi africani e almeno qualcosa di quello che Yaguine e Fodè chiedevano.

RISVEGLIARE IL CUORE     Continua a leggere SUI SENTIERI DELLE SCARPE – DOSSIER RAGAZZI & DINTORNI Dicembre 2013

GESÙ VIENE: LA BELLA NOTIZIA DA RACCONTARE – CATECHISTI PARROCCHIALI – Dicembre 2013

Catechisti Dic13

GESÙ VIENE: LA BELLA NOTIZIA DA RACCONTARE

di Anna Teresa Borrelli

Per i ragazzi è importante e preziosa la presenza di quanti si prendono cura di loro, li sostengono nelle scelte della vita e li accompagnano nella loro crescita,
illuminandoli con la luce della Parola che è lo stesso Gesù.
• I ragazzi imparano, così, a sentirsi parte di una comunità che, in ascolto del Signore, valorizza il loro pensiero, li rende protagonisti della Paperboy selling newspapers shouting through megaphonevita e della storia della Chiesa.
• È bene valorizzare l’esperienza che essi vivono con il gruppo, luogo in cui si sentono chiamati ad accogliere il progetto d’amore di Dio che si rende presente nel suo Figlio Gesù.

L’obiettivo di questo incontro è orientare i ragazzi a:
• ascoltare con la comunità la parola di Dio e ad accogliere Gesù che si fa Bambino;
• scoprire quanto di nuovo Dio dice, ogni giorno, nella loro vita;
• vivere, seguendo gli insegnamenti di Gesù e il suo modo di agire.

Il catechista, dopo il confronto personale con il brano di Matteo e il commento relativo, realizza un’edizione straordinaria del giornale di gruppo: la notizia da raccontare a tutti è che, con la nascita di Gesù, il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce e che il regno di Dio è vicino. È tempo, quindi, di convertirsi! Può utilizzare l’immagine di copertina, dove è riportata la natività con diversi personaggi.
Il catechista, in gruppo, annuncia l’edizione straordinaria del giornale e consegna una copia a ciascun componente del gruppo.    Continua a leggere GESÙ VIENE: LA BELLA NOTIZIA DA RACCONTARE – CATECHISTI PARROCCHIALI – Dicembre 2013

Cuore ospitale: Preghiera e dinamica – da Ragazzi & Dintorni Dicembre 2013

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Carissimi catechisti vi propongo una dinamica e una preghiera pensata per la catechesi con preadolescenti e adolescenti a partire dall’opera di misericordia “Vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini”.

OBIETTIVO:

Fare il primo passo, andare verso l’altro, diventare «cuore ospitale» nei confronti del «diverso da me»: è questa la dinamica da attivare nei ragazzi. Si tratta di aiutarli a diventare concreti, ad assumere nella vita quotidiana atteggiamenti di apertura, di solidarietà e di accoglienza verso tutti.Layout 1

LA PROPOSTA:

  • Leggete la parabola del buon samaritano: Lc 10,25-37. Fermatevi al versetto 29 e riascoltate il brano Il buon samaritano di D. Ricci. Sul finire della canzone proclamate i versetti 36-37.
  • Provocate i ragazzi in modo forte: «Ora tocca a noi! Dobbiamo imparare a farci prossimi, ad avvicinarci agli altri, a diventare fratelli degli ultimi, imparando dal Samaritano-Gesù. Dobbiamo inventare la solidarietà».
  • Date loro un tempo di silenzio per pensare a un’azione concreta, facile da realizzare da subito: potrebbe essere un sorriso da offrire alle persone che si incontrano, un «buon giorno» da dire, un aiuto da dare in casa, una gentilezza da esprimere a una persona. Si tratta di non aspettare, ma di amare per primi.
  • Chiedete loro di scrivere l’azione scelta su un rotolino di carta da tenere con sé, fino all’incontro successivo. Poi ne parlate insieme, condividendo fatiche e possibilità.
  • Pregate insieme con la preghiera qui proposta, che potrà essere consegnata e portata a casa dai ragazzi per essere pregate all’inizio della giornata. 

Cuore ospitale

Cuore ospitale è la dinamica e la preghiera conclusiva del percorso Ma tu… chi sei fratello straniero? – elaborato da suor Mariangela Tassielli fsp per la rubrica Musica e Fede di Dicembre, nell’ambito del percorso per adolescenti Gesti e parole d’amore, proposte nell’inserto staccabile della nostra rivista Catechisti Parrocchiali.

—> Per l’elenco di tutte le preghiere clicca QUI <—

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NO AI LUOGHI COMUNI– RAGAZZI & DINTORNI – Dicembre 2013

Dossier Dicembre 13

NO AI LUOGHI COMUNI

di Tonino Lasconi

bambini-immigratiI bambini e i ragazzi non hanno problemi ad accogliere «gli ignudi» che si presentano loro soprattutto come compagni di scuola, diversi per colore della pelle, per nazionalità, per lingua.
Con la curiosità che hanno in dotazione spontanea, finché gli adulti non riescono ad attutirne la forza, ciò che è diverso li incuriosisce e li attira.
È facile, perciò, trovarli disponibili ai nostri inviti all’accoglienza e alla solidarietà.
Attenzione, però, a dare questo per scontato, e a non offrire motivazioni vere e profonde. immigrazioneOccorre, infatti, difenderli dagli adulti, fra i quali – a cominciare dai loro genitori – circolano ostinati luoghi comuni che possono influenzarli, portandoli su posizioni di diffidenza, antipatia e rifiuto. È importante che, negli incontri di catechesi, questi luoghi comuni emergano e si affrontino, perché covano dentro. Elenchiamo i più diffusi.    Continua a leggere NO AI LUOGHI COMUNI– RAGAZZI & DINTORNI – Dicembre 2013