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Sui passi di Gesù: un deserto nella città! – Triduo pasquale online e non solo!

Si può vivere un triduo pasquale nella piena consapevolezza di ciò che si sta per celebrare?
Quante realtà e situazioni, quante risposte di fede ci passano accanto lasciandoci a metà strada tra l’indolenza e la tiepidezza?

Eppure sotto i nostri occhi si compie il grande mistero dell’amore di Dio, di cui il triduo pasquale diventa la più alta manifestazione.

La Domenica  delle Palme è il grande invito liturgico: la lunga e solenne lettura della Passione del Signore Gesù, ci spinge a guardare la verità del dono, ci chiede di lasciarci interpellare da un amore totale, ci sollecita a non dare nulla per scontato.

Possiamo allora ignorare il dono?
Possiamo coglierne solo una piccolissima parte?
Possiamo far finta che con o senza Dio sia la stessa cosa?

Chi di noi sceglierà di vivere il Triduo Pasquale, sarà chiamato a non calpestare l’amore con la superficialità, a non usurpare il dono sprecandolo, a non ignorare quel momento immenso in cui ancora una volta il Signore si lascerà spezzare per la nostra salvezza.

Come fare?

La proposta che come Figlie di san Paolo vi facciamo è di vivere insieme un deserto nella città; di far in modo che questi giorni siano attesa consapevole della Resurrezione. Siete tutti invitati a camminare con noi “Sui passi di Gesù”, ad arricchire le celebrazioni liturgiche “ufficiali” con tempi personali di riflessione e preghiera dedicati a Dio.

Tutti in cammino, allora, giovani in modo speciale, per vivere con noi il campo on line:

Per chi ha meno di 30 anni e vive a Napoli o dintorni, può partecipare ai momenti di preghiera, riflessione e condivisione che vivremo insieme ad altri giovani.

L’appuntamento è mercoledì 20 aprile, alle ore 16.30 nella comunità Paolina di Viale dei Colli Aminei, 32/A.
Mercoledì vivremo un momento introduttivo e gli altri appuntamenti proseguiranno secondo programma da giovedì 21 a sabato 23 aprile dalle 9.00 alle 15.00.

Da chi partecipasse a questi appuntamenti “reali”, attendiamo conferme di partecipazione, per  organizzare eventuali spostamenti.

Per info e dettagli contatta:

sr. Mariangela Tassielli – 3408404419 m.tassielli@paoline.it
sr. Silvia Mattolini – 3293395223 suorsilvia@ymail.com


Scarica il programma:

per i giovani fino a 30 anni – semiresidenziale: Programma per giovani

per tutti – on line: Programma del campo on line


Parabolando – Speciale missione biblica giovani e Paoline – Messina/5

«Dal 25 al 27 marzo faremo una missione biblica a Messina, il tema sarà incentrato sulla parabola del Seminatore (Mc 4,3-20)». Queste parole ci furono dette, a me e ai giovani che frequentano gli incontri con le Figlie di San Paolo, da suor Silvia e suor Mariangela quasi due mesi fa. Le parole sono diventate realtà e con nel cuore la parabola del Seminatore, la voglia di esercitare il “nostro” carisma e tanta tanta fede, siamo così partiti realmente alla volta della Sicilia.
Il 25 marzo, il gruppo in partenza da Salerno, era formato da Claudia, di Roma, tre ragazze di Napoli, Dalia, Grazia e Margherita, e da me, Iacopo, Maria Rosaria e sr Mariangela di Salerno. La libreria delle Figlie di San Paolo è stato il nostro punto di partenza: abbiamo caricato insieme il pulmino con il materiale apostolico che ci sarebbe servito per la missione e con le nostre valigie e, dopo aver salutato le suore della comunità e aver chiesto e assicurato preghiere, alle 9.00 in punto, siamo partiti. Nel lungo viaggio verso Messina, ci siamo scambiati gli ultimi aggiornamenti per l’evangelizzazione, abbiamo ascoltato i CD con i canti che ci sarebbero serviti per l’animazione con i bambini e abbiamo preparato i rotolini con la Parola di Dio che avremmo distribuito durante quei giorni.
Siamo giunti all’imbarco del traghetto verso le 15.00 e solo allora abbiamo mangiato, ma non si è rivelata un’idea geniale in quanto, anche se il mare era calmo, il breve viaggetto ha procurato comunque qualche problemino di mal di mare! Dal canto mio, mi son sentita già in Sicilia quando la statua della Madonna della Lettera, situata all’entrata del porto di Messina, ci ha salutato da lontano.
Appena sbarcati sull’isola, la prima tappa obbligatoria è stata la Libreria Paoline di Corso Garibaldi. Lì abbiamo conosciuto le suore che vi operano e che ci stavano aspettando. Ho avuto modo di assaggiare, grazie alla loro premura, il mio primo cannolo siciliano DOC!

Rinfrancati dal viaggio, con suor Tommasina e suor Cettina, siamo arrivati alla parrocchia della SS. Annunziata, situata nella zona di Messina chiamata Camaro Inferiore. Li abbiamo conosciuto Padre Nino, il Parroco, il quale ci ha fatto visitare tutta la Chiesa, soffermandosi sulle stanze a nostra disposizione e sulla sala per la catechesi degli adolescenti, Padre Jean Pierre, un prete africano ospite della parrocchia e due seminaristi, Marco e Paolo.
Dopo aver scaricato il pulmino ci siamo preparatiper la Celebrazione Eucaristica delle 18.30. La Chiesa era piena di parrocchiani che hanno pregato con noi e per noi, specialmente nel momento del mandato missionario conferitoci dal parroco. A seguire, ci siamo subito preparati per l’incontro delle 19.40 con gli operatori pastorali, guidato da suor Mariangela, durante il quale abbiamo riflettuto su quanto l’incarnazione non sia prerogativa solo del Natale, in quanto è nella Pasqua che Cristo ha vissuto la sua umanità con tutto il suo dolore. Ci è stata data, inoltre, la possibilità di riflettere, attraverso un video, sul significato dell’amore: essere amati da Cristo al di fuori del tempo reale è solo un’utopia. Come possiamo noi rinnegare il corpo, la carne e il dolore se neppure Cristo in croce l’ha fatto?
Con lo scambio di idee finale, l’incontro è terminato nel migliore dei modi e siamo stati accompagnati presso alcune famiglie che ci hanno ospitato per la cena, tornando subito dopo nella chiesa parrocchiale per la preghiera della sera preparata da suor Cettina.
Al termine siamo stati accompagnati nelle famiglie che ci hanno ospitato per la notte. Ci siamo salutati verso l’una e alle 7.30 eravamo già in Chiesa per la colazione! La vita dei missionari ha sempre tempi mooolto stretti 😉
Alle 8.30 abbiamo animato le Lodi e alle 9.00 la Messa, terminata con l’esposizione del Santissimo: i parrocchiani, infatti, sono rimasti in preghiera davanti a Gesù Eucaristia per accompagnare la nostra evangelizzazione e noi, in contemporanea, abbiamo avuto una catechesi “privata” di suor Mariangela. Alle 11.00 siamo partiti, divisi in tre gruppi, per gli stand dislocati per le vie della parrocchia. Abbiamo distribuito a piene mani i rotolini della Parola di Dio… ricordate quelli che abbiamo fatto durante il viaggio? Ebbene li abbiamo distribuiti ai passanti invitandoli alla Festa della Parola che ci sarebbe stata la sera stessa in Chiesa alle 21.00. Alle 13.00 siamo tornati in parrocchia, abbiamo pranzato a casa dei nostri ospiti e alle 15.00 eravamo nuovamente in parrocchia per l’Adorazione Eucaristica. Alle 16.00 suor Mariangela, Dalia e Grazia hanno animato l’incontro con i bambini dai 5 ai 10 anni, facendoli divertire e preparandoli per la Festa, il resto del gruppo, invece, ha continuato il giro delle strade e delle case della parrocchia, offrendo la Parola di Dio e invitando tutti alla grande Festa della Parola. Alle 18.00 siamo tornati in Chiesa per animare i Vespri e poi ci siamo incontrati tra noi per precisare gli ultimi dettagli della Festa. In venti minuti siamo poi andati nelle famiglie, abbiamo cenato e siamo velocemente ritornati in Chiesa perché alle 21.00 sarebbe iniziata la Festa della Parola. Devo confessarvi che ero molto agitata e forse non me la sono vissuta al massimo, o almeno la prima parte, perché dovevo fare una testimonianza e potete ben capire che non è facile, anche se è bello. Ma procediamo con calma…
La Chiesa alle 21.00 era già piena e Dalia, la nostra coreografa , ha dato inizio alla Festa guidando i bambini in un ballo che ci ha inseriti nel clima della serata.
Dopo aver ricevuto la loro dose di applausi davvero meritati, i bambini più piccoli sono rimasti a cantare davanti all’altare e quelli un po’ più grandicelli hanno “SEMINATO” la Parola. I semi erano dei foglietti con una frase della Bibbia all’interno annodati con un nastrino, praticamente un rotolino gigante! Dal fondo della Chiesa, con un cesto colmo di questi “semi” particolari, sette bambini hanno percorso la navata centrale della chiesa donando i loro semi ai parrocchiani presenti. I bambini del coro, dopo una pausa di stupore – non si aspettavano di vedere i loro compagni “seminare” – hanno terminato con successo il canto del Seminatore intonato e interrotto. Io che ero accanto all’altare, vicina alla loro postazione, li ho visti questi bambini, ed è stato davvero emozionante. Dopo una pioggia di applausi i piccoli cantori si sono accomodati nei primi banchi… mentre io in contemporanea avevo la tremarella perché suor Mariangela mi stava presentando ai fedeli per la mia testimonianza. Terminato questo momento, abbiamo spento le luci iniziato il rito dell’Intronizzazione della Parola. Marco e Paolo, i due seminaristi, aprivano la processione portando due fiaccole, poco dietro loro Iacopo sorreggeva in alto una grande Bibbia dalla quale partivano cinque nastri, uno per ogni continente del mondo, portati ciascuno da una missionaria. Io e suor Tommasina chiudevamo la fila con altre due fiaccole. Al buio, in silenzio, pian piano abbiamo accompagnato la Parola all’altare, sono state accese le candele ai lati della Bibbia e l’incenso ai suoi piedi… proprio come dice il salmo 141 “Come incenso salga a te la mia preghiera”. Sono state riaccese infine tutte le luci ed è stato il momento della testimonianza di Claudia che ha “cantato” (infatti è una cantautrice) il suo incontro con il Signore, il suo rendersi conto di essere amata per quello che è, il suo sentirsi considerata come terreno buono. In quel momento mi sono davvero commossa, ma non potevo piangere perché sapevo che poco dopo la voce mi sarebbe servita per proclamare il brano evangelico che ci ha accompagnato in quei tre giorni.
Il bel momento di Festa e riflessione si è concluso, infine, con una preghiera finale preparata da Maria Rosaria e me. Un breve power-point con la proclamazione della Parola e poi il bacio della stessa, momento anch’esso pieno di significato. Dopo il canto finale ci siamo salutati e, dopo esserci dati appuntamento per il giorno successivo, ci siamo ricongiunti alle “nostre” famiglie per dormire. Prima di riposare però, ognuno di noi ha donato una copia di Il mio nome è Tecla, un libro sulla cofondatrice e Prima Maestra delle Figlie di San Paolo, alle famiglie che ci hanno aperto le case e il cuore. Un piccolo segno di riconoscenza perché non si dimentichino di noi missionari :-P. Il giorno successivo era domenica. Terminata la colazione in parrocchia, alle 8.30 e alle 11.00 le due celebrazioni eucaristiche festive ci hanno visti nuovamente all’opera: alla fine di ogni celebrazione, infatti, abbiamo donato ai fedeli un piccolo depliant con la parabola del Seminatore e una preghiera.
Tra la prima e la seconda Messa, per valorizzare il tempo a nostra disposizione abbiamo realizzato anche un incontro con gli adolescenti della parrocchia. All’inizio erano un po’ chiusi ma suor Mariangela è riuscita a coinvolgerli con una simpatica dinamica che doveva portarli a cercare di capire quale tipo di terreno fossero nella vita di tutti i giorni. Quanto buonumore, positività e quanta vita reale contenevano i biglietti usati per scrivere di che tipo di terra fosse fatto il loro cuore! Bellissimo!! Dopo la celebrazione delle 11.00 abbiamo sistemato il pulmino per il viaggio di ritorno, siamo andati a pranzare con i parrocchiani, ci siamo salutati calorosamente e via… verso casa. All’imbarco, l’ultima a salutarci è stata la Madonnina dorata e così, col cuore colmo di volti, storie, pieno di voglia di portare frutti per il 30, il 60 e il 100%, abbiamo affrontato il viaggio di ritorno.
È stato tutto bello, la comunità parrocchiale ha partecipato ad ogni momento e ci ha fatti sentire di casa. Cosa porto nel mio cuore? La grazia di aver potuto evangelizzare, i volti delle persone che si sono strette attorno a noi con affetto e anche quelli di coloro che hanno rifiutato il nostro annuncio. Tutto quello che ho visto e vissuto lo porto con me in questi giorni durante la preghiera, deponendolo ai piedi di Maria Regina degli Apostoli, conscia che Lei intercederà per tutti noi.

Chiara – Salerno

In breve:

«Vivere una “Missione” per me è sempre un’esperienza dai numerosi interrogativi: quante persone incontreremo? Saranno disposte ad ascoltare? Saremo all’altezza del mandato ricevuto? Cosa ci risponderanno le persone? Che impressione faremo?
Nonostante i tanti punti di domanda, mi sono messa in gioco e ho cercato di vivere pienamente i tre giorni di missione…
Incontri e dinieghi sono andati di pari passo, con alcune persone incontrate c’è stata l’apertura totale all’ascolto e alla voglia di capire il perché della nostra presenza, e dall’altra il rifiuto totale al colloquio…. Due aspetti opposti, ma due parti di una stessa medaglia che hanno ben fotografato la realtà del quartiere Camaro dove si è svolta la missione.

Tanti i ricordi impressi nella memoria e tante le dimostrazioni di affetto ricevuti in così poco tempo.
Alle volte sembra quasi irreale, ma il rapporto che si istaura in questi particolari momenti ha qualcosa di incredibile perché sembra che tutte le persone con le quali c’è stato anche solo per pochi secondi uno scambio di sguardi, sappiano chi sei.
Il tema della missione prendeva spunto dal Vangelo di Marco dove si parla del seme buttato in terra, e in qualche modo io mi sono sentita a tratti il terreno dove il seme cadeva, ma a tratti anche il seme che attraverso me il Signore gettava a chi era disposto a raccogliere.
Il momento più emozionante è rappresentato dalla serata vissuta insieme a tutta la comunità, sabato 26 merzo durante la Festa della Parola, momento che ha avuto il suo culmine proprio nel “trionfo” della Sacra Scrittura, è stato bello e davvero emozionante sentire il silenzio che si è creato tra chi aspettava quasi con stupore l’ingresso e l’intronizzazione della Parola. La chiesa piena di persone, fino a pochi momenti prima aveva come sottofondo il “vocio” dei presenti, ad un tratto si è ammutolita dinanzi all’ingresso di ciò che per tutti noi rappresenta la luce: la Parola di Dio.
In questi giorni, tutto è stato all’insegna della provvidenza, tutto all’insegna di quanto il Signore ha voluto mandare.
E anche questa volta Dio è stato generoso, a dispetto di quanto raccolto nell’impressione iniziale, le persone incontrate ci hanno regalato tanto, è stato un dare reciproco, da parte nostra nei confronti di chi ha deciso di fidarsi e di ascoltarci e da pare delle persone che fidandosi hanno condiviso con noi esperienze di vita e di fede.
Esperienza meravigliosa, intensa, che non può non lasciare il segno.
Grazie Signore, grazie per lo stupore, per la generosità, per la presenza e per la fiducia.

Maria Rosaria – Salerno

 

« “Il seminatore uscì a seminare”…
… e se posso “osare”, è con questa consapevolezza nel cuore che ogni GEP (Giovane Evangelizzatore Paolino) è uscito ad evangelizzare a Messina, dove si è svolta la missione paolina dal 25 al 27 marzo scorsi. In questi pochi (purtroppo) giorni, abbiamo sperimentato l’accoglienza affettuosa, la disponibilità e l’ospitalità della comunità della SS. Annunziata che ci ha aperto il cuore aprendoci concretamente le porte delle proprie case e, seppure in pochi giorni si è creato un bel clima, una bella atmosfera che ha trovato il suo culmine attorno alla Parola! Parola annunciata, “seminata”, condivisa, che ha solcato in maniera diversa le storie di ciascuno di noi…
Ripartiti sicuramente più ricchi e felici, accompagnati dalla preghiera e dal calore dei nostri nuovi amici, speriamo che i piccoli semi di Parola possano diventare strumenti di vita nuova per la vita di ciascuno di noi.
Spero che le nostre strade si incrocino nuovamente……
…a tutti buon cammino!

 Grazia Trecase (NA)

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Preghiamo la Parola – L’eccomi d’amore

Il 5 febbraio 1964 moriva sr. Tecla Merlo, madre e prima superiora generale della nostra Congregazione: le suore Figlie di San Paolo. Ciò che ci lega a questa straordinaria donna del nostro tempo non è solo il suo esserci madre nella fede, ma l’essere stata, per noi, la nostra stessa possibilità di esistere, per averci generato nel suo stesso sì. E Dio proprio nel suo sì ha reso carne un carisma che stava per essere consegnato alla storia, per le mani del beato Giacomo Alberione, e che in un modo o in un altro sarebbe arrivato oggi a noi, interpellando la nostra coscienza, muovendo i nostri desideri, diventando, ancora una volta, vita nella nostra vita. Pregare e lasciare che Dio, attraverso di lei, possa provocare le nostre coscienze cristiane, significa ridare voce ai tanti testimoni del Vangelo che, come lei, hanno creduto nell’impossibile, nell’invisibile, in ciò che solo occhi di fede e cuore unificato in Lui possono sentire e credere. E’ in questo che ci lasciamo scomodare, muovere e spingere in avanti. Sr. Tecla Merlo, nella sua docilità disarmante al Signore, è testimone di una creatività dello Spirito le cui porte possono aprirsi solo per chi crede.

 

Fil 3, 7 – 14

Fratelli, queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

 

« Facciamoci strumenti di pace. Innanzitutto con la preghiera, ma preghiamo soprattutto con la preghiera vitale, cioè con il lavoro fatto per amore e con la santità della vita. La pace è sempre frutto di carità, di comprensione, di concordia. Preghiamo pure per la pace, ma prima di tutto dobbiamo averla in noi, avere la pace del cuore. Coltiviamola, cercando di avere pensieri, sentimenti e parole di carità per tutti. Che gli angeli come cantarono, sulla grotta di Betlemme “Gloria a Dio e pace agli uomini”, così oggi possano cantare che anche nelle nostre case si cerca la gloria di Dio e vi è pace e serenità. Pratichiamo la carità e l’umiltà. Nelle famiglie cosa c’è di più bello? Chi riesce a essere caritatevole e generoso è sempre in pace: in pace con gli altri e con se stesso. San Paolo scrive nella lettera agli Efesini: “Vivete con umiltà, con dolcezza, con pazienza, sopportandovi a vicenda per amore, e cercando di conservare la pace che vi unisce nello spirito”. Si trova la pace quando si sa compatire, tacere il male degli altri, vedere le cose con occhi limpidi. L’apostolo Paolo dice di imitarlo: “Imitate me”. Io direi di imitarlo nella carità, anzi nelle sfumature della carità. Però per imitarlo nella sfumature bisogna imitarlo soprattutto nelle cose importanti. Sapete quali sono le sfumature della carità? Essere delicati fra noi, trattarsi bene. Le sfumature suppongono che ci sia la carità. Allora imitiamo san Paolo che si faceva tutto a tutti, aveva un cuore delicatissimo verso tutti».

Tecla Merlo, Semi di sapienza


Venite e me tutti! Insieme per pregare la Parola e adorare la presenza Eucaristica del Signore. Questo è il valore delle tracce di preghiera che settimana dopo settimana ci accompagneranno in questo anno liturgico. Offriamo le tracce da scaricare augurandoci di poter costruire tra noi, seppur virtualmente, una comunione di preghiera che ci unisca e ci rafforzi nel credere.
Buon cammino nel Signore Gesù, crocifisso e Risorto!

Chi volesse un sussidio che accompagni la preghiera per ogni tappa dell’anno liturgico, può acquistare nelle librerie paoline Attirerò tutti a me, adorazioni eucaristiche per tutto l’anno liturgico, di sr. Mariangela Tassielli, autrice anche delle tracce di preghiera che ci saranno proposte, ogni settimana.

 


Parabolando – Per una fede che diventa vita – La perla preziosa – Testimonianze campo

Dal 26 al 30 dicembre 2010 si è tenuto a Roma, presso la comunità Regina degli Apostoli delle Figlie di San Paolo, il campo invernale per giovani fino a 30 anni La perla preziosa.
Quest’anno è stata l’occasione per sperimentare quella che crediamo una grande novità nel nostro modo di fare pastorale giovanile a servizio della Chiesa e dei giovani di oggi: un campo on-line parallelo a quello reale!!!
A Roma, con noi, erano “fisicamente” presenti 6 giovani provenienti da varie parti d’Italia (Como, Bologna, La Spezia, Salerno) ma…. ogni giorno siamo stati seguiti da centinaia di giovani e meno giovani che vivevano con noi lo stesso evento di grazia.
Gli iscritti virtuali “ufficiali”, con relative foto, sono stati circa 20, mentre ogni giorno, come accennato sopra, ci hanno seguito più di 600 persone. Molte di loro hanno lasciato commenti, altre ci hanno raggiunto dopo il campo per ringraziarci della possibilità. Abbiamo avuto anche dei giovani disabili che hanno potuto seguire un campo per la prima volta nella loro vita!!.
Chiaramente tutto questo ha comportato un fortissimo lavoro di squadra tra noi e alcuni giovani laici che ci hanno aiutato nella gestione digitale e non solo di tutto il materiale. In sede come animatrici erano presenti sr Mariangela, sr Silvia, Veronica e Nikki (postulanti fsp) e da casa, alla redazione “digitale”, Dalia Mariniello, una laica (GEP della “prima ora”), oggi socia della nostra Associazione Comunicazione e Cultura Paoline ONLUS. Senza dimenticare l’apporto di Claudia Frittelloni per l’adorazione che abbiamo vissuto alla Stazione Termini, di tutti i GEP che hanno seguito e rimbalzato l’evento on-line e dei giovani di Pavona (RM) e dintorni che ci hanno aiutato per l’evangelizzazione e adorazione sempre alla Stazione Termini. Insomma, questo campo ha messo in moto un vero e proprio esercito!! Crediamo che il Signore ci abbia suggerito questo passaggio, per noi importante, grazie all’intercessione di tante nostre comunità che si sono unite a noi in questo tempo: pregando e offrendo per la buona riuscita dell’iniziativa. Sinceramente grazie di cuore.

Il campo sarà on line ancora per pochi giorni e poi le pagine saranno oscurate. Chi di voi volesse saperne di più può linkare sul nostro blog cantalavita. Troverete il programma giorno per giorno e le schede, le preghiere, i filmati, le riflessioni che hanno accompagnato i nostri giorni.

E adesso lasciamo la parola ad alcuni dei partecipanti .

Silvia (La Spezia):

Un breve versetto del Vangelo mi ha spalancato un universo! Come? Beh, dicendomi una cosa bellissima che ha cambiato e cambia ancora la mia vita. Sicuramente me lo ricorderò sempre! Mi avevano insegnato a catechismo che dobbiamo cercare Dio e che Lui vale più di tutto il resto. Al campo ho scoperto qualcosa che va ben oltre i miei più grandi sogni: che cosa? Qualcosa di grandioso, di oltre ogni misura! Dio mi cerca come un mercante va in cerca del suo più grande tesoro! Non si da pace pur di avermi vicino, tutto in piena libertà. Non Gli interessa quanto andrà a “spendere” per me, ogni cosa … anche Suo Figlio Unigenito!! Possibile? Si! Umanamente razionale? No! Ma questo è il bello di Dio! Te Lo immagini? Lui, il Re dei re, il Signore Onnipotente che si fa mercante e cerca proprio me! Proprio te!!! In mezzo a tutta la bellezza del creato, Lui vuole proprio te!! E poi? Accetta anche di dare all’uomo il suo unico Figlio, di farLo diventare uomo Egli stesso, finito, piccolo e indifeso, di farlo giungere, attraverso il dolore, l’incomprensione, l’interesse umano, la solitudine, la diffidenza sulla croce che diventa per noi strumento di salvezza!! Non è una cosa che sconvolge il nostro modo di pensare? Almeno un po’ penso di si! E chi Gliel’ha chiesto dici? Questo è il bello: nessuno di noi, solo il Suo grande, immenso Amore per noi! Credo che sia difficile anche solo concepire nella nostra piccola mente qualcosa di così stupendo! Eppure Lui l’ha fatto anche in pratica! Non è commovente? Mi scendono le lacrime al solo pensarci … no, no, che pensi? Sono tutte lacrime di gioia e di gratitudine, di tenerezza verso un Dio che si fa uomo per me e mi porta in braccio attraverso le difficoltà quotidiane. Quanto ci Ama Dio!!! E noi? Dai, non avere paura di conoscerLo poco per poter parlare di Lui; sai, il testimone cristiano non racconta la vita di Gesù come quello che si può dire di un personaggio storico. A noi è dato “solo” il compito di dire cosa ha fatto Dio per noi! Facile in fondo … no? E se avessimo paura, diciamolo a Dio e non saremo mai soli. Non lascerà la perla bella che ha riscattato dalla morte con la vita di Suo Figlio!

Francesca (Bologna):

“La perla preziosa ”. Questo è il tema che ci ha accompagnati nei 4 giorni di campo con le Figlie di San Paolo.
Sono stati 4 giorni intensi e veramente pieni di entusiasmo per noi giovani, solitamente immersi nel lavoro, negli studi e in altri impegni. Quattro giorni che ci hanno aiutato a staccare dalla quotidianità per immergerci in “un angolo di paradiso”, un tempo tutto dedicato a noi, al nostro cammino nella Fede.
Ci sono stati donati momenti di confronto e momenti per meditare, spazi di silenzio e di ascolto. Il punto di partenza è stato: “la perla preziosa”e il nostro scoprirci perle preziose per le quali Dio-mercante è disposto a donare tutto. Che gioia imparare a vedersi con gli occhi del Signore che ci ama e conosce, perché Lui stesso l’ha creata, la nostra preziosità!! I momenti di preghiera della mattina erano concentrati su questo breve versetto del Vangelo e su altri, mentre il resto della giornata si svolgeva con laboratori di fede o il bellissimo pomeriggio di Adorazione Eucaristica fatta nella Capella della Stazione Termini! Davvero toccante la partecipazione spontanea della gente accorsa al nostro invito!! Davvero era possibile vedere il Signore operare nel loro cuore!
Altrettanto emozionante l’ultima mattina che ci ha visto ripercorrere le orme dei primi cristiani con la visita al carcere Mamertino (dove fu tenuto prigioniero San Pietro) e le Tre Fontane luogo del martirio di San Paolo! Sembrava davvero possibile sentire la loro presenza ed era tangibile l’Amore immenso di Dio per loro ma soprattutto di loro per Dio… amore che dovrebbe guidare anche i nostri passi!!
Il ritorno a casa è stato forse difficile… come ogni volta lasciare un luogo così pieno di Dio per le nostre vite rumorose e disordinate… ma resta nel cuore la pace e il desiderio di tirare fuori la perla preziosa che il Signore ha messo nella nostra vita!!
Grazie di cuore alle Figlie di San Paolo per questa meravigliosa esperienza!!

Elisabetta (Como):

C’era un mercante che, trovata la Perla più preziosa, dopo averla a lungo cercata e desiderata, vende tutti i suoi averi e la compra…
E ci sono io che, un po’ sbadata, a volte non mi accorgo di quanto c’è di prezioso e importante. Ma la Perla ha trovato me. La Perla preziosa a cui mi riferisco è il Campo di Natale organizzato dalle Figlie di San Paolo, che si è rivelato per me come un inaspettato, prezioso, momento di ascolto, affidamento e scelta.
Ascolto della Parola che si fa Voce, affidamento alla Parola che si è fatta Carne e scelta, sull’esempio dei grandi testimoni della Fede, di mettere la mia voce e la mia carne al servizio di quel Dio che salva l’umanità per amore.
Iniziare un nuovo anno con questi sentimenti e con questi propositi è entusiasmante, ma mette anche un po’ di paura: sarò in grado di essere coerente e fedele allo spirito che ho respirato in queste giornate romane? Con la preghiera di chi mi sta vicino e la fiducia nel Dio della Vita tutto è possibile, quindi coraggio!
Permettetemi infine di fare un augurio a tutti voi che leggete: non abbiate paura di farvi trovare, di scoprire la perla preziosa che è in voi, la sola che può rendere veramente felici!
Buon 2011!

 

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Hai partecipato al campo “La perla preziosa”? Il post è per te!

Carissimi giovani partecipanti…
non potevamo concludere questa esperienza e non raggiungervi! Un post dedicato a voi, soprattutto a tutti voi che avete vissuto quest’esperienza on line, era necessaria. I tempi, i differenti luoghi, la novità di un campo tra Roma e la Rete, da vivere e di cui cogliere ogni sfumatura, non hanno permesso a noi animatori di esservi accanto con commenti, suggerimenti o risposte ai vostri passaggi.

Vi siamo stati accanto con la preghiera, sostenendovi giorno per giorno, accompagnandovi in tutti quei passaggi che eravamo certe il Signore avrebbe fatto anche nella vostra vita.

Grazie allora a tutti voi: partecipanti romani e partecipanti on line. Grazie per esserci stati, per aver risposto al Signore che ha chiamato, per esservi messi in gioco, per aver accolto provocazioni, appelli; per aver accettato la sfida di camminare insieme verso Dio!

Grazie al Signore, di tutta la storia e della nostra storia personale, per averci raggiunti tutti con il suo amore, per aver operato in noi meraviglie, per aver posto nel nostro cuore la perla delle perle: Gesù il Signore, che per tutta l’umanità dà la vita; per averci fatto scoprire il volto del Padre che come mercante cerca noi, la sua umanità amata, e per noi dà tutto; per aver aperto per noi i tesori immensi della sua tenerezza.

Grazie a chi ha permesso, che il campo fosse on line con aggiornamenti in tempo reale, credendo, come risposta a uno specifico carisma, che il Vangelo desidera correre sulle strade della rete, raggiungendo tutti e permettendo a tutti di essere sfiorati, toccati, raggiunti da Dio e dal suo amore.

Buon cammino a tutti: voi e noi!
Buon cammino in Dio, con Dio e per Dio! Buon cammino, fatto di passi concreti.
Buon cammino nella certezza dell’amore ricevuto.
Buon cammino verso questo nuovo anno perchè diventi un anno di vita, di perle preziose da ricevere e donare, di amore vissuto con gratitudine e Vangelo!

 Buon cammino da tutta l’equipè di animatrici reali e on line:
sr. Mariangela, sr. Silvia, Nikki, Veronica e Dalia


Campo online/4° giorno_pomeriggio

Ora tocca a me!

Un progetto per vivere!

Quante esperienze ci passano addosso? Quante ne viviamo ogni giorno? Di quante non ricordiamo nulla? Belle, brutte, difficili, coinvolgenti, ognuna porta con sé qualcosa di unico, speciale. Eppure non basta questo a renderle esperienze importanti… non basta accumulare esperienze per crescere. Perché arrivino a noi e arricchiscano la nostra vita è necessario un passaggio successivo: le esperienze vanno integrate con la vita! Abbiamo bisogno di fermarci, di capire cosa abbiamo vissuto, di comprendere quali perle ci sono state donate, quali fatiche o rigidità ci hanno impedito una risposta positiva, o causato una sofferenza particolare.
Far Sì, cioè, che un’esperienza esterna a noi diventi parte di noi. Senza questo passaggio rischiamo di sprecare ogni cosa, infiniti istanti di vita, doni necessari e, per noi che crediamo, Dio stesso!
Già, anche Lui potrebbe rischiare di diventare scontato, nel rapido fluire di tutto, dei tanti impegni, tra le tante cose che occupano tempo, pensieri e cuore.

Ti proponiamo allora, caro/a amico/a, alla fine di questa esperienza – campo vissuta on line di fermarti un attimo e di non permettere al 30 dicembre di arrivare come conclusione cronologica di questi giorni, senza aver trovato la perla preziosa per cui dare tutto.

Fermati, scarica la traccia sotto proposta e prova a scrivere il tuo progetto di vita. ALT!!! So cosa stai pensando… blocca i pensieri e non obiettare per nessun motivo rispetto alla tua età. Realizzare un progetto di vita, non è importante solo per Roby97 [anche lei partecipante on line ;-P], che ha tutto un futuro da scoprire e realizzare. Un progetto è un momento della vita, ed è necessario a 13 anni, come a 50, 60 e oltre. È importante perché ci permette di avere il polso della nostra vita e di poter investire ogni energia per costruire e costruirci dentro!

Apri la traccia proposta e prova a prenderti qualche tempo di silenzio, magari a fine giornata: segui quello che ti viene proposto e scrivi ogni passo. Verificalo poi con una guida spirituale e se non hai nessun confronto… beh… che pensi?! Non sarebbe ora di iniziare un confronto con qualcuno?

Decidi nel tuo cuore un passaggio interiore da vivere, un passo di compiere, concretamente! Qualcosa che sia piccolo perché tu lo possa vivere e verificare. Non puntare alle grandi mete, quelle si raggiungono solo con la costanza dei piccoli passi. Decidi allora su cosa puntare nella tua vita di fede e fiducia verso Dio e, sotto la protezione di Maria, vai avanti con il cuore nella pace e con grande fiducia.

Il Signore è con noi! È dalla nostra parte! È nato per noi, per noi si è fatto uomo… perché tutti potessimo sperimentare con quale amore Dio ci ama! Buona continuazione di cammino, a presto!


Volti…da Roma!

Da Roma ecco le foto del terzo giorno (martedì 28), vissuto in parte alla stazione Termini, per l’Adorazione Eucaristica! Vieni a guardarle in facebook, su Giovani&Vangelo!

E cliccando qui potrai vedere anche le foto dei partecipanti online!!!

Campo online/4° giorno_mattina

Mercoledì 29: Dio in noi…e noi?

Preghiera del mattino

Nella nostra anima e nella nostra vita il Signore trovi una dimora. Non dobbiamo solo portarlo nel cuore, ma dobbiamo portarlo al mondo, cosicché anche noi possiamo generare Cristo per i nostri tempi. (Benedetto XVI)[…]


Per riflettere

1 Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – 2la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, 3quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 4Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. (1Gv 1,1-3)

Chi sono i noi di cui san Giovanni parla? Noi di cui egli stesso, chiaramente, fa parte. […].Noi, divenuti santi. Nati semplicemente uomini e donne. Noi, cresciuti sui passi del Maestro di Nazareth e della sua parola. Noi, audaci nel credere alla sua proposta. Noi, peccatori salvati dall’amore. Questi sono i noi testimoni che, in Gesù hanno scoperto il tesoro, si sono sentiti amati, e hanno scelto di avere in lui il centro della vita, hanno dato tutto pur di non perderlo. E quei voi? Chi sono i voi di cui Giovanni parla? E questa volta la risposta è ancora più semplice. Siamo noi, semplicemente noi: i raggiunti, oggi, dalla Parola! Siamo noi, che cerchiamo di capire, di ascoltare, di seguire, di non mollare, di credere. Eccoci, semplicemente noi! Il punto adesso è un altro! Restare fuori e continuare a guardare, esplorare, tentare di capire restando i voi di Giovanni o mettersi in gioco, entrare decisamente nella proposta di vita che Gesù fa e diventare dei Noi che comunicano quanto hanno sperimentato?[…].


Guarda il videoclip suggerito nella scheda:

Voci… da Roma!

E i giovani presenti a Roma come se lo stanno vivendo?
Voci da Roma è lo spazio dedicato alle loro condivisioni, commenti, riflessioni ad alta voce… tra parole, immagini, racconti e musica. Eccovi le loro testimonianze!

 

 

Silvia di La Spezia   – 24 anni

 

 

 

Chiara di Salerno – 24 anni

Oggi mi è stato fatto un dono che voglio condividere con te: l’evangelista Matteo ha fatto sì che io mi vedessi attraverso gli occhi di Dio. Io, che spesso non mi sento degna del Signore, sono da lui considerata come una preziosissima perla per la quale vendere ogni cosa. Nessuno mai venderebbe tutto ciò che possiede per potermi avere accanto, figurarsi il proprio figlio… e Dio arriva alla croce per me! Siamo solo alla prima giornata e mi sento già molto carica, spero di essere riuscita a comunicarti la mia gioia.

 

 

Francesca di Bologna – 30 anni 

 

  Dio ha per ognuno di noi
un meraviglioso progetto!
Non dobbiamo avere paura,
ma il coraggio di crescere
e portare frutto

dove e come Lui ci vuole.

 

 

Dove Dio ti Ha seminata…

 

 

 

…là devi fiorire!

 

 di Carla Ronci

 

 

 

 

 

 

Maria Rosaria di Salerno – 26 anni  

 Durante un incontro di catechesi mi è stata raccontata questa storia. Essa mi ha aiutato a comprendere che facciamo tutti parte del disegno di DIO.Tanto tempo fa vi erano su di un monte tre semi che sognavano il loro futuro una volta divenuti alberi.
Il primo seme sognava di diventare uno scrigno per contenere immensi tesori.
Il secondo voleva diventare un galeone per solcare i mari con a bordo i re delle nazioni.
Il terzo non voleva lasciare il monte,voleva diventare talmente alto da toccare il cielo,così che chi lo guardava potesse pensare a Dio . Il tempo passa ed i tre semi sono diventati dei maestosi alberi. Un giorno, un boscaiolo salì sul monte e li tagliò.L’albero che voleva diventare scrigno divenne invece una mangiatoia per animali ed era infelice perché non aveva realizzato il suo sogno. Avvenne una notte che faceva molto freddo e nella mangiatoria riempita di paglia venne deposto un bimbo appena nato. Era Gesù Bambino. Allora l’albero capì che si era realizzato il suo sogno, conteneva il più grande dei tesori.

Il secondo albero che sognava di essere un galeone, divenne invece una barchetta che i pescatori usavano in un lago. Ma una notte i pescatori si trovarono con la barchetta in acque in tempesta ed ebbero paura. L’uomo che era con loro, rivoltosi ai venti disse di calmarsi e il lago si calmò. Allora l’albero capì di aver incontrato il Re dei re.

Il terzo albero che voleva ricordare al mondo Dio, divenne invece una croce che fu posta sulle spalle di un uomo innocente condannato a morte.

L’albero era profondamente triste, non solo non si era realizzato il suo sogno, esso era anche causa di sofferenza.
Un giorno quell’uomo, dopo esser morto in croce, è risorto salvando il mondo dalla morte. Dal quel giorno l’albero diventato croce, è diventato simbolo dell’amore di Dio. 

 

Iacopo Di Salerno – 18 anni 

 

Dio é

Dio è occhio che parla, orecchio che cerca, mano che guarda. Io sono il gatto che sale sui tetti e miagola, Dio è colui che mi cercava prima che io miagolassi da solo in un vicolo. Dio è un nido caldo sempre pronto ad accoglierci, per quanto lontano io possa volare lontano. Lui è un caldo giaciglio per la notte, è un vento generoso e favorevole che sprona le mie vele e che accudisce rinfrancando le mie ali. Lui è il ricco che viene frainteso dal povero quando gli promette un pasto caldo, una coperta e un tetto sulla testa. Io sono colui che ascolta molto, poco fa ma quel che fa lo fa per gli altri

 

 

 

Elisabetta di Como – 27 anni

 

E dopo aver conosciuto i nomi degli animatori in un post precedente, conosciamo ora i loro volti!!!

 

 

Suor Mariangela, FSP 

 

 

 

Suor Silvia, FSP

 

 

 

 

 

Veronica, postulante FSP

 

 

 

 

Nikki, postulante FSP

 

 

 

 

Vieni a guardare le altre foto (1° giorno2° giorno)!!!
Perchè non aggiungi sul nostro profilo facebook, Giovani&Vangelo anche la tua? Clicca su “MI PIACE” e condividi la foto scrivendo il tuo nome!
Dopo le presentazioni e le condivisioni che stiamo vivendo in questi giorni, sarebbe bello dare un volto alle nostre voci e creare l’album fotografico dei partecipanti online!!!


 

Campo online/3° giorno_mattina

Martedì 28: …come il mercante Dio dà tutto ciò che ha!

Preghiera del mattino:

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. (Gv 1, 14-18)

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. (Gv 3,16-17)[…]



Per la rilfessione:

La Parola si è fatta carne e ha posto la sua tenda tra noi. La Parola, quella divina, quella che era presso Dio ed era Dio stesso, quella parola di cui gli scrittori sacri in Genesi scrivono: Dio disse… e fu! Quella Parola che porta da sempre in sé l’alito della vita, quella parola divina data agli uomini attraverso i profeti, quella Parola oggi è carne![…]
Quella carne che si forma nel grembo di ogni donna, che nasce, che soffre, che si ammala, si ferisce, guarisce e muore. Quella carne è stata assunta da Dio.[…]
Dio si è fatto uno di noi, perché noi potessimo entrare in Lui, nel suo amore, nella sua pienezza.
Chi può parlare davanti a questo mistero? Le folle che seguono, attratte dai segni, continuano a non capire! E in loro sentiamo l’eco di tutti gli uomini che obiettano: quanto è vero tutto ciò? Chi può dimostrare che non sia tutta un’invenzione? Come conoscere? Come capire? Come dimostrare? Come credere?[…]