“Tu lo dici: io sono re“
Gv 18,33b-37
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Per te catechista, che scegli di usare anche l’immagine per aiutare i tuoi ragazzi a entrare nel dinamismo del Vangelo.
- In queste ultime domeniche ci troviamo ad aver a che fare con letture difficili da far comprendere pienamente ai nostri ragazzi e a noi stessi, ma non dobbiamo fermarci, perché diversamente da come potrebbe sembrare in queste letture ci sono forti annunci di speranza.
- Leggete con i ragazzi l’immagine:
- Cosa colpisce in modo immediato dell’immagine?
Luce e forte luminosità?
Contrasto luce – ombra?
E’ un ‘ostensorio? La luce è data dall’Eucaristia?
Che sensazione si prova guardandola? - E’ sempre molto importante far esprimere i ragazzi, far dir loro i sentimenti o le sensazioni che, in questo caso l’immagine, suscita in loro.
- L’immagine di fatto ritrae l’interno della cupola del Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa. La sua luminosità, il suo essere ripreso dal basso verso l’alto custodisce qualcosa che per noi può diventare “segreto di successo” nel nostro rapporto con Dio.
- E’ possibile credere che Dio sia il senso di tutta la nostra vita? E’ possibile pensare che tutto ciò che noi non comprendiamo abbia un suo valore? E’ possibile sperare anche quando tutto ciò che accade sembra preannunciare la sventura?
- Sì, è possibile, ma non lasciandoci schiacciare dal buio, non guardando le cose dall’alto al basso, non facendo del basso il nostro livello e stile di vita.
- Ogni situazione, ogni buio, ogni paura, ogni dubbio, tutto può avere in sè un senso forte e profondo, ma spesso le energie devono poter essere liberate.
- Provare ad alzare lo sguardo verso l’alto, verso l’oltre che esiste oltre la punta del nostro naso, vivere senza accontentarsi del mediocre, tendere e sperare di poter incontrare la luce: tutto questo è innalzare lo sguardo e il cuore, tutto questo è credere che la vita non si “riduca” al nostro orizzonte, tutto questo è lasciarci inondare dalla LUCE!
- Cosa colpisce in modo immediato dell’immagine?
- Leggere insieme ai ragazzi prima il Vangelo e poi la seconda lettura tratta dall’Apocalisse:
- Chiamare Gesù il Signore, Re dell’universo significa riconoscerlo come il senso più profondo di tutto ciò che viviamo, che accade ogni giorno, che ci scuote e meraviglia. Credere che lui sia l’Alfa e l’Omega è dire con tutto il cuore e con passione: “Signore, tu sei il senso di tutta la mia vita e di tutta la storia. Tutto ha in te il suo senso e trova in te la sua pienezza”.
- Aiutare i ragazzi a farne risonanza in gruppo
- Trasformare la Parola in preghiera
Insieme: Padre, nel tuo figlio Gesù ci hai rivelato la grandezza del tuo tuo amore. Egli è venuto a noi nella povertà e nella debolezza e ha offerto tutto se stesso. In lui tutti noi possiamo riconoscerci come tuoi figli, come fratelli. Amen [Roberto Laurita]
Destinatari: adolescenti e giovani
Suggerimenti per la lettura dell’immagine
a cura di Sr. Mariangela Tassielli, fsp
Da Catechisti Parrocchiali n.8, Novembre 2012:
- pag. 12 – 13: Una scheda per valorizzare la presenza della Bibbia nella stanza della catechesi e in famiglia perchè
non sia considerato un semplice libro ma “il LIBRO“
- pag.16 – 18: Gioco del Papà Buono
- pag. 20 – 21: percorso d’Avvento “Con Maria , donna di fede, accogliamo Gesù”: percorso di preghiera da fotocopiare, piegare e portare con sè:-)
- pag. 23 – 25: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi
- pag. 32: il Cruciverba delle beatitudini
- Tanto altro ancora… 😉
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Il linguaggio è quello in uso all’epoca di Gesù, fatto di immagini enigmatiche e di iperboli, 
È per me segno di immensa consolazione, nel mio pellegrinaggio di speranza in giro per l’Italia, in punta di piedi, accorgermi di quanto bene il Signore stia facendo nei vostri cuori e di come la Parola sia ormai la luce per molte coppie, per molti cercatori di Dio e consolazione per gli sconfitti. È un modo altro di essere Chiesa, dispersi nelle nostre città, spesso senza scogli cui aggrapparci. La Parola del Signore che non passa ci dice che il Signore è alla porta e chiede di entrare.



presenti agli eventi sociali, godono della loro posizione e non perdono l’occasione per mettersi in mostra.







Dio ci rende capaci di amore, di luce, di pace, di essere segno e dono, di donare, di contrastare la logica di questo mondo. Non l’amore possessivo e di fusione, ridotto ad emozione che oggi ci viene venduto. Ma l


Non lo conosce, ma qualcuno gliene parla. Il desiderio, la curiosità, ora, prendono il sopravvento. 





Peggio: gli altri dieci se la prenderanno con loro per avere per primi preso l’iniziativa!
E penso che dobbiamo ancora fare tanta strada, stare attenti a non cadere nell’inganno della mondanità, guardare sempre e solo al Maestro che ha amato, senza attendersi dei risultati e ottenendoli proprio dando il meglio di sé, in assoluta umiltà e mitezza.
