Archivi categoria: chiamata

Il filo rosso dello Spirito Santo

Che cosa succede quando si riceve lo Spirito Santo con la Cresima? Lo Spirito ci riempie di doni e ci traccia ogni giorno la strada per essere felici. Lo spirito guida e dirige la vita e le scelte. Per noi, postulanti delle Figlie di San Paolo, è così.

Dio, per noi, non è un vecchio signore seduto in trono ma è vivo e vicino, è il Dio di Gesù Cristo. Se Dio non è una favola e Gesù non è un superman ma un amico, allora non possiamo nasconderlo!

Quello che serve è un filo rosso che leghi i tempi e i luoghi della vita, una gioia profonda che dia sapore a ogni gesto della giornata. Questo filo è lo SPIRITO SANTO!


Vodpod videos no longer available.

Noi abbiamo deciso: metteremo la nostra mente, il cuore, i pensieri, il corpo, inostri spazi e tutto il nostro tempo a servizio dell’annuncio del Vangelo, con le parole e la vita. Gesù parlava nelle piazze e noi annunceremo il Vangelo con i mezzi della comunicazione sociale tra le Figlie di San Paolo!


Ma tu sei amico dello Spirito Santo? E qual è la tua vocazione? Prova a rispondere a queste semplici domande… il resto lo vedrai accadere! Auguri caro amico e cara amica, lo Spirito, scendendo su di te, ti ricolmi della pace vera, della felicità duratura, di tutti quei suoi straordinari doni che potranno rendere la tua vita bella!

 

Nikki e Veronica,
postulanti Figlie di san Paolo

Ci uniamo all’augurio di Veronica e Nikki… augurio rivolto ai ragazzi della Diocesi di Bologna! Augurio che però, come redazione, estendiamo a tutti i cresimandi di ogni parrocchia, ai loro catechisti, a tutti coloro che si mettono in gioco perchè la fede diventi vita nella vita di tutti!

News su Iniziative!!!

Parabolando

per una fede che diventa vita

INCONTRI DI FORMAZIONE E SPIRITUALITA’
PER GIOVANI DAI 17 AI 30 ANNI

 

Buona domenica!

E’ una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchè certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc (Ab 1,2-3; 2,2-4)
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -Anno C-

 

La parola a…
Paolo Curtaz

Abacuc è invitato a fidarsi, Timoteo riceve una commovente lettera da Paolo incarcerato ed è invitato a fare memoria della propria vocazione episcopale, gli apostoli, dopo un primo galvanizzante momento di euforia per i successi conseguiti dal Nazareno, cominciano a scontrarsi con il proprio limite e con l’ostilità di alcuni farisei e sentono la fiammella (timida) del credere lentamente vacillare.
Fidatevi, dice la Parola, fidati, affidati, diffida delle tue presunte certezze.
La fede è il ragionevole abbandonarsi nelle braccia dell’’amato, nel gesto incosciente e ovvio del bambino che si getta fra le braccia del padre.
Non siamo chiamati a fidarci di un mistero imperscrutabile, a seguire ciecamente gli ordini della divinità, ad abbassare la testa alla volontà ostica e incomprensibile di un moloch a cui dobbiamo credere.
Il Dio di Israele chiede fiducia, il Dio che ha camminato nel deserto e sofferto, il Dio che ha accompagnato e illuminato una tribù di beduini facendola divenire popolo della speranza, il Dio che ha illuminato i re di Israele, il Dio che ha strappato degli uomini dal pascolo e dalla terra consacrandoli profeti, il Dio che – esausto – è diventato uomo (fragilità, stanchezza, sudore, decisione, rischio) per raccontarsi chiede fiducia, non uno qualsiasi.
Il Dio che ha dimostrato milioni di volte quanto dolorosamente ama.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Primo atto della fede

 

Buona domenica è anche una newsletter che puoi ricevere direttamente, ogni settimana, nella tua casella di posta elettronica… Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative…
Scrivi a buonadomenica_fsp@yahoo.it e la riceverai…

 

Buona domenica!

Cristo Gesù è venuto nel mondo
per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io.
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Timoteo
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -Anno C-

 

La parola a…
don Giovanni Berti

Gesù crede alle favole?
Se ascoltiamo bene le storie di Gesù scopriamo che sono vere e proprie favole.
Sono storie impossibili e per nulla concrete.
Gesù domanda ai suoi ascoltatori “Chi di voi lascerebbe le 99 pecore nel deserto per andare a cercare la pecora perduta?”. Ma nessuno, ovviamente! Non ha senso rischiare le 99 per cercarne una!
E che senso ha fare addirittura una festa se si ritrova un centesimo perso sotto il divano?
E quale padre darebbe metà dei suoi averi per vederli persi e poi riaccogliere il figlio come nulla fosse?
Le parabole di Gesù sono belle ma sono favole!
Sono possibili quasi quanto la storia di Biancaneve, di Cenerentola e di Pinocchio.

Ma Gesù crede nelle favole.
Ci crede perché proprio per questo è sceso tra gli uomini.
Gesù non solo racconta favole, ma le realizza nella sua vita, iniziando proprio a “perdere” tempo con la gente più distante e disagiata.
Gesù crede alla favola che Dio è “amore” anche se nel mondo si crede sempre meno a questa parola, ma si crede di più alla parola “economia” e alla parola “potere”.
Gesù crede così tanto all’assurdità dell’amore di Dio che è pronto anche a morire in croce, perché come Biancaneve liberata da un bacio dalla sua bara di cristallo nel bosco, non sarà lasciato solo nel sepolcro scavato nella roccia. E noi sappiamo che è risorto… Dio con il bacio del suo amore lo ha risvegliato da morte.
Essere cristiani è credere in questa favola di Dio.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Cambiare

Buona domenica è anche una newsletter che puoi ricevere, ogni settimana, direttamente nella tua casella di posta elettronica… Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative…
Scrivi a 
buonadomenica_fsp@yahoo.it e la riceverai…

 

Vivi!

 

 

Vivi!

Nessun sapore avrà la vita
se non quello che tu stesso saprai dargli.

Vivi!

Raccogliendo, ogni giorno, raccolti abbondanti
dalle gioie e dalle amarezze,
dalla fiducia e dalle delusioni,
dalle amicizie e dai tradimenti.

Vivi!

Seminando nella vita del mondo
la pace, la libertà, la speranza, la gioia, il perdono,
la fiducia, la passione e la fedeltà.

Vivi!

 Perché tu, che abiti il mondo,
sei nel cuore di Chi per primo ti ha amato.

Vivi!

Perché chi ti ama, ti chiama!

Vivi da chiamato!

Ascolta il sussuro dell’intero universo
che aspetta il tuo Sì…

Vivi da chiamato!

Per cantare la vita…
e la vita si farà, per te, felicità!

 

                                        sr. Ma’ – fsp

La vita come risposta – alias “Dio ma che lingua parli”/8

Ottavo incontro di spiritualità e formazione per giovani… e non solo

E anche quest’anno siamo arrivati all’ultimo incontro del cammino di spiritualità e formazione il cui tema per il 2009-2010 era Dio ma che lingua parli? tenuto dalle Figlie di San Paolo a Napoli, Salerno e… ovunque ci abbia portato l’annuncio della Parola, l’amicizia e il servizio. Quasi dieci mesi insieme tra incontri mensili e campi di Natale e di Pasqua. Un bel pezzo di strada fatto con il Signore, tra momenti lieti e momenti di fatica, tra momenti di impegno concreto e momenti più “leggeri”… incontri che hanno rispecchiato la nostra vita e che per questo, benché condivisi da tutti, sono stati come “personalizzati”. La Parola ha sempre parlato ad ognuno di noi: quella spezzata, spiegata e resa laboratoriale da sr Mariangela e quella cantata e fatta vivere liturgicamente da sr Silvia. Nel cuore sorge spontaneo il grazie per entrambe, poi per sr Tonia che è stata con noi per qualche incontro e per le varie comunità delle Figlie di San Paolo che ci hanno accolti in quest’anno, in primis quelle di Salerno e di Napoli (Capodimonte). Un grazie anche a ciscuno di noi che ha partecipato, tanti volti, tante storie, tante provenienze, un solo cuore e un solo spirito. Che bello sperimentare l’essere Chiesa! Siamo diversi, ma il Signore ci unisce e ci manda… perché ci è difficile tenere solo per noi quello che abbiamo ricevuto.
Quest’ultimo incontro lo abbiamo vissuto a Roma, nella comunità FSP di via Castro Pretorio il 26 – 27 giugno. Il tema specifico era: La vita come risposta. E riflettere sul Vangelo di Luca (Lc 9, 51-62) come ce lo proponeva la liturgia domenicale nel contesto di una Professione Perpetua, di un Rinnovo e della nostra stessa vita che è e deve comunque essere una risposta a quello che il Signore chiede è stato molto molto particolare e ha scavato dentro.
Il motivo principale della nostra trasferta romana è stato proprio l’essere vicini a sr Tonia (che conosciamo bene) e sr Chiara nel giorno della loro Professione Perpetua (ovvero, nel giorno in cui hanno detto SI al Signore impegnandosi “per tutta la vita”), ma una felice coincidenza ha voluto che nello stesso giorno abbiamo potuto celebrare con sr Silvia la sua quarta rinnovazione annuale dei voti. Veramente tanti motivi per gioire, per riflettere e per… esserci. Tutto è cominciato nel primo pomeriggio di sabato 26, quando siamo “sbarcati” dal treno alla Stazione Termini, ad attenderci una GEP romana e la vicinissima Comunità delle Figlie.
Dopo un allegro “pit stop” anti-afa e una veloce esplorazione dei nuovi ambienti ci siamo messi al lavoro per organizzare al meglio la veglia di preghiera eucaristica per le due sorelle che il giorno dopo avrebbero fatto la Professione Perpetua e anche per portare a termine alcuni simpatici gadgets che ci sarebbero stati utili per un’animazione post-celebrazione un po’ più… ehm… goliardica ai danni delle due suore ormai “forever” =D Verso le 19.15 ci siamo spostati in Via Antonino Pio, presso la comunità FSP Divina Provvidenza, dove abbiamo preparato la cappella per la Veglia Eucaristica che è iniziata verso le 20.45 e a cui hanno partecipato oltre a sr Tonia e sr Chiara, che hanno fatto anche la loro testimonianza vocazionale, numerose Figlie di San Paolo provenienti da tutte le comunità di Roma. Un’ora abbondante di preghiera in compagnia di San Paolo (e come poteva essere diversamente?) e di Gesù Eucaristia. Numerosi i momenti di commozione e di sentito ringraziamento al Signore per la vita e la storia di ognuno di noi. Dio ama abitare nelle nostre notti per… riempirle di luce. Basta aprirgli la porta del nostro cuore! Dopo la veglia una cenetta arrangiata ma simpatica alla Divina Providenza con la gradita compagnia di sr Dina, la superiora della comunità e poi…. un magnifico giro, non proprio previsto, di Roma by night con tanto di gelato. Ci voleva proprio.

La sveglia comunque non si è fatta attendere al mattino ed abbiamo vissuto un momento tutto nostro di preghiera ed approfondimento della Parola che si è prolungato con uno spazio di meditazione personale e la possibilità di accostarci al sacramento della Riconciliazione. Alle 11.30 è poi iniziata la S. Messa dove sr Silvia ha rinnovato i suoi voti annuali e a seguire pranzo di festa con tutta la Comunità FSP di Castro Pretorio. Un bel momento. Ma il pomeriggio incalzava e alle 16.00 sarebbe iniziata la S. Messa solenne di Professione Perpetua. Con un’organizzazione impeccabile nonostante qualche ritardo non calcolato siamo arrivati al Santuario Regina Apostolorum in tempo per sistemare i nostri “gadgets” post-professione e abbiamo poi partecipato alla solenne liturgia assieme a tantissime Figlie di San Paolo (il santuario aveva una tonalità decisamente avion [ndr. Il colore della divisa delle FSP]) e a numerosi membri della Famiglia Paolina. A seguire il rinfresco, con momenti di festa e di allegra confusione… abbiamo visto sr Tonia e sr Chiara esauste ma felici e… alla fine è arrivato il momento di ripartire. Un bel fine settimana e una bella fine del nostro anno insieme. Adesso ci sono i campi estivi… e si apre una nuova pagina.

E voi che fate questa estate? Consigliamo ‘vivamente’ un giro sulla pagina Iniziative per vedere tutte le proposte estive. W l’estate!!!!!!!!!!!

Buona domenica!

“Chi di loro dunque lo amerà di più?”.
Simone rispose: “suppongo sia colui
al quale ha condonato di più”.
Gli disse Gesù: “hai giudicato bene”.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7,36-8,3)
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -Anno C-

 

La parola a…
Paolo Curtaz

Gesù insegna alla prostituta che il metro di giudizio di Dio è l’amore e il perdono. La donna ha amato, tanto, male, facendosi del male, ma ha amato. A Dio basta, lui, che è l’Amore, riconosce l’amore anche quando è fatto a pezzi e fragile e disperato. Per Dio basta questo, salta ogni logica – religiosa, morale, perbenista – e va dritto all’essenziale: guarda al dentro, al desiderio, al dolore, alla verità. Quell’amore è l’origine del perdono, il perdono che Dio dà, sempre gratis, sempre senza condizioni, smuove l’amore.
A Simone, con delicatezza, senza rabbia, Gesù pone un caso da risolvere, quello dei due debitori, uno debitore di qualche euro, l’altro di qualche centinaia di migliaia di euro, che si vedono inaspettatamente condonati ogni pendenza. Chi sarà più contento? Simone ragiona, riflette, giudica bene: sta imparando il punto di vista di Dio. È chiamato, il fariseo, a mettersi nei panni del debitore.
Un altro evangelista ci dice che Simone è stato lebbroso: ragione in più, lui che ha sperimentato la solitudine e l’emarginazione, per annullare la distanza che crea la lebbra del giudizio.
A Dio non importa la devozione se non è sorretta dalla passione, non cerca giusti ma figli, a lui non importa (a noi sì: molto!) la nostra immagine spirituale. Vuole dai suoi discepoli verità, passione, forza, anche a costo di sbagliare.
Tutti siamo prostitute.
Ci vendiamo per un complimento, per coltivare il nostro ego (anche spirituale), per avere un ruolo sociale ed ecclesiale riconosciuto ed apprezzato, per essere, se non migliori, almeno non inferiori agli altri, disposti a tradire un’amicizia sincera pur di non ammettere i nostri errori.
Tutti siamo perdonati e amati.

La donna, Simone e tu, amico lettore.
Amati e perdonati da Dio, redenti e salvati, figli e uomini, discepoli e cercatori di Dio.
Tutti, se vogliamo, possiamo costruire la Chiesa, il sogno di Dio, comunità di persone che hanno sperimentato nella propria vita la tenerezza del Padre e, perciò, diventano capaci di perdono e di misericordia.

 

…e per riflettere puoi scaricare: La vita…

 

Buona domenica è anche una newsletter che puoi ricevere, ogni settimana, direttamente nella tua casella di posta elettronica… Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative…
Scrivi a 
buonadomenica_fsp@yahoo.it  e la riceverai…

 

News su Iniziative

Hai meno di 30 anni?
Vuoi condividere, approfondire, dare colore
alla tua personale esperienza con Dio?

Vieni!

Dal gioco ai laboratori,
dalla comunicazione alla spiritualità,
dall’andare missionario alla catechesi,
dal discernimento alla scelta…

Ti aspettiamo per vivere con noi
un’estate calda e intensa nei ritmi del vivere e del credere!

Tutte le info su INIZIATIVE

Buona domenica!

“Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi”.

Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14,23-29)
VI DOMENICA DI PASQUA -Anno C-

 

La parola a…
Paolo Curtaz

“Vi do la mia pace, non come la dà il mondo”: il confine del male e del bene è nel nostro cuore, il nemico è dentro di noi, non fuori, e la prima autentica pacificazione deve avvenire nel nostro intimo con noi stessi e la nostra violenza e la nostra rabbia, la parte oscura che i discepoli chiamano “peccato”.
La pace, secondo la Parola di Gesù, è il primo dono che egli fa, risorto, apparendo agli impauriti discepoli.
Un cuore pacificato è un cuore saldo, irremovibile, che ha colto il suo posto nel mondo, che non si spaventa nelle avversità, non si dispera nel dolore, non si scoraggia nella fatica.
La scoperta di Dio, nella propria vita, l’incontro gioioso con lui, la percezione della sua bellezza, la conversione al Signore Gesù riconosciuto come Dio, suscita nel cuore delle persone una gioia profonda, sconosciuta, diversa da ogni altra gioia. È la gioia del sapersi conosciuti, amati, preziosi. E la scoperta dell’amore di Dio mi apre a scenari nuovi, inattesi: il mondo ha un destino di bene, un amorevole disegno che, malgrado la fatica della storia e dell’umanità, confluisce verso Dio. E in questo progetto io, se voglio, ho un ruolo determinante.
Scoprire il proprio destino, la propria chiamata intima, la propria vocazione, mi mette le ali, mi cambia l’umore.
Malgrado i miei limiti, le mie fragilità, le mie paure, posso amare e, amando, cambia il mondo intorno a me.
Io sono amato, tu, amico lettore, sei amato.
Insieme a Dio, se vuoi, possiamo cambiare il mondo.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Mamme & mamme

 

Buona domenica è anche una newsletter che puoi ricevere, ogni settimana, direttamente nella tua casella di posta elettronica… Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative…
Scrivi a 
buonadomenica_fsp@yahoo.it  e la riceverai…

 

Buona domenica!

“Da questo tutti sapranno
che siete miei discepoli:
se avete amore gli uni per gli altri”

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,31,35)
V DOMENICA DI PASQUA -Anno C-

 

La parola a…
don Carlo Occelli

“E’ l’amore che ci ha cambiato la vita, vive dentro un miliardo di cuori e non si può più fermare” canta Gianni Morandi.

Di qui non si scappa! Fermiamoci alcuni istanti per porci l’interrogativo: da che cosa ci riconoscono?
Fermiamoci per poi ripartire!
Paolo e Barnaba, visitando le loro comunità, rianimavano i discepoli. Che bello: la sua Parola ci raggiunge ogni settimana per rianimarci!
Ne abbiamo bisogno Signore! E’ vero, spesso non sono riconoscibile dall’amore, ma tu vieni a rianimarmi, ad infondere in me il soffio del tuo amore! Soffia forte, Signore!
“E’ l’amore che ci ha cambiato la vita”.
Si, è l’amore che ci ha cambiato la vita, è questo il perno di ogni nostro movimento!
E’ l’amore di un padre e di una madre che ci hanno cambiato la vita, è l’amore di un figlio che ci ha cambiato la vita, è l’amore di un amicizia, è l’amore di un perdono, di un abbraccio, di una carezza che ci hanno cambiato la vita!
E’ l’amore di una croce, follia per i pagani, che ci ha cambiato la vita!
Allora possiamo riprendere il coraggio di amare! Non perché siamo bravi, non perché ne siamo all’altezza, ma perché siamo stati generati dall’amore. Siamo amati!! C’è cosa più bella al mondo?
“Come io ho amato voi, così amatevi gli uni gli altri”
Rianimati, ci buttiamo nella nostra vita con il desiderio di amare come lui!
Questa settimana, da questo ci riconosceranno!
Nei nostri consigli pastorali, nei nostri gruppi, nei nostri incontri ci riconosceranno dall’amore.
Nella nostre aule, nelle nostre scuole, nelle nostre aziende ci riconosceranno dall’amore!
Sentite, questa settimana, facciamoci riconoscere!!!
Ogni mattina quando metti giù il piede dal letto… pensaci: “… è l’Amore che mi ha cambiato la vita, voglio vivere amando come lui, farmi riconoscere solo da quello.”
Ogni mattina quando entri in ufficio… pensaci…
Ogni volta che esci… pensaci…
Quando ti alzerai, quando mangerai, quando parlerai, quando rientrerai a casa… pensaci…
Buona settimana a tutti!

 

…e per riflettere puoi scaricare: Perché sono al mondo

 

Buona domenica è anche una newsletter che puoi ricevere, ogni settimana, direttamente nella tua casella di posta elettronica… Vangelo, riflessioni, novità in libreria, notizie dalle missioni, iniziative…
Scrivi a 
buonadomenica_fsp@yahoo.it e la riceverai…