Archivi categoria: tempo ordinario

Quando il cuore trama… – Buona domenica! – XXIX del Tempo Ordinario

Oroscopo-2012-Tentazioni-vergini

Ipocriti,
perché volete mettermi alla prova?

Dal vangelo di Matteo (Mt 22,18)
XXIX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

QUANDO IL CUORE TRAMA

Cosa succede quando qualcuno ci scomoda con le sue parole e i suoi gesti?
Spesso e volentieri una delle soluzioni più antiche e praticate è quella di gettare discredito, infangare la persona e minare la sua credibilità. Il gioco è fatto e la vita può continuare indisturbata nella sua mollezza.
Succede a tutti e Gesù non fa eccezioni! Proviamo a mettere insieme i vangeli delle ultime domeniche e la questione ci apparirà chiara ed evidente: i suoi gesti, le sue parole, la sua immediatezza, la sua efficacia comunicativa, la gente, la sua esuberante relazione con Dio… tutto stona agli occhi dei difensori della dottrina; tutto stride e chiede una mano ferma che blocchi il bestemmiatore. Colui che vìola il sabato, colui che tratta Dio con estrema leggerezza, colui che pretende di insegnare in modo nuovo, va fermato, a qualsiasi costo. Questi sono i pensieri di quei farisei, dottori della legge, custodi dell’immutabile tradizione, che mettono alla prova Gesù. Ma questi sono anche i pensieri di chi non vuole mettersi in ascolto, stare alla scuola del Maestro di Nazaret, imparare dalla sua croce… costoro prima o poi uccidono la vita, violentano la verità, piegandola alla ristrettezza delle proprie tasche.

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE

Pensieri… quanti pensieri vagano nella nostra testa
e tu, Signore, li conosci tutti…
Li sveli, li porti alla luce, li correggi,
e non smetti di indicarci la via giusta.

«Date a Dio ciò che è di Dio, ci dici,
senza perdervi in lotte sterili e fratricide.
Date a Dio la vostra vita,
affidatevi alla sua Parola,
abbandonatevi in lui.
Il resto, la vendetta, la collera, l’accusa,
le parole scaraventate come spada, non sono di Dio;
lasciatele al mondo».

cellulare

UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):

Cerca la verità, apriti ad accogliere ciò che non controlli, fatti stupire da ciò che non puoi possedere. Dio è lì, in quel mistero che si svela vivendo.

DAL VANGELO della domenica [Mt 22,15-21]

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social

XXIX_TO

Suor Mariangela Tassielli, fsp

Ce ne accorgeremo? – Buona domenica! – XXVIII del Tempo Ordinario

invito

Un re fece una festa di nozze
e mandò a chiamare gli invitati, ma…

Dal vangelo di Matteo (Mt 22,2-3)
XXVIII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

CE NE ACCORGEREMO?

Il Signore farà, ma noi ci saremo?
Toglierà l’angoscia, asciugherà le lacrime, preparerà doni speciali, risponderà alle preghiere, ci allontanerà da ogni forma di male e di disperazione, sarà finalmente dalla nostra parte… E noi? Saremo come sempre occupati in altro? Succedeva nella parabola degli invitati alle nozze e succede ancora oggi.
Il giorno in cui lui ci raggiungerà con un dono speciale, noi ce ne accorgeremo?
Mi verrebbe da rispondere: dipende… dal dono!
Se regalerà onnipotenza, immortalità, preveggenza, ricchezze, ci saremo certamente, pronti e disposti a lunghe file e a sacrifici estremi pur di accaparrarci il massimo. Disposti a pagare pur di avere.
In realtà il dono è stato già offerto, il prezzo già fissato, la distribuzione è già in atto, da molto… Gesù Via verità e vita
Il prezzo? GRATIS!
Il luogo? OVUNQUE
Il dono? GESU’ CRISTO, che per chi lo segue fino in fondo è pienezza di vita e di eternità, felicità possibile e indistruttibile.

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE

Signore, dicci un po’:
che cos’è quell’abito nuovo,
di cui abbiamo bisogno
per entrare alla festa?

Dove trovarlo? Come ottenerlo?
E se una vita di sforzi e sacrifici
non ci bastasse per riuscire ad averlo?    

E se, un giorno, ci mandassi via
perché la nostra voglia di seguirti
non corrisponde alle tue scelte?

«Ho dato il figlio, e lui con me non ha trattenuto nulla,
ha dato tutto per amore,
per la tua felicità, per te!

Perché dovrei mandarti via?
Perché hai paura che un giorno ti allontanerò?
Ho attraversato i cieli solo perché ti amo.

Vieni, rispondi al mio invito.
L’abito nuovo non è frutto di sacrifici e sforzi:
è fiducia in me, è abbandono fiducioso, 
è voglia e determinazione di seguirmi, ogni giorno».

Continua a leggere Ce ne accorgeremo? – Buona domenica! – XXVIII del Tempo Ordinario

Vita tra le nostre mani – XXVII del Tempo Ordinario

C’era un uomo che possedeva un terreno
e vi piantò una vigna…
la diede in affitto a dei contadini
e se ne andò

Vini_di_vignaioli

Dal vangelo di Matteo (Mt 21,33)
XXVII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

VITA TRA LE NOSTRE MANI

C’era una volta un Dio, che possedeva l‘immenso potere di dare la vita a esseri inanimati.
Prese della terra, soffiò in essa la sua stessa anima e, dal nulla, creò l’uomo e la donna.
Con la vita diede loro il tempo e disse: «È la vostra possibilità per esistere e per amare».natura_castit
Diede loro l’intelligenza e disse: «È la vostra possibilità di inventare il futuro e di migliorare il mondo».
Diede loro un cuore e disse: «Amatevi fino a soffrire per amore, date la vita senza calcolo, non conservate le vostre energie perché, chiuse in voi, perderanno splendore».
Diede loro la libertà e disse: «Andate e scegliete ogni giorno chi diventare, cosa far costruire o distruggere, se vivere o morire».    
Nei secoli, fino a oggi, l’uomo e la donna continuano a custodire quei doni e il mondo, fino a oggi, continua a conoscere vita e morte, lacrime e sangue, perdono e vendetta. Ma quel Dio instancabilmente continua ad affidare loro la vita del mondo e dice: «Vivete, popolatelo e rendetelo bello, condividete i suoi frutti, siate fratelli e padri, sorelle e madri. Costruite il futuro, fecondate il presente e custodite, come tesoro prezioso, il passato. Bella e piena sarà la vita, se la vivrete amando».

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE    Continua a leggere Vita tra le nostre mani – XXVII del Tempo Ordinario

Chi sta davanti? – XXVI del Tempo Ordinario

Chi dei due ha compiuto la volontà del Padre?

Dal vangelo di Matteo (Mt 21,31)
XXVI DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: Discernimento“Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

CHI STA AI PRIMI POSTI?

Chi occupa i primi posti nel regno di Dio?!
Chi non sbaglia? Chi non pecca? Chi riesce a garantire le apparenze di una vita perfetta?
Sì_Due figli, dice il vangelo, due modi di reagire, due possibili risposte: un sì vissuto con il cuore e un sì fatto solo di parole. E in quei due figli ci siamo tutti noi, ci sono le nostre mille risposte alla vita, agli altri e a Dio. Ci sono i tanti sì detti con superficialità, per non sfigurare, per non perdere la faccia; sì carichi di compromesso e smentiti poi dalla realtà. Sono sì che uccidono la fiducia, le relazioni, la vita!
E poi ci sono quei sì, detti con il cuore, detti magari con un nodo in gola, detti con fatica, detti dopo, pensandoci un po’ su, ritornando sui propri passi.
Questi sì, sono risposte che portano il sapore del discernimento, della profondità, della capacità di rientrare in se stessi e ricominciare. Tutto questo fa vivere, ha la forza per far rinascere fiducia da ogni ferita.
Questi sì attende Dio padre: sì semplici, umili, nascosti… riconciliati.

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE

Cos’è la tua volontà, Signore?
Come compierla perché
si realizzi e porti vita?
Spesso siamo campane vuote,
e in noi risuonano
echi stonati del tuo Vangelo:
sono i tanti sì che diciamo
in fretta, con superficialità,
senza metterci in gioco,
senza perdere nulla di noi.

Insegnaci, Signore Gesù,
a vivere come te, a rispondere
al Padre come hai fatto tu:
non a parole, ma con la vita,
non con altisonanti promesse
che si perdono nel vento,
ma con scelte umili e coraggiose.

Convertici, Signore,
riportaci a Dio Padre;
insegnaci a invertire
il senso del nostro andare,
per allontanarci dai sentieri
di morte e raggiungere
le sorgenti della vita. Amen

UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):

Ogni sì detto a Dio fa nascere in te nuova vita. Detto con il cuore e in umiltà, permette a Dio di abbracciarti in ogni caduta, proteggerti e farti vivere.

Suor Mariangela Tassielli, fsp

Un formato da scaricare e condividere sui social

rispendere a Dio - XXVI_TO

Buona domenica! – VIII del Tempo Ordinario

cover cvOsservate come crescono i gigli del campo…

Dal vangelo di Matteo (Mt 6,28)
VIII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

Una donna non si dimentica del suo bambino. Mai. E se anche succedesse, se ne vedono di tutti i colori, così non accade con Dio. Mai. Non abbandona il suo figlio, non abbandona me. Con questa testimonianza straordinaria Isaia ci accompagna verso la Quaresima, in questa domenica dove, storditi dalle esigenze evangeliche delle beatitudini, smettiamo di fissare lo sguardo su ciò che dobbiamo fare per diventare sale e luce e guardiamo il volto del Dio che ci invita a vivere quelle beatitudini. avarizia cvEppure quante volte questo volto viene stravolto, tradito dalle nostre paure, svilito. O, peggio sostituito. Oggi, purtroppo, il nuovo volto di Dio ha un nome antico. Mamònà.

MAMMONA
L’attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali, sentenzia, tagliente, l’autore della seconda lettera a Timoteo, qualcuno della cerchia di san Paolo. E continua: per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono tormentati con molti dolori (1 Tm 6,10)
Da giovane pensavo fosse una cosa eccessiva. Oggi gli dò ragione. La bramosia del possedere ha avvelenato le nostre relazioni, sempre di più, in un baratro senza fine. Leggete qualche dato e rabbrividite: più di sette miliardi di persone Continua a leggere Buona domenica! – VIII del Tempo Ordinario

Buona domenica! – VII del Tempo Ordinario

Sunrise on FieldsIl Padre vostro… fa sorgere il suo sole
sui cattivi e sui buoni…

Dal vangelo di Matteo (Mt 5,45)
VII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

Gesù ama i paradossi. Punta in alto, osa, sposta in alto l’assicella perché sa bene che noi uomini tendiamo sempre ad attenuare, ad annacquare, ad essere molto esigenti con gli altri e troppo condiscendenti con noi stessi. No, non è venuto a cambiare la strada che conduce al Dio di Israele, ma a portarla a compimento. Le beatitudini sono la pienezza della Torah. Stolto chi cambia anche solo un tratto di quanto egli dice. Non vivere la radicalità del vangelo è come usare un sale scipito, come mettere la lucerna sotto allo sgabello: un’idiozia. Nell’impegnativo discorso della montagna Gesù, con coraggio e autorevolezza inaudite, mette in discussione alcuni capisaldi della fede. Tradizioni umane spacciate per divine, temi molto sensibili che andavano a coinvolgere la sensibilità spirituale ma, ancora di più la vita concreta. L’orizzonte è quello descritto dalla prima lettura: ssalto in alto cviamo chiamati a condividere la santità del Dio di Israele che non è una divinità separata dal mondo ma un amico che desidera la felicità degli uomini e si adopera perché essi la raggiungano…
Domenica scorsa abbiamo preso quattro questioni fondamentali: l’omicidio che non è solo quello fisico, il perdono che vale più del culto, l’adulterio come tradimento al sogno di Dio e il giuramento come visione pagana di Dio e del fratello. A chiudere il cerchio, oggi, due questioni delicate: la giustizia e l’uso della violenza.

OCCHIO PER OCCHIO      Continua a leggere Buona domenica! – VII del Tempo Ordinario

Buona domenica! – VI del Tempo Ordinario

OLYMPUS DIGITAL CAMERADavanti agli uomini stanno
la vita e la morte…

Dal libro del Siràcide (Sir 15,17)
VI DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A

Se non lasciamo che la pagina delle Beatitudini ci illumini, dia sapore alla nostra vita, ci faccia diventare come una città sul monte a cosa serve dirsi cristiani? E ancora per qualche settimana Gesù insiste su questa sua rivoluzione interiore. Non è un anarchico che abolisce le norme, o un pacioccone che dice “liberi tutti” come vorrebbero alcuni adolescenti cresciuti che confondono l’amore con i propri appetiti e piegano Dio alle proprie teorie. Non vuole gettare alle ortiche la Torah, ma riportarla alla sua origine, al suo cuore. Perché la parola stessa impropriamente tradotta come Legge, in realtà deriva dalla radice iaràh, che descrive il volo della freccia. La Torah, quindi, è stata data da Dio come indicazione per la felicità dell’uomo. E la norma diventa la veste dell’amore, la forma dell’impegno, la struttura che sorregge e rende credibile l’emozione. bersaglio cvE Gesù, con le Beatitudini, è venuto a completare quella indicazione. Guai a chi si permette di cambiare anche solo una virgola di quelle indicazioni, guai a trasgredire anche un solo precetto del discorso della montagna, anche solo minimo. Significa diventare minimo davanti a Dio. Solo che, siamo, sinceri, nemmeno ci ricordiamo quali siano le beatitudini. Ahia.

MEMENTO
Gesù, tanto per non essere frainteso, affronta sei questioni specifiche, sei interpretazioni della Legge che, dal suo punto di vista, sono state ampiamente tradite. Quattro le affrontiamo oggi, due la prossima domenica. Accusato di non voler rispettare le prescrizioni, Gesù ribalta le accuse mostrando come sono proprio i suoi avversari a non volerci avere nulla a che fare. E allora rilegge la Scrittura e la riporta all’origine. Prende le leggi fatte dagli uomini per tentare (ingenui!) di proteggere la Legge di Dio e le smonta. Quel ma io vi dico, perentorio, folle, inconcepibile perché pronunciato da un falegname fattosi profeta, ci dicono Continua a leggere Buona domenica! – VI del Tempo Ordinario

Buona domenica! – V del Tempo Ordinario

cover cvVoi siete il sale
della terra…

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,13)
V DOMENICA del TEMPO ORDINARIO
Anno A

“Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo”, dichiara Gesù, dopo avere proclamato con le Beatitudini come devono vivere i suoi discepoli per essere beati. Come far brillare questa luce? Come non far diventare inutile il sale? La riposta non è difficile da trovare. La conosceva molto bene già Isaia: “Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce”.      Continua a leggere Buona domenica! – V del Tempo Ordinario

Buona domenica! – XXXIII del Tempo Ordinario – Anno C

sbarre e luce cvRisollevatevi e alzate il capo…

Canto al Vangelo (Lc 21,28)
XXXIII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno C

Meglio lasciar perdere, siamo onesti. Leggere o ascoltare le notizie di cronaca o di politica induce alla depressione. La rissosità e la vacuità sono assurti a stile di vita. La crisi è reale, subdola, inchioda le famiglie alle proprie fatiche, impedisce di immaginare un futuro. Ma quello che più scoraggia è la generale disillusione, la cattiveria dilagante, l’aria che tira. rabbiosa cvCome da fine impero, come a Pompei prima dell’eruzione, come nel più cupo medioevo. Tecnologico e buio.
Sapremo di andare a fondo leggendo la notizia su un tablet, bel progresso. Dai roghi tossici ai femminicidi, dai giochi d’azzardo che svuotano le tasche degli italiani regalando un’amara illusione alle cupe previsioni economiche, per la prima volta sperimentiamo sul serio (e non, come spesso accade in Italia, per abitudine scaramantica alla lamentela) la fatica ad andare avanti. Come nel dopoguerra, ma senza guerra.
In questi tempi cupi un po’ ci si affida alla fede, molto di più ai cartomanti e ai santoni, vivi o imbalsamati. E, ovviamente, qualche veggente cattolico ci assicura che siamo negli ultimi tempi. Ma dai! Che scoperta! Dalla resurrezione in avanti siamo alla fine dei tempi.
State a sentire Luca, allora.

TIME OUT
In questa penultima domenica dell’anno liturgico Luca parla alla sua e alla nostra comunità degli ultimi tempi. Quelli che sono già iniziati. Non parla della fine ma del fine. Non della clamorosa implosione del mondo ma del senso della storia. A capirla e saperla leggere.
pensierosa cvSta evangelizzando una comunità perseguitata, impressionata dalla distruzione di Gerusalemme e del tempio, impaurita dall’ondata di odio scatenata da Nerone. Siamo perduti?, si chiedono i suoi parrocchiani, È la fine? Non ve lo chiedete mai? Io sì. E se Dio si fosse sbagliato? E se la vita fosse davvero un coacervo inestricabile di luce e di tenebre che mastica e tritura ogni emozione e ogni sogno? E se Dio – tenero! – avesse esagerato con l’idea della libertà degli uomini e del fatto che l’uomo può farcela da solo?
Me lo chiedo quando incontro gli amici di Napoli che non sanno più cosa fare, che pensano che, forse, hanno vinto i malvagi.
Me lo chiedo quando vedo un giovane papà prendere il camper e andare in Germania a cercare lavoro, con una laurea in tasca e un ex-lavoro da dirigente.
Me lo chiedo quando vedo persone sane, trasparenti, volenterose venire offese, turlupinate, ingannate e restano seduti nella sala d’aspetto delle opportunità (sociali, lavorative, economiche) vedendosi passare davanti persone ignoranti e arroganti.
È la fine? Dobbiamo arrenderci?   Continua a leggere Buona domenica! – XXXIII del Tempo Ordinario – Anno C

Buona domenica! – XXXII del Tempo Ordinario – Anno C

famiglia cvnon prendono né moglie né marito

Dal Vangelo di Luca (Lc 20,35)
XXXII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno C

Quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito. La risposta di Gesù alla beffarda storiella dei sadducei apre un piccolo spiraglio sul come della vita eterna, un interrogativo che cimiteri e defunti cvnon scompare mai dalla nostra giusta curiosità. L’affermazione può preoccuparci, perché il pensiero che, una volta entrati nella vita eterna, tutti i rapporti vissuti in questa vita siano azzerati, e i nostri genitori, i nostri figli, i nostri compagni di viaggio siano completamente allontanati da noi, sarebbe angosciante e anche crudele. La morte, infatti, distruggerebbe ogni legame con i nostri cari, e sarebbe come se non avessimo mai vissuto. In realtà, Gesù non intende questo, ma che i risorti non prendono né moglie né marito, perché, se sono stati sposati rimangono sposati; così come se sono stati genitori, rimangono genitori; se sono stati compagni di viaggio e amici, rimangono compagni di viaggio e amici. Se è così, Continua a leggere Buona domenica! – XXXII del Tempo Ordinario – Anno C