Ipocriti,
perché volete mettermi alla prova?
Dal vangelo di Matteo (Mt 22,18)
XXIX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO – Anno A
QUANDO IL CUORE TRAMA
Cosa succede quando qualcuno ci scomoda con le sue parole e i suoi gesti?
Spesso e volentieri una delle soluzioni più antiche e praticate è quella di gettare discredito, infangare la persona e minare la sua credibilità. Il gioco è fatto e la vita può continuare indisturbata nella sua mollezza.
Succede a tutti e Gesù non fa eccezioni! Proviamo a mettere insieme i vangeli delle ultime domeniche e la questione ci apparirà chiara ed evidente: i suoi gesti, le sue parole, la sua immediatezza, la sua efficacia comunicativa, la gente, la sua esuberante relazione con Dio… tutto stona agli occhi dei difensori della dottrina; tutto stride e chiede una mano ferma che blocchi il bestemmiatore. Colui che vìola il sabato, colui che tratta Dio con estrema leggerezza, colui che pretende di insegnare in modo nuovo, va fermato, a qualsiasi costo. Questi sono i pensieri di quei farisei, dottori della legge, custodi dell’immutabile tradizione, che mettono alla prova Gesù. Ma questi sono anche i pensieri di chi non vuole mettersi in ascolto, stare alla scuola del Maestro di Nazaret, imparare dalla sua croce… costoro prima o poi uccidono la vita, violentano la verità, piegandola alla ristrettezza delle proprie tasche.
UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE
Pensieri… quanti pensieri vagano nella nostra testa
e tu, Signore, li conosci tutti…
Li sveli, li porti alla luce, li correggi,
e non smetti di indicarci la via giusta.«Date a Dio ciò che è di Dio, ci dici,
senza perdervi in lotte sterili e fratricide.
Date a Dio la vostra vita,
affidatevi alla sua Parola,
abbandonatevi in lui.
Il resto, la vendetta, la collera, l’accusa,
le parole scaraventate come spada, non sono di Dio;
lasciatele al mondo».
UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):
Cerca la verità, apriti ad accogliere ciò che non controlli, fatti stupire da ciò che non puoi possedere. Dio è lì, in quel mistero che si svela vivendo.
DAL VANGELO della domenica [Mt 22,15-21]
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social
Suor Mariangela Tassielli, fsp
Rita spadaro
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