Giovedì santo 21 Aprile 2011: L’amore immenso di Dio!
Preghiera di lode
[…] …versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo»…
… Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». (Gv 13,1-17)
Lavare i piedi è solo un esempio, è un gesto compiuto con le mani, che esemplifica un atteggiamento da assumere con il cuore. È il cuore di Gesù all’ opera nelle sue mani che lavano i piedi ai discepoli. L’amore vero è così: è un cuore che si riversa nelle mani, è un’interiorità straripante che trova la sua espressione in gesti concreti.
Riflessione
Il giovedì santo, il grande giorno in cui la Chiesa e ogni credente riscopre il senso vero dell’essere cristiano, dell’essere amato e scelto, dell’essere chiamato a superare se stesso in nome dell’amore.
Pane spezzato, lavanda dei piedi, sacerdozio, Chiesa, Eucaristia, carità, servizio umile, dono gratuito… tutto in quella notte e in quella cena è accaduto.
Gesù oggi come ieri continua a spezzare il pane, a dire anche noi: «Fate questo, spezzate il pane anche voi, fate come ho fatto io».
Oggi cosa significa spezzare il pane? E solo un bel gesto carico di poesia?
Il pane, quello che compriamo ogni giorno, è fatto di farina, acqua, sale e lievito. Pochi, ma miracolosi ingredienti. Se provassimo a scoprire il pane come un prezioso simbolo della nostra vita e della nostra fede potremmo dare o ogni ingrediente una sfumatura particolare:
La farina è tutto ciò che siamo: i nostri doni, i limiti, la nostra vita […]
L’acqua è la nostra determinazione, la volontà di arrivare fino in fondo, gli sforzi che ci mettiamo per raggiungere un traguardo, la fatica e il lavoro che da una parte ci consuma e dall’altra ci rafforza nell’obiettivo […]
Il sale è la fiducia che noi abbiamo in Dio, è il nostro fidarci di lui, è il trattarlo da persona e non da cosa, da “tu” e non da distributore di grazie […]
Il lievito è la presenza costante di Dio nella nostra vita […]
Nessun elemento deve mancare! Scegliere il pane come simbolo, significa scegliere con realismo la via del dono. Non serve a nulla un pane se non a sfamare. Non si può mangiare un pane se non spezzandolo.«Fate come ho fatto io – ci dici – donate! Donate voi stessi, la vostra vita, donate quanto di più prezioso avete. Donate senza misurare, donate senza rammarico, donate nella verità dei vostri doni e dei vostri limiti, donate con semplicità ciò che avete e ciò che siete».[…]