Archivi tag: famiglia

6° giorno – Le beatitudini della famiglia

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

6° giorno

fedeltà

Beata la famiglia
in cui la fedeltà è una scelta quotidiana di amore.
Beati quei figli che dai gesti semplici,
potranno imparare a vivere il per sempre!    

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5° giorno – Le beatitudini della famiglia

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

5° giorno

Famiglia e radicalità evangelica

Beata la famiglia
che, crede in Gesù Cristo e si nutre del suo vangelo,
che sceglie, agisce, opera, cammina, vive,
lasciandosi illuminare dalle parole e dai gesti che Gesù ha compiuto.    

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4° giorno – Le beatitudini della famiglia

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

4° giorno

figli

Beata la famiglia
che giorno dopo giorno è madre e padre,
non trattiene i figli in gabbia,
ma li accompagna verso il futuro con libertà e stima.
Beata la famiglia che non mette catene, ma scioglie le ali.    

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3° giorno – Le beatitudini della famiglia

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

3° giorno

perdono e riconciliazione

Beata la famiglia
che insegna e vive il linguaggio del perdono,
che risponde al male con il bene,
che non si arrende alla vendetta,
ma percorre con determinazione
vie di riconciliazione.   

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2° giorno – Le beatitudini della famiglia

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

2° giorno

vita che nasce

Beata la famiglia
in cui la vita trova spazio, accoglienza, coraggio, amore…
Beati coloro che le aprono la vita e la nutrono, ogni giorno.   

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Le beatitudini della famiglia – inizia il Sinodo!

In comunione con i padri sinodali e con ogni famiglia

1° giorno

tenerezza e famiglia

Beata la famiglia
che ha il coraggio della tenerezza.
Ogni più semplice gesto
è come un germoglio che, seminato oggi,

un giorno diventerà albero capace di dare frutti buoni!   

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Beata la famiglia

E’ una sfida lo sappiamo, ma noi vogliamo viverla!famiglia

Sarebbe più realistico parlare delle tante linee d’ombra che stanno attraversando le famiglie, sarebbe più concreto parlare delle loro difficoltà, dare voce alle tante forme di violenza che la stanno segnando, ma siccome di questo ne parlano tutti, noi non vogliamo farlo!

E voi fatelo con noi, smettiamola di mangiare terra, strisciando sui mille problemi e facciamo spiccare il volo al nostro cuore, ai pensieri, agli ideali.

abbraccioLa famiglia è il cuore di ogni società umana, è il grembo in cui la vita, la coscienza, la solidarietà, la tenerezza, la maturità cresce e si sviluppa. In questo crediamo e questo vorremmo far brillare in questi giorni, in cui il Sinodo rifletterà sulle sfide nuove da accogliere e da vivere.

La nostra, parte da qui, dal web, da voi!    Continua a leggere Beata la famiglia

Accendiamo una candela per il Sinodo

candelaIl Sinodo è ormai alle porte, lo sappiamo, si celebrerà dal 5 al 19 ottobre. I vescovi provenienti da tutto il mondo rifletteranno insieme su “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Sarà un importante momento per tutta la Chiesa, tempo di discernimento, di approfondimento, di ascolto reciproco di Dio e del mondo; ma sarà soprattutto un importante evento dello Spirito.

Come Chiesa universale, ci uniamo a tutti i nostri vescovi, li sosteniamo nella preghiera perchè possano accogliere la voce di Dio che parla qui e ora, in questa porzione di storia, nelle tante difficoltà, negli ideali, negli spaccati di sofferenza e ingiustificabile violenza che non poche volte attraversa le famiglia.   Sinodo famiglia Continua a leggere Accendiamo una candela per il Sinodo

Famiglia: un dono e un impegno

famiglia_unita

Famiglia…
se ne parla, ci si accapiglia… chi la vede in un modo e chi in un altro; chi si appella a Dio e chi all’uomo; chi mette al centro il sacrificio e chi la felicità. E nei prossimi giorni, con l’apertura del Sinodo dei vescovi, i toni si alzeranno (c’è da giurarci), saranno molti a strumentalizzare mozziconi di frasi carpite nell’aria, pronti come spesso accade a giudicare e condannare.

A me piacerebbe  solo condividere con voi alcuni atteggiamenti da non dimenticare:

  • restare in ascolto;
  • non giudicare;
  • andare in profondità;
  • provare ad ascoltare il cuore e le lacrime che le apparenze nascondono.

La famiglia per molti è un sogno che resta tale, perché è incontro di due libertà che devono potersi incontrare e riconoscere, devono poter costruire, giorno dopo giorno, una vita nuova… e sappiamo che a volte non accade.

La famiglia è un dono da vivere, a cui rispondere, con creatività e irriducibile fedeltà.famiglia
Non funziona automaticamente, ma ha bisogno di tutti, di genitori e figli, di un marito e una moglie, di chi ogni giorno non molla, non cede alle difficoltà, non si chiude all’altro. La famiglia, ha bisogno di una società che ne riconosca i diritti, ma prima ancora la dignità, che le renda possibile esistere.

La famiglia è radici e frutti allo stesso tempo; è grembo in cui germoglia la vita, ma a volte è anche antro oscuro in cui si produce morte…

E seppur, stranamente, anche il Mulino Bianco ha tolto dalle sue pubblicità il modello “famiglia perfetta” noi sappiamo che l’essere famiglia, per noi, è un traguardo, è un percorso che per quanto difficile siamo chiamati a realizzare, passo dopo passo, sconfitta dopo sconfitta, perdono dopo perdono.

Vita-di-coppia-gFamiglia è sogno, è felicità, è ricordo, è storie, è fallimenti, è sofferenza, è tutto e anche il suo contrario… è nostalgia di tempi ormai passati e progetti di un futuro spesso troppo lontano; è ferite che non si rimargineranno mai; è morte da cui si deve poter risorgere.

Famiglia, matrimonio, amore, fedeltà, generatività; famiglie aperte e non chiuse in se stesse, capaci di aprirsi all’accoglienza del povero, degli ultimi; capaci di sacrifici e di scelte; famiglie non bloccate da sterili individualismi: questa è la famiglia che auguriamo ai nostri ragazzi.

Una famiglia che sa accogliere la vita dalle mani di Dio e sa ridonarla a braccia aperte.

IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE. Qualcosa è cambiato? – CATECHISTI PARROCCHIALI – Maggio 2014

Copertina_Maggio

IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE. Qualcosa è cambiato?

di Franca Feliziani Kannheiser

Siamo ormai al termine dell’anno catechistico e in procinto di fare un bilancio sul rapporto che abbiamo costruito con le famiglie dei bambini con i quali abbiamo condiviso il cammino di catechesi.
È bene chiedersi:
percorso• Rispetto all’inizio dell’anno, c’è una maggior cono scenza delle situazioni familiari dei nostri ragazzi?
• Abbiamo potuto incontrare personalmente alcuni genitori? In quali occasioni?
• È stato possibile realizzare incontri comunitari? Momenti di preghiera?
• Ho l’impressione che ci sia un rapporto più cordiale e collaborativo almeno con alcuni di loro?
• Come è cambiato il mio modo di pensare la famiglia? È aumentata la fiducia nelle risorse che essa può mettere in campo nell’educazione dei figli?
Forse a qualche catechista questa ultima domanda può sembrare fuori luogo, eppure una risposta affermativa ad essa è un importante indicatore che qualcosa nel rapporto «catechista – genitori» sta cambiando, perché uno degli elementi del sistema di comunicazione (catechista) sta modificando il suo atteggiamento e, in questo modo, mette in movimento gli altri elementi del sistema (genitori, bambino). È, infatti, una legge fondamentale della comunicazione che il cambiamento di uno dei protagonisti influisca su quello degli altri.

Avremmo raggiunto un obiettivo veramente importante se insieme, catechisti e genitori, cominciassimo a percepirci come alleati nello stesso compito educativo, coinvolti nella stessa passione per il bene del bambino, nel rispetto dei diversi ruoli.
L’alleanza richiede diverse condizioni come, ad esempio, la condivisione degli obiettivi, un atteggiamento di rispetto nei confronti del lavoro, l’uno dell’altro, la possibilità di scambiarsi impressioni e idee e il fare esperienze insieme.accoglienza
In questo contesto è tempo anche di verificare quanti e quali incontri con la presenza dei genitori è stato possibile realizzare, qual è stata la frequenza e la qualità della partecipazione delle famiglie.
Anche se i risultati ci sembrano inferiori alle aspettative, dobbiamo saper vedere, però, anche i piccoli segnali di cambiamento e rallegrarcene: anche una sola coppia di genitori in più è da festeggiare! In caso di risultati deludenti diventa naturale pensare: «I genitori non sono interessati, né preparati; tempo perso cercare di coinvolgerli».
È un pensiero comprensibile che, però, non possiamo permetterci: la comunità parrocchia le non può fare a meno del coinvolgimento delle famiglie. Si tratta, allora, di valutare attentamente i dettagli di ogni incontro: come sono stati fatti gli inviti, la scelta di orari, temi, relatori… ed essere pronti a pensare nuove strade.

Ciò che distingue in modo sensibile i percorsi di catechesi da altri percorsi educativi scolastici ed extrascolastici è il riferimento costante a una realtà trascendente, più precisamente a quel Dio che Gesù ci ha insegnato a chiamare Padre e che è fonte di ogni paternità famigliae maternità umane. Come sottolinea decisamente il Documento Base, diventare cristiani significa incontrare una persona: Gesù Cristo e, attraverso lui, il Dio relazione, amore, Trinità.
Questo orizzonte di significato determina la funzione e della famiglia e della comunità parrocchiale, coinvolte nel cammino di fede dei bambini: è una funzione di accompagnamento e di affidamento in mani più forti e amorevoli delle proprie, è una funzione di testimonianza. Per svolgere questo compito genitori e catechisti devono trovare nutrimento nella pre ghiera, nel rapporto personale con Dio.

Molti genitori fanno fatica a percorrere la via della preghiera, e alcuni hanno perso (altri, forse, non hanno mai trovato) l’abitudine a pregare insieme. Per tutti il catechismo dei figli può trasformarsi in occasione per imparare a pregare sia personalmente sia comunitariamente.
Per questo motivo i momenti di preghiera, con bambini e famiglie, devono essere particolarmente curati dai catechisti, nella quantità e nella qualità.

Questi e molti altri suggerimenti, nel numero di Maggio 2014 di Catechisti Parrocchiali. 

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