«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». (Mc 9,30-37)
Guardo i discepoli e penso a noi, al nostro modo di pregare il Vangelo, di accogliere la voce della Parola, di andare in Chiesa, di radunarci per l’Eucaristia. Penso ai loro discorsi nell’andare e intravedo i nostri: stesse preoccupazioni, stessi motivi di lite, stesse speranze… che però continuano a essere diametralmente opposte a quelle di Gesù. Continua a leggere La via cristiana – Buona domenica! – XXV Domenica Tempo Ordinario – anno B
Sofferenza, dolore, morte, incomprensione: sono alcune delle parole che non vorremmo mai dover usare; sono logiche da perdenti o, per dirla più precisamente, da sfigati! Eppure gli insegnamenti dello strano maestro di Nazaret ne sono pieni…

certi di Colui che li ha mandati e spinti da una Parola d’amore che li precede. Liberi e leggeri per entrare in ogni casa, in ogni vita, in ogni storia, in punta dipiedi, senza far rumore, regalando la Parola che salva, seminando la misericordia del Padre, diffondendo guarigione e liberazione. Sono i messaggeri del Vangelo, mandati a due a due tra la gente.
che, forti e violenti, spirano contro di noi. Ci scuotono, rovesciano le certezze, ci spingono alla deriva. Vengono dall’Oriente e dal Nord del mondo: sono religioni antiche e nuove ideologie.
entrare. È
Certo, anche io mi chiedo perché… E diciamocelo: sarebbe più facile credere, se Gesù, venendo in questa umanità, avesse fornito prove certe e indiscutibili. Sarebbe più facile credere che Dio ha un cuore tanto immenso da non lasciare fuori nessuno; che Gesù ha realizzato radicalmente la passione-amore di Dio per l’uomo da diventare carne toccabile di quel amore; che lo Spirito, come braccia di tenerezza, tutti raggiunge, sfiora, avvolge e incorpora in quel amore. Eppure tutto questo è dimostrabile.