«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». (Mc 9,30-37)
Guardo i discepoli e penso a noi, al nostro modo di pregare il Vangelo, di accogliere la voce della Parola, di andare in Chiesa, di radunarci per l’Eucaristia. Penso ai loro discorsi nell’andare e intravedo i nostri: stesse preoccupazioni, stessi motivi di lite, stesse speranze… che però continuano a essere diametralmente opposte a quelle di Gesù.
Se il maestro di Nazaret pensa alla sua particolarissima missione (dare la vita nonostante i mille rifiuti), i suoi discepoli hanno a cuore la buona riuscita delle loro azioni, l’efficacia dei loro gesti, il prevalere gli uni sugli altri.
Se Gesù si prepara a consegnarsi nelle mani di chi lo ucciderà, i suoi discutono su chi tra loro diventerà il più grande.
A quanto pare noi preferiamo loro a lui, le loro preoccupazioni alle sue scelte. E così facendo appesantiamo l’evangelizzazione con mille progetti solo nostri, mettiamo al centro i traguardi rassicuranti e trascuriamo i teneri germogli che Dio oggi sta facendo nascere; freniamo slanci profetici e sosteniamo il già conosciuto, progettato, sperimentato. Vogliamo essere i primi, sempre, dimenticando che il Dio dei cieli non lo è stato.
E così pazientemente, anche oggi, lui, il Dio dell’amore ci ripropone una logica di vita, come unica logica evangelicamente buona: accogliere un bambino, non perché tenero, ma perché privo di diritti, indifeso, perché metafora di chi non potrà mai restituire il favore.
La via cristiana è una: accogliere gratuitamente!
UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE
Signore buono, che doni amore,
libera il nostro cuore dalla tentazione
dell’efficacia e dei primi posti.Insegnaci a servire amando gli ultimi,
i senza diritti, gli indifesi,
i maltrattati ed emarginati,
perché di gratuità
sia impastata la nostra vita.
Amen
UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):
Accogliere l’ultimo, difendere il debole, avere cura di chi non potrà mai dirci grazie: questa è la logica del Vangelo, questo è l’amore che Gesù ha vissuto.
DAL VANGELO DELLA DOMENICA [Mc 9,30-37]
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social
Suor Mariangela Tassielli, fsp