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Liturgia di domenica 17/02/2013 – I Domenica di Quaresima – con suggerimenti per catechisti

«Non di solo pane vivrà l’uomo»

Le tentazioni

Lc 4,1-13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Per te catechista, che scegli di usare anche l’immagine per aiutare i tuoi ragazzi a entrare nel dinamismo del Vangelo.

OBIETTIVO: l’immagine punta a far uscire i ragazzi dai luoghi comuni. Di fronte a questa pagina evangelica però i luoghi comuni da superare sono di due tipi.
A un primo livello bisogna sbloccare le tentazioni dalla lettera, per cui  ci si limita  a fare solo un’applicazione superficiale rispetto alla vita.

A un secondo livello ci sono i “SE” posti a Dio… “se” che dicono i dubbi, le paure, le obiezioni. E’ importante dare voce ai “se” che i ragazzi portano in cuore, anche quegli più estremi. E’ necessario mettersi in ascolto profondo e attento senza nulla sottovalutare. La lettura di quest’immagine mira a portare Dio, nel cuore di ogni “se”.

  1. Leggete con i ragazzi l’immagine:
    • Proiettate l’immagine, mettete un sottofondo musicale e alternando istanti di silenzio, leggete i “Se”: quelli già scritti sull’immagine e altri che avrete precedentemente preparato. I “se” devono poter dare voce a tutto quello che in noi fa resistenza a Dio.
    • le tentazioni possono essere rilette proprio alla luce dei tre se con cui il diavolo si rivolge a Gesù: “Se tu sei il Figlio di’ a questa pietra; se ti prostrerai; se tu sei il Figlio gettati”. Qual è la forza di questi se, ripetuti?
    • Nella foto i “se” ingombrano e disturbano.
    • rispetto alla frase centrale – tra i nostri se Dio si fa presenza – tutte le frasi introdotte dal se creano disarmonia nell’immagine.
    • I se creano disarmonia, disturbo, ingombro non solo nella foto, ma anche nel cuore di ognuno. Pensate alla volte in cui qualcuno nella vita si è introdotto con dei se: “E se ti avesse tradito?”; “E se fossero tutte bugie?”; “se fossi veramente sicuro di te non avresti paura”; “se la tua fede fosse forte…”. Quanti se ci raggiungono lasciandoci l’amaro nel cuore…
    • I se sono come le frasi nell’immagine: lasciano una traccia, restano incise anche se in modo diverso, non spariscono facilmente.
    • Ma chi è colui che dice a Gesù i “se”? L’evangelista Luca lo chiama diavolo. E’ nome proprio? E’ satana? E’ quell’essere mandato via dal paradiso? E’ colui che noi immaginiamo rosso, con corna e tridente? E quindi tutte le colpe sarebbero sue? Perché Gesù, come tante altre volte, non lo ha scacciato? Non sarebbe bastato un esorcismo?
    • Diavolo è ciò che divide. E’ ciò che si insinua tra noi e Dio, è ciò che mina la fiducia, l’abbandono sincero, l’affidarsi sicuro. Leggere “diavolo” non significa attribuire le colpe a quella creatura infingarda e molesta, come se il pericolo fosse tutto fuori di noi. Spesso siamo noi, con le nostre scelte di vita a costruirci molti se. I se si insinuano nei desideri, nei bisogni, in ciò che noi mettiamo al posto di Dio, nel pensare di poter contare solo su noi stessi.
    • E’ importante, a questo punto, chiamare per nome tutti i se, almeno quelli di cui siamo coscienti. Aiutate pertanto i ragazzi, guardando l’immagine, a dire i loro se a Dio. Potrebbero anche essere scritti su un cartellone, o su foglietti colorati, con cui poi costruire qualcosa.
    • Rileggete, poi tutti insieme i se, come rivolti a Dio. Se riuscite formulate una preghiera, anche semplicemente proclamandoli uno dopo l’altro, come se detti a Dio.
  2. Leggere insieme il Vangelo
  3. Aiutare i ragazzi a farne risonanza in gruppo 
  4. Trasformare la Parola in preghiera
    Insieme:
    Signore, nei nostri se, tu sei presente. 
    La Quaresima sia tempo per scoprirti
    al centro della nostra vita. Amen

   Destinatari: adolescenti e giovani  

Suggerimenti per la lettura dell’immagine 

a cura di Sr. Mariangela Tassielli, fsp

Da Catechisti Parrocchiali n.2, Febbraio 2013:

  • pag. 4 – 11: Per genitori, bambini e ragazzi, itinerario diversificato per entrare nel tempo di Quaresima e affrontare il tema delcatechisti-feb13 perdono, della riconciliazione, della misericordia di Dio
  • pag. 12 – 13: Una scheda per realizzare con i ragazzi delle “costruzioni” che nelle varie domeniche di Quaresima serviranno per costruire il cammino verso la Croce
  • pag.16 – 19: Percorso penitenziale per coinvolgere tutti, compreso le famiglie
  • pag. 20 – 21: Scoprire la figura dell’angelo custode e costruirlo 🙂
  • pag. 22 – 25: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi
  • inserto Ragazzi&Dintorni con rubriche musicali, cinematografiche e tante altre su Il Credo
  • Tanto altro ancora… 😉

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Liturgia di domenica 20/01/2013 – II Domenica Tempo Ordinario – con suggerimenti per catechisti

«Riempite d’acqua le anfore»

Spirito e pienezza

Gv 2,1-12

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.

Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.

Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Per te catechista, che scegli di usare anche l’immagine per aiutare i tuoi ragazzi a entrare nel dinamismo del Vangelo.

  1. Leggete con i ragazzi l’immagine:
    • Quanti simboli sono legati a questa pagina biblica. L’acqua nuova, le anfore vuote, il vino, le nozze, il terzo giorno: nulla è un caso, ma come sempre, l’evangelista, da un arguto regista, compone le scene e poi fa entrare i personaggi.
    • Il terzo giorno richiama il giorno della Resurrezione e l’acqua nuova è segno di quello Spirito che, con la Resurrezione, viene donato all’umanità.
    • Spesse volte nel Vangelo si parla di una potenza che agisce, di uno Spirito che avvolge e spinge. Dove c’è lo Spirito, il cielo e la terra si toccano e si trasformano reciprocamente: il cielo si lascia raggiungere dalle attese, preghiere, sofferenze umane (Non hanno vino) e la terra si lascia trasformare dal cielo (l’acqua divento vino).
    • Guardate ora, con i ragazzi l’immagine, ponendo loro questa domanda: “Cosa accade quando lo Spirito di Dio tocca la terra?”; “Qual è la sensazione che l’immagine trasmette?”; “Quel sole oscura o illumina?”
    • Paradossalmente il volto della ragazza è completamente in ombra. Potremmo dire che il sole acceca. E lo Spirito? Cosa accade quando lo Spirito spalanca le porte della nostra vita a Dio? Cosa succede alle nostre sicurezze, al trucco, ai brufoli, alle labbra troppo grosse, al naso troppo lungo, ai capelli appena fatti?
    • Quando lo Spirito fa splendere il Sole dentro noi, tutto sparisce e restiamo solo noi, così come siamo, con la nostra voglia di vivere, con le qualità e le paure che ci portiamo dentro, con i difetti più o meno conosciuti e con tanta voglia di ricominciare, di non arrendersi, di amare.
    • Ma queste non sono storielle per i creduloni… Gesù, lungo le strade della Galilea, ha trasformato l’acqua in vino, così come oggi, Risorto, trasforma tutta la nostra vita, in immensità, in felicità, in pienezza. Qualsiasi cosa sia accaduta prima, lui la tocca e la trasforma attraverso lo Spirito.
    • Eppure nulla accade a caso, nè involontariamente! Qualcuno si accorge di un bisogno; qualcun altro riempie le anfore e ne distribuisce il contenuto; altri ancora si accorgono “del vino buono” e lo accolgono con gioia; e su tutti c’è chi si mette in gioco in prima persona e si fa carico della situazione senza delegare ad altri o attivare la logica di chi preferisce il domani all’oggi: Gesù!
    • Ritornate alla foto: qual è l’invito che l’immagine ci lancia? Cosa “promette” quel sole luminoso? 
    • E io, tu, noi, sapremo lasciarci avvolgere da Dio come l’azzurro fa con la ragazza della foto?
    • Riuscire ad allargare le braccia lasciandoci schiodare dalle tante paure e voglie di certezza?
    • Dio e il suo Spirito come un sole caldo e luminoso ci avvolgono ci aprono all’immenso!  
  2. Leggere insieme il Vangelo
  3. Aiutare i ragazzi a farne risonanza in gruppo 
  4. Trasformare la Parola in preghiera
    Insieme: Signore Gesù sorprendici ancora con i segni del tuo amore. La nostra festa non dura a lungo se non ci sei tu in mezzo a noi. Trasforma la nostra acqua nel vino buono, nella gioia che non finisce mai. Amen. [Roberto Laurita]

   Destinatari: adolescenti e giovani  

Suggerimenti per la lettura dell’immagine 

a cura di Sr. Mariangela Tassielli, fsp

Da Catechisti Parrocchiali n.1, Gennaio 2013:

  • pag. 12 – 13: Una scheda per realizzare con i ragazzi Un’oasi per fortificarsi attorno a cui vivere unCatechisti Gennaio 2013 piccolo momento di preghiera
  • pag.16 – 19: Una cammino di preghiera e attività per vivere, in comunione con la Chiesa, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: 18-25gennaio
  • pag. 22 – 24: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi – I simboli dello Spirito
  • inserto Ragazzi&Dintorni con rubriche musicali, cinematografiche e altre su Il Credo
  • Tanto altro ancora… 😉

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Liturgia di domenica 13/01/2013 – Battesimo del Signore – con suggerimenti per catechisti

«Tu sei il Figlio mio, l’amato:

in te ho posto il mio compiacimento»

Siamo Figli

Lc 3,15-16.21-22

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Per te catechista, che scegli di usare anche l’immagine per aiutare i tuoi ragazzi a entrare nel dinamismo del Vangelo.

  1. Leggete con i ragazzi l’immagine:
    • Perchè il Battesimo di Gesù? Da Giovanni, al Giordano ci andavano i peccatori. Perchè Gesù fa questo scomodissimo gesto? E Perchè gli evangelisti lo riportano? Non ci avremmo guadagnato tutti se fosse stato omesso?
      Eppure proprio il fatto che si dica che il Messia Salvatore, Gesù, si sia messo al livello di qualsiasi peccatore ci dice che probabilmente questo episodio sia accaduto realmente.
    • La domanda da farci e da fare ai nostri ragazzi è: perchè? Perchè il Battesimo? E perchè quella voce del Padre verso il Figlio? Che impatto ha sulla nostra vita? – chiedetelo ai ragazzi, ascoltate le loro risposte e poi guardate con loro l’immagine della settimana.
    • il cielo si apre! Lo afferma il Vangelo e l’immagine ripropone un’esperienza possibile anche per noi. Sono tante le volte in cui dopo un temporale o in una giornata nuvolosa e cupa, lo squarciarsi delle nuvole permette ai forti raggi del sole di penetrare e creare quei particolari effetti capaci di stupirci. Sono fantastici quei paesaggi in cui il sole si affaccia dalle nuvole e brilla sul mare, lo fa risplendere e ci suggerisce di credere che anche nella nostra vita funzioni un po’ così.
    • Sarà stato uguale per Gesù? Quel cielo aperto, sarà stato un risplendere forte del sole? Uno scansarsi delle nuvole? Le acque del Giordano avranno brillato come questo mare? La voce dall’alto sarà riuscita ad allontanare ogni nebbia, ogni buio, ogni difficoltà dalla vita di Gesù di Nazareth? Non lo sappiamo!
    • Ma sappiamo che il cielo si è aperto e la voce è stata luminosa come i raggi della nostra foto: “Tu sei il Figlio mio, l’amato, in te la mia gioia di padre, il mio compiacimento”
    • Cosa fanno i raggi di sole in una oscura giornata luminosa? Chietelo a voi e ai ragazzi!
    • ILLUMINANO!!!! Eccolo il senso di quel cielo aperto, di quella voce e della voglia degli evangelisti di non tralasciare questo episodio della vita di Gesù. Il Battesimo, per Gesù è un evento luminoso… illumina la sua vita, lo conferma come Figlio Amato!
    • Ma oggi il Battesimo di Gesù è luminoso anche per noi… perchè ciò che è stato vero per lui è vero anche per noi.
    • Dite ai ragazzi di guardare le nuvole nell’immagine: sono le delusioni, i tentativi quasi inutili di soluzioni di felicità, la voglia di una vita nuova e più bella; sono le speranze deluse, le sconfitte, le amarezze, i tradimenti… è tutto ciò che rende triste e pesante la nostra vita di ogni giorno.
    • Ma oggi, come quel giorno sul giordano, il mare della nostra vita sta per essere illuminato dai raggi di luce di Dio che è pronto e disponibile a far risuonare la sua voce, calda e luminosa: “Tu sei mio Figlio, tu sei amato, io di te sono fiero”
    • Pronunciate questa frase con forza e passione, e poi, con una profonda calma dite ai ragazzi: “Oggi, queste parole, Dio le rivolge a te!”
  2. Leggere insieme il Vangelo
  3. Aiutare i ragazzi a farne risonanza in gruppo 
  4. Trasformare la Parola in preghiera
    Insieme: Al fiume Giordano, o Padre, hai proclamato che Gesù è il tuo Figlio, l’amato. Con il battesimo hai fatto di ognuno di noi il tuo figlio. Fa’ che ci sentiamo felici di avere un Padre come te, che ci accompagna e ci sostiene sempre. [Roberto Laurita]

   Destinatari: adolescenti e giovani

  Suggerimenti per la lettura dell’immagine
a cura di Sr. Mariangela Tassielli, fsp

Da Catechisti Parrocchiali n.1, Gennaio 2013:

  • pag. 12 – 13: Una scheda per realizzare con i ragazzi Un’oasi per fortificarsi attorno a cui vivere unCatechisti Gennaio 2013 piccolo momento di preghiera
  • pag.16 – 19: Una cammino di preghiera e attività per vivere, in comunione con la Chiesa, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: 18-25gennaio
  • pag. 22 – 24: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi – I simboli dello Spirito
  • inserto Ragazzi&Dintorni con rubriche musicali, cinematografiche e altre su Il Credo
  • Tanto altro ancora… 😉

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Liturgia di domenica 23/12/2012 – IV AVVENTO – con suggerimenti per catechisti

A che cosa devo

che la madre del mio Signore venga da me?

Maria donna dell'attesa

Lc 1, 39-45

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Carissimo catechista, questa volta abbiamo abbiamo scelto di cambiare modalità, anche perchè crediamo che in parrocchia saranno molte le sollecitazioni per prepararsi allo stupefacente evento dell’Incarnazione, verso cui la IV Domenica di Avvento ci proietta con il suo Vangelo.
Abbiamo pensato di fornire alcuni testi di preghiera da poter pregare con i vostri ragazzi, magari proiettando l’immagine che vi proponiamo, oppure stampandola e donandola a ogni ragazzo, bambino o giovane. La preghiera potrebbe anche essere trascritta sul retro del cartoncino :

Con i Bambini:

Con te Maria, vogliamo imparare ad accogliere Gesù, nostro amico e fratello.
Nella grotta, a Betlemme, nasce tra le tue braccia il Dio dell’amore.
Noi vorremmo essere come i pastori, pronti a correre
per arrivare per primi e portare lana per riscaldare Gesù.
Noi vorremmo essere come i Re magi
che spostano ogni impegno pur di portare a Gesù i loro doni.
Noi vorremmo essere con te e con Giuseppe nella stalla
per rallegrare Gesù Bambino con il battito del nostro cuore,
perchè il nostro cuore vuole amare come lui ha amato noi.
Portaci con te, cara Madonnina, e appoggia
anche tra le nostre braccia Gesù, per amarlo e farci amare da Lui. Amen

Con i ragazzi – adolescenti

Maria, cosa è successo quel giorno?
Chi è nato da te?
Avevi poco più della nostra età, o forse eri nostra coetanea,
quando Dio, il creatore del mondo, ti scelta.
Tu hai detto sì a un mistero: quanto coraggio ci vuole, Maria?
Tu hai permesso a Dio di stravolgerti la vita: ma ti sembra possibile oggi?
Ti sei fidata senza chiedere nulla in più di quanto ti era stato detto.
E così il tuo sì, la tua fiducia, la tua generosità
ha permesso il più grande miracolo della storia.

E’ nato Dio… ed è nato come me… con il mio stesso corpo…

E’ cresciuto come me, e come me
ha avuto qualcuno da cui è stato amato.
Grazie Maria, madre nella fede,
per averci insegnato cosa significa credere in Dio,
fidarsi della sua Parola, accogliere i suoi messaggeri
che  ancora oggi possono illuminare la nostra vita.
Aiutaci a scoprirli, aiutaci a fidarci di Dio e del suo amore,
così anche con noi, lui farà cose meravigliose. Amen

Con i giovani:

Crediamo in te, Dio, Padre del cielo e della terra,
di ogni uomo e di tutte le creature.
Crediamo in te, Figlio del Padre, Parola pronunciata sull’universo,
Parola fatta carne per la nostra salvezza;
Parola in cui tutta la creazione viene rinnovata in nome dell’amore.

Crediamo in te, Spirito santo, amore che vieni a noi dal Padre e dal Figlio,
amore che tutto puoi, amore divino che ci innalzi da servi a figli,
dito potente della mano di Dio che rendi possibile l’umano impossibile.

Crediamo in te, Trinità santissima,
presente e operante oggi e qui, nel nostro cuore,
nella nostra vita, nelle nostre scelte, nella storia che viviamo.
Crediamo che dalla vostra vita divina possiamo ricevere ogni grazia;
che, nel vostro amore, possiamo riscoprire
la nostra vera e più intima vocazione.

Crediamo che oggi i nostri occhi possono vedere,
le nostre mani toccare, i nostri sensi sentire:
la tua pienezza è discesa nella nostra umanità;
l’onnipotenza divina ha vestito la fragilità umana;
il creatore è diventato creatura.

Oggi, noi crediamo in te, Dio Amore
divenuto carne, nella creatura. Amen

  Le preghiere sono di Sr. Mariangela Tassielli, fsp

Da Catechisti Parrocchiali n.9, Dicembre 2012:

  • pag. 12 – 13: Una scheda per realizzare con i ragazzi una STELLA che indichi qual’è la vera luce
  • pag.16 – 18: Una scheda per realizzare una DECINA DEL ROSARIO che aiuti a familiarizzare con le parole dell’Ave Maria
  • pag. 19 – 21: Proposta di un CAMMINO DI PREGHIERA, in otto piccole tappe, da vivere prima o dopo il Natale
  • pag. 23 – 26: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi costruendo durante le settimane d’Avvento la LANTERNA DELL’ATTESA
  • Tanto altro ancora… 😉

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Liturgia di domenica 16/12/2012 – III AVVENTO – con suggerimenti per catechisti

” Che cosa dobbiamo fare?

Signore viene

Lc 3,10-18

 In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Per te catechista, che scegli di usare anche l’immagine per aiutare i tuoi ragazzi a entrare nel dinamismo del Vangelo.

Il popolo è in attesa, suggerisce il Vangelo… in attesa di quanto i profeti avevano da sempre annunciato: in attesa di quel Dio che per rispondere al grido del suo popolo entra nella storia e suscita risposte alle domande, liberazione per la schiavitù, acqua nella siccità. Dio entra nella storia e rinnova, dona vita nuova, entra in relazione con ogni uomo e donna… e lo fa per amore!

Gesù è il darsi di Dio in carne e ossa, è il motivo per cui non dovremmo temere, è il volto di quel Dio che Sofonia annuncia nella prima lettura e che OGGI raggiunge tutti noi.

  1. Leggete con i ragazzi l’immagine:
    • Non temere! Nell’immagine viene ripetuto a oltranza, quasi fosse un parallelo ai tanti timori che ognuno di noi porta dentro.
      Di cosa oggi si potrebbe avere paura, timore? A chi oggi potrebbe essere detto: “Non Temere!”?
      A un genitore licenziato? A un pensionato che deve pagare il ticket? A un giovane che non riesce a trovare lavoro? A una ragazza madre? A uno straniero emarginato? A un condannato a morte? A una donna violentata? A un bambino maltrattato? A una prostituta? A un imprenditore che non riesce a pagare gli stipendi? A un amico tradito? A un figlio abbandonato? A chi, oggi potrebbe essere rivolto questo annuncio di speranza?
    • Il “Non Temere!” riempie gli spazi ed è come se si incidesse nel cuore e sullo sfondo. Perchè se è vero lascia un segno, è un annuncio che vuole rivolgersi a qualcuno, vuole incidersi indelebilmente nella vita di chi raggiunge.
    • C’è un cuore a cui queste parole sono rivolte: quante sono le paure che un cuore vive? Le conosciamo tutte? Spesso vivono in noi paure che non conosciamo, non immaginiamo eppure ci bloccano.
    • La luce del piccolo lumicino, che la foto propone, sembra rischiarare l’atmosfera. La luce è segno di Dio, che in noi entra come presenza dinamica e rischiara, rende luminoso, tutto ciò che raggiunge.
    • Il piccolo lumicino ci dice la piccolezza che Dio sceglie di abitare, ci dà la misura del suo darsi nella fragilità, del suo raggiungerci in quelle forme che possiamo vedere, conoscere, incontrare, comprendere.
    • Come la luce nel buio, così Dio entra e penetra ogni angolo più buio della nostra vita.
    • In forza del suo amore, ci raggiunge. Con il suo amore ci rinnova. Nel suo amore ci fa vivere.
  2. Leggere insieme il Vangelo
  3. Aiutare i ragazzi a farne risonanza in gruppo 
  4. Trasformare la Parola in preghiera
    Insieme: Signore Dio, non permettere che rimaniamo spettatori, che si limitano a battere le mani. Il Battista ci chiede di cambiare qualcosa per incontrare Gesù e ricevere il Vangelo che trasforma l’esistenza. Amen [Roberto Laurita]

   Destinatariadolescenti e giovani

  Suggerimenti per la lettura dell’immagine
a cura di Sr. Mariangela Tassielli, fsp

Da Catechisti Parrocchiali n.9, Dicembre 2012:

  • pag. 12 – 13: Una scheda per realizzare con i ragazzi una STELLA che indichi qual’è la vera luce
  • pag.16 – 18: Una scheda per realizzare una DECINA DEL ROSARIO che aiuti a familiarizzare con le parole dell’Ave Maria
  • pag. 19 – 21: Proposta di un CAMMINO DI PREGHIERA, in otto piccole tappe, da vivere prima o dopo il Natale
  • pag. 23 – 26: Il Vangelo nella vita: dinamiche e attività da far vivere ai ragazzi costruendo durante le settimane d’Avvento la LANTERNA DELL’ATTESA
  • Tanto altro ancora… 😉

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