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ottobre 2011 – Per i lettori di Catechisti Parrocchiali Dossier Ragazzi&Dintorni/ – rubrica Musica

Carissimi Catechisti rieccoci!!!
Per l’articolo di ottobre:

Gioia che rinasce, Sole che sorge!!!

siamo on line con suggerimenti e un po’ materiale che ci auguriamo possa esservi utile.
Vi saremo grate se oltre a scaricare ci invierete feedback e/o suggerimenti sul materiale a vostra disposizione.

Piccoli suggerimenti per lavorare meglio…

Come già per il precedente post sull’Amore, anche questa volta preferisco riproporvi, in primis, le tre tappe a cui sempre il percorso proposto nell’articolo su Catechisti Parrocchiali deve essere ricondotto. Già, perchè se la GIOIA è il frutto dello Spirito in noi, a monte dovrà esserci il seme, da cui quel frutto potrà essere generato. E questo seme, e ciò che gli permetterà di crescere, deve essere a noi ben chiaro. Zoomiamo allora sulle tre tappe:

  1. Scoprire il dono di Dio! E scoprirlo come piccolo seme che è già stato seminato nella nostra vita. Se è vero che molti dei nostri ragazzi o dei loro amici, riducono la gioia a situazioni favorevoli, all’ottenere e, in genere, a situazioni favorevoli di gratificazione, è anche vero che esiste qualcosa in noi che ha la potenza di farci risollevare anche nei momenti più duri e bui. Questo piccolo seme è la consapevolezza del non essere mai solo. Mai solo, se infondo prima o poi arriva sempre qualcuno disposto a darmi una mano; mai solo, se la vita, come una ruota prima o poi gira; mai solo se qualcuno in un modo o nell’altro si accorge che esisto… ma soprattutto mai solo se Dio continua a dirmi: “Coraggio, non temere! Io sono con te”. Questa realtà che nella Bibbia si ripete centinaia di volte è una consapevolezza che, passo dopo passo, dobbiamo far maturare nella vita dei ragazzi. E’ proprio questo il dono di Dio che rende possibile poi la GIOIA VERA.
  2. Predisporci per accogliere il dono. Ma concretamente come fare? Credo che molte volte ciò che manchi alle nostre catechesi sia la concretezza delle proposte di fede. Per predisporre i cuori, allora, sarebbe molto buono affiancare alle attività proposte nell’articolo, soprattutto quelle relative alla SCOPERTA DELLA GIOIA, delle testimonianze, testimonial scelti tra persoanggi famosi, rispetto a chi la gioia l’ha vissuta investendo tutto sul successo e chi invece ha voluto costruirla a partire dall’amore per gli altri.
  3. Fare passi veri e propri nella vita quotidiana e farli, a questo punto, attraverso il GIOCO DELLA FELICITA’. Un gioco che deve poter diventare, nella vita dei ragazzi, una sorta di sana abitudine, per poter ricavare da ogni tipo di esperienza ciò che può ridonare la felicità. E’ ovvio che la sfida da vivere è quella di insegnar loro, e forse anche a noi stessi, ad andare oltre ogni apparenza, oltre ogni delusione, oltre ogni aspettativa delusa. Ma sarà necessario anche reimparare a vivere atteggiamenti ormai dimenticati: l’attesa, la pazienza, il desiderio, la voglia di ricominciare sempre e comunque. Proprio la necessità di questi atteggiamenti renderà il cammino lungo e spesso difficile. Ma da buoni educatori della fede e della vita buona del Vangelo, sarà nostro e vostro compito saper attendere con loro e al loro fianco… imparando insieme dalla vita.

Cosa può uccidere la gioia?

Proprio perchè tanti e costanti sono gli attentati alla gioia, spesso ciò che rende vulnerabile la vita dei ragazzi è quella di non essere aiutati a fare scelte buone, corrette, lungimiranti e vitali.
Vi metto a disposizione un video che abbiamo creato come visualizzazione del canto Le miserie della vita di F. Baggio, tratto dal musical Come il buon Samaritano, proprio perché attraverso il testo, reso concreto dalle immagini, possiate esplorare con maggiore concretezza e senso di provocazione quali sono le realtà in cui spesso ci imbattiamo e che minano la nostra vera gioia.

VISUALIZZAZIONE – Le miserie della vita, Fabio Baggio

Chiaramente a queste provocazioni ne potete aggiungere ulteriori; ciò che conta è riuscire a entrare a passi delicati nel mondo dei ragazzi, in ciò che li svuota, che li impoverisce, senza che essi stessi se ne rendano conto. Per creare una buona risonanza a questo video potrebbe essere necessario del tempo, ma anche dei lavori di gruppo che facciano emergere le problematiche che i ragazzi vivono o che ascoltano da altri.

Il passo decisivo!

Vi propongo ora di vivere un passo decisivo, attraverso un video da proiettare senza alcun commento previo da parte vostra.
Sambamico (titolo del canto e del video) propone in fondo di costruire la felicità a partire dall’altro, chiunque esso sia; di rispondere alla vita non a pugni stretti, ma a mani aperte, piene di amore, pace, benevolenza, amicizia. In fondo, sarebbe bello poter arrivare alla fine del nostro percorso scrivendo sulle nostre mani,  ogni frutto dello Spirito che gli altri dovranno poter vedere nella nostra vita.
Si tratta allora di unire, di collegare il gioco della felicità con il segreto che il video propone. Se i pugni non sono relamente la giusta soluzione, allora passo dopo passo, come siamo invitati e chiamati a vivere?

Quando sei triste e non sai più che cosa fare? Se anche tra la gente, ti senti come in mezzo al mare… regalare un sorriso può veramente essere la soluzione giusta? Qual è il vero segreto della felicità?

Buon cammino, a tutti, cari amici catechisti!!!

E per qualsiasi dubbio o altro, contattatemi

Per ricevere info, fare domande, inviare materiale… puoi scrivere a Suor Mariangela: m.tassielli@paoline.it

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Catechisti Parrocchiali
Suor Mariangela – paoline

Settembre 2011 – Per i lettori di Catechisti Parrocchiali – Dossier Ragazzi & Dintorni/ – rubrica Musica

Catechisti Parrocchiali Settembre 2011Benvenute e benvenuti carissimi catechisti!

Se siete arrivati a questa pagina allora sarete nostri fedeli lettori: grazie mille per la stima e l’apprezzamento che la vostra fedeltà implicitamente esprime.

Per voi, per qualificare, maggiormente, il contributo che come paoline diamo alla formazione dei catechisti e facilitare il vostro stesso apporto alla formazione dei vostri ragazzi alla vita di fede, su questo spazio, mettiamo a vostra disposizione del materiale, che potrebbe essere utile per sviluppare le dinamiche che la rubrica Musica & fede del Dossier Ragazzi & Dintorni, annata 2011-2012  ha proposto. 

Piccoli suggerimenti per lavorare meglio…

1. Per maggiore concretezza, riprendo qui le tre tappe dell’itinerario descritte nell’articolo di settembre 2011. E’ necessario infatti che a ognuno sia chiaro il perché condurre i ragazzi a questa sintesi. Il resto è metodo, approfondimento, possibilità di maggiore comprensione; ma è necessario che ci sia chiarezza circa queste tappe da percorrere nella riflessione sull’amore.

  1. Scoprire il dono di Dio: ESSERE AMATI! Questo è il dono dei doni. Essere amati da Dio in modo unico e speciale, essere amati per ciò che siamo, così come siamo, con i nostri limiti e le nostre belle qualità. Ma riusciranno a sentirsi amati da Dio SOLO se sperimenteranno di essere amati da coloro che Dio manda nella sua vita (i catechisti e gli educatori… per esempio 😉 )
  2. Predisporci per accogliere il dono. Come si può diventare capaci di accogliere un dono? E un dono grande come l’amore? Difficile rispondere, ma credo che la cosa più necessaria sia esserne consapevoli: essere consapevoli di essere amati da Dio, riuscire a scoprire il suo amore in ciò che viviamo e che i ragazzi vivono… ma speriamo che questa consapevolezza cresca e maturi in loro (e in noi) strada facendo!
  3. Fare passi veri e propri nella vita quotidiana: nel testo li ho chiamati i passi dell’amore. Non possono essere stereotipati. E’ necessario evitare i luoghi comuni: perdonare, amare il prossimo, ricominciare, donare tutto… Se nella vita dei ragazzi non ci sono dei volti e delle situazioni concrete dietro queste frasi, resteranno solo ideali irrangiungibili. Spingeteli alla concretezza, aiutateli anche personalmente a prendere un piccolo impegno, ma concreto. Pian piano, chiedete loro, personalmente come va, se sperimentano particolari difficoltà: fatevi loro compagni nel cammino di fede.

2. Vi propongo di guardare con i ragazzi il video costruito sulla canzone Amore più vero di Cristina Damonte. Collocatelo alla fine dell’itinerario, quasi come risposta di Dio ai nostri interrogativi, al nostro modo di amare.

Amore più vero di Cristina Damonte dall’album Il senso della vita

Dopo averlo visto:

  1. Aiutate i ragazzi a individuare le immagini chiave, quelle che si ripetono quasi in modo martellante: le croci, la gioia, lo stare insieme… fateli esprimere in modo immediato, facendo emergere i loro ricordi più vivi.
  2. Vedetelo insieme una seconda volta, ma prima di iniziare la proiezione chiedete ai ragazzi di annotare quali sono le immagini che sono state legate alla frase: “amore più vero tu chiedi a tutti noi”.
  3. Perchè questa scelta? Perchè nel video, accanto alle croci e alla lavanda dei piedi ci sono immagini di gioia, di comunione e amicizia?
  4. Dove siamo chiamati a vivere concretamente i passi dell’amore? Nell’esperienza di Gesù, la frase “amore più vero” cosa ha significato?

Carissimi compagni nel cammino, aiutare i nostri ragazzi a credere realmente con tutta la loro vita, le loro forze, i sogni è per noi e per tutta la Chiesa una grande sfida. Ci auguriamo reciprocamente di aiutarci in questo importante cammino. Speriamo che tra noi possa esserci sempre maggiore interattività e che oltre a essere fruitori, voi possiate inviare anche materiale, darci suggerimenti, chiedere ciò che potrebbe servire nel vostro prezioso servizio alla Chiesa e all’umanità.

A tutti buon tutto!!!

Per ricevere info, fare domande, inviare materiale… puoi scrivere a

Suor Mariangela: m.tassielli@paoline.it

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Dedicato ai Catechisti!


Carissimi catechisti,

anche se molti tra voi si stanno preparando a vivere la meritata pausa estiva, nelle fila di chi invece sta preparando il materiale necessario al prossimo anno pastorale si sta già pensando alle possibili novità che potrebbero interessarvi, fornendovi quel aiuto opportuno e necessario al vostro lavoro a servizio della Catechesi.

Sono convinta, come Paolina, che la Comunicazione e la Catechesi debbano costruire forme di alleanza sempre più solide, perché il Vangelo possa diventare vita nella vita di tanti nostri piccoli e grandi fratelli e sorelle. E’ pertanto a partire da questa urgenza che, con le sorelle che lavorano alla redazione catechistica, abbiamo voluto dare ulteriormente le ali alla nostra Rivista Catechisti Parrocchiali e, nello specifico, alla rubrica Musica* del Dossier Ragazzi & Dintorni.

Nella rubrica infatti, che valorizza la musica come percorso di fede e di vita per preadolescenti e adolescenti, troverete in ogni numero una password con la quale potrete accedere a una pagina riservata. Troverete la comunicazione del link da cui accedere anche su Cantalavita, con un rimando specifico nella pagina Catechisti.

Sulla pagina, farò in modo di fornire ulteriore materiale che possa permettere ai catechisti interessati di realizzare il percorso indicato al meglio.

Immagino che alcuni potrebbero chiedermi di fornire la password via mail, ma sinceramente credo che non sia opportuno. Sono estremamente convinta che ognuno, nel proprio servizio ministeriale, sia chiamato anche a raggiungere un’opportuna preparazione e credo che Catechisti Parrocchiali possa essere per ognuno un reale e concreto strumento di auto-formazione, a livello biblico, nella pedagogia catechistica, nel fornire sussidi, idee, percorsi per la Catechesi. Inoltre avere accesso a un materiale finalizzato a un percorso, senza avere il percorso, credo non serva a molto.

Spero invece che questa scelta, possa essere un modo per migliorare i nostri scambi, i passaggi di informazione, la messa in comune di materiale e idee.

La pagina dedicata ai lettori di Catechisti Parrocchiali/Settembre 2011 sarà on line da Lunedì 27 giugno!

A presto cari catechisti! Il Signore benedica noi, tutti coloro che ci affida, ogni idea, ogni progetto e lo rischiari con la sua luce! Buon cammino, buona preparazione nel servire la Parola e, perchè no?!, buone vacanze!!!


*Nella Rubrica Musica del Dossier Ragazzi e Dintorni, contenuto nella rivista Catechisti Parrocchiali, facciamo in modo di costruire dei percorsi tematici dedicati soprattutto a preadolescenti e adolescenti. La tematica, proprio per la poliedricità con cui viene affrontata da più autori nel Dossier, può essere assunta non solo dai Catechisti, ma anche da educatori e insegnanti di Religione per attivare dei percorsi sulla fede che integrino aspetti dell’esistenza che tocca i giovani destinatari, con il messaggio forte e provocante del Vangelo.


Per info e abbonamenti:


Tra note e realtà – Paura di amare

Abbiamo tutti paura di dare:
l’amore non regge la verità,
nell’era della comunicazione
vestiamo parole di mediocrità.
Abbiamo tutti paura di amare
abbiamo tutti paura di lasciarci andare,
di farci vedere per quel che siamo con le nostre fragilità
Abbiamo tutti paura di amare,
abbiamo tutti paura di lasciarci andare
di far vedere quello che siamo,
con i sogni che nascondiamo nell’anima…

(E. Finardi, Paura di amare)

 

La canzone non è nuova indubbiamente. Eppure l’attualità di quanto, musicalmente dichiara, diviene ogni giorno più sfidante.
Penso che, davanti a notizie cariche “di assurdo” e al limite della razionalità, capiti anche a voi di essere travolti da interrogativi, dubbi, questioni sulla fragilità della natura umana. Stessi interrogativi che si ripresentano con altrettanta forza quando a sconvolgerci è la straordinaria potenzialità di bene che abita nel cuore di uomini e donne a noi contemporanei.
Potrebbe sembrare strano: eppure in un caso o nell’altro ritroviamo una delle dimensione fondamentali del nostro esistere: l’amore.
Chiaramente uguale è la parola, ma estremamente differenti sono aggettivi ed effetti che le si possono attribuire. Se in un caso a farla da padrone è un amore geloso, rigido, possessivo e spesso, originariamente, ferito, dall’altra risplende la luminosità di un amore puro, generoso, gratuito, riconciliato.
Non si tratta di creare divisioni, ma di guardare in faccia, senza paura le dimensioni di un amore che sempre e comunque ci vivono dentro, aprendoci o chiudendoci a nuove possibilità di costruire, attorno a noi, un Bene più grande.
L’amore fa la differenza. L’amore rende la nostra vita e i nostri sì differenti… dà valore e senso a ogni scelta… non teme la sconfitta, ma desidera la vita.
Non è un amore anonimo quello di cui parliamo, né tantomeno un amore antropologico o sociale. È un amore-risposta, che nasce da una chiamata e si rafforza nel suo essere “dono”.
È un amore che si genera nell’Amore.
Ma quali sono le vette che ciascuno di noi è chiamato a scalare?
Quale Amore ogni giorno ci dà un motivo in più per vivere?
Esistono confini per l’Amore?

Vieni… e vedi!

di suor Mariangela fsp

Guarda il video

Tra note e realtà – Non si fa giorno mai

Qui dove sto il tempo è assente
non lo vedo però mi pesa un po’…
Qui dove sto niente coscienza
violenza sì perdono no
qui dove sto la vita è spenta
anche se bisogno di verità
qui ancora c’è.
Fatti da te creati ad arte
allora perché tante disparità
che questa umanità si perde sempre
col tuo silenzio e il dubbio crescerà.
Non siamo angeli…
sempre più deboli…
tu ci hai lasciati qui
(Coro) così, potresti perderci
(Coro) lo sai, su questi cuori sai

non si fa giorno mai…
Guardaci! Ascoltaci! Perdonaci!

( Renato Zero
Non si fa giorno mai)

 

In sei miliardi parcheggiati qui” su un pianeta comune, sotto un cielo comune, con una storia in comune.
Chi siamo?
Tessere preziose di un infinito mosaico o forze risultanti di una misteriosa casualità?
Sei miliardi così uguali eppure tanto diversi: tutti pronti a “percorrere la terra”, nel bene e ad alzare gli occhi al cielo, nel male. Ognuno con la propria fede: tutti con un proprio dio, ciascuno con i propri diritti da salvaguardare e imporre.
Giustizia, uguaglianza e libertà per tutti. Questa è la democrazia: decisione di pochi, dovere per molti.
Democraticamente scelgo cosa potrebbe servirti. Democraticamente ti dico cosa devi fare. Democraticamente scelgo ciò in cui devi credere e chi sono coloro di cui devi fidarti.
E’ la democrazia personale di chi confonde e non ricorda più… o forse preferisce ignorare…

Sotto lo sventolio delle bandiere, troppe sono le coscienze intorpidite e sonnolenti, troppe le intelligenze abdiganti, troppe le ideologie defunte.
Chi ha il coraggio di credere ancora in qualcosa?
Chi ha la forza di difendere la verità?
Chi riesce a schierarsi dalla parte dei perdenti?
Chi non ha paura di scendere nei sentieri del perdono?

Siamo pronti a condannare il Cielo con numerose domande e infinite accuse: i tuoi silenzi, la tua mano, le tue distanze.
Eppure ogni giorno, come sempre, su di noi continua a sorgere il sole. Sulle nostre notti continua a brillare la luna.

Guardaci, ascoltaci, perdonaci… ogni giorno i raggi del Sole ci sfiorano…

Tu ci sei!… e noi?

di suor Mariangela fsp

 

 Guarda il video 

 

Tra note e realtà – O è natale tutti i giorni

 

E’ quasi Natale… e a Bologna che freddo che fa

io parto da Milano per passarlo con mamma e papà
e il mondo forse non è cambiato mai
e pace in terra no non c’è e non ci sarà,
perché noi non siamo uomini di buona volontà.
Non so perché questo lusso di cartone
se razzismo, guerra e fame ancora uccidon le persone…
…e intanto noi ci facciamo regali,
il giorno che è nato Cristo arricchiamo gli industriali…
…lo sai cos’è?
Dovremmo stringerci le mani

O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai.
(L. Carboni – Jovanotti – O è Natale tutti i giorni)

E’ iniziato il countdown! Conto alla rovescia verso il Natale.

Le proposte si moltiplicano e l’atmosfera inizia a colorarsi di rosso: città vestite a festa… il centro, si intende! Le vie dello shopping popolate da festosi alberi luminosi e tappeti rossi.
La pubblicità incalza: nuovi film nelle sale, prossime e attesissime uscite discografiche, l’ultimo giocattolo e la più interessante invenzione tecnologica.
La domanda sempre più coinvolgente: quali menù per il cenone, dove trascorriamo capodanno?
Telegiornali e riviste sempre più attente al benessere di tutti: le mete preferite per la settimana bianca e senza dubbio un po’ di dieta prima della grande abbuffata…

Bene! Allora buon avvento a tutti! Buona preparazione al Natale e alle sue feste!

Tutti pronti a celebrare l’avvento di chi, o forse di cosa? Della tredicesima, dei regali, della lacrima facile davanti al presepio… ma forse anche al presepio ci credono ormai in pochi! Dimenticavo la globalizzazione delle uguaglianze che, in nome di falsi rispetti, ci fa prediligere l’albero di natale… si sa, ci unisce tutti e non offende nessuno.

Ma il Natale c’è?  Forse si è spostato, ma verso dove?

Verso le periferie delle città; lì dove la gente non ha parola; dove la fame diventa spettacolo per i sazi; lontano dai telegiornali che offendono la dignità umana accostando sofferenza e morte a insignificanti notizie sul tempo libero, la nostra tavola, i nostri gusti.
Coraggio gente, la povertà parla ormai ogni lingua, ma noi dobbiamo spendere perché l’economia ha bisogno dei nostri soldi!!!

 

Fuori dalla retorica e dal perbenismo!
O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai!

Guarda il video

di suor Mariangela fsp


Tra note e realtà – Il quinto mondo

Tra note e realtà…

Dietro ogni canzone batte il cuore di chi la scrive, la canta e l’ascolta.
Migliaia di emozioni ci sfiorano, ci segnano, diventano parte di noi!



Nel primo mondo c’è la tecnologia
pret a porter democrazia
nel secondo mondo c’è un po’ di delusione
che non accelera i processi di ricostruzione
nel terzo mondo c’è caldo e umidità
incertezza sui confini e molta povertà
nel quarto mondo ondate migratorie
lavoro nero e alcune sparatorie
il quinto mondo è il prossimo livello
soltanto informazioni che nutrono il cervello…

… il quinto mondo è quello senza storia
che niente è più variabile della memoria
i cittadini sono sparsi per il pianeta
e vagano vagano vagano vagano senza una meta.
(Jovanotti – Il quinto mondo)


Benvenuti abitanti della rete, nel più veloce dei mondi!
Niente leggi e nessuna meta; confini aperti e identità variabili.

Il pianeta è la nostra città e ogni luogo può diventare la nostra casa.

Un click ci apre spazi sconfinati; pagine interminabili di sapere ci scorrono davanti.

Tutto ciò che non potremo mai raggiungere ci raggiunge, ci tocca e ci cambia. Un’enorme quantità di informazioni in tempo reale ci fa sentire onnipresenti e… perché no!? Onnipotenti! Esserci o non esserci dipende solo da noi!

  • Ma a quale prezzo? E chi è costretto a pagarlo per noi?
  • Chi paga per le nostre illusioni di libertà?!
  • Quali informazioni ci nutrono il cervello?

Quelle che poche agenzie di stampa, in tutto il mondo… nel primo mondo… decidono di farci conoscere!?

Cervello nutrito, ingolfato o manipolato?

In tempo reale ci fanno credere di essere ovunque, di vedere in diretta, dal vivo.

Ma quale realtà è tanto vera se sono sempre pronti a oscurare le telecamere scomode puntate  su    realtà, forse troppo vere?

Ti basta un Nick name per dirmi chi non sei.

Chi sei navigatore, se corri con il tuo mouse, dove vuoi arrivare?
Hai mille brousers a disposizione, ma la conosci la meta? Da dove vieni e dove vai?

Benvenuto nel quinto mondo, quello senza passato e senza futuro. Il cittadino eterno del presente, dell’ultim’ora, del tempo reale. Teniamoci strettissimi, fratello, sorella, perché quando i monitor si spengono la nostra vita continua a essere nelle nostre mani e nelle nostre scelte. Il quinto mondo, il villaggio pulsante nel pianeta, la comunicazione avrà un senso se abitata da tutti a qualsiasi latitudine e di qualsiasi condizione, se tutti avranno una voce, quando vorranno averla, se carichi di una storia personale e proiettati verso mete da raggiungere ci apriremo a una grande sfida: popolare il virtuale di relazioni autentiche, di identità forti, di convinzioni audaci, di obiettivi coraggiosi.

Aprirci all’altro sempre, chiunque e dovunque esso sia,
nella verità e nella giustizia…

di suor Mariangela fsp