Ascoltare – Buona domenica! – II QUARESIMA – Anno B

«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».(Mc 2,7). 

Ascoltare! Sembra che cosa più importante e necessaria non ci sia.
La Legge e i Profeti, nei secoli, hanno preparato il popolo ad accogliere la pienezza della manifestazione di Dio. Ora, in Gesù di Nazaret, si è pienamente realizzata la rivelazione: Dio non ha semplicemente manifestato qualcosa di sé, ma ha dato tutto se stesso.ascolto conchiglia
Vedere Gesù, ascoltare Gesù è scoprire il volto di Dio e ascoltare la sua voce. Non ci è chiesto altro: ascoltare. E se una parola sola dovesse sintetizzare il senso della nostra Quaresima non potrebbe essere altra parola che «ascolto».
Ma non è un caso che quella voce abbia parlato in una nube, su un monte, lontano dalle routine.
Non è un caso che abbia suscitato terrore e meraviglia, stupore e domande. Dio parla, e questa è una certezza che attraversa i secoli. Ma noi siamo sempre troppo occupati in altro, con altri. Ascoltare non è semplicemente un’azione che iniziamo e terminiamo in un determinato tempo, a comando. L’ascolto è un esercizio del cuore. Ascoltare è accogliere. Ascoltare è fare spazio all’imprevisto, all’inedito, all’incalcolabile.
L’invito del Padre, allora, è per ognuno di noi.
Questa Quaresima possa diventare un tempo propizio per salire sul monte, per prendere le distanze da ciò che occupa e appesantisce il cuore e fare così spazio a Dio, accogliere e ascoltare la sua novità radicale.
Gesù e il suo andare a Gerusalemme deve trovare spazio in noi, interrogare la nostra coscienza credente, trasformare profondamente la nostra vita.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Ascoltatelo

La tua voce, Padre, è forte e decisa:
«Ascoltatelo!», ci dici.
Di fronte alla nostra storia di uomini e donne
hai posto Gesù, tuo figlio.
Lungo le nostre strade,
segnate dalla vita e dalla morte,
hai inviato il Cristo, pienezza della vita,
sorgente di eternità.

Insegnaci ad ascoltare ogni suo gesto e parola.
Insegnaci a non trasformare il Vangelo
in un’arma di condanna degli altri.
Insegnaci ad accoglierlo in noi come acqua zampillante
che, ogni giorno, ci rinnova in profondità
e rende nuovo e buono il nostro sguardo sul mondo. Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI

Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.

GUIDA O CELEBRANTE: Gesù parla, ma non solo con le parole; parla anche con i gesti. Dio Padre, che lo ha mandato tra noi per la nostra salvezza, ci chiede di ascoltarlo, di fidarci di lui, di seguirlo lungo le strade che ci indica, di imparare ad amare come lui ama. Diciamogli insieme: Parla, Signore, e insegnaci ad amare.

LETTORE: Signore Gesù, ti preghiamo per papa Francesco, per i vescovi, per i nostri parroci che nel loro servizio pastorale quotidiano sono segno del tuo amore e della tua misericordia. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per tutti gli annunciatori del Vangelo, i catechisti, gli evangelizzatori, che a tutti, in mille modi, portano in tanti luoghi la tua parola di luce e di vita. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per tutti noi che oggi abbiamo ascoltato la tua parola: trovi spazio in noi per germogliare, portare frutto e trasformare la nostra vita. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti preghiamo per le nostre famiglie. La Quaresima sia vissuta insieme, come tempo di ascolto e di cambiamento profondo per tutti, piccoli e grandi. Noi ti preghiamo. Rit.

TUTTI I BAMBINI INSIEME:
Signore Gesù, stiamo vivendo un tempo dell’anno importante e a volte un po’ faticoso. Ci stiamo esercitando a fare piccole rinunce e qualche sacrificio per imparare a rinunciare di più ai nostri desideri per mettere te al centro, per ascoltare di più la tua voce, per camminare con te verso l’amore di Dio Padre. Prendici per mano, amico Gesù, e accompagnaci ogni giorno. Amen.

Leggi il testo e scarica il pdf >>> Preghiere dei fedeli – II Quaresima

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Mc 9,2-10)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.I QUARESIMA_trasfigurazione fano
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

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