Casa o mercato?- Buona domenica! – III QUARESIMA – Anno B

«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».(Gv 2,19).

Quando entri in casa tua cosa fai?
E quando entri in un supermercato?
famigliaCosa cambia in te? Le aspettative? Le pretese? L’intimità.
In un supermercato sai di dover pagare tutto ciò che prendi. Sai di poter pretendere che le cose siano buone. Sai di non dover costruire relazioni particolari. Non ti aspetti nulla che sia gratis.
In casa è davvero tutto diverso… opposto. La casa ha il sapore della famiglia, dell’amore, dell’intimità. Sai di poter essere te stesso, sempre. Sai di non dover mettere da parte soldi per pagare prestazioni. Sai che quello c’è è per tutti, è di tutti. Hai la chiavi di casa, entri ed esci… E la casa resta per sempre casa. Ci torni volentieri e sai che per te ci sarà sempre un posto e un piatto caldo. guardarsi dentro_1

Ora, guardiamoci dentro.
Come viviamo la Chiesa… Quella con la C maiuscola?
Ognuno lo chieda a se stesso: «È casa o supermercato?».

La Chiesa, il nostro essere Corpo mistico di Gesù, è la casa del Padre. Attraverso ogni singolo membro, in comunione con tutti gli altri, il Padre accoglie, ama, perdona, dona vita nuova, rialza, libera.
Per questo Gesù ha dato la vita.
Per questo noi non possiamo fare della casa di Dio un supermercato, vendendo a caro prezzo ciò che Dio ha donato gratuitamente.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Ricostruiscici, Signore

Ricostruisci il tempio, Signore!
Non ti chiediamo segni,
non ne abbiamo bisogno:
la tua vita donata per amore
è più di quanto avremmo mai potuto sperare.
Vivi in noi, Signore, vivi tra noi, tua Chiesa, tuo corpo,
perché possiamo essere in questo momento storico
casa di Dio, in cui non si accoglie misurando,
non si accolgono solo i giusti e meritevoli, ma tutti.
Casa in cui il dono è senza condizioni
e le porte sono sempre aperte.
Ricostruiscici Signore, rendici nuovi,
trasformaci in casa di Dio.
Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI

Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.

GUIDA o LETTORE:
Ci sono poche cose che fanno arrabbiare Gesù, ma trasformare la casa di Dio, e l’incontro con lui, in un supermercato è una di queste. Chiediamogli insieme perdono se ci è capitato di farlo: Perdonaci, Gesù, e insegnaci a credere davvero.

Lettore: Dio Padre ti chiediamo perdono se abbiamo riempito le nostre chiese di statue a cui veniamo a chiedere solo favori e miracoli. Insegnaci a pregarti, ascoltando e credendo in te. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti chiediamo perdono se usiamo la nostra parrocchia come un supermercato in cui venire, prendere, pretendere i sacramenti e andare via. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti chiediamo perdono se nelle nostre famiglie non riusciamo a fidarci di te, a vivere una fede fatta di ascolto della tua parola e di affidamento al tuo amore. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti chiediamo perdono per tutte le persone che si costruiscono una fede su misura e usano le parole del Vangelo per propri scopi personali. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ti chiediamo perdono se come comunità non riusciamo a essere una Chiesa gratuità e trasparente, capaci di mettere l’altro prima dei nostri bisogni. Noi ti preghiamo. Rit.

Tutti i bambini insieme:
Signore Gesù, noi non siamo grandi e di solito veniamo in chiesa solo per prepararci ai sacramenti, per giocare in oratorio o per partecipare all’azione cattolica. Non sempre ci ricordiamo di venire solo per incontrarti, per ringraziarti, per stare un po’ con te in silenzio… Anzi quasi mai.
Aiutaci a scoprire che qui, prima di tutto, possiamo incontrare te e il tuo amore, capace di accoglierci sempre, così come siamo. Amen.

Leggi il testo e scarica il pdf >>> Preghiere dei fedeli – III Quaresima

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Gv 2,13-25)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».Gesù_e_i_mercanti
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

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