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Buona domenica!

Riccobono

“Non ero profeta nè figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomoro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele“.

Dal libro di Amos (Am 7,12-15)
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -Anno B-

 

La parola a…
Paolo Curtaz

Marco pone delle condizioni all’annuncio, una sintesi per ricordare ai discepoli con quale stile sono chiamati ad annunciare il Regno.
I discepoli sono mandati ad annunciare il Regno a due a due.
Non esistono navigatori solitari tra i credenti, tutta la credibilità dell’ annuncio si gioca nella sfida del poter costruire comunità.
Gesù preferisce al geniale guru solitario il faticoso percorso della condivisione fra anime: è l’amore che abbiamo fra di noi che annuncia, non la dialettica spettacolare.
Parlare della comunità in termini astratti è bello e poetico. Vivere nella mia comunità, con quel membro del gruppo, con quel viceparroco, con quel cantore, è un altro affare.
Non ci sentiremmo forse più a nostro agio da soli o, al limite, in compagnia di qualcuno a noi affine?
Gesù ci tiene alla scommessa della convivenza, fatta per amore al Vangelo.
Al di sopra delle simpatie e dei caratteri, Gesù ci invita ad andare all’essenziale, a non fermarci alle sensazioni di pelle, a credere che la testimonianza della comunione, nonostante noi, può davvero spalancare i cuori.
La Chiesa non è il club dei bravi ragazzi, non ci siamo scelti, Gesù ci ha scelto per avere potere sugli spiriti immondi.
La Parola che professiamo e viviamo caccia la mondezza dai cuori, la parte tenebrosa che ci abita.
Fare comunione pone un limite alle ombre che abitano in ciascuno di noi: senza eliminarle, la luce che porta il vangelo ci illumina e, così facendo, ci rende luminosi gli uni per gli altri.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Tempo di scelte

 

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Estate 2009 – iniziative!!!!

estate giovani 

per un’estate alternativa,
vissuta in profondità!

 

Non c’è nulla di noi che non dica chi siamo… il nostro modo di vivere il tempo fa la differenza e l’estate non può fare eccezione?
Estate è mare, caldo, relax… ma la profondità continua a fare la differenza, anche in alto mare!
Che fai allora prendi il largo con noi o resti a riva?

Scopri sulla pagina Iniziative le nostre proposte per l’estate 2009!!!

TI ASPETTIAMO!!!!

 

E… oggi siamo in 5!

giovani

Dicono che i grandi risultati si raggiungono con la forza dei piccoli passi. Se il GEP vivendolo, pensandolo, credendoci ha sapore di futuro, allora la sua forza inizia dalla risposta e dall’impegno che i primi 5 giovani hanno promesso proprio lo scorso 25 gennaio 2009 – giorno in cui la Chiesa Universale celebra la conversione-chiamata di san Paolo, durante uno dei weekend di formazione e spiritualità per giovani, che si vivono ogni mese nella comunità delle Figlie di san Paolo di Salerno.

Nulla è un caso quando di mezzo ci sono le vie di Dio, quando si sceglie di vivere la propria fede come dono da accogliere e condividere, quando si promette di spendere le proprie forze ed energie perchè la fede possa essere illuminata dalla preghiera, dallo studio, dal confronto. Tutto smette di essere occasione e inizia a essere impegno quando il modello è san Paolo, la santità cui si aspira è la conformazione a Gesù e lo stile di carità è quello di ascoltare la fame e sete di verità che popola il cuore dei nostri contemporanei, dei giovani di oggi verso cui ogni GEP è spinto ad andare, attraverso ogni forma che la comunicazione offre.

La comunità delle suore Figlie di san Paolo di Salerno, infatti, accogliendo la richiesta avanzata da un piccolo gruppetto di giovani circa un anno fa, ha proposto la nascita di un gruppo, i GEP appunto (Giovani Evangelizzatori Paolini), che, sulla scia di san Paolo, vivessero la loro età come camin cappella... chiamati a impegnarci in prima persona!mino di scoperta di Dio nella propria vita, di maturazione umano-spirituale e quindi di condivisione con altri giovani della propria esperienza di Dio. Tutto questo ha permesso oggi, ai primi cinque giovani di impegnarsi in prima persona per Dio e per gli altri, dando un senso e un valore specifico alla loro vita di giovani alla scoperta della volontà di Dio qualunque essa sia…

L’augurio con cui accompagnamo ognuno di loro è affidato proprio al numero 5… sapranno essere nella loro vita cristiana 5 pani? Accolti, benedetti, spezzati e donati?
Se sì, avranno modo di scoprire una pienezza che supera ogni fragilità, ogni timore, ogni rallentamento.
Se sì, si scopriranno mandati a portare il Bene dove non avrebbero immaginato.
Se sì, scopriranno la luce del cuore in coloro di cui tutti non vedono che ombre.

Essere 5… con la stessa forza dei 5 pani nelle mani del Signore.
Questo il nostro augurio e la nostra preghiera per loro e per tutti coloro che sceglieranno di essere, GEP… e questo a partire già dal prossimo 29 giugno.

i GEP

Sulle vie del Vangelo…

Sulle vie del Vangelo sono miridiadi le persone e le situazioni che si possono incontrare, così come sono infinite le strade che si possono percorrere. Ma si sa, ognuno di noi è chiamato a scegliere e la qualità vera della vita sta proprio nell’intensità delle scelte che si fanno giorno dopo giorno (credo che qualcuno di mia conoscenza a questo punto stia sorridendo… questa è una delle mie frasi-motto!) e noi abbiamo realmente scelto; anzi permettetemelo… abbiamo risposto a una vera e propria chiamata.

Dal 12 al 18 agosto a Marina di Camerota – una delle più belle località turistiche in provincia di Salerno – abbiamo vissuto un’esperienza molto intensa di preghiera, riflessione, confronto e annuncio gioioso della Parola di Dio e della nostra esperienza di Lui. Qualche giorno fa, un ragazzo di 26 anni, mentre descriveva a una sua amica “un camposcuola” ha letteralmente detto: “è una di quelle esperienze da lavaggio del cervello!”… pur lasciando aperto tutto lo spazio del confronto a me piace pensare come a una di quelle esperienze che ti fanno il lavaggio del cuore e dei desideri… dei pensieri e della vita. Lavaggio come esperienza del lasciarsi invadere dall’imprevisto e inatteso, dal fiume in piena di un incontro che ti può cambiare la vita. E sebbene i partecipanti a questo campo, cosidetto biblico, abbiano incontrato centinaia di persone, credo di non esagerare affermando che il vero sconvolgente incontro lo abbiano fatto con un a tu per tu con il Dio che li ha chiamati e mandati… incontro con quello stesso Dio che oggi continua a farli sentire amati.

Caro Daniele, è così che si chiama il 26enne citato prima… quanto mi piacerebbe che anche tu potessi trovare il coraggio di lasciarti sconvolgere da un Incontro speciale. Che ritrovassi in te quella fiducia appassionata in quel Dio di cui un po’ di anni fa ti fidavi ciecamente…

Va beh… dopo questo piccolo desiderio condiviso con il mondo… preferisco ritornare a Marina di Camerota, ma lo faccio attraverso l’esperienza di Maddi e Dalia, anche se mi piacerebbe che tra queste righe prendesse carne anche la carica di Caludia e Pioppi, di Adele e Veri, di Marianna, Maka, di Ale e Susi e perchè no… il passaggio veloce di Tina, Maria Rosaria e Mimmo… le foto vi aiuteranno ad avere almeno un piccolo assaggio della gioia e della forza che, questi giorni, con Dio e con la sua gente, ci hanno regalato.

 Maddi: Sono tornata dal campo biblico di Marina di Camerota due settimane fa e la mia vita è davvero cambiata… Dopo 12 ore di viaggio, con mia sorella, siamo arrivate in canonica e abbiamo conosciuto gli altri 8 compagni di avventura… Ci sono stati molti momenti di preghiera e riflessione e non sempre sono stati facili… come comprendere qual è il messaggio di Dio? Come riuscire a fare la Sua volontà? Ma poi piano piano tutto si faceva chiaro, bastava ascoltare o cogliere un sorriso o una frase di chi stava intorno a noi… E poi una sfida… andare a Evangelizzare in spiaggia…i dubbi erano molti ma è stato stupendo… ci siamo mossi tra gli ombrelloni come una macchia gialla (questo il colore delle magliette del gep: giovani evangelizzatori paolini) e siamo stati accolti, cercati, ascoltati…per tutti c’era un invito a passare in chiesa la notte del 15 Agosto per la notte bianca eucaristica… ci siamo fatti conoscere per quelli che siamo: ragazzi giovani che credono in Dio e vogliono far conoscere a tutti il Suo amore, che hanno una gran voglia di ridere, giocare e divertirsi…La notte della Veglia è stata fantastica, tutto in quella notte è stato incontro con Dio… ora abbiamo una missione da portare avanti e non sarà facile, ma so di non essere sola…

Dalia: Ciao a tutti sono tornata da circa un’ora dalla magnifica esperienza del campo biblico!!! Sapevo, o meglio immaginavo che sarebbe stata una settimana unica e speciale ma lo è stata molto di più di quello che mi aspettavo! L’incontro con Dio sconvolge sempre e, pur sapendolo, a volte dimentichiamo quanto è grande il Suo Amore per noi… così abbiamo bisogno di staccare la spina per poterlo ritrovare e soprattutto per permettergli di ritrovarci. 
…Abbiamo vissuto momenti davvero forti, belli, divertenti e le parole chiave che per me hanno rappresentato questo campo sono state Preghiera ed Evangelizzazione. Il tutto si è concluso con un momento di preghiera durante il quale abbiamo ricevuto il mandato per essere apostoli tra le genti, per annunciare il Vangelo lì dove viviamo, nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie…è stato un momento forte in cui ci siamo sentiti davvero chiamati per nome e mandati tra la gente come apostoli di Gesù!!!
Adesso eccomi qui con un po’ di nostalgia nel cuore per essere tornati ognuno nelle proprie città ma anche con la consapevolezza che Gesù non chiama tutti insieme in uno stesso posto…ma ci chiama personalmente, uno alla volta inviandoci li’ dove c’è bisogno di noi…ed è con questa convinzione che mi auguro di portare agli altri, attraverso le vie reali e virtuali, la sua parola!
Ringrazio però i miei compagni di viaggio, grazie per la magnifica esperienza che mi avete fatto vivere! E un grazie speciale a Colui che ha voluto che fossimo proprio noi ad essere presenti: grazie Gesù!

 

Un grazie da parte di tutti noi a don Antonio Marotta e a tutta la comunità parrocchiale per aver permesso che “due Provvidenze si incontrassero”. Grazie di cuore e alla prossima!!!

 

 

Sta per iniziare…

 

Sta per iniziare il campo biblico 
“SULLE VIE DEL VANGELO”
per giovani dai 18 ai 30 anni
dal 12 al 18 agosto a Marina di Camerota – Sa  

La proposta è ancora aperta
e rivolta a giovani che con coraggio
vogliono condividere la propria fede…
crescere e confrontarsi con Dio, con la sua Parola,
con altri compagni di cammino.  

Chi lo desidera venga e viva!!!

Per ulteriori informazioni consultate INIZIATIVE
o contattateci preferibilmente via cellulare 3408404419

 

 

Giovani Evangelizzatori e non solo…

Scriveva, qualche tempo fa, un padre gesuita: “A pregare si impara pregando”. E chi può negarlo? Basta fare esperienza concreta della Preghiera per capire che è un circolo intenso di relazione appassionata con Dio… Ma se questo è vero per la preghiera come la mettiamo con la fede? Come si impara a vivere quell’atteggiamento del cuore che, in qualche modo, è la condizione di possibilità della preghiera stessa? Come si impara a credere?
A credere s’impara evangelizzando! E non è una contraddizione in termini. E’ la sfida accolta e vissuta da un gruppo di giovani, i GEP che, sullo stile dell’apostolo Paolo, scelgono di vivere e investire il meglio delle loro forze ed energie per crescere nella fede condividendo con i propri coetanei la loro ricerca di Dio, il loro incontro personale e a volte destabilizzante con Lui, la loro voglia di capire-scoprire quali sono le vie di quell’amore così dinamico ed effervescente da ribaltare ogni possibile logica umana.

A credere si impara vivendo, cercando, dubitando, fidandosi, rischiando e comunicando… qualcuno di mia conoscenza direbbe che è tutto un vivere al congiuntivo. E in parte lo è realmente… La fede, per i Gep è questione di vita, è cammino verso la vita.

Un Gep annuncia la pienezza di un incontro che ti cambia la vita, che ti spinge verso orizzonti nuovi, che ti porta a sentire tutta la vertigine e l’ebrezza del credere. La formazione umana, spirituale, biblica, carismatica; la Parola e l’Eucarestia; l’annuncio vissuto e sperimentato come stile concreto e quotidiano; la voglia di imparare da tutto e da tutti… questo e molto altro fa di un Gep un giovane “erede” di san Paolo, oggi.

Il cammino è ecclesialmente trasversale e teso a far mettere le ali alla fede, a percorrere strade virtuali e non per annunciare il Vangelo con tutti i mezzi a disposizione, a far brillare nelle routine quotidiane Dio, come presenza nuova e piena di senso nuovo.

Per il momento la base è Salerno, ma la rete permette un always on line di tutto rispetto!

Siamo nati ad aprile e il nostro primo “mandato” lo abbiamo vissuto nella notte del 3 maggio preparando, tra preghiera ed evangelizzazione, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni

Video dell’animazione fatta a Salerno il 3 Maggio  

 

 

Estate Giovani 2008

Estate giovane 2008

 

con le Figlie di san Paolo

 

  • campo biblico per giovani 18 – 30 anni
    con studio, riflessione e annuncio della Parola per le strade reali e virtuali…

 e tante altre iniziative per adolescenti e giovani >>>>

 

 

 

…il tuo popolo sarà il nostro popolo

Il grave attentato dinamitardo compiuto l’11 marzo a Lahore – Pakistan, ha colpito gravemente il Centro Paolino delle Figlie di san Paolo, insieme all’Agenzia Federale di Investigazione, la Cattedrale, la residenza del Vescovo, una Scuola cattolica, il Centro della Caritas Pakistana, la tipografia cattolica e la case dei catechisti. Numerose le vittime, i feriti e i danni riportati in tutte queste strutture.pakistan_urdu02.jpg

La notizia ha già fatto il giro del mondo testimoniando ancora una volta quanto sia grave la situazione nel Paese e come la violenza abbia troppo spesso il sopravvento sulla ragionevolezza.

Le nostre sorelle si trovavano in libreria insieme ai loro collaboratori al momento dell’attacco terrorista. […] Sono convinte che la Regina degli Apostoli, San Paolo, il Fondatore e Maestra Tecla hanno vegliato su di loro.

“Siamo prese fino al collo. Membri delle diverse comunità, sia maschili che femminili ci danno una mano, per poter  ripristinare il pavimento e parte della Libreria per poter servire clero, comunità e  cristiani tutti per la Settimana Santa. Siamo le uniche ad avere quanto serve per la Liturgia e le Celebrazioni pasquali e dobbiamo ad ogni costo essere a disposizione, sia pure in un ristretto angolo della libreria.
Le comunità cristiane, sono fortemente unite per l’occasione. Tantissimi vengono a  partecipare e ad esprimere il loro grande dispiacere per il danno subito dalla nostra Libreria. E’ davvero commovente: un povero catechista è venuto alla chetichella a donarci  2000 Rupie (3 dollari) sottratte dal suo poverissimo salario per le prime spese.
Oltre ai muri, alle porte e finestre divelte, abbiamo subito danni per la distruzione di scansie, Computer, libri e oggetti religiosi…
Qui non c’è da aspettarsi risarcimenti, né dal Governo né dalla  Chiesa povera e anch’essa fortemente danneggiata.
Vi sentiamo tanto care, tanto vicine, tanto sorelle, buone e comprensive  e vi ringraziamo di tutto cuore. Continuate a pregare per noi perché al momento non esiste sicurezza in Pakistan, ma reale rischio e pericolo e noi desideriamo continuare a servire bene questo nostro popolo così sofferente a causa delle divisioni, delle violenze e del terrorismo”.

 

Vi siamo vicine sorelle con l’unica grande forza che le nostre mani custodiscono: la preghiera. Ci unisce il comune mandato: appartenere totalmente ai popoli a cui Dio ci manda e per i quali, ogni giorno scegliamo di dare la vita, per amore…

Grazie per questa intensa testimonianza!

 

Dare riempie il cuore

Mentre scrivo ho tra le mani un segnalibro su cui è riportata una frase: “Prendere riempie le mani, dare riempie il cuore“. Mai frase fu più espressiva dei miei pensieri, almeno in questi giorni…
giovani.jpgL’altra sera stavo camminando su una delle strade principali della mia città: un corso pedonale sempre trabordante di gente. D’estate, quando tutte le finestre sono aperte, le voci sembrano inerpicarsi su per i muri, lungo i balconi, entrano nelle case e quell’infinito vociare riempie i silenzi.
Tornavo dagli studi della tv, dopo aver registrato uno di quei programmi per cui, oggettivamente, si può anche essere soddisfatti… eppure… 

continua>>>>

LUCE

2 febbraio

Festa della Luce
festa di Cristo, luce nella storia

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Luce per illuminare le genti
Luce per ogni sentiero impervio
Luce che sconvolge
Luce che illumina
Luce che irrompe nelle tenebre…

LUCE! Nient’altro che Luce!
Questo chiede il mondo e il cuore di ogni uomo…

Con questa festa, popolarmente detta della Candelora si chiude decisamente il tempo del Natale. La Chiesa, nel celebrare Gesù presentato al Tempio da Maria e Giuseppe, attraverso le Parole dell’anziano Simeone proclama Cristo luce della storia. Ci sembra significativo lanciare proprio oggi sul web un videoclip e un powerpoint sul Natale, sulla luce, sul valore che a Dio diamo nel nostro tran tran di ogni giorno…

Durante le vacanze di Natale di qualche anno fa, con un gruppo di giovani abbiamo voluto dare del tempo a Dio, scoprirlo tra le strade di Roma, tentare di costruire tra Lui e la gente ponti di comunicazione… ci saremmo riusciti?

Vedere, riflettere e condividere… per voi Luce!