Carissimi genitori, insegnanti, catechisti, parroci, educatori, mi piacerebbe sapere a cosa pensate quando i mezzi di informazione riempiono le nostre e vostre case di notizie che hanno a che fare con violenze subite dai bambini a opera di genitori, insegnanti, parroci, educatori… Sono notizie che entrano con una violenza inaudita nelle nostre case e non chiedono permesso di dimora. Entrano e sconvolgono la nostra serenità, ma soprattutto sconvolgono il cuore e la fiducia dei nostri ragazzi e vostri figli.
Quando tutto questo accade, io penso a loro. Penso alle domande che si scatenano, silenziose, ma tremende, nel cuore dei nostri bambini, dei più piccoli, quando sentono che una mamma ha ucciso il proprio bambino. Capitemi bene, qui non vogliamo fare il processo a nessuno, ma una cosa dobbiamo farla e con urgenza: capire cosa tutto questo fiume in piena di sofferenza sta provocando nei piccoli. Quali sono le loro paure? Quali le domande quando, la mamma e papà, com’è naturale, li rimproverano? Cosa si scatena in loro quando vi vedono e ci vedono tristi o arrabbiati?
Loro credono a ciò che vedono, non sono come noi, non sanno ancora fare le opportune differenze; e allora, in questo, noi dobbiamo aiutarli, non possiamo rimandare oltre.
L’informazione in questo momento è inclemente verso di loro: tocca a noi aiutarli! Come? Facendoli sentire amati. Facendo loro capire che gli orchi sono fuori.
Chi di noi ama i piccoli, deve dare e comunicare amore, stima, affetto. Troppo spesso le nostre intenzioni verso di loro restano tali. Il tempo passa, loro crescono, ma noi non ci siamo, né per una pacca sulle spalle, né per dire: “Ti voglio bene!” E allora facciamolo, ora, in vista del Natale.
Accanto ai regali, che passeranno e dureranno forse qualche mese, nella migliore delle ipotesi, regaliamo loro la speranza dell’amore; diciamo loro che sono importanti per noi e per tutto il mondo; abbracciamoli e troviamo il tempo di giocare con loro, di cucinare con loro, di coinvolgerli nelle nostre faccende, di addormentarci accanto a loro.
Vi proponiamo, a mo’ di simbolo, di stampare questo mini-poster e di consegnarlo loro.
Sia che siate catechisti, genitori, insegnanti, educatori, parroci, insieme a Gesù Bambino o, per chi tra voi fosse non credente, accanto ai doni di Babbo Natale allegate questo messaggio con le vostre firme e un gran bel sorriso, condito con un abbraccio!
Buona preparazione al Natale!
Il miniposter in formato stampabile, SCARICALO QUI! >>> Bambini siete speciali!