Buona domenica! – Ascensione del Signore – Anno A

cielo cvPerché state
a guardare il cielo?

Dagli Atti degli Apostoli (At 1,11)
ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno A

Il racconto degli Atti, carico della dolente nostalgia che ogni addio porta con sé, descritta mirabilmente dagli occhi dei discepoli rimasti fissi verso il cielo, rafforzato dalle bellissime rappresentazioni degli artisti, può suscitare in noi l’insoddisfazione per la mancanza di una presenza fisica di Gesù che – quella sì! – avrebbe risolto tanti nostri dubbi e problemi. Quante volte abbiamo accarezzato questo desiderio: “Se potessi incontrare Gesù vivo come i suoi discepoli…” In realtà, l’ascensione di Gesù al cielo, cioè il suo entrare con tutta la pienezza della sua esperienza umana nella dimensione divina, è la garanzia della sua presenza accanto a noi.   

Coloro che lo incontrarono e frequentarono come uomo – gli stessi che lo hanno visto salire verso il cielo – ebbero molte più difficoltà di noi a conoscerlo nella sua vera identità, come emerge anche dalla domanda che gli pongono proprio prima dell’Ascensione: “Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?”. Domanda alla quale Gesù, che chissà quante volte avrà cercato di soddisfare, adesso non prende più in considerazione, affidandola alla forza dello Spirito Santo. Se Gesù non fosse risorto e non fosse salito al cielo, di lui potevamo avere soltanto il ricordo. giovani cvAdesso invece possiamo comunicare con la sua presenza reale, come egli stesso rassicura: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Questa presenza reale noi la sappiamo e la crediamo, ma forse soltanto o troppo teoricamente, tant’è vero che quando preghiamo Gesù, siamo portati a guardare in alto come gli uomini del racconto di Luca; tant’è vero che tante persone, anche nel momento in cui ricevono l’ostia consacrata nelle mani o in bocca, guardano in alto, mentre il Signore è lì. Dobbiamo, invece, cercare di vivere questa presenza in modo vero e profondo, in modo che essa accompagni realmente la nostra vita quotidiana. Come realizzare questa presenza? Il modo più reale e concreto è la presenza eucaristica. Non meno vera, però, è quella nella sua parola, e nei fratelli e nelle sorelle, che diventa particolarmente forte quanto ci si presentano in situazioni di povertà e di bisogno. Dobbiamo stimolarci, educarci e ravvivare continuamente queste modalità di presenza, altrimenti prevarrà la facilità di pensare a Gesù guardando verso il cielo, come se fosse chissà dove, o di cercarla in un’immagine dipinta o scolpita, invece che nel fratello e nella sorella che abbiamo davanti agli occhi.giovani gmg cv Il “mistero” dell’Ascensione, con l’invito di non stare a guardare il cielo, può aiutarci a vivere in continua compagnia con lui.
Vivere in compagnia con Gesù risorto
. E’ una bella frase. Tocca a noi farla rimanere tale, oppure farla essere un concreto progetto di vita. Può diventare così se la nostra Messa si allontana sempre di più da una pratica abitudinaria, e da un precetto vissuto senza entusiasmo, per trasformarsi in un incontro che ci fa ardere il cuore e ci ricarica come quello dei due discepoli di Emmaus. Può diventare così se la parola di Dio non rimane un libro sul comodino, o la prima parte della Messa, quella che si può tralasciare, arrivando in ritardo, ma una lettura costante e un ascolto attento. Può diventare così se i nostri incontri, i nostri rapporti, le nostre frequentazioni, sono vissuti con i suoi sentimenti, il suo stile, i suoi comportamenti.
“Perché state a guardare il cielo?”. Lasciamo risuonare continuamente dentro di noi le parole dei due uomini in bianche vesti. Il cielo “da non stare a guardare” per noi è una fede astratta che non incide nella vita. E’ una preghiera che chiede soccorso per la realizzazione dei nostri progetti, non la forza di vivere come lui è vissuto. Il cielo è cercare Gesù nelle nuvole, dimenticando di vederlo nelle persone che ci vivono accanto.

DON TONINO LASCONI

48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Foto: 1 e 2 dal web, 3 S. Mattolini

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