Accogliere il fratello… diverso da me – esercitandoci in accoglienza

Accogliere il FRATELLO
diverso da me

 

Siamo entrati nella NOVENA… e ora più di ogni altro momento dobbiamo esercitarci nell’accogliere l’altro, il fratello, la sorella diverso/a da me.natività betlemme

Sembra scontato ma non lo è! Eppure è proprio in questo atteggiamento che si invera (diventa vera) la nostra fede nel Dio di Gesù Cristo. Perchè? Semplice! Lui si è fatto altro… altra persona, altro rispetto a se stesso (da Dio si è fatto uomo), altro rispetto a me e altro rispetto all’idea di Dio che c’era prima della sua nascita e che, in molte religioni, c’è ancora.

Dio, incarnandosi, è diventato il primo Fratello, il diverso da me, a bussare alla mia porta e a chiedere di essere accolto. L’esercizio di oggi è a mio parere più impegnativo di quello precedente. 

Ebbene sì, paradossalmente, credo che, per il nostro modo di vivere, sia più facile accogliere Dio che non l’altro. Non pensatemi folle, perché non credo siano folli questi pensieri. Per il nostro modo di credere in Dio, noi abbiamo operato una sorta di riduzione, mettendoci al sicuro dai paradossi che Dio ha sempre usato nel suo essere accanto a Israele e a ogni suo figlio. Guardiamoci dentro con verità: spesso silenziamo Dio, gli permettiamo di parlare con le nostre idee, gli permettiamo di diventare una conferma al nostro stile di vita, ma è raro incontrare qualcuno che si lasci mettere radicalmente in discussione dalle sue logiche, dalla sua morte, dal suo perdono, dalla sua incarnazione.     

Ognuno di noi ha le proprie verità in tasca. Ognuno sa cosa è giusto e cosa no. Ognuno conosce così bene il proprio fratello da poterne giudicare la sua interiorità. Ma chi tra noi accetta la sfida di restare silenziosamente alla “scuola” del Maestro? Chi accetta la sfida di imparare dalla sua voce, di mettersi in ascolto della sua Parola. Non di un singolo versetto tirato fuori dal cassetto della memoria, ma da quella parola che quotidianamente la Chiesa propone, come pedagogia ordinaria di crescita e di conversione della mente.

diversità Questo può essere il momento giusto: i giorni giusti per farlo. L’esercizio è accogliere il fratello, con tutte le sue piccole o grandi diversità.

Attendere Dio, esercitandoci a vivere l’accoglienza dell’altro, con tutte le sue contraddizioni e differenze, con i suoi limiti e le sue straordinarie qualità, con il suo passato e le sue chiusure o durezze, con tutto il suo presenze e le sue fatiche. Accoglierlo lasciando crescere in noi la capacità di gioire per la cose belle che gli accadono, per le sue ricchezze, per il suo lavoro, per la sua famiglia, per tutto ciò che in altri momenti avrebbe suscitato invidia e gelosia.

Dio è qui, ma per entrare ha bisogno di trovare una casa accogliente… una casa in cui ci siano già degli ospiti ben accolti, luci già accese, il tepore di chi sa stare insieme vivendo una bella fraternità. Questo è il presepe che ci chiede di preparare! 

Una DINAMICA DA VIVERE:

Destinatari: tutti! Ognuno personalmente, ma anche in gruppo… se siete animatori o catechisti!Verbo si è fatto carne

Ricordate il poster della scorsa settimana? Vi avevo proposto di scaricarlo e metterlo in parrocchia o a casa, come simbolo di quell’entrare di Dio nella storia, dandole mille sfumature. Questa volta proviamo a entrare nell’immagine-simbolo.

Fermiamoci sulla parte superiore che scende, incuneandosi in quella inferiore. I colori attraversano le molteplici sfumature di verde, giallo, blu. Sono i “modi” attraverso cui Dio si è reso visibile, pensabile, conoscibile nella storia dell’umanità e della nostra. Proviamo allora a dare nomi alle sfumature, a scrivere cioè, ricordando, tutti quei modi di cui abbiamo sentito parlare o che abbiamo sperimentato in prima persona. Per esempio: liberazione (perchè Dio ha salvato Israele dalla schiavitù), profeti (perchè ha parlato al suo popolo), Mosè (perchè si è servito di mediazioni), Davide, alleanza, Gesù, incarnazione, creazione… e via di seguito, procedendo dall’alto verso il basso. Dove in alto si scriveranno quelle più lontane dalla nostra esperienza diretta e in basso, quei modi che più direttamente abbiamo sentito essere uno strumento di rivelazione del Signore, nella nostra vita: una persona importante, la catechesi, il parroco, un momento di preghiera, una malattia, la gioia i un figlio nato, un miracolo ottenuto, l’Eucaristia.

Fermiamoci ora sulla parte inferiore: quella in cui le sfumature attraversano il rosso, l’arancio, il bordò, ecc… Questa è la terra, con le sue sfumature, le sue diversità culturali, ideologiche, etniche, di genere, fisiche, psichiche, linguistiche, religiose. La parte più bassa è la storia, è l’umanità così diversa e bella, proprio perché non omogenea. Dio entrando nella storia, non incontra un blocco di cemento indistinto, ma incontra ognuno, nella particolarità di ciò che è e di ciò che vive. 
Si tratta allora di provare a dare nomi a queste diversità, provare a far emergere dall’indistinto, tutte quelle realtà personali che il Signore, nascendo sta realmente incontrando e illuminerà, con la luce dell’amore. L’esercizio è quello di far emergere tutto: il bello e il brutto, ciò che condividiamo e ciò che non condividiamo. Ciò che vorremmo accadesse subito per tutti e ciò che vorremmo sparisse dalla faccia della terra. Per far emergere queste realtà, è necessario ascoltare tutto il mondo attorno a noi, le persone, le strade, gli ambienti digitali. 

Ognuno di noi, componendo il poster delle diversità può dire a se stesso: “Ti benedico, Dio Padre di Gesù Cristo, perché per millenni hai sempre trovato modi per farti presente e non abbandonarci.  Oggi continuerai a farlo. Tu sei l’Emmanuele, il Dio sempre con noi!”

Se non l’avessi già fatto:

Scarica il miniposter in formato A3: Dio si è fatto carne
Scarica l’immagine come copertina per facebook: Dio si è fatto carne

TI RICORDIAMO LE PROPOSTE già in ATTO

per GIOVANI e ADULTI    

Ogni giorno, per tutta la durata della novena del Natale, vivere questi atteggiamenti, in risonanza con le letture di ogni giorno:

    • 16 dicembre: vivere ciò che accade, chiedendo al Signore come vivere.
    • 17 dicembre: credere che da tutto, anche da ciò che è più insignificante e ripetitivo, può sbocciare un’importante novità.
    • 18 dicembre: come Giuseppe seguire quegli appelli interiori attraverso cui il Signore orienta le nostre scelte.
    • 19 dicembre: alle audaci proposte di Dio non rispondere con il dubbio ma con la fiducia.
    • 20 dicembre: Tu sei amato/a da Dio alla follia. Ripetilo a te stesso instancabilmente.
    • 21 dicembre: Se hai Dio nel cuore, attiva la tua fede. Oggi compi per un tuo fratello o sorelle ciò che Maria ha fatto per Elisabetta: si è alzata ed è andata ad aiutarla.
    • 22 dicembre: Dio è pronto a darsi a noi, come figlio. Sono abbastanza libere le tue mani e trasparente il tuo cuore? Dio ti aspetta nel sacramento della Riconciliazione.
    • 23 dicembre: Elisabetta va, con coraggio, contro corrente. E tu? Dai alle tue decisioni il profumo di Dio. 
    • 24 dicembre: Non disperderti tra le mille cose da finire e i regali da confezionare. Il tuo Dio si sta dando a te: apri il cuore e accoglilo, potrebbe avere qualsiasi volto, nome, storia. 

per i RAGAZZI

La dinamica Come scatole aperte per far entrare la parola è esplicitata sulla scheda in PDF che potete scaricare sul pc e stampare.

Scarica la scheda: Come scatole aperte

Buon cammino, carissimi amici! 

Ricordandovi di continuare a pregare, ogni giorno, la preghiera Vieni, Signore, entra in noi!, per permettere a Dio di tenere il ritmo del nostro andare.

La PREGHIERA

Vieni, Signore, entra in noi come novitàAccoglienza - preghiera
che irrompe nella monotonia dei giorni.
Vieni, Signore, entra i noi come acqua
che riempie le anfore e trabocca.
Vieni, come arcobaleno
dopo fragorose tempeste,
come luce dopo notti oscure.

Vieni, Signore, perché questa vita è troppo arida:
ha bisogno di acqua buona per portare frutto.
Vieni, Parola che accompagna lungo terreni viscidi,
vieni: abbiamo bisogno di luce.

Eccomi, Signore, sono davanti a te
come una brocca vuota,
pronto per essere riempito di te, del tuo amore,
della tua passione per questo mondo;
pronto perché la tua acqua di salvezza
possa essere versata per dissetare tutti.

Entra nella mia vita, nasci ancora, nasci oggi! Amen 

accoglienza

 

Vi aspettiamo con Training di misericordia:

  • giovedì 19 dicembre con la proposta di un VIDEO che potrebbe essere valorizzato per gli auguri di Natale con amici e/o ragazzi, in un gruppo di catechesi o durante un presepe vivente… 
  • lunedì 23 dicembre con IMMANCABILI AUGURI DI NATALE 😉

Appuntamenti precedenti…

TI ASPETTIAMO ONLINE ogni LUNEDì con riflessioni, approfondimenti, suggerimenti… per DARE RITMO AL NOSTRO ALLENAMENTO!

Direttamente dalla penna dell’artista che per noi ha realizzato il miniposter, puoi leggere i suoi commenti e vedere come lo straordinario lavoro è nato ed è arrivato nelle nostre mani. Clicca su (P) Artigiani della bellezza

Calendario PUBBLICAZIONI STEPClicca QUI

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