Il sottile filo che ci lega – Buona domenica! – IV domenica di Pasqua – anno B

Io sono il buon pastore (Vangelo di Luca) 

Parlare di pastore e di pecore stride! Crea uno strano tonfo al cuore in un’epoca di libertà individuali, di diritti, di emancipazione, di obbedienze intelligenti. Nessuno oggi vorrebbe sentirsi paragonare a una pecora, soprattutto se controllata in un ovile, da un pastore onnipresente. Eppure se qui ci fosse un pastore, uno vero, in carne e ossa, lui saprebbe portarci oltre queste nostre paure, saprebbe accompagnarci nel cuore del vangelo per scoprire il volto, la voce, lo sguardo, la bellezza
liberante di quel pastore, buono e bello, che è Gesù di Nazaret.   

Un pastore ci racconterebbe l’ebrezza del veder nascere un agnello, la pena nel vegliare con le pecore madri nei dolori del parto; ci farebbe toccare l’ansia di un gregge disperso tra roccioni scoscesi e ci farebbe sussultare di stupore nel vederlo parlare con ognuna di loro.pastore

Lui non ha niente a che fare con i capannoni in cui si allevano e macellano centinaia di capi di bestiame, senza nome. È scosso da un brivido di terrore al solo pensiero e vorrebbe escogitare modi per sottrarre, uno a uno, ogni singolo animale dal mercenario, governato solo dal profitto.

Il pastore, quello vero, saprebbe invece svelarci il sottile filo che lo lega, a maglie strette, con il suo gregge e con ogni singolo animale. Proprio di quel sottile filo d’oro parlava Gesù: è l’amore.

Solo l’amore rende unici e preziosi i discepoli-figli e spinge il loro pastore-maestro a dare la vita.

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE

Signore Gesù,
come un pastore buono
raggiungici
e tiraci fuori dai dirupi,
caricaci sulle tue spalle
e facci respirare l’amore,
pieno e stupefacente,
con cui ci ami,
in ogni singolo istante,
qualsiasi sia
la nostra risposta. Amen

cellulare

UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):

L’amore è il sottile filo d’oro che ti lega a Dio. Lui ama e, come un pastore buono, dà la vita per te, qualsiasi sia la tua condizione fisica e interiore.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA [Gv 10,11-18]

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social

Buon Pastore

Suor Mariangela Tassielli, fsp

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