Signore, come ti riconosceremo? – Buona domenica! – III domenica di Pasqua – anno B

«Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!»Dal Vangelo di Luca 

È la nostalgia di sempre, Signore: vederti, a tu per tu!

Nostalgia che si mescola alla paura di incontrarti e non riconoscerti, di sentire altri gridare: «Ho visto il Signore».

discepoli EmmausStupisce sempre ascoltare il racconto delle tue apparizioni ai discepoli, la semplicità di quell’evento straordinario, la normalità dei tuoi gesti e la concretezza della tua presenza: spezzare il pane, sederti con loro, parlare, lasciarti toccare, accompagnare i discepoli nel cuore della Parola di Dio, della Legge di Mosè e dei profeti.  

Stupore e meraviglia, incredulità e fiducia… è l’altalena di sentimenti che anche oggi ci accompagna in questa smisurata voglia di incontrarti, di riconoscerti nella normalità della nostra vita, di scoprire la tua presenza nei semplici spaccati della nostra vita.

Ma dove, Signore? Dove ti riconosceremo? Quali gesti ci aiuteranno?   

Spesso ti cerchiamo, affannosamente, in situazioni straordinarie, dimenticando che tu hai sempre privilegiato la normalità di un pane spezzato e di una parola donata.

Cerchiamo, ma dimentichiamo che quella normalità è ancora vera, ancora possibile… in quel pane spezzato e vino versato che può darci vita; in quella Parola che continua a raggiungerci e a farsi luce, se accolta.

UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE

Signore, i nostri occhi vorrebbero vederti, le nostre mani toccarti, la nostra mente riconoscerti… Ma dove possiamo incontrarti? Hai spezzato il pane con i discepoli, hai camminato lungo le strade, ti sei avvicinato a chi era spaventato e hai guarito chi era malato. Spezza anche con noi, Signore risorto il pane della ferialità, e insegnaci a riconoscerti nei gesti semplici di misericordia e perdono, di tenerezza e amore.

cellulare

UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):

Possiamo riconoscere la presenza amante di Gesù se i nostri occhi saranno davvero liberi dai pregiudizi e desiderosi di scoprire le sorprendenti vie dell’amore.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA [Lc 24,35-48]

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social

Pasqua III

Suor Mariangela Tassielli, fsp

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