Il popolo attendeva – Buona domenica! – Battesimo del Signore – Anno C

«Sei il Figlio mio, l’amato». (Lc 3,22).  

Oggi la Chiesa celebra il Battesimo del Signore. Narrazione evangelica scomoda di uno degli eventi della vita di Gesù che a pensarci bene lascia basiti: il Salvatore del mondo si mette in fila con i peccatori battesimo battistaper ricevere un battesimo di perdono, per essere cioè immerso nel perdono, per aderire a un processo di conversione. Eppure lui di tutto questo non aveva bisogno. Lui era colui che il popolo stava aspettando. Lui era colui di cui Giovanni diceva: «Verrà uno che vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ma allora perché? Perché ha bisogno di mettersi in fila con i peccatori? E soprattutto, perché gli evangelisti hanno scelto di raccontare questo evento?
La vita di Gesù, la sua vicenda umana in fondo, dall’incarnazione alla risurrezione, altro non è che manifestazione, rivelazione: e non solo di Dio e del suo amore, ma anche di come ogni uomo e donna dovrebbero vivere per essere pienamente figli di Dio, capaci di Dio e del suo amore.
E allora Gesù ascolta la voce di Dio, che chiama attraverso Giovanni.
E allora Gesù lascia la sua casa, per seguire e compiere i progetti del Padre.
#pace_amare in Dio_ITAE allora Gesù si lascia raggiungere dalla misericordia, per lasciarsi aprire alla relazione con il Padre.
E non lo fa perché ne ha bisogno lui, ma perché ne avevano bisogno i suoi, la gente che con lui attendeva la manifestazione di Dio… Ne abbiamo bisogno noi che oggi, di fronte a questa pagina evangelica, preghiamo, celebriamo, meditiamo. Noi che anche oggi continuiamo ad attendere il manifestarsi delle vie di Dio, nella nostra vita e nella vita del mondo: noi possiamo vedere in lui come aprirci alla relazione con il Padre, come essere immersi nel suo amore.
Gesù esce dalla sua quotidianità e incontra il Padre, viene inondato dallo Spirito, si sente raggiunto dalla sua voce: «Tu sei il Figlio mio, l’amato».
Noi, uscendo dalla nostra quotidianità e dalle nostre sicurezze, possiamo incontrare il Padre, essere inondati dallo Spirito, sentirsi raggiunti dalla sua voce: «Tu sei il Figlio mio, l’amato».

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Guardando te

Signore Gesù, figlio amato,
guardaci,
perché anche noi possiamo
guardare te
e, guardando te,
scoprire in te
chi essere e come
incontrare il Padre.
Guardaci,
perché, guardando te,
possiamo conoscere le vie
da percorrere per immergerci
nell’amore del Padre.
Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Lc 3,15-16.21-22)

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, battesimoGiovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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