«Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto». Lc 21,5-19
Luoghi di culto distrutti, terremoti e fatti terrificanti, guerre e rivoluzioni, carestie e persecuzioni: eppure no, non stiamo facendo il sommario dell’ultimo telegiornale. Questi sono alcuni passaggi del Vangelo della XXXIII domenica: sconcertanti, è vero; attuali, verissimo, ma scritti circa duemila anni fa.
Ogni epoca ha i suoi profeti di sventura che, di fronte a brani così, iniziano a parlare di punizione divina e di fine del mondo. E, sta accadendo anche in questi giorni. La terra trema senza sosta, ci ricorda la fragilità di tante sicurezze umane e qualcuno usa questi eventi naturali per parlare di sterminio, di ira di Dio contro un popolo (quello italiano, in questo caso) peccatore.
Ecco… davanti a brani come questo ognuno può chiedere a se stesso se nella vita preferisce fare il credulone timoroso, alla ricerca di capri espiatori, o se diventare profeta di vita (e non di morte!), ascoltando l’appello di Dio e facendosene testimone.
Dio c’è, e ci invita a restare saldi nel suo amore! Dio, nelle situazioni più terribili della vita, quando tutto crolla dentro e fuori di noi, ci chiama alla fiducia in lui, nel suo Spirito, nel suo amore.
Quando tutto ci sommerge o si sgretola, dobbiamo con coraggio e follia, aggrapparci a lui e credere che da lui verrà la nostra più vera liberazione. Quanto tutto è carico di incertezze, quello è il momento in cui fidarsi e dire sì!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Signore Gesù,
davanti alle tante situazioni
di morte e di sofferenza,
quando tutto in noi e attorno a noi crolla,
un senso di sconforto e paura
stringe il cuore e ci blocca;
ci impedisce di guardare il mondo
e gli altri con i tuoi occhi.
Liberaci, Signore, perché il tempo
dell’incertezza, della paura, del disorientamento
diventi il tempo della fiducia in te,
della speranza certa, della perseveranza.
Insegnaci a credere nel tuo amore
anche quando è notte! Amen.
ALLENIAMOCI IN MISERICORDIA

Guardiamo ciò che sta accadendo attorno a noi, anche ciò che ci spaventa, e chiediamoci: «Come posso crescere in fiducia, cosa posso rafforzare in me?»
DAL VANGELO della domenica (Lc 21,5-19)
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social e la fotocopertina per facebook, google plus e twitter.



