Buon 2021! Benedizione sia

Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Faccia risplendere per te il suo volto,
ti faccia grazia, ti conceda pace!

Ci siamo! Anche quest’anno dietro di noi il già vissuto e davanti a noi infinite possibilità. Anche quest’anno gioie e rimpianti, desideri e attese. Anche quest’anno distacchi e nuove mete.
Eppure quest’anno è davvero tutto diverso. Abbiamo sperato fino alla fine che qualcuno formattasse il 2020, che lo azzerasse, che ne frenasse la devastazione. Ma non è stato così. Anche lui ha fatto il corso. Anche lui ha attraversato la nostra vita e lascia su di noi e sulle nostre società ferite profonde e segni dolorosi.
Eppure… Consapevoli di quanto abbiamo vissuto, perduto, sofferto, pianto, sperato… consapevoli della nostra fragilità, delle nostre paure, dell’impotenza che attraversa la nostra condizione umana… oggi possiamo scegliere chi essere e come vivere.

Da parte mia un solo augurio:
essere benedizione.


Essere benedizione con parole e gesti, tessendo trame di umanità autentica.
Essere benedizione con sorrisi e sguardi di benevolenza, provando ad accarezzare quei brandelli di umanità lacerata dall’odio.
Essere benedizione con silenzi accoglienti e capaci di empatia.
Essere benedizione inventando forme di tenerezza e cura.
Essere benedizione liberando la creatività dell’amore.
Essere benedizione generando riconciliazione e costruendo ponti di incontro tra diversi.

Ognuno di noi sia benedizione, perché dalla benedizione di Dio siamo generati.
La sua benedizione ci accompagni, rendendoci uomini e donne capaci di sognare e costruire il bene di tutti.

Una preghiera di BENEDIZIONE

Su di noi, Signore, la tua benedizione

Volgi verso di noi, Signore, il tuo volto
e si riversi su di noi, Dio della Vita, la tua benedizione.
Colmaci di grazia, Dio di tenerezza infinita,
e concedi al nostro cuore inquieto la pace.

Dio fatto uomo, rendi benedizione ogni nostro gesto
e ogni nostra parola porti nuova vita al mondo.

Risplenda la tua luce in ogni sorriso donato
e su tutti noi, e da noi sul mondo, risplenda
come luce immensa la tua salvezza.
Amen.

Fai gli auguri con una frase significativa, un’immagine, una preghiera >>> CLICCA QUI

La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social

Classificazione: 5 su 5.

Foto-auguri capodanno 2020-2021

Gli auguri di Capodanno con una foto: scegli la tua preferita, scaricala, inviala, condividila con chi ami e sui social! Ringraziamo per ciò che è stato e speriamo in un anno in cui regni l’amore e la fratellanza! Sia un anno di nuove possibilità!

Scarica le foto-auguri da condividere sui social!

Scarica le fotocopertine per i social!

Scarica le preghiere per la pace

FOTO-AUGURI DI NATALE – 2020

Quest’anno è davvero tutto speciale… ma il Natale è gioia e può regalare gioia. Raggiungi chi è lontano dedicandogli un’immagine, una frase, una preghiera. Scegli la tua preferita, scaricala, inviala, condividila con chi ami e sui social!

Gioire? – BUONA DOMENICA! III di Avvento – ANNO B

«Rallegratevi. Il Signore è vicino! »
Cf. Fil 4,4.5

La liturgia, in questa terza domenica di Avvento, sembra far risuonare un unico messaggio: gioire, rallegrarsi, essere lieti. In ogni cosa rendere grazie, sottolinea l’apostolo Paolo nella seconda lettura. Ma qual è la sorgente della nostra gioia? Perché anche in situazioni attraversate da sofferenza e morte possiamo permetterci di gioire? Quando tutto attorno a noi e in noi è difficile, da dove attingiamo motivi di gratitudine? Se il futuro è incerto e poca è la luce attorno, di che cosa dovremmo rallegrarci davvero?
Ora, smettiamo per un attimo di guardare in noi stessi e di pensare alle nostre attese. Mettiamoci in ascolto della parola di Dio che la liturgia ci offre. Isaia, Paolo, Giovanni sono chiarissimi: ognuno di noi può gioire perché tra noi e per noi splende la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Il Signore della vita continua a farsi dono, rivestendoci di lui, ammantandoci di salvezza, mettendo in noi il suo stesso Spirito. Il Dio della pace continua instancabilmente a generare vita in noi e attorno a noi, anche ora, anche in questo momento… per quanto sia difficile vederlo all’opera, notare la sua azione, cogliere i segni della sua presenza operosa.
Paradossalmente la luce splende di più proprio di notte, quando tutto è più buio. Quindi se attorno a noi e dentro di noi c’è notte, allora è questo il momento in cui Colui che viene può brillare di più. E allora apriamoci! Apriamoci al Dio che sta portando novità in noi. Ma non cose, non soluzioni. Nella nostra storia personale e nella storia umana, Dio continua a offrire se stesso. La sua luce non è una fonte alternativa, una sorgente artificiale. Dio è la Luce che dona luce, donando se stesso. È la luce che disperde tenebre, che riattiva la vita, che guarisce, che libera.
La Vita – Dio stesso – si sta donando a noi, semplicemente a noi, così come siamo. Oggi. Qui. Ora.
Di questo e per questo possiamo gioire.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Io gioisco, Signore

Io gioisco, Signore,
anche se attorno a me è notte.
Io gioisco, Signore,
anche se nulla di quanto speravo è accaduto.
Io gioisco, Signore,
anche se lacrime solcano il mio cuore.
Io gioisco, Signore,
anche se la notte avvolge la storia.
Io gioisco, Signore,
anche se non c’è sorriso sulle mie labbra.

Io gioisco, Signore,
perché tu sei la Luce vera in questa notte.
Io gioisco, Signore,
perché tu vieni e liberi la vita.
Io gioisco, Signore,
perché solo di te la storia ha bisogno.
Io gioisco, Signore,
perché tu sei Colui che stiamo tutti aspettando.
Vieni, Signore della gioia!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA (Gv 1,6-8.19-28)

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Liturgia completa su >>> CLICCA QUI

La PREGHIERA e le COVER in formato da scaricare e condividere sui social

Classificazione: 5 su 5.