«Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Lc 10,42
Qual è il rischio, quando qualcuno, in modo netto e categorico, ci dice: «Vai e fai?». Cosa succede nella mente quando una persona autorevole ci fa capire che è fondamentale «fare» in un certo modo per vivere bene? Semplice! Rischi di credere che tutta la vita si riduca a quel fare. E allora per rimetterci sulla buona strada, lontano da rischi di derive, il buon evangelista Luca, esperto narratore, alla parabola del buon samaritano, centrata un po’ più sul fare (Lc 10,29-37), fa seguire l’incontro di Gesù con Marta e Maria (Lc 10,38-42). Casuale o strategica questa collocazione? Avete mai pensato che in un film le scene siano casuali? Penso di no. Ebbene, così è nei Vangeli: di casuale non c’è nulla.
E allora non ci resta che dare voce alle parole di Gesù, rivolte a Marta: non hanno il gusto del rimprovero… Diciamocelo: si fa fatica a credere che un maestro che non rimprovera una prostituta rimproveri poi una donna che si è spezzata la schiena pur di aprirgli casa.
Le parole forti di Gesù verso Marta puntano a renderla consapevole di una cosa: il suo cuore non è più interamente né di Dio né del prossimo. Marta, senza accorgersene, ha regalato il suo cuore alle cose. Di quel comandamento: «Ama Dio con tutto il tuo cuore, la tua mente, le tue forze… E ama il tuo prossimo» , non è più rimasto nulla. Le preoccupazioni ruotano solo attorno alle cose (v. 42), questo annota Luca. Ascoltando e riempiendosi di Parola invece ci si svuoterà, liberandosi, dalle cose e ci si riempirà di Dio… e degli altri.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Signore Gesù,
le nostre giornate scorrono veloci,
spinte da mille preoccupazioni.
Tutto ruota vorticosamente
attorno a noi travolgendoci…
La vita sfugge dalle nostre mani
e le migliori intenzioni si riempiono
di orgoglio e si svuotano di gratuità.
Signore, insegnaci ad ascoltare la tua Parola,
per svuotarci di noi stessi
e imparare ad amare come te.
Amen.
ALLENIAMOCI IN MISERICORDIA

Esercizio necessario è fermarsi e sostituire l’attivismo fine a se stesso con l’ascolto dell’altro, del mondo e di Dio.
DAL VANGELO della domenica [Lc 10,38-42]
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social e la fotocopertina per facebook



Sono presa dai preparativi per il matrimonio di mio figlio
Leggendo questo vangelo mi sono accorta che in questi giorni mi sento molto Marta e poco Maria
Mi fermerò nel mio angolo di preghiera all’ascolto della parola per potermi ritemprare
Grazie perché ci siete
Le vostre parole sono fortezza