«Se qualcuno vuole venire dietro a me prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Lc 9,23
Una parola continua a ritornarmi in mente dopo aver ascoltato versetti come: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto… venire ucciso», «Se qualcuno vuol venire dietro me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce», «Chi perderà la propria vita…» (Lc 9,23-24). Quale?
«Impossibile»! Questa e non altro. Perché una proposta del genere, inutile girarci attorno, è impossibile anche solamente ascoltarla.
Molti arricciano il naso davanti alle parole di Papa Francesco sui tanti temi scottanti della vita sociale, affettiva, pastorale. Ma in fondo le sue parole e le sue proposte non sono altro che una concreta e non annacquata applicazione di quei versetti. Eppure molti tra noi cattolici gridano alle streghe… È come se nel nostro cuore trovassero spazio solo quei versetti, pochi in verità e ben contestualizzati, frementi ira e stragi.
Ma il Vangelo non è altro, Gesù Cristo non è altro se non dono, totale e gratuito. L’essere cristiani non è altro se non il seguire quel Cristo che per primo ha perduto la vita, mettendola alla mercé della nostra disumanità.
Così, il cristiano non si nasconde dietro riti, formule e invettive. È colui che scende in campo, sempre, facendo sì che ogni croce, la sua e quella altrui, diventi strumento di salvezza e condivisione.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Seguirti!
Lasciare tutto e metterci sulle tue orme…
È difficile, Signore, ma vogliamo farlo,
perché le tue vie sono le sole
che spalancano per il mondo un futuro
di pienezza, di vita, di reciprocità.
Non ci insegni a vincere:
non servirebbe né a noi né al mondo.
Ci chiami su vie ormai troppo fuori moda;
ci fai gustare la bellezza del dono,
la rivoluzione del perdono,
la forza racchiusa in una umana sconfitta
che luccica di misericordiosa attesa.
Vogliamo seguirti, Signore:
insegnaci la determinazione e la gratuità
di un amore che sa attendere e perdere,
pur di amare come te. Amen.

ALLENIAMOCI IN MISERICORDIA
Seguire il Signore; seguire le logiche del Vangelo nelle scelte quotidiane. Per quanto difficile, questo farà vivere il mondo!
DAL VANGELO della domenica [Lc 9,18-24]
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
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