«Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!» (Mc 10,21)
Incontro stupendo quello raccontato dall’evangelista Marco, tra Gesù e un tale che gli corse incontro. Quanta felicità deve esserci stata nel cuore di quel personaggio di cui non si dice neppure il nome.
«Quel tale» aveva capito che di Gesù di Nazaret ci si poteva fidare, le sue parole avrebbero potuto chiarire molti suoi dubbi. Ma all’improvviso la vertigine, la paura, lo smarrimento. La proposta è alta, inaspettata, imprevista. In una parola: impossibile.
Lasciare tutto, o meglio vendere tutto per darlo ai poveri; per condividere con chi non ha nulla ogni cosa e la vita; per non coltivare nessuna sicurezza; per non vivere con la garanzia del «Questo è mio!».
Ma come si fa? É follia!
Eppure questa è la proposta, l’unica proposta che Gesù gli fa per vivere e far vivere. Proposta fortemente illogica fatta oggi come ieri, a tutti noi come a «quel tale».
Questo brano, esplode di vita e radicalità, eppure molte sono state le volte in cui è stato bloccato da una lettura parziale, come se quel «Vai, vendi tutto, poi vieni e seguimi» fosse solo per preti e suore.
Ma a chi stava parlando Gesù? E chi sono i suoi discepoli? Non lo siamo tutti?
Non siamo tutti, pur in modo diverso, chiamati a vivere il suo Vangelo e a esserne discepoli fedeli?
«Quel tale» siamo noi, tutti noi, che abbiamo voglia di felicità: ci è chiesto di non possedere e di condividere. Questa è la via per la pienezza!
UNA PREGHIERA PER INTERIORIZZARE
Quante cose
legano le nostre mani;
quanta ricchezza
impoverisce il nostro dono;
quanti affetti stringiamo
per paura di perderli.
Insegnaci a vendere, Signore,
per donare a chi non ha;
insegnaci il coraggio
di condividere tutto;
insegnaci a vivere con
cuore pieno, ma mai ingolfato,
per essere come te,
liberi di amare, sempre,
fino a perdere la vita. Amen.
UN SMS DA INOLTRARE ai più giovani o ad amici (attraverso WhatsApp, SMS o sulle bacheche dei social):
Vivere imparando a donare, a condividere, a non accaparrare privilegi e sicurezze: è la via sicura e possibile perché tutti abbiano vita, e vita buona.
DAL VANGELO DELLA DOMENICA [Mc 10,17-27]
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social (questa settimana in doppia versione grafica)
Rita spadaro
Inviato da Samsung Mobile