#FermiamoLaViolenza,
amici, ma fermiamola subito!
Si sta diffondendo a vista d’occhio, più veloce del fuoco, più distruttiva dei fiumi in piena.
Sta penetrando nei cuori, nelle nostre idee, nelle parole che scegliamo per rivolgerci agli altri.
Sta diventando una subdola giustificazione nelle nostre scelte segnate dalla prepotenza e dall’intolleranza.
La stiamo vedendo serpeggiare, con una forza inaspettata, lì dove il dialogo e la ragione dovrebbero sostenere confronti capaci di trovare le vie della giustizia e di costruire il bene comune.
#FermiamoLaViolenza, amici, fermiamola subito, impediamo di avanzare in noi e attorno a noi!
#FermiamoLaViolenza e non consentiamole di diventare in noi uno stile di vita. Non ci sarà futuro… per nessuno.
Parliamone a scuola con i ragazzi e in famiglia con i figli; parliamone tra amici, alimentiamo correttezza, ragionevolezza, dialogo, accoglienza.
Insegniamo ai ragazzi a credere nel senso dello Stato, perché non farlo oggi, significa inaugurare un’era di terrore e non di democrazia.
L’Italia in cui oggi viviamo è la stessa che le nostre mani hanno generato, quella che abbiamo sfruttato, quella che abbiamo maltrattato e da cui, ognuno di noi, ha preso qualcosa.
La spazzatura a terra, le medicine sprecate, le pensioni ottenute illecitamente, i cartellini fatti timbrare da altri al nostro posto, il nostro lavoro portato avanti con superficialità e pressapochismo, voti dati in cambio di favori, raccomandazioni e soldi, le mille possibilità per sfruttare lo stato come una prostituta: questa è la nostra Italia, né di più, né di meno. La nostra! E i politici non sono altro che una piccola ciliegina sulla torta.
Oggi è tempo di prenderci ognuno le nostra responsabilità e cambiare rotta: fermare la violenza che sta esplodendo è il primo passo. Farlo subito è il secondo!
Prendiamo le distanze, cari amici, da chi ci sta travolgendo a nostra insaputa in un’assurda spirale di odio fraterno. Lasciar fare, oggi, sarà una nostra personale responsabilità verso il futuro dei nostri ragazzi e nostro.
Buona vita e, se possibile, facciamo sentire il nostro pubblico disaccordo rispetto a chi usa la violenza, l’intolleranza, il sopruso, la prepotenza…prendiamo le distanza… da qualsiasi parte venga.
suor Mariangela Tassielli, fsp