Buona domenica!

Occhio azzurro

Questa è la vittoria che ha vinto il mondo:
la nostra fede.

1Gv 5,1-6
II DOMENICA DI PASQUA -Anno B-
 

La parola a…
don Paolo Curtaz

Tommaso è deluso, amareggiato, sconfitto.
Il suo terremoto ha un nome: crocifissione.
Lì, sul Golgota, ha perso tutto: la fede, la speranza, il futuro, Dio.
Ha vagato per giorni, come gli altri, fuggendo per la paura di essere trovato e ucciso.
Umiliato e sconvolto, si è trovato al Cenacolo con gli apostoliche gli hanno raccontato di aver visto Gesù.
E, lì, Tommaso si è indurito.
Giovanni non ne parla, tutela della privacy, ma so bene cosa ha detto agli altri.

Tu Pietro? Tu Andrea?…e tu Giacomo? Voi mi dite che lui è vivo? Siamo scappati tutti come conigli, siamo stati deboli, non gli abbiamo creduto! Eppure, lui ce l’aveva detto, ci aveva avvisati. Lo sapevamo che poteva finire così e non gli siamo stati vicino, non ne siamo stati capaci. Ora, proprio voi, venite a dirmi di averlo visto, vivo? No, non è possibile come faccio io a credervi?
Tommaso è uno dei tanti scandalizzati dall’incoerenza di noi discepoli.
Eppure resta, non se ne va, stizzito. E fa bene. Perchè torna proprio per lui, il Signore.
E l’incontro è un fiume di emozioni. Gesù lo guarda, gli mostra le mani, ora parla.
Tommaso, so che hai molto sofferto. Anch’io, guarda!
E Tommaso crolla. Anche Dio ha sofferto, come lui.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Cuore e ragione

 

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Ma a casa mi amano?

Se i muri delle nostre case potessero parlare, certamente ne avrebbero molte da raccontare…
Non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma con una buone dose di ottimismo o ironia (scegliete voi) sappiamo di non esagerare nel riconoscere che le nostre famiglie sono il luogo della creatività fatta persona… creatività nell’amare e nell’esigere… nel fidarsi stimando e nel rinfacciare errori e scivoloni imprevisti.
Tutto, tanto di noi ha il merito di formarsi tra le mura domestiche… la famiglia dovrebbe essere quel grembo capace di consegnarci al mondo forti, capaci di reggere ai colpi che prima o poi la vita, necessariamente, ci dà…

Ma è sempre così? A voi rispondere al sondaggio o aggiungere commenti…

 

Buona domenica!

ulivo

Molti stendevano i loro mantelli sulla strada,
altri invece delle fronde, tagliate nei campi.
Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
“Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!”

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 11,1-10)
DOMENICA DELLE PALME -Anno B-

 

La parola a…
don Primo Mazzolari

La settimana santa comincia con l’ulivo e finisce col legno.
Le mani dei fanciulli, sventolando rami di ulivo al passaggio del Signore, non provocavano nè minacciavano.
E’ un gioco innocente delle mani innocenti, ed egli guarda compiacentemente l’insegna di pace che essi inalberano, preludio del suo saluto pasquale: “Sia pace a voi!”.
Per le stesse strade, cinque giorni più tardi, passa Gesù con il legno della croce: in silenzio.
Un legno secco che germinerà nei secoli “fronde, fiori e frutti” senza fine.
Qualche ramo della “giornata degli ulivi” è ancora lì, abbandonata sulla strada del Calvario e Gesù, fra i due legni e i loro portatori stabilisce un confronto: “Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete piuttosto per i vostri figli. Perchè se così è trattato il legno verde, che ne sarà del secco?”.
La croce e l’ulivo sono le uniche insegne che non fanno paura: come non fanno paura le mani innocenti dei fanciulli e del Signore.
Sulle prime non c’è sangue nè segni di chiodi: ma l’impronta spietata della nostra giustizia su quelle di Cristo ne garantisce l’innocenza.
Due innocenze consolano il mondo, gli danno “speranza” e lo portano: l’innocenza dei fanciulli e l’innocenza del Crocifisso.
Solo delle mani pure e forate possono innalzare tra i popoli e le nazioni l’insegna divina della pace: solo i fanciulli che non hanno ancora visto il soffrire, e colui che lo porta e lo espia in pace, per far cadere le barriere e gli odi che ci dividono e mettono i figlioli del Padre gli uni contro gli altri.

 

…e per riflettere puoi scaricare: Non potrete non parlare di lui

 

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