La Parola che libera – Buona domenica! – IV TEMPO ORDINARIO – Anno B

«Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».(Mc 1,27) 

Davanti al Vangelo della IV domenica del Tempo Ordinario (Mc 1,21-28), dovremmo fermarci un attimo e attivare la contemplazione immaginativa. Dovremmo cioè prenderci un po’ di tempo per ascoltare il Vangelo contemplandolo con il cuore, non semplicemente leggendo le parole che, una dopo l’altra, scorrono davanti ai nostri occhi.
E contemplandolo con il cuore, dovremmo poter riuscire a entrare nella scena con la forza dell’immaginazione. La scena accade sotto i nostri occhi.
Siamo nella sinagoga, è sabato. Gesù non fa altro se non parlare. Non tocca, non opera guarigioni… O almeno non è sua intenzione farlo.
Guardiamo cosa accade attorno a lui.
Mentre parla, la sua parola scuote qualcuno. Un uomo posseduto da uno spirito impuro (v. 23) è disturbato, è scosso. Reagisce, non tollera quella parola nuova, detta con autorità, diversa, viva.
Da questa reazione, ancor più che dallo stupore dei presenti possiamo cogliere una profonda verità: la parola di Dio libera, semplicemente ascoltandola essa ci tocca, tocca ognuno in profondità; ci scuote e può trasformarci radicalmente.
Di fronte alla parola via che libera, sta a noi scegliere chi essere: se uomini e donne capaci di solo stupore o persone disposte a far entrare la Parola in noi fin nelle profondità di noi stessi, per essere liberati e aperti a Dio… Anche se questo ci rimetterà in gioco, ci chiederà dei passaggi un po’ più dolorosi…

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Liberami, Parola di vita

Signore Gesù, la tua Parola libera,
scioglie dai legami stringenti,
trasforma in profondità il nostro cuore
e lo apre a Dio, al fratello, alla vita.

Che io ti ascolti, Parola di vita.
Che io liberi l’orecchio per lasciarmi penetrare
dalla novità del tuo Vangelo.
Che io spalanchi il cuore per lasciarmi abitare da te.

Tu, Parola bella, toccami, liberami,
scuotimi, trasformami. Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI

Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.

Guida o celebrante: Gesù parla, anche oggi. Viene tra noi e ogni sua Parola dice a ognuno: «Dio ti vuole bene, non si dimenticherà mai di te, non ti lascerà». Le sue parole ci possono liberare da ogni paura e aprire alla gioia. Diciamogli insieme: Signore Gesù, insegnaci ad ascoltare la tua Parola.

Lettore: Signore Gesù, papa Francesco ci fa vedere continuamente gesti che hanno il profumo dell’amore, della gioia, del perdono, del Vangelo: insegnaci ad accoglierli come tua Parola. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, una famiglia che si ama, dove c’è il coraggio del perdono, della fiducia, della pazienza, della generosità anche verso i vicini o gli sconosciuti è una pagina aperta di Vangelo: insegnaci ad ascoltarla come tua Parola. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, una comunità dalle porte aperte, attenta a tutti, disponibile verso tutti, capace di condividere la mensa e la preghiera è una pagina aperta di Vangelo: insegnaci ad ascoltarla come tua Parola. Noi ti preghiamo. Rit.

Signore Gesù, ogni persona che vive onestante, che è capace di lavorare con fatica per il bene di tutti è come una pagina aperta di Vangelo: insegnaci ad ascoltarla come tua Parola. Noi ti preghiamo. Rit.

Tutti i bambini insieme:
Signore Gesù, la tua parola bussa al nostro cuore attraverso la vita di tante persone che vivono attorno a noi, in famiglia, a scuola, in palestra, qui in parrocchia. Insegnaci ad ascoltare queste pagine viventi di Vangelo perché anche la nostra vita possa essere liberata dall’egoismo, e dalla voglia di avere tutto solo per noi, per diventare come una casa aperta all’amore. Amen.

Leggi il testo e scarica il pdf >>> Preghiere dei fedeli per i bambini – IV del TO

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Mc 1,21-28)

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.scaccia i demoni
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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