«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Lc 10,2

Prego e riprego il Vangelo di domenica (Lc 10,1-12.17-20), e una è l’espressione che risuona dentro il cuore instancabilmente, come fosse una risposta a mille domande, come una inossidabile certezza tra infiniti interrogativi: il regno dei cieli è vicino. No, non è nelle tasche di nessun profeta, non è neppure tra le mani di un qualche rivoluzionario.
Come un piccolo seme continua a crescere, anche dove nessuno riesce più ad accorgersene. Come una fragile ma inarrestabile forza germoglia nella storia, anche se venti di bufera incombono. Il regno dei cieli, capovolgimento del mondo dei forti, follia per il mondo dei potenti, assurdità per i vincenti, continua a raggiungerci, con sempre più forza, dalle mani dei disarmati, dai volti dei colpiti, dagli occhi dei profughi, dai corpi dei malati, dai cuori di chi ha sete di giustizia.
Il regno dei cieli è vicino, è veniente, sta «lievitando» nella storia: questo, noi testimoni del Vangelo, credenti in Cristo dovremmo, con coraggio annunciare. Lo dovremmo dire a chi non ha più speranza, a chi non vuole più averla, a chi ha chiuso il cuore e rifiuta l’amore. Noi, come i discepoli mandati da Gesù, questo e non altro dovremmo portare al mondo; andando liberi, leggeri e disarmati, perché i nostri nome sono scritti nel cuore di Dio.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Insegnaci ad andare, Signore,
per portare ovunque,
con le parole e con la vita,
la bellezza della tua vita
che germoglia nella storia.
Il tuo Regno cresce, ovunque:
nel cuore di chi spera;
tra le mani di chi
non vuole avere più nulla
a che fare con l’amore;
nella vita di chi cerca
il senso delle cose.
Insegnaci ad andare,
liberi e leggeri,
senza compromesso alcuno.
Insegnaci a diventare eco
del tuo Vangelo di salvezza
e di liberazione.
Amen.
ALLENIAMOCI IN MISERICORDIA

In giro c’è bisogno di speranza. Alleniamoci a portare nel mondo scintille del Regno di Dio: è speranza operativa ed efficace.
DAL VANGELO della domenica [Lc 10,1-12.17-20]
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
La PREGHIERA in un formato da scaricare e condividere sui social e la fotocopertina per facebook




L’ha ribloggato su Beppe Bortoloso M.I..
Portare il vangelo nelle case di chi è arrabbiata con il mondo non è facile
Ma quando c”e”una bimba di 7 anni che si tappa le orecchie alla parola parrocchia e’ancora piu’difficile
Trasmettere tenerezza e affetto e’ stato facile quello e’stato l”abbraccio di Dio.