«Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono» Gv 10,27
Nel Vangelo della IV domenica di Pasqua c’è un’espressione che si ripete per ben due volte in soli quattro versetti. «Nessuno strapperà dalla mia mano» (Gv 10,28-29). La prima volta le mani sono quelle di Gesù. La seconda volta sono le mani del Padre. Ma cosa non sarà strappato? Il riferimento biblico sono le «pecore che ascoltano la voce del pastore»; ma andando oltre il linguaggio parabolico possiamo scoprire di chi si sta parlando: siamo noi, che pur tra mille tentennamenti, ascoltiamo e seguiamo la sua voce. È bello sapere che dalle loro mani non saremo strappati!
E a me, questa ripetizione fa bene. In un momento storico in cui la gente è disorientata, l’umanità è allo sbando, e i garanti del bene comune stanno stuprando le società civili, sentire che le mani di Dio sono una casa sicura, da cui nulla può separarci, mi fa profondamente bene. Sapere che il suo amore non è in vendita, che il suo perdono non è un bene per pochi, che la sua salvezza è per tutti, e che ascoltare, seguire e credere in lui ci spalanca l’eternità, è la mia sorgente di speranza, la mia riserva indistinguibile di pace.
È straordinario pensarlo: lui, il risorto, ha dato se stesso per noi, e i segni di quel dono crocifisso mi convincono ogni giorno della totalità del suo amore.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Signore Gesù, ci conosci,
ci chiami per nome, ci offri in dono l’eternità.
Sei tra noi come custode attento e premuroso,
che non dorme, non si distrae,
non ci lascia soli nel cammino della vita.
La tua voce è voce amica, la tua mano guida attenta,
la tua casa dimora sicura in cui ritrovare vita.
Ti lodiamo, Signore risorto!
Ti benediciamo custode premuroso.
Ti ringraziamo pastore attento.
Nulla, neppure noi stessi,
potrà separarci dal tuo amore.
Amen.
ALLENIAMOCI IN MISERICORDIA
L’esercizio su cui allenarsi questa settimana in misericordia è: ascoltare la voce del Signore, fidarci di ciò che la sua Parola ci chiederà, ogni giorno, di scegliere.
DAL VANGELO della domenica [Gv 10, 27-30 ]
In quel tempo, Gesù disse:
«Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
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