Sto per completare un articolo sulla golosità… pensate ai vizi, ma pensate anche alle virtù… Se da una parte c’è la gola, dall’altra c’è la temperanza. Ci sono persone che mangiano per vivere e altre che vivono per mangiare… Ci sono persone che passano la vita tentando di controllare il controllabile e ce ne sono altre che mangiano di tutto e sempre.
Mi chiedo… ma la fame è sempre questione di calorie sane e benefiche per mantenere il corpo sano o spesso la fame è spinta dal cuore? Possiamo dire che esista un fame psicologica mossa dalle delusioni, emozioni forti e a volte frustrazioni?
A voi la parola…
Il rapporto conflittuale con il cibo è noto che coinvolge ogni nuova generazion,non troppo tempo fa la Moss era icona di bellezza quindi almeno per un periodo piú o meno lungo io e le amiche nutella party e subito dopo in bagno e non gli assomigliavamo comunque lo stesso! L anoressia é ancora un problema ma effettivamente la % di giovanissimi,e non solo, con problemi di obesitá é aumentata di molto.. colpa dei cibi troppo sofisticati.. ipercalorici mangi poco ma ingrassi molto.. l emotivitá da frenare.. le delusioni che se nn le sfoghi con la rabbia subentra la depressione come si diceva precedentemente a livello chimico la cioccolata porta felicitá.. Ognuno ha una reazione personale nel rapportarsi col cibo o si chiude o si apre una voragine finché non ci si ammala. Prevenire é meglio che curare! Quindi il problema all origine é che manca l educazione. Anche l alimentazione segue un tragitto culturale, e prima della patologia, interpersonale..l filosofi insegnano che siamo quel che mangiamo!
Io penso che sicuramente l’aumento o la diminuizione della fame è legato alle proprie emozioni. Personalmente noto che quando sono nervosa, delusa e triste difficilmente riesco a mangiare; al contrario se stò bene mangio tranquillamente. Un’altra cosa che a mio parere influenza il soggetto è il “come si passa la giornata”, ovvero, più non si ha nulla da fare più si fa capolino tra le provviste della dispensa
Quando ero al liceo ho svolto per la scuola un “progetto alimentazione”…di interesse discutibile e che riguardava le abitudini alimentari dall’antica Roma ai giorni nostri…
Non c’è dubbio che si mangi per vivere…ma nell’approccio al cibo ci sono una serie di componenti che spesso si sottovalutano…ad esempio in condizioni spesso di subcultura si tende a “convincere” che “chi mangia sta bene”…grande cavolata, visto che l’obesità è correlata a seri problemi di salute, chi mangia e magari è “di stazza”…”ha un peso” anche nella società…
Volevo anche dire a Darkina che non è proprio un luogo comune che la cioccolata si mangia in “carenza d’affetto”….anzi, è stato studiato che il cioccolato va a stimolare gli stessi neuroni stimolati “dalle coccole”.che però diversamente dal cioccolato non forniscono calorie di troppo!!! 😉
il ragazzo che mi piace non mi ama…e io mangio molta cioccolata…bisogno d’affetto…
anche quando sono stressata mangio molto.
in altre situazioni ho un buon rapporto con il cibo.so limitarmi e mi piace mangiare