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Due figli amati, due padri che amano – BUONA DOMENICA! II di Quaresima – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Signore Gesù, Figlio amato,
in te scopriamo il Padre,
in te ci sentiamo raggiunti dal suo amore,
in te ascoltiamo il suo cuore,
in te impariamo l’amore.

Possa il nostro cuore imparare
ad ascoltare te e seguirti:
nell’aridità dei deserti,
nella serenità dei traguardi raggiunti,
nell’entusiasmo di nuove occasioni,
in ogni situazione che la vita
ci chiederà di affrontare.

Convertici a te! Convertici all’amore!
Convertici al Vangelo!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 9,2-10)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. 
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. 
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

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Bestie selvatiche e angeli… – BUONA DOMENICA! I di Quaresima – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Sei tu, Cristo Signore, la nuova alleanza,
e le braccia della tua croce sono il sigillo
posto sul cuore di Dio e sul nostro cuore.

Sei tu, la riconciliazione
tra il cielo e la terra.
Sei tu l’arcobaleno
che svetta in eterno,
oltre ogni nube, per ricordarci
quanto sia immenso
l’amore che ci ha generato
e che sempre ci vuole figli amati
e riscattati da ogni morte.

Convertici a te! Convertici all’Amore!
Convertici al Vangelo!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 1,12-15)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

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Purificare è riattivare la vita – BUONA DOMENICA! VI DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Signore Gesù, aiutaci a rientrare, guariti,
nel vivo di una comunità che cammina,
che loda, che ama, che serve.

Insegnaci la ferialità di una fede
che ci tocca e ci purifica,
una fede che a sua volta tocca e guarisce,
una fede che in nessun caso viene esibita
come segno di giustizia e perfezione.

Possa il nostro rapporto con te farci crescere
in carità, in delicatezza, in attenzione e cura.
Possa aprirci alla partecipazione e alla condivisione,
alla gratitudine e al dono.
Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 1,40-45)

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

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Giobbe e la suocera di Simone – BUONA DOMENICA! V DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 1,29-39)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, andò subito nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

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Che vuoi da noi, Gesù nazareno? – BUONA DOMENICA! IV DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Le tue parole, Signore Gesù, e i tuoi gesti
continuano a rompere i nostri schemi.
Nella migliore delle ipotesi ci stupiscono.
Altrimenti ci destabilizzano.

Tutte le volte che preferiremmo
allontanarti da noi ti diciamo:
«Che vuoi da noi, Gesù di Nazaret?».

Ma il nostro cuore è inquieto e ti cerca.

Raggiungici, Maestro, con le tue parole di vita,
rimettici in piedi con i tuoi gesti liberanti,
perché possiamo ancora una volta,
anche oggi, scegliere di stare con te.

Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 1,21-28)

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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Quel po’ di Giona in noi… – BUONA DOMENICA! III DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Signore Gesù, il tempo della Grazia
è davvero compiuto,
non c’è altro da attendere,
dobbiamo solo scegliere, deciderci,
muovere passi verso di te,
sconvolgente presenza di Dio tra noi.

Vogliamo credere, vogliamo essere Vangelo,
vogliamo essere parola di benedizione
che raggiunge tutti indistintamente.

Possa il giona sdegnoso
e poco evangelico che ci vive dentro
convertirsi a te, Vangelo di Dio.

Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Mc 1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

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Storie di amore e di riconoscimento – BUONA DOMENICA! II DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Siamo erranti, Signore, alla continua ricerca
di incontri che ci cambiano di vita,
di parole che ci riscattano e ci liberano,
di volti che fanno esistere.

Siamo erranti, alla continua ricerca di te, Agnello di Dio,
che ti lasci spezzare per amore
e ti fai nutrimento per le nostre giornate,
che sei voce che ci risveglia e ci accompagna,
che sei casa in cui possiamo dimorare.

Non sappiamo bene che cosa cerchiamo davvero,
di che cosa necessita la nostra inquietudine,
ma tu chiamaci, ripetilo ancora: «Venite e vedrete».
Invitaci, Signore, a restare con te.

Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Gv 1,35-42)

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro – dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

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È nato per noi, tra noi… – BUONA DOMENICA! Natale del Signore

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Sei nato, Signore, Dio creatore e Salvatore;
sei nato, e semplicemente questo
fa sussultare la storia, scuote chi cerca,
destabilizza chi pensa di aver trovato.

Sei nato, tu che i profeti hanno annunciato
e i popoli atteso;
sei nato, principe della pace,
ma non è stato subito pace.

Voci di sentinelle hanno alzato la voce
per indicare raggi di nuova luce infrangere la notte,
ma gli occhi hanno continuato a non vedere.

Tu sei nato, Dio con noi: insegnaci a vederti,
insegnaci a scorgerti luce nella notte,
perché la gioia sia possibile
e la pace sia una scelta. Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Lc 2,8-14)

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

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Qual è la casa di Dio? – BUONA DOMENICA! IV di Avvento – ANNO B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Rallegrati, Maria, gioisci casa di Dio,
perché il Signore degli universi,
che non ha permesso ai cieli di contenerlo,
né a mano d’uomo di erigergli confini,
si è consegnato a te, si è fatto te, per farsi noi.

Rallegrati, madre e sorella nella fede,
perché Dio ti ha reso casa,
e perché in te ha reso sua casa la nostra vita,
la nostra fragilità, la nostra carne.

Rallegrati, Madre di Dio,
non per aver visto accadere l’impossibile,
ma aver reso possibile l’impossibile
con la sola forza di un disarmato sì.

Vieni, Signore,
abita la nostra casa, maranatha!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Lc 1,26-38)

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

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Quanto abbiamo bisogno di Dio? – BUONA DOMENICA! III di Avvento – ANNO B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Gv 1,6-8.19-28)

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni,
quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

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